Wittgeinstein - Tractatus Logico-Philosophicus

Gabriele Ferri

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Come comporre l’elaborato scritto per l’insegnamento Classici della Filosofia II, M-Fil/05 (Canale B)

In caso di dubbi, inviare una email a matteo.plebani@unito.it

Indice dei contenuti:

Cosa fare

Scrivere un testo di lunghezza compresa tra le 800 e le 1000 parole (inclusi titoli e bibliografia) seguendo queste istruzioni:

Una volta composto il testo, andare all’attività Elaborato scritto sulla pagina Moodle e allegare il testo entro una settimana dalla data della sessione di esame a cui ci si intende presentare.

Chi consegna una bozza del testo con congruo anticipo (otto o più giorni prima della data dell’esame), riceverà dei commenti alla luce dei quali potrà rivedere l’elaborato e consegnare la versione rivista (sempre utilizzando l’apposita attività di Moodle, vedi punto precedente).

Lista delle domande

Plagio

Vi consiglio di elaborare la vostra risposta utilizzando unicamente i testi di Wittgenstein e il vostro intelletto. Se utilizzate le parole di Wittgenstein, dovete ​citarle​: mettere le parole tra virgolette e indicare la pagina del libro in cui compaiono. Nel caso del Tractatus, potete usare una sigla, come “TLP” o “T”, ma dovete comunque indicare in bibliografia l’edizione che avete utilizzato (vedi sotto).

Esempio di citazione: “La proposizione non è un miscuglio di parole” (TLP 3.141)

Se utilizzate articoli o libri, ricordatevi di citare correttamente e ​non commettere plagio​. Commettere plagio significa presentare delle idee elaborate da altri come il frutto del vostro lavoro.

Potete leggere di più sul plagio e su come citare correttamente qui: https://www.psicologia.unipd.it/informazioni/prove-finali/cos%C3%A8-il-plagio-e-come-evitarlo

C’è un software anti-plagio molto efficiente. Lo userò. Questo vuol dire che ​chi copia sarà scoperto​. Non copiate.

Potete discutere con i vostri compagni e compagne di corso su cosa scrivere nel vostro elaborato; potete anche discuterne con me durante le ore di ricevimento. La cosa importante è che la stesura finale dell’elaborato sia fatta da voi e solo da voi.

Consigli per comporre un buon elaborato

Seguite la struttura indicata sopra. Potreste iniziare il vostro saggio con:

“Wittgenstein risponde alla domanda X così: …”

Proseguire con: “Le ragioni per cui secondo Wittgenstein si dovrebbe rispondere alla domanda X così e cosà sono che …”

E finire con: “La risposta di Wittgenstein mi convince perché…”

Oppure:

“La risposta di Wittgenstein non mi convince perché …”

Cercate di esprimervi nel modo più chiaro possibile. Immaginate che chi vi legge sia distratto e impaziente. Fate in modo che sia ​impossibile ​non capire quello che volete dire. Provate a fare degli esempi. Citate solo se ritenete che sia veramente utile. Meglio se usate citazioni brevi.

Un esempio con Pino al posto di Wittgenstein

Vi si chiede di indicare come risponderebbe Pino alla domanda “è giusto costruire una nuova linea di tram a Padova?”.

Potreste rispondere: “Pino ritiene che sia giusto costruire una nuova linea per il tram a Padova. Ne parla nell’ultimo post sul suo blog.

Vi si chiede di indicare quali argomenti Pino porta a sostegno della sua tesi. Potreste rispondere: “Pino è a favore della nuova linea di tram perché ritiene che contribuirebbe a ridurre l’inquinamento e a collegare il centro città e la zona Arcella”.

Se vi si chiede di fornire degli argomenti a favore o contro la posizione di Pino sulla nuova linea del tram, potreste scrivere: “La posizione di Pino sul tram mi convince, perché effettivamente la nuova linea di tram spingerebbe molti abitanti di Padova a non usare la macchina. Trovare parcheggio in centro o in ospedale è molto complicato: se queste zone fossero facilmente raggiungibili con il tram, in molti sceglierebbero di raggiungerle in tram invece che in macchina.”

Come citare il testo di Wittgenstein

Aggiungete una sezione intitolata “Bibliografia”. Indicate l’edizione che avete utilizzato. Qui sotto riporto i dati della mia edizione del testo. Se avete utilizzato un’edizione diversa, indicate i dati dell’edizione che avete utilizzato. Come fate a sapere che edizione avete utilizzato? Controllate le prime pagine del testo che avete usato, dove c’è l’indicazione del copyright.

Bibliografia

(TLP) Wittgenstein Ludwig (1921) , Logish-philosophisce Abhandlung, in “Annalen der Naturphilosophie”, 14, pp. 185-262; ed. Riveduta con trad. ingl. Tractatus logico-philosophicus, Kegan Paul, Trench, Trubner & Co., London 1922 (trad. it. Con testo originale a fronte Tractatus logico-philosophicus, a cura di Pasquale Frascolla e Luigi Perissinotto, Feltrinelli, Milano 2022)

Come sarete valutati

Al termine del corso, dovrete comporre un elaborato scritto (massimo 1500 parole) ed inviarlo al docente almeno una settimana prima dell’esame orale. L’elaborato andrà composto scegliendo una domanda da una lista e ricostruendo :

Valuterò tre aspetti del vostro saggio: - Chiarezza dell’esposizione - Comprensione del testo di Wittgenstein - Capacità argomentative

Userò la seguente griglia:

Chiarezza dell’esposizione (da 0 a 10 punti)

Comprensione del testo (da 0 a 10 punti)

Capacità argomentative (da 0 a 10 punti)

Domande generali utili alla comprensione del testo

Domande generali utili alla comprensione attiva di un testo:

Proposizioni generali del Tractatus (torna qui nei momenti di solitudine)

  1. Il mondo è tutto ciò che accade.
  2. Ciò che accade, il fatto, è il sussistere di stati di cose.
  3. L’immagine logica dei fatti è il pensiero.
  4. Il pensiero è la proposizione sensata.
  5. La proposizione è una funzione di verità delle proposizioni elementari.
  6. La forma generale di una funzione di verità è [p ã
  7. Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere.

Prima Lezione

Qual è lo scopo del Tractatus?

"Il libro mostra che certi problemi nascono dal fraintendimento nella logica del nostro linguaggio."

Noi non abbiamo un’idea chiara del significato dei simboli, delle espressioni.

Certe domande sono difficili perchè non sappiamo come interpretare certi simboli.

Le domande sul "senso della vita" e le domande etiche sembrano difficili perchè fraintendiamo alcune caratteristiche del nostro linguaggio.

Seconda Lezione

https://www.wittgensteinproject.org/w/index.php/Tractatus_logico-philosophicus_(italiano)

Prefazione

Molte domande filosofiche si basano su un fraintendimento di come funziona il nostro pensiero.

Il tentativo di risolvere le nostre inquietudini filosofiche/etiche cercando di acquisire più informazioni è destinato a fallire. Queste sono le cose più importanti, le cose "di cui non si può parlare".

Conferenza sull’etica

Leggere la conferenza sull’etica di Wittgeinstein (link su moodle).

Esperienze legate alla filosofia:

  1. Meraviglia legata all’esperienza del mondo
  2. Esperienza di sentirsi al sicuro

L’espressione verbale che diamo a queste esperienze non ha senso. Dire "mi meraviglio dell’esperienza del mondo non ha senso". Mi meraviglio di qualcosa che potrei concepire come diverso (p.13). Non posso meravigliarmi dell’esistenza del mondo, perchè non posso pensarlo come non esistente. Posso meravigliarmi di come è il cielo, non del fatto che è. Non possiamo meravigliarci di una cosa di cui non c’è un’alternativa.

I termini religiosi, e bravo e buono sono usate in modo metaforico. Non diciamo che un uomo di valore ha lo stesso valore di un gioiello. Ci esprimiamo con delle similitudini, ma le similitudini sono sempre similitudini di qualcosa. Quando andiamo a vedere di che cos’è la similitudine, ci accorgiamo che non c’è niente dietro, ed essa appare come un nonsenso.

Prendiamo dei significati dal linguaggio comune e tentiamo di utilizzarli nel discorso etico e religioso. Ma nel fare ciò finiamo per dire cose che non hanno senso.

Andare al di là del mondo significa andare al di là del linguaggio significante. L’etica e la religione sono al di là del linguaggio.

Il linguaggio può essere chiaro quando noi ci facciamo una rappresentazione in cui le cose stanno in un certo modo e non in un altro.

Esempio di enunciati che non funzionano:

potrebbe essere diversamente da così?

Wittgeinstein dice di no. Un enunciato informativo informa se una cosa si dà o non si dà.

5.634

Ciò è connesso con il fatto che nessuna parte della nostra esperienza è al contempo a priori. Tutto ciò che vediamo potrebbe anche essere altrimenti.

Tutto ciò che possiamo affatto descrivere potrebbe anche essere altrimenti.

Non vi è alcun ordine a priori delle cose.

A volte ci sembra di descrivere delle cose che non possono essere diverse da come sono come se potessero essere diversamente.

Secondo Wittgeinstein, se noi diciamo una cosa ovvia non stiamo facendo una affermazione sensata.

Terza lezione

Balzata

Quarta lezione: da Brevissima introduzione alla filosofia del linguaggio - Casalegno.

Riassunto prima settimana

  1. Le domande filosofiche nascono da una mancata comprensione di come funziona il linguaggio.
  2. Obiettivo del Tractatus è capire l’essenza della proposizione.
  3. La proposizione (elementare) è un’immagine della realtà. (TLP 4.01)

Proposizione: enunciato dichiarativo - una proposizione che può essere vera o falsa.

Le proposizioni possono essere:

Gli oggetti e gli elementi dell’immagine possono avere la stessa struttura o forma - esempio, il rapporto in cui sono la mappa di una città e la città reale. I rapporti sono diversi, ma la dimensione su cui ci muoviamo è lo spazio.

Ma oggetto ed elemento dell’immagine possono essere anche diversi: posso usare una relazione spaziale per descrivere una relazione non spaziale (es. numerica). Chi è il più vecchio? Possono descrivere questa relazione in senso spaziale (es. con le mani). Altro esempio di relazione complessa: la notazione musicale, in cui la disposizione sul pentagramma identifica suoni più o meno acuti.

Condizioni perchè abbiano la stessa struttura occorre che abbiano gli stessi elementi.

Questa situazione rappresenta uno stato di cose in cui, secondo il significato della parola ama, Piero è in una certa relazione con Maria a seconda del fatto che stia a destra o a sinistra della parola ama. Ora, la relazione tra Piero e Maria, cioè il fatto che si amano, è sicuramente diversa dal rapporto tra le parole Maria e Piero. Si può tuttavia, se assumiamo un punto di vista abbastanza astratto, si può affermare che la proposizione è immagine dello stato di cose.

Il valore di verità delle frasi semplici si può conoscere conoscendo lo stato di cose effettivo. Il valore di verità di una frase complessa si può conoscere se conosciamo i valori di verità delle frasi semplici, cioè conoscendo i valori di verità dello stato di cose.

Contraddizioni (Maria fuma e Maria non fuma) e tautologie (Maria fuma o Maria non fuma) sono prive di senso, cioè non sono utili per descrivere ciò che accade nel mondo. Sono tuttavia enunciati ben formati.

Quinta lezione

2. 16

Il fatto, per essere immagine, deve avere qualcosa in comune con il raffigurato.

2.171

L’immagine può raffigurare ogni realtà della quale ha la forma.

La forma logica è quello che due immagini possono avere in comune quando le consideriamo al massimo grado di astrazione.

Ad esempio. Una relazione binaria R(a,b), e la relazione ternaria R(a,b,c) hanno due forme diverse. Gli oggetti in essa inclusi hanno cioè diverse relazioni tra di loro, diverse forme. Il modo più astratto di considerare la relazione tra due punti collegati da una linea è una relazione binaria. Questa è la forma della loro relazione.


Lo stato di cose consiste delle relazioni tra gli oggetti. Il modo in cui le immagini si rapportano tra di loro è la struttura dell’immagine.

La differenza tra la struttura e lo stato di cose è che la struttura è qualcosa di più astratto - è lo stato di cose considerato a un livello di astrazione maggiore.

Secondo un’interpretazione, la struttura è qualcosa di più astratto di uno stato di cose, non considera cioè gli oggetti nella loro individualità.

Quando due stati di cose hanno la stessa forma logica, uno può essere immagine dell’altro.

Un’immagine non può rappresentare la propria forma logica

Quando ci viene presentato uno stato di cose, non viene usata un’immagine di una situazione, ma è la forma stessa. L’immagine raffigura una situazione dall’esterno, ma nessuna immagine può raffigurare la propria forma logica dall’esterno. L’immagine può raffigurare sono qualcosa dall’esterno.

Non si dà un’immagine vera a priori. Non si può semplicemente guardando un’immagine capire se è vera o falsa. Non si può capire se si verifica o no ciò che raffigura un’immagine a priori.

La teoria dell’immagine è centrale nel tractatus. Dobbiamo capirla.

Sesta Lezione

L’enunciato informativo su uno stato di cose è diverso da una lista di oggetti. In uno stato di cose gli oggetti si differenziano tra loro in modo determinato. Bisogna capire chi ama chi; non basta una lista Piero - amare - Lorenzo. Deve informare anche su una relazione, deve contare l’ordine; devo capire quale parola è a destra e quale è a sinistra di amare, devo capire chi ama chi.

2+2 = 4

Frege, nei Fondamenti dell’aritmetica, si chiede: perchè 2+2=4?

Perchè 2+2 = 4?

4 = per definizione (3+1) 3 = per definizione (2+1) 2 = (1+1)

dunque

2+2 = 2+(1+1) (2+1)+1 = 3+1 = 4

Queste due cose possiamo dimostrarle in base alle premesse

ma non possiamo dimostrare (x+y)+z=(x+z)+y.

Finora abbiamo esplorato principalmente la 2 e la 4. La proposizione e l’immagine.

Le operazioni si fanno innanzitutto sulle preposizione. Poi si arriva ai numeri.


Argomenti seconda settimana:


Settima lezione

Balzata

Ottava lezione

Balzata

Nona lezione

Oggi:

Capiremo anche come si passa dalle proposizioni semplici a quelle generali.


Proposizioni elementari

Cos’è una proposizione elementare? Nomi collegati gli uni agli altri in modo immediato.

Un nome sta per un oggetto; e gli oggetti sono semplici (non possono essere scomposti in parti), dunque sono indistruttibili, e soprattutto sono i costituenti di stati di cose.

[Doppio vincolo: situazione in cui si sbaglia qualsiasi scelta faccia]. Secondo una certa scuola di Palo Alto, se si viene esposti a doppi vincoli in un’età in cui non si hanno gli strumenti per affrontarli, si sviluppano in età adulta problemi di natura psicologica (?).

Esempio di domanda a cui non si può rispondere

La tua risposta alla domanda è “no”?

A questa domanda non si può rispondere correttamente.


La tua risposta a questa domanda è “si”?

A questa domanda qualsiasi risposta è corretta.

I doppi vincoli sono delle trappole.


Si parte dalle proposizioni elementari; a ogni passo si fa una cosa: si prendono due proposizioni e si mette un connettivo binario, oppure si mette una negazione a sinistra.

Quindi:

Nient’altro è una proposizione.

Decima Lezione

Le 7 proposizioni principali: cosa riguardano

  1. Mondo
  2. Fatti, stati di cose

Poi si passa qui (2)

  1. Pensiero e immagini logiche
  2. Pensiero e proposizione sensata

Questo è il cuore del tractatus, si parte da qui. (1)

  1. La proposizione in generale
  2. Come le prop. complesse dipendono a quelle elementari
  1. Silenzio

Combinatoria

Oggi terminiamo la parte logica. Per occuparcene, dobbiamo avere delle nozioni di combinatoria.

Per comprendere la nozione di funzione di verità dobbiamo comprendere la combinatoria, l’arte del contare.

*Pina prepara un menù scegliendo quali tra i seguenti piatti cucinare: {riso, zucchine, mele cotte}.

  1. Quanti menù può cucinare Pina? 24
  2. Può cucinare un menù diverso per ogni giorno della settimana?

Sono 8 menu.

Se dobbiamo aggiungere un tiramisu, quanti menu possiamo fare? Il doppio!! Tutti i vecchi menù rimarranno, ma per ciascun menù avremo l’opzione con il tiramisù.


Quesito: abbiamo 8 menù. Se i gusti di Pina sono definiti da una selezione dei menù che le piacciono, la lista dei gusti di Pina è data quando si sa quali menù piacciono a Pina e quali no. Quanti sono i gusti possibili di Pina?

Le selezioni possibili di menu sono 256.

Quanti sono i sottoinsiemi di {1, 2, 3 ,4 ,5 ,6 ,7 ,8}? 23. 56/2. 7x8/2

Undicesima Lezione

P, q sono proposizioni elementari.

Funzione di verità: assegna valori di verità. La tavola di verità di una congiunzione, ad esempio, rappresenta una funzione di verità.

Si può generalizzare il concetto di dipendenza del valore di verità da una proposizione. Possiamo considerare che date due proposizioni qualsiasi, il valore di verità dipende dalle due proposizioni iniziali.

A | ~B

v | f f | f

Operazioni di verità: operazioni da una proposizioni qualsiasi a un’altra proposizione, il cui valore di verità dipende da quello della proposizione iniziale.

Possiamo indicare altre operazioni di verità, oltre a quelle che già conosciamo.

O piove o fa freddo, usando solo congiunzione e negazione.

(~a ^ ~b)

Piove e fa freddo, solo con negazione e disgiunzione

(p v ~f)

Possiamo ridurre tutte le operazioni a congiunzione e negazione.

Si può applicare questa operazione alle proposizioni elementari.

Dodicesima Lezione

Balzata


Riassunto Casalegno

Le domande filosofiche classiche sono insensate. La filosofia non è dunque una dottrina costituita da un’insieme di proposizioni, ma un’attività che consiste nel chiarimento di preposizioni.

L’obiettivo del filosofo non è asserire la verità sul linguaggio - cioè comprenderlo - ma descrivere ciò che accade nel mondo, attraverso di esso. Non si può dire che cos’è il linguaggio.

Ci sono due tipi di proposizioni: quelle elementari, che sono immagini di stati di cose, e quelle complesse, che sono funzioni di verità delle proposizioni elementari.

Le immagini sono fatti. I fatti sono stati di cose possibili, cioè complessi di oggetti tra cui sussistono certe relazioni, non necessariamente reali.

Affinchè un’immagine sia immagine di uno stato di cose, bisogna:

  1. che gli oggetti dello stato di cose e dell’immagine siano in corrispondenza biunivoca.
  2. che ci sia una corrispondenza convenzionale interna tra lo stato di cose e l’immagine.

Per esempio, la frase “Piero ama Maria” è un’immagine dello stato di cose in cui Piero è legato sentimentalmente a Maria; ma se nella realtà si tratta di un rapporto tra due esseri umani, nella frase la relazione è rappresentata in modo spaziale; tuttavia, si dice che le due espressioni hanno la stessa struttura.

Una proposizione è un’immagine di uno stato di cose. Essa è vera se lo stato di cose di cui è immagine sussiste, falsa se non sussiste.

Per conoscere i valori di valori di verità delle proposizioni complesse, ci basta conoscere quelli delle proposizioni semplici. Carattere composizionale dei valori di verità: un’idea che risale a Frege. Comprendere una proposizione significa conoscerne il senso. Il senso di una proposizione può essere definito come l’insieme di tutte le combinazioni del sussistere e non sussistere di certi stati di cose.i Comprendere il senso di una proposizione significa cioè sapere che cosa deve succedere affinchè la proposizione sia vera.

Le regole della grammatica permettono di di formare alcune proposizioni che sono o sempre vere o sempre false, al di là del fatto che sussistano o non sussistano certi stati di cose: le tautologie e le contraddizioni. Le tautologie e le contraddizioni sono insensate, cioè non sono utili per descrivere ciò che accade nel mondo.

Riassunto Frascolla

La natura raffigurativa del pensiero e del linguaggio

2.1 Considerazioni introduttive

La concezione del linguaggio di Wittgeinstein è nota come teoria raffigurativa, o teoria della proposizione come immagine (Bild).

La parola immagine non implica una somiglianza materiale tra la proposizione-immagine e la situazione reale di cui essa è immagine. La proposizione è naturalmente raffigurativa, in quanto è una proiezione in parole di una situazione pensata, cioè raffigurata logicamente.

Consideriamo che il pensiero viene definito come l’immagine logica di una situazione, e quello di proposizione come realizzazione concreta di un pensiero, ossia mezzo attraverso il quale un pensiero diventa percepibile con i sensi.

Lo scopo del Tractatus è di fissare il limite del pensabile. Non si può tuttavia pensare il limite, cioè non si può pensare l’impensabile. L’unico modo per stabilire un limite al pensiero è quello di valutare cosa può e cosa non può essere detto sensatamente.

L’analisi del pensiero viene condotta attraverso l’analisi del linguaggio. (p. 33)


  1. Dire semplicemente come Wittgeinstein risponde alla domanda.

    1. individuare parte del testo dove c’è la domanda
    2. spiegare in parole comprensibili cosa significa
  2. Esporre le ragioni che ci sono a sostegno di quella posizione.


Domande a cui rispondere.

  1. Qual è intenzione dell’autore.
  2. Come è strutturato
  3. Di cosa parla
  4. In che contesto si colloca il TLP
  5. Quali sono le criticità

x lezione

nuove domande a cui rispondere:

  1. quando è stato scritto il tractatus

la sua impostazione di wikipedia

  1. tema del tractatus Il tema del tractatus sono i problemi filosofici –> nascono da una mancata comprensione del linguaggio.

esempio di problema filosofico.

visto che il linguaggio è la totalità delle proposizioni, capire il linguaggio significa chiarire le proposizioni, quindi chiarire il linguaggio significa chiarire la proposizione.

  1. Il compito del tractatus

1a. prop complesse - proposizione elementari come immagini (3,4) 1b. proposizioni elementari - le funzioni complesse sono funzioni di verità delle funzioni elementari (5,6)

  1. La realtà secondo TLP

Se il linguaggio funziona così, allora la realtà deve essere strutturata in un certo modo.

2a. gli oggetti come requisiti della determinatezza del senso 2b. oggetti, stati di cose, mondo

  1. Se tutta questa teoria è corretta, allora di certe cose non si può parlare.

3a. ciò che rende possibile il linguaggio 3b. le cose più alte 3c. il ruolo della filosofia