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==**indicazione formale
1748
1771
1772
1798
18 brumaio di Luigi Bonaparte
1806
1813
1816
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1818 1
1821
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1844
1845
1845-1846
- Marx cacciato da Parigi per motivi politici e trasferito a Bruxelles
- In questi due anni Marx scrive tre libri con Engels:
- La [[Sacra famiglia]]
- Le Tesi su Feuerbach
- L'[[Ideologica Tedesca]]
1846
1847
1848
1850
1852
1857-1858
1859
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1910
1911
1913
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1918
1919
1921
1922
1923
1928
1929
1930
1932
1934
1936
Muore Schlick assassinato.
Molti membri del [[20250127135748|Circolo di Vienna]] vanno in [[America]]**
1943
1953
2024
480 a.C
A priori
Aboutness
Aboutness
Aboutness significa intenzionalità, avere un contenuto, essere about something.
Nel 1903 in (The Principles of mathematics), Russell immagina una teoria più complessa, l'analogo russelliano di Twardowski (allievo di Brentano) che ==distingueva tra oggetto e contenuto dell'atto mentale.==
[...]
La teoria di Moore (una proposizione verte su –is about– i suoi costituenti; cfr. “l’intenzionalità” di Brentano) spiega “Platone precede Aristotele”. Ma come spiegare “Platone precede il maestro di Alessandro Magno”?
Problema: come può una proposizione vertere su qualcosa che non è tra i suoi costituenti? Risposta: la teoria dei concetti denotativi: [Platone precede il maestro di Alessandro Magno] contiene, tra i suoi costituenti, non Aristotele bensì il concetto denotativo [il maestro di Alessandro Magno] ma, grazie alla mediazione del concetto denotativo (= grazie alla sua capacità di “spostare” l’aboutness), essa verte, tra le altre cose, proprio su Aristotele.
==Una proposizione, anche se non ha Aristotele tra i suoi costituenti, "verte" su Aristotele.==
Adorno
algebra dei numeri
algebra delle classi
algebra delle proposizioni
Alienazione
Alieno logico
- Un [[esperimento mentale]], per cui se ci fosse un alieno che violasse sistematicamente e deliberamente una [[legge logica]] fondamentale, come il principio di non-contraddizione. Diremmo che non pensa affatto o irrazionale.
Altruismo
Amore
Analisi
Procedimento di scomposizione.
Analisi controfattuale
Weber [[20250127135911|Avalutatività]]
Analisi controfattuale
Trovare connessioni causali tra [[idealtipi]] e fare un'analisi contro-fattuale. Cioè, che cosa accadrebbe a B se non ci fosse A?
Questo è resistere al [[positivismo]], al [[monismo metodologico]] del positivismo**. Il monismo metodologico, secondo Weber, non è vero. Weber è un anti-positivista anche nella critica che muove al marxismo della reconda Internazionale (un marxismo positivistico - quello di Kautsky).
Analitica
analiticità
Angoscia
Concetto di [[angoscia]]: nella dialettica dell'esistenza del singolo, l'angoscia non è legata a qualche oggetto particolare, ma a che fare con la collocazione del soggetto nelle molteplici possibilità.
Annali Franco-Tedeschi
- Rivista di un solo numero fondata da Arnold Ruge e Marx, articoli scritti 1844:
- [[20250127136197|La questione ebraica]]
- [[20250127136093|Introduzione alla Critica della filosofia del diritto di Hegel]]
Anni
antagonismo
Anti-positivismo
Anti-riduzionismo
Anticontrattualismo
antievidenzialismo
antifondazionalismo
Antinomia delle classi
ll problema trovato da Russell è l'Antinomia delle classi.
Russell trova un problema nella soluzione di Frege per fondare l'aritmetica sulla logica.
Il problema ha a che fare con la definizione di numero come classe delle classi in cui gli elementi sono in corrispondenza biunivoca con gli elementi che appartengono all'estensione di un concetto dato. (Definizione analitica dei numeri naturali).
Russell trova che l==a nozione di "classe di classi" sia problematica==. Se la si impiega, si entra in contraddizione.
Russell trova un'antinomia: l'antinomia delle classi. C'è una contraddizione implicita nell'apparato concettuale di Frege. Usando la nozione e facendo tutte altre assunzioni ragionevoli, si entra in contraddizione - quindi è quella nozione il problema.
Il problema trovato da Russell: l'Antinomia delle classi
Russell trova un problema nella soluzione di Frege per fondare l'aritmetica sulla logica.
Il problema ha a che fare con la definizione di numero come classe delle classi in cui gli elementi sono in corrispondenza biunivoca con gli elementi che appartengono all'estensione di un concetto dato. (Definizione di numero in termini puramente logici).
Russell trova che la nozione di "classe di classi" sia problematica. Se la si impiega, si entra in contraddizione.
Russell trova un'antinomia: l'==antinomia delle classi==. C'è una contraddizione implicita nell'apparato concettuale di Frege. Usando la nozione e facendo tutte altre assunzioni ragionevoli, si entra in contraddizione - quindi è quella nozione il problema.
Russell scrive a Frege: nel secondo volume dei [Principi](I principi dell'aritmetica (1893-1903)) (1903) Frege scrive:
- nessuno vorrà asserire che la classe degli uomini non è un uomo.
- la classe degli uomini quindi non è un elemento della classe degli uomini; cioè non appartiene a se stessa.
- qualcosa appartiene a una classe se qualcosa cade sotto un concetto, la cui estensione è la classe stessa.
- l'estensione del concetto di "classe che non appartiene a se stessa" è dunque la classe delle classi che non appartengono a se stesse - la classe degli uomini non è un uomo, la classe dei cani non è un cane, ecc.
- (esistono anche classi che appartengono a se stessi - per esempio, la classe dei concetti è un concetto)
- chiamiamo K l'insieme delle classi che non appartengono a se stesse
- la classe K appartiene a se stessa oppure no? Vediamo come cadiamo in contraddizione
- ipotizziamo che K appartenga a se stessa: se qualcosa appartiene a se stessa (cioè a una classe) cade sotto il concetto la cui estensione è la classe in esame, quindi appartiene a se stessa. Questa è una contraddizione.
- ipotizziamo che K non appartenga a se stessa: in questo caso, cade sotto il concetto di cui rapporto l'estensione, quindi appartiene a se stessa. Questa è una contraddizione.
La soluzione di Russell sarà la cosiddetta teoria dei tipi, che consiste nell'idea per cui dentro un sistema logico non dovrebbe essere permesso applicare un certo concetto a se stesso o ad un concetto dello stesso livello (per esempio la nozione di classe di classi non si potrà più costruire).
Principia Matematica (1910-1913) scritto da Russell e Whitehead, è un libro logicista.
Antipositivismo
antipsicologismo
Antirazionalismo
Antiriduzionismo
antiscetticismo
antiteismo
Antropologia
Antropologia Filosofica
Antropologia Materialistica
Antropologia
[[Meta]]
Materialismo
Api
Apologetica cristiana
Appearance and Reality
Appercezione trascendentale
Appresentazione
Argomento del linguaggio privato
Linguaggio privato
Esperimento mentale con cui Wittgeinstein determina che un suono o grafema come $S$ non può avere nessun significato, e un linguaggio privato è impossibile.
Argomento del linguaggio privato: immaginiamo un individuo che ha una sensazione privata del gusto del caffé che ha bevuto ieri; questi elementi privati vengono chiamati Qualia, cioè aspetti qualitativi ipersoggettivi e dunque ineffabili nella nostra esperienza mentale.
Questa persona dà un nome ($S$) alla sensazione che ha avuto. Lo scrivo sul calendario per ricordarmi di questa sensazione.
La differenza tra linguaggio privato e codice segreto è che il codice segreto è celato solo di fatto, e non in linea di principio.
==Il linguaggio privato è privato in linea di principio: soltanto chi lo possiede può comprenderlo, è privato logicamente, non può logicamente essere compreso da qualcun altro.==
Quello che Wittgeinstein ==vuole dimostrare è che un linguaggio privato è impossibile==. Si parte da questa considerazione, che ci sia un linguaggio privato, e si arriverà a negarla.
Ieri ho scritto $S$ sulla lavagna; oggi prendo un altro caffè e mi sembra di avere la stessa sensazione; allora scrivo di nuovo $S$ sul calendario. Questa seconda applicazione può essere sbagliata? Può essere scorretta? Posso commettere un errore quando dico che ho di nuovo S? ==No, è $impossibile$, non posso sbagliarmi==, per come ho costruito l'esperimento.
Abbiamo detto che $S$ è privato, non c'è un termine di paragone per cui $S$ potrebbe essere sbagliato; l'autorità ultima in questo contesto è il soggetto, è impossibile sbagliarsi.
Se è impossibile sbagliarsi, allora non si può parlare di corretto o di scorretto nel caso dell'applicazione del termine $S$. ==Quando viene meno la possibilità stessa dell'errore, viene meno la possibilità di applicare correttamente le parole, viene meno la possibilità di applicare l'elemento normativo del linguaggio==.
Se c'è una cosa comune a tutte le forme di linguaggio, è il suo elemento normativo.
Dunque== un linguaggio privato che nega la possibilità dell'errore, non normativo, non è affatto un linguaggio, perché non può essere né corretto né scorretto==. Quello che diciamo non può essere falso; se io dico di nuovo S, non posso connettere un errore. In questo senso un linguaggio simile è impossibile.
La filosofia della mente wittgeinsteiniana in qualche modo è stata superata, non è più all'ordine del giorno.
Aristotele
Armonia
Arnold Ruge
Arte
Assioma
Atto intenzionale
Atto mentale
[[20250127136174|Intenzionalità]]
Secondo Brentano, gli [[atti mentali]] sono intenzionali.
August Cieszkowski
Aumento di conoscenza
1. [[aumento di conoscenza]]
- L'azione razionale presuppone la conoscenza 1.
- Si aspira a una conoscenza intera, sistematica, interconnessa logicamente.
- I saperi del passato come [[religione]], [[teologia]] e [[metafisica]] vengono relegati a superstizione
- Questo processo di ==[[disincantamento]]== (Entzauberung) ha raggiunto il suo culmine nella società occidentale
Aut Aut
Aut Aut (1843)
Autori
Avalutatività
battaglia di Maratona
Bedeutung
Bentham
Bentham (1748-1832)
Opere
-
Insieme a [[Mill/Mill]] fonda la [[Westminster Review]] e [[University College London]]
-
Obiettivo: riforma delle leggi [[Riformismo radicale]]
Utilitarismo
- Principio di [[utilità]]: la motivazione dei comportamenti è la ricerca del [[piacere]]. Già lo aveva detto [[Hume]] ([[empirismo]]).
- [[20250127136088|Utilità]] come principio normativo: le azioni devono produrre una prevalenza del [[piacere]] sul dolore per più persone possibile.
- Massima felicità possibile nel massimo numero.
- [[Calcolo quantitativo]] della felicità
- Il legislatore agisce secondo una attività [[razionale]]
Bergson
0. Opere
- [[Saggio sui dati immediati della coscienza]] ([[1889]])
- Materia e memoria (1896)
1. Una filosofia nuova
#Scienze e metafisica
#Intuizionismo
#DimensioneEvolutiva
#Durata
#Rivalutazione_metafisica accanto alla scienza
#Metafisica_spiritualistica:
- lo spiritualismo è un modello metodologico, la coscienza non è semplicemente sede della verità. Influenza di William James.
- Influenza della [[letteratura]], che deve cogliere l'uomo e la realtà in modo intuitivo.
2. Coscienza
Prima parte del Saggio:
#Coscienza
#Essenza del tempo
#StatiDiCoscienza
-
Gli stati di coscienza hanno carattere qualitativo
-
Esiste un ==pregiudizio quantitativo== che porta a confondere sensazione e causa esterna. ==Anche se la causa ha un'origine quantitativa esterna==:
- la percezione
- gli stati psicologici interiori
-
Esempio della gioia: non è che "cresce" quantitativamente, ma è determinata da una molteplicità di stati di coscienza qualitativamente differenziati.
Sono esperienze assolutamente qualitative.
3. Durata reale come fondamento della libertà. Tempo spazializzato e tempo della vita.
#Durata
#UnitaDellaCoscienza
#TempoDellaVita
#TempoSpazializzato
#Distinzione
#IoProfondo
- Esempio del gregge (p.43)
- Esempio dei rintocchi della campana (p.43)
Seconda parte del saggio: molteplicità degli stati di coscienza.
- Si inizia a indagare il ==rapporto tra [[tempo spazializzato]] e [[durata reale]]==. Come viene ricondotta a unità la molteplicità dei fenomeni? In due due modi
- (1, 2), le quali dettano il tempo spazializzato
- altre circostanze (3, 4, 5, 6), che identificano le condizioni del tempo della vita
- ==molteplicità quantitativa==, fondata sul numero (esempio: rintocchi di una campana)
- i dati vengono considerati unità omogenee (esempio: sento le campane una per una)
- ==[[distinzione]]== e ==giustapposizione spaziale==
- nel calcolo numerico 1 + 1 + 1 è una giustapposizione spaziale
- affinché l'addizione numerica sia possibile, e per ottenere una totalità complessiva, occorre che le unità individuate siano *simultanee.
- [[molteplicità qualitativa]], in cui le unità sono eterogenee (sento le campane come una musica unitaria)
- [[eterogeneità]]
- [[confusione]]
- Queste ultime tre condizioni identificano la durata reale, propria dell'[[io profondo]].
Questa condizione può essere percepita solo allorché compie uno sforzo per isolarsi dal mondo esterno. - ==Quando non agisce l'io profondo, agisce l'io superficiale, in cui il tempo viene spazializzato.==
- Nella durata superficiale, il tempo diventa oggetto di una rappresentazione simbolica che non risponde all'effettiva vita della coscienza.
- ==L'io superficiale obbedisce alle esigenze pratiche dell'esistenza, come la programmazione della vita.==
- Linguaggio: il linguaggio ha una funzione di demarcazione di un concetto dall'altro, e non può mai cogliere la durata reale, che si dà solo in una esperienza personale.
Terza parte. Libertà umana.
#Libertà
#SuperareDeterminismo
#SuperareLiberoArbitrio
#SuperareTempoComeDurata
#Ricordi
#Memoria
-
Il determinismo (psicologico - i fatti mentali seguono un ordine necessario, e fisico - i fatti seguono una causalità necessaria) ==presuppone del tempo spazializzato==, perché implica causa ed effetto (che viene dopo).
-
Tuttavia, ==è anche escluso il libero arbitrio, che pure funziona secondo una concezione spazializzata del tempo==, ma non connettere conseguente ed efficiente con rapporti di causa-effetto, ma attraverso un atto di libertà.
-
Esclusa la libertà personale
-
==La durata reale è a fondamento della libertà==.
-
C'è sia una considerazione della storia precedente del soggetto (in accordo con il determinismo) che un carattere di novità assoluta nell'azione.
-
La ==coscienza è un flusso continuo== che cresce su se stesso spontaneamente senza frangersi in momenti separati.
-
Anche il mondo della natura è segnato dall'indeterminazione, vedi:
- [[fisica quantistica]]
- [[biologia]], con creazione di una realtà nuova, la vita
4. [[Materia e memoria]] (1896)
Natura qualitativa del movimento
Fluire continuo della realtà
- Materia: La materia è un insieme di immagini
- Immagini: il termine indica un vissuto, un contenuto che si presenta alla coscienza prima della distinzione soggetto-oggetto.
- Totalità dinamica: L'insieme delle immagini è una totalità dinamica di immagini che interagiscono tra di loro.
- Corpo seleziona le immagini: il corpo ha la funzione di selezionare le immagini di cui ha bisogno.
- Percezione: la selezione delle immagini avviene durante la percezione della realtà esterna
- Funzione pratica della percezione: in accordo con i pragmatisti
- Percezione: La percezione non è mai pura percezione, cioè il mero risultato di una interazione
- Memoria: la risposta selettiva del corpo è condizionata dalle esperienze della storia dell'individuo
- Vera natura della memoria: consiste nella durata reale
- [[Ricordi abitudine]], ricordi immagine e ricordi puri:
- i ricordi abitudine sono frutto di un apprendimento volontario
- i ricordi puri sono nelle dimensioni dell'inconscio e del sogno
- ==il passaggio dal ricordo puro al ricordo abitudine avviene grazia al [[ricordo immagine]], che richiama un'immagine particolare del vissuto con cui agiamo di conseguenz==a.
#ConoRovesciato
#Movimento
#Materia
- Immagine del cono rovesciato: il nostro corpo è ==al limite tra spirito e materia==
- Vera natura della materia: consiste nella estensione reale. L'estensione reale consiste nel movimento.
- Movimento: è una dimensione qualitativa e non quantitativa
- ==Movimento: esprime l'essenza della realtà materiale==
- Materia: è una continuità mutevole in cui tutto cambia allo stesso tempo
5. Intuizione e intelletto
#Intuizione
#Intelletto
#Simboli
#Intelligenza_vs_Istinto
- Intuizione e intelletto:
- ==l'intuizione è la facoltà con cui l'uomo coglie immediatamente l'essenza delle cose, ha una funzione teoretica==
- l'intelletto è la facoltà degli stati di coscienza, che scompone e giustappone delle immagini, ha una funzione pratica. La conoscenza ha una semplice utilità tecnica.
- (in questo modo, Bergson inverte l'ordine tradizionale)
- Le immagini dell'intelletto sono come espressioni parziali e punti di vista
- Il linguaggio e il ragionamento logico traducono le immagini in simboli
- Metafisica: occorre ==una scienza che possa fare a meno dei simboli e usare l'intuizione==. Questa è la metafisica.
- Abbandonare lo schema analitico: una nuova metafisica, che superi:
- la frammentazione dell'esperienza empirica degli empiristi
- la frammentazione logica dei razionalisti
6. Evoluzione Creatrice (1907)
#monismo
#istinto
#slanciovitale
-
Intelligenza vs istinto. Hanno entrambe una funzione pratica:
- intelligenza: capacità di fabbricare strumenti artificiali. Compete solo agli uomini ed implica un elevato grado di coscienza, percepito come dimensione problematica.
- istinto: capacità di impiegare strumenti organici, tra cui le membra del proprio corpo.
- Compete agli animali ed è inconscio.
- In ==continuità con il flusso vitale==
-
Istinto e intelligenza si incontrano nell'intuizione.
==Solo l'istinto può tradursi in intuizione, ma la tecnica può creare le condizioni per riconnettere anche l'intelligenza all'intuizione.== -
Mondo inorganico e durata: il mondo inorganico può essere pensato come durata
-
==Slancio vitale==: principio unitario interno alla vita stessa, uno slancio originario.
- è l'unica realtà originaria
- assolutamente unitaria, fenomeni complessi sono manifestazioni di questo unico fatto
-
Crescita: la crescita è una forma di durata, in cui ciascun momento è eterogeneo qualitativamente e irriducibile agli altri.
-
Oltre meccanicismo e finalismo: non si può distinguere una materia e una forza (meccanica o involontaria)
-
==Materia come contro-movimento: La materia oppone resistenza allo slancio vitale==
-
Il dualismo delle opere precedenti (durata e tempo spazializzato, quantità e qualità, intuizione e intelligenza, metafisica e scienza, spirito e materia) diventa più un ==monismo==.
7. Società chiusa, società aperta, mistici
- società chiusa è difesa dalla coesione sociale contro i pericoli esterni (esempio: formicaio)
- ==società aperta: auspica una società con una morale dell'aspirazione e del richiamo individuale che abbia fondamento una emozione creatrice che crea le idee. Questa emozione non si può ridurre a formula, ma va vissut==a.
- Obbligazione morale: la società è fonte di obbligazioni morali interiorizzate in forma di abitudine.
- Il mistico: è una personalità eccezionale che coglie lo slancio vitale e prolunga l'azione divina.
Berlino
Bisogni materiali
Bolzano
#proposizione_in_sé
- ==Grazie al lavoro dei [brentaniani](Scuola brentaniana austriaca), ==il suo lavoro viene ricollegato a Russell.
- [[Platonismo]]
- Autore della Dottrina della Scienza, 1837: indagini logiche leibniziane.
- Nasce a Praga, e ==fino alla fine dell'800 nessuno se lo fila==. Verrà ==riscoperto da alcuni allievi di Frege==.
1. Concezione della logica: ha un contenuto
- Contro Kant e con Leibniz, ==la logica ha un contenuto==, pure se ==astratto e generale==.
- Si può descrivere il contenuto avvalendosi di strumenti formali matematicamente rigorosi.
2. Proposizione in sé: idee in sé, vere o false, essere ma non realtà
- La nozione chiave è quella d==i [[proposizione in sé]], dotata delle seguenti proprietà==:
- ==Struttura==: sono ==composte== da altre [proposizioni in sé](proposizione in sé) oppure Idee in sé, che sono idee oggettive.
- ==Vere o false in assoluto==: non perché corrispondano a una realtà esterna, ma sono vere o false in assoluto e non relativamente.
- ==Hanno essere ma non esistenza, potere causale né realtà spazio-temporale==.
- Sussistono indipendentemente dall'essere asserite, pensate o conosciute.
Possono essere analizzate nei loro costituenti, le idee in sé.
- Sussistono indipendentemente dall'essere asserite, pensate o conosciute.
3. Idee in sé
- I costituenti delle proposizioni, che non sono essi stesi delle proposizioni
- Stesso statuto ontologico delle proposizioni in sé: hanno ==essere ma non realtà==. Sono oggettive.
4. L'analisi
- Attraverso l'analisi ==si fanno emergere le parti prossime e quelle remote== della [[proposizione]]. L'==[[analisi]] deve arrestarsi a un livello fondamentale==: quando si raggiunge il livello delle [idee semplici](idee in sé).
- La presenza di variabili nascoste nella proposizione può aiutare a capire perché la stessa proposizione può sembrare certe volte vera e certe volte falsa.
5. [[20250127135808|Metodo di variazione]]
- Si considera una parte di una proposizione, per esempio una [idea costituente](Idee in sé), e si sostituisce con un'idea diversa.
- Esempio:
Caio è biondo
- Possiamo sostituire Caio:
- con qualcosa di appropriato, come Sempronio (che è un uomo come Caio
- con qualcosa di inappropriato, come triangolo (che è una figura geometrica)
- Alcune proposizioni sono universalmente valide.
6. [[ Deducibilità delle proposizioni]]
- Definisce la [[20250127135858|deducibilità]] di una [[proposizione]]:
*Una proposizione $X$ è deducibile dalle proposizioni $A$, $B$, $C$, relativamente alle variabili $i,j,k$...nel caso in cui ogni sostituzione di idee appropriate.
Boole
Secondo Boole, il [[20250127136229|calcolo astratto]] si può impiegare:
- Nell' algebra dei numeri
- Nell' [[20250127135796|algebra delle classi]]
- Nell' algebra delle proposizioni
Dove $x$ e $y$ sono proposizioni.
La [[20250127135790|logica di Boole]] viene divulgata:
Borghesia
Bradley
- Sta @Oxford. Ma nello stesso tempo a Oxford ci stanno anche i realisti amici di [[John Cook Wilson]].
==Russell e G.E. Moore== passano alla storia per la rivolta contro l'[[20250127135775|Idealismo britannico]] di Bradley.
Il "territorio da conquistare" non è quello dei fondamenti della matematica, ma quello della filosofia in generale.
Quello che in realtà fecero fu sostituire l'immagine metafisica prevalentemente dell'idealismo britannico con un'altra immagine filosofica, che ripresa dagli allievi della scuola di Franz Brentano (scuola brentaniana austriaca); cioè nelle Ricerche Logiche. La filosofia analitica nasce quando Russell legge gli articoli e i libri degli allievi di Brentano (compreso Husserl) e sostituisce quella "immagine metafisica" con quella dell'idealismo britannico.
Bradley sostiene con argomenti scettici che le concezioni filosofiche che rispecchiano la logica del linguaggio ordinario contengono molte contraddizioni nascoste e sono perciò non intellegibili.
Critica del senso comune il [[realismo]] e il [[pluralismo]], cui oppone un a forma non tradizionale di [[monismo]] e [[idealismo]].
[[20250127135773|Appearance and Reality]]: il problema delle relazioni
L'idea di fondo è questa: il mondo che noi abitiamo è composto da una pluralità di oggetti che hanno tra loro delle relazioni, dette [[relazioni]] esterne. Una relazione esterna può essere spiegata con un esempio di "stare di fronte a"; la natura dei termini correlati non viene modificata dalla relazione; per questo è una relazione esterna.
La natura dell'oggetto dipende dalle relazioni esterne - questa è l'idea del senso comune.
Bradley dice: questa idea va bene giusto per il [[senso comune]]; quando facciamo metafisica, dobbiamo capire che questa è solo ==un' astrazione== - tutte le relazioni in realtà sono interne, cioè le relazioni determinano la natura degli oggetti in relazione tra loro. Cioè, tutte le relazioni sono costituitive della natura e dell'identità di ogni singolo oggetto.
Se ci spostiamo nell'ambito semantico, questa idea si chiama olismo semantico**. (L'[[olismo]] è anche uno strumento di Hegel, per questo idealisti)
Non è possibile essere per esempio il numero 2 senza essere maggiore di 1.
Metafisica revisionistica di Bradley
La metafisica ingenua del senso comune va sostituita con un'altra metafisica. Quella di Bradley è una ==[[metafisica revisionistica]]== - per descrivere il mondo non possiamo usare i concetti del senso comune, dobbiamo usarne degli altri.
Alla domanda ontologica "che cosa c'è?" possiamo rispondere che== c'è un unico oggetto, l'[[assoluto]] dell'Idealismo, che ==non può essere descritto con il linguaggio==.
Possiamo farci un'idea di ciò che è l'assoluto, de pensiamo alle esperienze percettive pre-linguistiche. Quella cosa lì è "più reale", la vera realtà metafisica.
Questa è più o meno la metafisica dell'idealismo britannico, che Russell vuole criticare.
Esempio della zolletta: le relazioni esterne sono impossibili
Nell'esperienza quotidiana, assumiamo che la zolletta sia unita. Bradley rifiuta la concezione per cui la zolletta è una **collezione di sostanze individuali $a$ e $b$ correlate da un relazione $R(ab)$.
Se essere reale significa sussistere indipendentemente dalle altre cose, che cosa garantisce l'unità del fatto relazionale? Un'altra relazione $R^{\prime}$.
Così, Bradley dimostra che la concezione delle cose esterne come qualcosa di reale non è pienamente intellegibile.
Brentano
#realismo #metodo_di_variazione #analisi #intenzionalita #psicologia_empirica
[[realismo]]
[[scuola brentaniana austriaca]]
Brentano
0. Opere
- [[20250127136119|La psicologia dal punto di vista empirico]], 1874
1. [[20250127136119|La psicologia dal punto di vista empirico]]
1a. Psicologia genetica: cioè causale
1874, Brentano scrive [[20250127136119|La psicologia dal punto di vista empirico]], inizialmente è una branca della filosofia, poi diventa una disciplina autonoma.
- Il metodo della filosofia deve essere quello delle scienze naturali.
- La psicologia deve essere la ==disciplina fondante== di tutte le altre forme di sapere.
La ==psicologia deve fare un lavoro empirico==, cioè trovare ==correlazioni tra stati mentali e stati fisiologici==.
Questa parte viene detta da Brentano psicologia genetica, cioè ==causale== - si tratta di ==spiegare in termini causali== le correlazioni tra il lato fisiologico e il lato psicologico.
La percezione esterna è sempre indiretta;
La ==percezione interna è diretta==
- non va confusa con l'osservazione interna, possibile solo nella memoria
- è contraddistinta da assoluta certezza ed evidenza
- l'==oggetto per come appare non può essere identificato con l'oggetto fuori di me==
1b. Psicologia descrittiva: stato mentale
- Per analizzare uno ==[[ stato mentale]]==, dobbiamo prima definirlo concettualmente.
- Prima viene quindi la Psicologia descrittiva, la descrizione a livello concettuale. Una psicologia a priori che spieghi cos'è uno stato mentale, cos'è lo psichico.
- I ==primi due volumi dell'opera==, incompleta, rimangono, quelli dedicati alla psicologia descrittiva.
3. ==Intenzionalità==: teoria descrittiva
- Ciò che è dotato di intenzionalità è [[psichico]], [[mentale]] e ==non fisico==.
- ==L' [[20250127136174|Intenzionalità]] è una proprietà costitutiva degli [atti mentali](atto mentale)==.
- Intenzionalità è un termine tecnico che indica che ==qualcosa ha un contenuto, se [verte su](vertere su) qualche cosa, se è a proposito di qualcosa. ==
In inglese intenzionalità si dice Aboutness, riguardare qualcosa, vertere su qualcosa.
Quando noi amiamo, amiamo qualcosa o qualcuno, quando abbiamo paura, abbiamo paura di qualcuno. Due cose totalmente non correlate insomma. ==Avere contenuto è ciò che significa intenzionalità==.
Questo è il risultato principale della [[filosofia descrittiva]] di Brentano.
4. La distinzione tra atto mentale e oggetto
Distinzione tra [[Psicologismo/atto mentale]] (credere, avere paura) contenuto: i==l contenuto sussiste indipendentemente dall'atto mentale==).
Operare questa distinzione è uno dei modi fondamentali per ==definire il [[realismo]]== - pensare che ci siano separati atto mentale e contenuto dell'atto mentale.
La tradizione austriaca a differenza di quella tedesca idealista che viene da Hegel è quella realista.
==Il realismo, l'Austria, il cattolicesimo vanno quasi sempre insieme==.
==L'atto mentale, l'oggetto intenzionato e il contenuto vengono distinti.==
5. Pensare a Salisburgo: atto mentale, oggetto, contenuto
Esempio: atto mentale di pensare alla città di Salisburgo.
- L'==atto mentale è pensare==, è ==intenzionale perché ha un contenuto==.
Distinguiamo anche tra contenuto e oggetto; - l'==oggetto== del pensiero è la ==città di Salisburgo==, con le sue piazze e le sue strade.
Ma questo oggetto può essere pensato in modi diversi - si può pensare a Salisburgo come la città natale di Mozart: qiesto è - il contenuto
Essere la città di Mozart è uno dei ==contenuti== con cui è possibile pensare a Salisburgo.
Un ==altro possibile contenuto può essere:== essere la città che sorge sulle rovine della città romana di...
La distinzione tra contenuto e oggetto è una distinzione di Twardowski.
Bruno Bauer
Bruxelles
By acquaintance
C.I. Lewis
Maestro di Quaine pragmatista
Calabroni
calcolo astratto
Calcolo di ragione
2. Il calcolo di ragione
Il secondo punto era ilCalcolo di ragione leibniziano, ossia ==un sistema formale.==
Due sistemi formali
Frege costruisce due sistemi formali:
- [[sistema di calcolo proposizionale]]
- [[sistema di calcolo predicativo]]
Per quanto riguarda il [[20250127136092|calcolo proposizionale]], è linguaggio di base (espresso con [[simboli]] dell'Ideografia) e composto da:
- ==simboli elementari== (p, q, r...)
- ==regole di connessioni dei simboli== (connettivi)
- ==assiomi== - proposizionale
- ==regole di inferenza== che ci permettono di arrivare a delle conclusioni che si chiamano:
- ==teoremi==
Il calcolo predicativo ha invece assiomi e regole di inferenza diverse; in generale, i sistemi di calcolo di Frege hanno in un certo senso portato a termine l'ideale leibniziano di calcolo di ragione.
In questo contesto, ==i [[simboli]] sono intesi come [[segni]]==, e sto dando regole per manipolarli. Non sto dando un significato ai simboli. ==Sto lavorando cioè a livello [[sintattico]] e non [[semantico]].==
Ma qual è la ragione storica per cui Frege si mette a fare queste cose? Perché ==aveva lo scopo di fondare la matematica sulla logica.==
Soltanto con un linguaggio potente come l'ideografia che posso ==sperare di tradurre in termini logici l'aritmetica==.
calcolo predicativo
calcolo proposizionale
Per quanto riguarda il [[20250127136092|calcolo proposizionale]], è linguaggio di base (espresso con [[simboli]] dell'Ideografia) e composto da:
- simboli elementari (p, q, r...)
- regole di connessioni dei simboli (connettivi)
- assiomi - proposizionale
- regole di inferenza che ci permettono di arrivare a delle conclusioni che si chiamano:
- teoremi
Il [[20250127135909|calcolo predicativo]] ha invece [[assiomi]] e r[[egole di inferenza]] diverse; in generale, i [[sistemi di calcolo]] di Frege hanno in un certo senso portato a termine l'ideale leibniziano di Calcolo di ragione.
Cambridge
Negli anni '20 l'ambiente culturale è dominato da Russell e Wittgeinstein. Moore consolida questa tradizione di orientamento analitico.
Cambridge School of Analysis
Tra questi ci sono Ramsey e altri.
Distinguono tra:
- analisi logico-linguistica, il cui obiettivo è rendere esplicita la forma logica degli enunciati
- analisi logico-metafisica, la ricerca dei costituenti delle proposizioni, cioè degli elementi ultimi della realtà.
Capitale
Capitalismo
Capitalisti
Caratteristica universale
Caratteristica universale
In questi paragrafi Tripodi, dopo aver elencato "le 3 simmetrie" con il progetto logicista di Leibniz, ha "preso spunto da esse" per iniziare un confronto diretto tra le tesi di Leibniz e di Frege.
Contenuto concettuale
Frege afferma che la logica ha un ==Contenuto concettuale estremamente generale e astratto==.
==Il Contenuto concettuale che può essere giudicabile (vero o falso) corrisponde alle [[proposizioni in sé]]== di Bolzano. ==Frege li chiama [[pensieri]]==.
Pensieri sono le proposizioni in sé
==Pensieri sono secondo Frege le [proposizioni in sé](proposizione in sé) di Bolzano, oggetti strutturati che sono nel [[terzo regno]].== Bolzano dice che ==hanno essere ma non esistenza==. Sono fuori dallo spazio e del tempo e sono condivisibili intersoggettivamente. I pensieri possono cioè essere veri o falsi.
Frege non ha mai letto Bolzano
**Gli storici si sono interrogati a lungo sul rapporto tra Bolzano e Frege. Non c'è ==nessuna prova che Frege abbia letto Bolzano==; è strano perché nei punti fondamentali le loro tesi sono molto concordi.
L'Ideografia è la prima opera di Frege (1879)
Nel [[1879]] Frege scrive la sua prima opera: Ideografia (Begriffsschrift, letteralmente scrittura concettuale).
In quest'opera Frege propone una rivoluzione nel linguaggio della logica, arrivando a costruire la cosa più simile mai concepita a una caratteristica universale leibniziana.
L'idea è che se noi usiamo un linguaggio che non è perfetto e universale, possiamo fare un sacco di errori. Possiamo cadere nell'==ambiguità== e nella ==non-chiarezza del linguaggio==. Dobbiamo quindi trovare un linguaggio che esprime in maniera trasparente ciò che viene espresso.
Aristotele: stesso contenuto concettuale, forma diversa
Esempio: ==A Platea i greci uccisero i persiani==
Forma passiva: ==I persiani a Platea furono sconfitti dai Greci==
Queste due frasi hanno lo ==stesso Contenuto concettuale, ma con forma diversa==. Dalla prima e dalla seconda frase ricaviamo le medesime [conseguenze logiche](conseguenza logica). Queste due frasi "dicono la stessa cosa", ma in due modi diversi. Se noi usassimo l'ideografia, avremmo un'unica frase.
La sostituzione della forma dichiarativa (soggetto-predicato) con la funzione
Innanzitutto Frege pensò che bisognava evitare un errore fatto sin dai tempi di Aristotele, ossia ==evitare di pensare la [[forma dichiarativa]] di un [[enunciato]] (frase) (vero o falso, cioè che descrive uno stato di cose) valga per tutti gli enunciati==, cioè la forma soggetto-predicato.
Se pensiamo secondo Aristotele, mascheriamo il pensiero nel linguaggio. Pensiamo che il soggetto abbia una certa proprietà in base al predicato.
L=='Ideografia vuole invec==e, traducendo quel risultato in una forma simbolica,==sostituire la forma soggetto-predicato==.
Per fare ciò Frege propone di ==sostituire a questa forma la relazione di [[funzione]]==, ossia una corrispondenza tra due insiemi (argomenti e valori), tale che a un elemento del primo insieme corrisponde uno e un solo argomento del secondo insieme.
==Se noi siamo disposti a usare come argomenti e valori non soltanto i numeri, possiamo considerare come funzioni gli [[enunciati dichiarativi]].==
Il [[concetto]] come funzione che restituisce un valore di verità
Proviamo a pensare al concetto x è mortale. Può essere vista come una funzione, che ha come argomento un certo oggetto, essere mortale, che restituisce un valore di verità (vero o falso).
La frase Socrate è mortale va analizzata come x è mortale, che applicata all'argomento Socrate restituisce il valore di verità vero.
Possiamo ==applicare il concetto di funzione non soltanto ai numeri==. A==rgomenti di qualsiasi tipo, e restituiscono due soli valori: vero o falso==. Così facendo, siamo ==in grado di analizzare in modo diverso dalla logica aristotelica gli enunciati dichiarativi.==
Secondo Frege:
- ==qualsiasi tipo di oggetto== può essere argomento o valore di una funzione
- I ==concetti]== (come è mortale) sono contenuti dei predicati linguistici
Gli [[asserti generali]] hanno uno statuto particolare. Un esempio è tutti gli uomini sono mortali. Tradizionalmente c'è un soggetto, tutti, a cui si applica un predicato, essere mortali.
Nell'Ideografia, il pensiero espresso da tutti gli uomini sono mortali, è espresso dalla forma per cui
$\forall$uomo, $\rightarrow$, mortale.
Nell'Ideografia è possibile tradurre concetti come "ogni numero ha un successore".
Usando il linguaggio logico, si può fare qualcosa che con la logica aristotelica non si può fare.
Ogni numero ha un successore è uno degli assiomi fondamentali dell'aritmetica di Peano.
Si vede in trasparenza il pensiero attraverso l'espressione linguistica.
Carnap
#analitica
Carnap
#descrizione_di_stato
#costruzione_logica_del_mondo
#enunciato_analitico
#empirismo_logico
#nozione_di_analiticita
La costruzione_logica_del_mondo
-
Problema neokantiano: come è possibile (il fatto) che la conoscenza scientifica sia oggettiva?
-
1928, Der Logische Aufbau der Welt (“La costruzione logica del mondo”):
• Mostrare in maniera esplicita come sia possibile passare dal caos soggettivo dell'esperienza all'articolazione ordinata e intersoggettiva della scienza (“Vom Chaos zur Wirklichkeit”, “Dal caos alla realtà”, era il titolo del primo manoscritto dell'Aufbau, del 1922).
• Una “teoria della costituzione” della conoscenza scientifica (“Konstitutiontheorie” era il titolo della versione pressoché definitiva del libro, terminata nel 1925).
- Lo scopo: a partire da una base fenomenica o esperienziale, ricostruire l'intero sistema concettuale delle scienze (naturali e umane) mediante l'uso esclusivo di relazioni puramente strutturali (es.: relazioni logiche). Una forma di riduzione (traduzione o parafrasi esplicita) di ciascun asserto scientifico nei termini di un altro enunciato che abbia un significato molto simile ma sia formato da concetti di base legati tra loro da relazioni strutturali. Il carattere strutturale di quelle relazioni garantisce l'oggettività del sistema della conoscenza scientifica.
Paragone con Russell, Our Knowledge of the External World (“La conoscenza del mondo esterno”) del 1914.
+ Somiglianze: “suprema massima” russelliana della “filosofia scientifica” (“laddove sia possibile, si devono sostituire le entità inferite con costruzioni logiche”); costruire logicamente il mondo (così come lo conosciamo) a partire da esperienze di base.
+ Differenze: Russell: intento fondazionale (empiristico e antiscettico) di mostrare che la nostra conoscenza del mondo esterno è davvero certa.
+ Carnap: domanda neokantiana relativa alla possibilità della conoscenza oggettiva; risposta: l’edificio epistemico della scienza ha carattere strutturale; [[convenzionalismo]]: la base esperienziale è una scelta come un’altra.
- La base del sistema. Se un soggetto S riconosce, nel materiale caotico e disordinato della sua esperienza soggettiva, che un oggetto E esperito in un certo momento è simile, nel ricordo, a un oggetto E' esperito in passato, allora E ed E' sono definite come esperienze elementari.
- Non si tratta di dati immediati della coscienza, ottenuti mediante scomposizione, bensì di esperienze istantanee globali e non analizzate, sul modello dei dati unitari della psicologia della Gestalt, le cui qualità sono ottenute mediante un processo di astrazione ("quasi-analisi") simile alle definizioni implicite impiegate in matematica e in logica (Hilbert e Frege).
0. Opere
- La costruzione logica del mondo (1928)
- La sintassi logica del linguaggio (1934)
- [[20250127135800|Significato e necessità]] (1947)
1. La costruzione logica del mondo (1928), ricostruire la conoscenza scientifica: mettere insieme Russell con l'esperienza
Bisogna ricondurre alla loro natura logica le proposizioni della scienza di Russell.
L'opera considerata come il grande capolavoro di Rudolf Carnap si intitola La costruzione logica del mondo (1928). Era già stato scritto nel 1925.
Il titolo venne suggerito da Schlick; il termine non era in realtà il più ricorrente nel libro di Carnap.
==In questo libro si ricostruiva l'intera [[conoscenza scientifica]] a partire da una base fenomenica ed esperienziale. ==
Questa operazione si faceva usando la logica di Russell dei [[20250127135731|Principi della matematica (1903)]]. Si costruisce così l'edificio, mettendo insieme l'[[esperienza]] con le relazioni logiche di Russell.
Questo è un libro molto ambizioso, una cosa che oggi nessuno potrebbe pensare di fare.
Il ==termine che veniva usato== per parlare di questa operazione non era però costruzione (==termine aggiunto successivamente==) ==ma [[costituzione]], una parola kantiana.==
Russell in [[Our knowledge of the external world]] aveva proposto un sistema simile, proponendo una ==posizione empirista per rispondere allo scettico==. Una risposta non risolutiva, ma sostantiva: faccio vedere allo scettico che la sua conoscenza è fondata su basi talmente solide da non poter essere negata. ==Si prova a fondare la conoscenza sulla base di un'esperienza immediata assolutamente indubitabile==.
Uno obiettivo quello di Russell usando strumenti empiristici.
Costruzione era anche una parola carica di sfumature politiche e sociali, la ri-costruzione del mondo e di Vienna dopo le macerie della prima guerra mondiale. Questa filosofia, fatta da questi filosofi progressisti ha questa sfumatura.
Ma quello che in realtà fa Carnap non è usare l'empirismo per dare una risposta scettica, era un'altra roba, che possiamo inquadrare nelle sue influenze neokantiane:
2. Il neokantismo di Carnap: l'oggettività della conoscenza
Carnap lavorava quindi nel solco della tradizione neokantiana.
I primi due titoli prima del cambio erano stati:
- Dal caos alla realtà
- Teoria della costituzione
==L'operazione che stava facendo Carnap era un'operazione neo-kantiana.== Legame profondo con il neokantismo, vicino a Cassirer e Husserl con una Dissertazione sullo spazio.
La domanda neokantiana non è se la conoscenza è certa, ma ==come fa la conoscenza ad essere oggettiva,== come si fa a partire dall'esperienza ad arrivare all'ordine della realtà, all'esperienza intersoggettiva e condivisibile?
L'enfasi era sulle relazioni logiche di Russell, che lui usava per consolidare l'edificio. ==Le relazioni logiche così intese erano strutturali, e ciò che è strutturale è oggettivo==. (Credo stia parlando delle relazioni esterne).
3. La sintassi logica del linguaggio (1934)
1. Antiplatonismo. Concezione sintattica-grammaticale del significato linguistico
il significato di una espressione $E$ è un sottoprodotto dell'uso di $E$ secondo l'uso della sintassi.
- Contro platonismo: gli ==asserti logici non sono enunciati fattuali, ma regole costitutive del significato di alcune parole che ricorrono in esse==.
2. La logica è parte della sintassi, ossia un insieme di regole di formazione
- Come per Wittgeinstein, la logica è una parte della sintassi, cioè è:
un insieme di regole di formazione e di trasformazione che permettono rispettivamente di costruire una formula ben formata.
Come per Wittgeinstein, le verità logiche sono tautologiche e perciò epistemicamente sterili (kantianamente). Non esiste una vera e propria conoscenza matematica vera e propria, l'empirismo è salvo.
La ==sintassi logica è l'insieme di regole d'uso delle espressioni del nostro linguaggio==. Su questa base Carnap formula una nozione di analiticità (già kantiana) su basi puramente sintattiche.
Carnap va a Praga e scrive La sintassi logica del linguaggio (1934) - la sintassi è l'analogo della nozione di grammatica del secondo Wittgeinstein.
==Wittgeinstein aveva accusato Carnap di plagio==.
Neurath non apprezzava Wittgeinstein politicamente; lui frequentava alti borghesi mentre nel [[20250127135748|Circolo di Vienna]] secondo Neurath ci dovevano essere anche lavoratori. Carnap aveva seguito le lezioni di Frege.
3. Giustificazione della matematica e scelta della logica
Carnap in quest'opera affronta due problemi fondamentali:
-
giustificazione della matematica per l'empirismo
-
come scegliere la logica corretta
-
La giustificazione della matematica per l'empirismo: Il grande problema nella storia dell'empirismo (la posizione per cui tutta la conoscenza deriva dall'esperienza): la matematica - sembra che la matematica sia conoscenza (infatti parliamo di scoperta di un teorema); ma ==è difficile soprattutto per certa matematica molto astratta dire che quella cosa lì deriva dall'esperienza==.
3c. Proliferazione della logica. Come scegliere la logica corretta
- In questi anni era nata la logica di Frege e di Russell. Erano poi nati altri sistemi logici, delle [nuove logiche ottocentesche](Logica dell'800): la logica intuizionista per esempio, che non accetta il [[20250127135985|principio del terzo escluso]] (principio della logica classica). I sistemi di Frege e Russell sono gli unici corretti?
Come scegliere la logica corretta tra tutte queste logiche? Questa domanda potrebbe portare a delle _derive metafisiche pericolose_ - come scegliere qual è la logica migliore?
4. Giustificazione empirista della matematica. Nuova nozione di analiticità.
- ==Analiticità==: l'idea è che ==un enunciato è analitico se è vero in virtù delle regole del linguaggio, e non perché descrive il mondo in un certo modo==.
-
Gli enunciati analitici sono:
- ricavabili da zero premesse
- privi di contenuto cognitivo
-
Il [[20250127135985|principio del terzo escluso]] va inteso come una regola grammaticale.
- Per salvare l'empirismo dalla matematica prima di Carnap comprendiamo il logicismo di Frege e Russell: l'idea che la [[matematica sia riducibile alla logica]].
- Giustificazione della matematica per l'empirismo. Poi c'era Wittgeinstein, secondo cui la logica è tautologica; perché la logica è l'insieme delle tautologie, enunciati non informativi.
Ora mettiamo insieme queste due tesi, e otteniamo che ==la matematica è tautologica==. Se la matematica non è altro che logica, e la matematica è l'insieme delle tautologie. Se la matematica è tautologica, allora essa non è veramente una conoscenza.
Dunque, ==la tesi empirista per cui tutta la conoscenza deriva dall'esperienza sarebbe falsa==.
Questa argomentazione sembra elegante, ma ==è falsa perché non tutta la logica è tautologica==. Ci sono parti non tautologiche, come i teoremi della logica predicativa e sugli insiemi.
La ==tesi di Wittgeinstein si riferiva esclusivamente alla logica proposizionale==. Adolfo Church studia le logiche che non sono tautologiche.
Se il progetto logicista poteva avere qualche chance di essere dimostrato non ci si poteva riferire esclusivamente alla logica proposizionale.
Nella sintassi logica, c==on la nuova definizione di analicità, potremo dire che la logica, anche se non è analogica, è analitica in senso sintattico. Questa cosa è vera per tutti i tipi di logica==.
5. Quale logica scegliere. Convenzionalismo e principio di tolleranza.
-
Convenzionalismo sulla scelta delle regole della sintassi. Potremmo chiamare quella di Carnap una forma radicale di convenzionalismo linguistico.
-
Secondo obiettivo: il problema della proliferazione delle varie logiche, come capiamo quale logica usare.
Ci sono sistemi che adottano regole logiche (sintattiche) diverse. A questa spiegazione Carnap ne aggiunge un'altra, detta Convenzionalismo, l'idea che Carnap chiamò Principio di tolleranza per cui ciascuno può scegliersi le regole del linguaggio che vuole, quando fa logica.
In logica non ci sono morali
Carnap
Quale di questi due sistemi (logica classica o intuizionista, per esempio)? Risposta: nessun disaccordo tra le due, solo la ==scelta convenzionale e altrettanto legittima di due sistemi di regole differenti==.
Vediamo che come in Wittgeinstein, come i problemi non vengano risolti, ma dissolti.
La parola "cane" (linguaggio oggetto) ha 4 lettere. Questa frase è metalinguaggio.
Questa distinzione è rifiutata da Wittgeinstein nel Tractatus, perché il metalinguaggio cerca di dire ciò che si può soltanto mostrare.
Nel 1936 nella Germania nazista gli autori del circolo di Vienna, di cui molti erano ebrei, molti erano socialisti, sloggiano in America. Mauritz Schlick viene ucciso nel 1936 sulle scale dell'università di Vienna, ma non per motivi politici. Una persona con problemi psichiatrici uccise Schlick.
Carnap nel 1936 va in America.
Presa di distanza da Wittgeinstein: il lavoro con il metalinguaggio
Tenendo conto dei risultati di Tarski e Godel con i metalinguaggi, Carnap distingue:
- un linguaggio oggetto
- un metalinguaggio
La scelta delle regole del linguaggio oggetto è arbitraria.
6. L'impiego di nozioni semantiche: verità e riferimento
Questo coincise con una svolta nel pensiero di Carnap: fino ad allora, aveva sempre parlato del significato in termini del linguaggio, cioè per parlare delle regole d'uso. L'aveva sostenuto, perché le parole squisitamente ==semantiche==, come verità o riferimento (Bedeutung) - Carnap fino ad allora aveva considerato quei termini come ==resti di metafisica==, si era tenuto alla larga.
Definizione di analicità in termini semantici: intensione ed estensione
Da questo momento, le nozioni semantiche possono essere impiegate. Adesso vuole definire la nozione di analicità, così importante per gli empiristi, in termini semantici.
Prende allora la ==teoria semantica di Frege== (per cui tutte le proposizioni hanno un Sinn e una Bedeutung) e introduce i concetti di ==[[intensione]] (Sinn) - ossia il valore di verità== ed estensione (Bedeutung) - la proposizione ==espressa da quel significato==.
Ogni termine ha un senso e un concetto come intensione. Questa è una riformulazione della teoria di Frege di Sinn e Bedeutung.
Descrizione di stato: la descrizione di un mondo possibile
Carnap introduce il concetto di descrizione di stato:
una descrizione di stato è un enunciato che per ogni enunciato elementare di L, contiene o p o non-p.
Una descrizione di stato è dunque la descrizione di uno dei singoli modi in cui è fatto il mondo: in termini leibniziani, la ==descrizione di un mondo possibile==.
Nuova definizione di enunciato analitico
Carnap fornisce una nuova definizione di enunciato analitico: un enunciato sarà analitico (L-vero è il termine rigoroso).
Carnap aveva appena scoperto che l'analiticità è un modo di parlare della necessità. Vero in ogni descrizione di stato significa cioè vero per tutti i mondi possibili.
Kripke
A quel punto intervenne Kripke, che fa a [[Princeton]] delle lezioni dal nome Naming and necessity, che ==cambiano la prospettiva della [[20250127135753|logica modale]] nella tradizione Analitica==.
Cassirer
Cassirer scrive una famosa storia della filosofia moderna e lavora a una teoria della creatività. Secondo Cassirer si può osservare che Kant aveva detto due cose sull’a priori, e cioè che l’a priori è costitutivo della conoscenza, che è giusto, e l’idea che questo elemento a priori fosse apodittico, fisso e universale, il che è sbagliato perché Kant non si era accorto che quegli elementi a priori che lui stava scoprendo erano contingenti e relativi alla sua epoca storica. Dunque la proposta di Cassirer (accettata anche dall’empirista logico Reichenbach) è sostituire l’a priori apodittico con uno dinamico, che cambia nel tempo, relativo ai vari stadi della conoscenza scientifica. La scuola di Baden ha il suo centro fondamentale a Heidelberg.
-
Fa parte della Scuola di Marburgo
-
Intento di cogliere il [[fatto della scienza]]
==+ Relativizzazione storica dell'a priori== -
"Inizi matematici": ==analizzare il fatto della scienza== (1910).
- L'[[universale]] è definito non come la nota comune a diversi fatti empirici, ma come ==una [[funzione]] che sussume gli elementi di una serie==.
- Questa è nota come [[teoria degli universali dell'invariante dell'esperienza]]: l'[[a priori]] è una premessa necessaria dell'[[esperienza scientifica]].
-
"Critica del giudizio" Distingue la sua interpretazione di Kant da quella di [[Coehn]]: dà un peso determinante alla Critica del Giudizio,l'opera che, rimanendo nell'ambito del [[trascendentale]] è orientata all'indagine di quelle [[forme spirituali]] che costituiscono la [[cultura]].
[[20250127135949|Filosofia delle forme simboliche]], 1923
- Anni 20: passa completamente alla filosofia della cultura, non bastano più conoscenza 1, etica ed Estetica; ==occorre considerare il "tutto" della cultura, studiando fenomeni come==:
-
Il [[simbolo]]
-
Il [[mito]]
-
Il [[linguaggio]]
- La critica della ragione che voleva fare Kant deve diventare una ==critica della cultura,== cioè una [[filosofia generale delle scienze dello spirito]] che abbia al proprio centro la nozione di simbolo.
- Le forme simboliche sono ==espressioni dello spirito==, oggettazioni dell'attività e dell'energia che lo spirito imprime su ogni aspetto della realtà, realtà che non è mai data ed è ==sempre prodotta==.
- Cultura come [[20250127135949|Filosofia delle forme simboliche]]
- [[Saggio sull'uomo]] - [[1924]]
- L'[[uomo]] è un animale simbolico
Categorie
Categorie di relazione
Categorie di relazione secondo Kant:
- [[sostanza]]
- [[causalità]]
- [[azione reciproca]]
Categorie Modali
Charles Darwin
chiarificazione pragmatica
Chiesa positivista
Cieszkowski
Circolo di Berlino
Legato al [[20250127135748|Circolo di Vienna]]
Ne fanno parte [[Reichenbach]] e altri.
Circolo di Vienna
$\lambda$ timeline:
1910 primo circolo di vienna - neurath
1923 nasce - schlick
1929 manifesto del circolo di vienna
1936 tutti scappano in [[America]]
0. Membri
Schlick (morto 1936)
Hahn (morto nel 1934)
Neurath : nel 1936 va in America
Carnap: nel 1936 va in America
[[Feigl]]: nel 1936 va in America
[[Reichenbach]]: nel 1936 va in America
[[Hempel]]: nel 1936 va in America
[[Bergmann]]: nel 1936 va in America
1. Dopo Wittgeinstein: il circolo di Vienna
Nel 1923 c'è questo circolo, circolo non soltanto accademico ma che ha un ruolo anche sociale, si parla di Vienna rossa, alla fine degli anni '10 c'erano stati vari tentativi di fare la rivoluzione anche in Austria; questo non accadde a Vienna, città che comunque aveva in quegli anni un governo socialdemocratico riformista, cui appartenevano anche alcuni esponenti del circolo di Vienna.
In particolare, Otto Neurath aveva già costituito quegli che gli storici della filosofia chiamava Il [[primo circolo di Vienna]] (informale, si incontravano al bar) già dal 1910.
In questo circolo c'erano matematici, come Hans Hahn e K. [[Menger]]. Mauritz Schlick a un certo punto diventa professore di filosofia a Vienna, lui ==diventa animatore di questo circolo, in cui leggono anche Wittgeinstein==, poi lo vanno a trovare.
Era un gruppo di scienziati-filosofi: filosofi come Carnap erano capaci di parlare alla pari di logica con i logici, e con i fisici come [[Einstein]].
Mach è un esempio di scienziato-filosofo del passato.
Che cosa fare dell'a priori kantiano? Cassirer aveva introdotto questa nozione di ==a priori che varia nel tempo, un a priori uguale per tutti ma che si modifica==. Carnap e altri esponenti del Circolo di Vienna, tra cui [[Reichenbach]] (Circolo di Berlino, non era a Vienna), partecipano alla discussione.
==È di Reichenbach la distinzione tra a priori costitutivo e assoluto. ==
Altri esponenti del circolo hanno idee diverse: Schlick crede che l'a priori vada concepito in termini convenzionalistici; a questi dibattiti partecipava anche Albert [[Einstein]].
Parleremo ora di due opere di Carnap e del Manifesto del circolo di Vienna, pubblicato da Neurath con la firma di Carnap e Schlick.
Carnap
Il manifesto del circolo di Vienna
Nel '29 per ringraziare Schlick scrivono Manifesto del circolo di Vienna. Le caratteristiche fondamentali di questo manifesto...
Ci sono delle figure di riferimento, gli dei del pantheon sono
- ==Russell==
- ==[[Einstein]]==
- ==Wittgeinstein==
C'è l'idea che la ==filosofia== deve essere ==amica della scienza==, la scienza contemporanea, all'avanguardia, loro per esempio conoscevano bene gli ultimi sviluppi della logica (Wittgeinstein) e gli ultimi sviluppi della fisica (Einstein).
Dal punto di vista politico, uno spirito liberale, progressista, non dogmatico.
Dal punto di vista filosofico, difendono una ==forma di [[empirismo logico]]==. È un pensiero molto diverso dall'empirismo classico, per cui tutti i dati che non vengono dall'esperienza, dunque la metafisica, non sono validi.
La posizione dei membri del circolo di Vienna è più radicale: la ==metafisica== non è falsa, ma è ==insensata== ([[empirismo logico]]).
Carnap parlerà di un criterio di significanza empirica.
Seguono il Wittgeinstein di un Tractatus ridiscusso con Wittgeinstein, secondo il modo in cui Wittgeinstein rielabora le sue teorie: l'idea semantica fondamentale del Tractatus per cui si conosce una cosa se si sa che cosa succede se essa è vera,
ma Wittgeinstein aveva cambiato la sua posizione trasformando la sua teoria in una teoria verificazionista, cioè se una proposizione è sensata, non bisogna solo sapere cosa succede se è vera, ma va anche replicata.
classe borghese
Classe dominante
Classe sociale
classi che appartengono a se stesse
Classificazione delle scienze
- Nella storia si passa da scienze più generali e meno complesse verso scienze meno generali e più complesse.
Trova una sorta di regola logica con complessità crescente e specificità decrescente.
C'è una storia, una gerarchia e uno sviluppo di ordine logico, storico, pedagogico.
- Matematica
- Astronomia
- Fisica
- Chimica
- Biologia
- Sociologia
I. Si inizia con la matematica. La matematica è la prima scienza che è diventata una scienza matura. Dal punto di vista logico, la matematica è massimamente generale e minor contenuto, dato che è puramente formale. Dal punto di vista storico, matura per prima, nella Grecia antica.
II. Si passa attraverso l'astronomia (500-600), fisica, poi chimica e poi biologia. Questa è una progressione sia logica che storica.
III. ==Dopo questo elenco, c'è l'ultima scienza, la meno generale e la più complessa di tutte, ed è la sociologia==.
Secondo Comte questo ordine è anche un ordine pedagogico.
Cohen
Hermann Cohen: La teoria dell’esperienza di Kant: la teoria della conoscenza di Kant non è empirica, non è psicologica o fisiologica, ma normativa. Cohen presenta il metodo dei Prolegomeni come il modello trascendentale di Kant, rifiuta una dicotomia troppo netta tra sensibilità e intelletto e poi scopre che una verità necessaria può essere falsa. Paul Natorp è importante anche per gli studi di filosofia antica, ha dato delle letture critiche in senso kantiano di Platone.
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Appartiene alla Scuola di Marburgo
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La sua ==interpretazione di Kant== rimane dominante fino ai primi del Novecento.
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**Rifiuto concezione psicologista dell'**a priori (antipsicologismo)
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Rivendica il Formalismo
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La [[filosofia critica]] deve essere una critica della conoscenza 1 e non una teoria della conoscenza, cioè si riferisce, rispetto alla coscienza:
- al suo contenuto
- alla sua [[validità]]
- alle fonti della sua legittimità a priori
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Il [[pensiero puro]] è l'autentica origine della conoscenza e al pensiero nulla può essere dato; il pensiero puro produce anche le forme della conoscenza, e la loro articolazione categoriale; anche [[spazio]] e [[tempo]] sono [[categorie]].
interpretazione mia: sembra che stia riconducendo tutto, alla fine, come Kant aveva fatto, ai [[principi puri dell'intelletto]], quei principi ultimi che regolavano l'applicazione degli schemi alle categorie - cioè erano in un certo senso le regole delle regole, visto che gli schemi sono regole dell'immaginazione produttiva che determinano il tempo.
- Questa [[purezza del pensiero]] sarà alla base di una [[20250127135961|filosofia della cultura]].
Colonia
Colpo di stato
Comte
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Nel 1817 diventa segretario di Saint-Simon.
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Opere:
- Corso di filosofia positiva (1830-1842)
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Debito verso Condorcet: il Progresso è un processo spontaneo e inarrestabile diviso in stadi.
- Lo sviluppo mentale dell'individuo segue lo sviluppo della società nelle tre fasi..
[[Non chiediamoci perché ma come]]
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Anticontrattualismo: la società viene prima degli individui.
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Condanna dell'Empirismo assoluto e della mera induzione: bisogna fare una Teoria delle cose.
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[[20250127135847|Filosofia positiva]]
Fisicalismo -
Si presenta come il Galileo della sociologia.
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Evitare:
- Egoismo aristocratico degli scienziati, che si tengono per le informazioni.
- Appiattimento della scienza alle sue applicazioni tecniche.
[[20250127136274|Storia delle discipline scientifiche]]
Organicismo
Positivismo
[[20250127136043|Programma sociologico]]
Religione Scientifica
[[20250127135946|Riforma scientifica della vita sociale]]
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La Scienza assicura la [[20250127136042|Pace sociale]]
Scientismo -
Inventa il termine Sociologia per descrivere la sua Fisica sociale. La Sociologia ha una funzione regolatrice delle scienze.
Storicismo
Testi chiave
Tecnocrazia
Unità metodologica delle scienze
History of ideas: Comte e Hegel:
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- Hegel è un antipositivista.
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- Tecnocrazia.
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- Fine della storia.
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Guarda sia agli [[industriali]] che agli [[scienziati]]
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Agli industriali il potere temporale, agli scienziati il potere spirituale.
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La Scienza è indiscutibile, non può produrre disaccordo. [[Stadio positivo]]
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- Stadio teologico
- Stadio metafisico
- Stadio positivo
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Classificazione delle scienze dalla Matematica alla Sociologia
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Ci sono [[20250127135914|Tre tipi di societa]]':
- Teologica e militare
- Metafisica e giuridica
- Scientifica e industriale
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La sua è una Filosofia della storia in cui l'umanità si rigenera.
Dalla fondazione della [Società Positivista] (1848)
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Religione del [[Grande Essere]]: l'insieme di tutti gli esseri umani che contribuiscono a perfezionare l'ordine universale. Una nuova religione dell'umanità.
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*Amore come principio, l'Ordine come base, il Progresso come fine.
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Sociologia a fondamento di una Sociolatria, che comprende politica, diretto, economia. È divisa in:
- [[20250127135884|Statica sociale]]: [[stabilità]] e [[armonia]] della società.
- [[20250127135966|Dinamica sociale]]: definisce le condizioni del Progresso
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Apprezza il [[Colpo di Stato]] di Luigi Bonaparte del 1851.
Comte e Hegel
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Hegel è un antipositivista. Si può affermare che Hegel è un anti-positivista. Non è un'affermazione storico contestuale, ma dal punto di vista teorico-concettuale.
La critica di Hegel al mito del dato e del fatto. I fatti sono i pezzi di mondo che noi isoliamo quando adottiamo un certo punto di vista, quello delle scienze particolari e dell'intelletto (Verstand). Quando ragioniamo, cioè, in maniera astratta. Possiamo ragionare anche in maniera più concreta, non considerando i singoli dati come separati dal resto. Hegel rifiuta questo modo di pensare.
C'è un modo di pensare che è storico, dialettico, e prende in considerazione la totalità. La filosofia ricerca nella totalità attraverso la ragione (Vernunft), e non l'intelletto. -
La tecnocrazia è contraria all'assoluta superiorità della filosofia.
Hegel per lo stesso motivo è incompatibile con la tecnocrazia - per Hegel siamo in grado grazie alla filosofia di valutare la totalità sociale all'interno del quale viviamo.
Le singole scienze possono proporre singole riforme in singoli aspetti del sistema dato, ma è solo la filosofia a poter analizzare la totalità del reale. -
Fine della storia.
Secondo Tripodi considerare Hegel come teorico della fine della storia significa confondere la civetta e la talpa. Per Hegel c'è un'ultima parola in un dato momento storico della filosofia - ma questo non vuol dire che la storia finisca. La talpa continua a scavare, e il buon filosofo inizia a intravedere la talpa.
La storia è un conflitto dialettico continuo.
Comunismo
Secondo Marx, il [[comunismo]] è il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti.
concetti denotativi
Per la prima esposti da [[20250127136326|Russell]] nei [[20250127135633|Principi della matematica (1903)]]
Concetti denotativi
Per la prima esposti da Russell nei [[20250127135731|Principi della matematica (1903)]]
È una delle due nozioni semantiche fondamentali, insieme alla Denotazione
==I concetti denotativi o significati sono ciò che viene espresso dai [[sintagmi denotativi]].==
Problema: come può una proposizione vertere su qualcosa che non è tra i suoi costituenti?
Risposta: la teoria dei concetti denotativi: [Platone precede il maestro di Alessandro Magno] contiene, tra i suoi costituenti il concetto denotativo [il maestro di Alessandro Magno] , che, grazie alla sua capacità di “spostare” l’Aboutness), la fa vertere, tra le altre cose, proprio su Aristotele.
Concetto
Concetto denotativo
secondo Russell, hanno la capacità di spostare l'aboutness. Teoria dei concetti denotativi
La proposizione Platone precede il maestro di Alessandro Magno ==verte su (is about) Aristotele e Platone, ma non contiene Aristotele nei suoi costituenti==.
-
Domanda: come è possibile per una proposizione vertere su qualcosa che non è tra i suoi costituenti?
-
Risposta: la proposizione contiene qualcosa che sposta l'[[aboutness]].
I costituenti della proposizione. Ha tra i suoi costituenti:
- Platone
- . La relazione precedere
- Concetto denotativo Alessandro Magno
Il concetto denotativo Alessandro Magno sposta l'aboutness, e la proposizione quindi verte anche su Aristotele.
concezione pluralistica del linguaggio
Concezione sintattica di un significato linguistico
Condorcet
Conflitto di classe
Connettivi proposizionali
connotazione
conoscenza
conoscenza 1
Conseguenza Logica
La conseguenza logica di un set di formule $\Gamma$ si ha quando ogni interpretazione che verifica $\Gamma$ verifica anche $\alpha$.
Conservatorismo cristiano
Constant
contenuto
Contenuto concettuale
Il contenuto concettuale di un enunciato è ==il pensiero espresso da un enunciato==. L'ideografia è capace di esprimere pensieri con un unico contenuto concettuale.
L'elemento astratto o generale che determina la [[validità]] o invalidità delle [[inferenze logiche]].
- Nell'Ideografia Frege afferma che il ==contenuto concettuale è completamente determinato dalle sue conseguenze logiche==.
- Ne consegue che tutte le [[verità analitiche ]] hanno lo ==stesso contenuto concettuale==. E, poiché le[[ verità aritmetiche]] sono [[verità analitiche]], allora le verità aritmetiche hanno tutte lo stesso contenuto concettuale. Questo problema verrà risolto distinguendo tra senso e denotazione.
Controllo
3. [[controllo]]
- Crescente controllo nella vita sociale e materiale
- È una conseguenza dell'etica del lavoro puritana di autocontrollo e disciplina (ascesi interiore)
- Ironico che un cittadino moderno che nasce con diritti inalienabili sia così immerso in un ethos disciplinare.
Convenzionalismo
Corso di filosofia positiva
La scienza ha una storia fatta a tappe:
- Matematica
- Astronomia
- Fisica
Corso di filosofia positiva (1830-1842)
coscienza
Couturat
Credenza
- Secondo Peirce, la credenza è ciò che ci fa [[agire]]
Crisi delle scienze europee
Cristianesimo
Critica
Critica alla dialettica hegeliana
Critica del Giudizio
Critica del programma di Gotha
Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni.
Critica della Ragion Pratica
Critica della Ragion Pura
Kant
Critica
[[20250127136026|A priori]]
[[Estetica trascendentale]]
Critica della religione 1
Critica della terra
Critica logica-sintattica alla metafisica
Critica logica-sintattica alla metafisica:
Carnap muove una critica contro Heidegger. Heidegger aveva scritto che il nulla nulleggia. Carnap critica Heidegger sul piano logico-sintattico.
Il nulla nulleggia. In italiano la parola nulla è un avverbio, e non un sostantivo. Il "nulleggiare" è un predicato, che esprima una proprietà. Heidegger sta predicando una proprietà di un avverbio, e questa cosa non si può fare, a meno che Heidegger non dica che sta usando la parola Nulla in un modo particolare, nuovo. Però va spiegato in che modo la stai usando.
Visto che la metafisica espressa da Heidegger non fa questo, si commette un errore logico, sintattico, grammaticale.
Qui non è gioco una tesi specifica, ma uno stile filosofico. Potremmo dire che Heidegger non ha commesso alcun errore; si potrebbe dire infatti che esistono definizioni esplicite e definizioni implicite; potremmo dire che Heidegger stava fornendo una definizione implicita del termine nulla.
Lo stile causa distanze più grandi che le singole tesi - c'è un incompatibilità di fondo, un modo di intendere i significati in modo diverso.
Critiche di Russell e Moore
-
Critiche:
- =Retorica=: l'idealismo è una prigione intellettuale da cui fuggire.
- Sostituiamo l'idealismo hegeliano c==on il realismo di Brentano== (lui è la parte "austro" del nome):
-
Soluzione: [[20250127136369|Realismo austro-britannico]]
Crollo del neokantismo
- Dovuto a Heidegger
- Cassirer riformulerà la sua [[20250127135949|Filosofia delle forme simboliche]] guardando alla lenta scomparsa del [[neokantismo]].
Cultura
Da Hegel a Nietzsche
yo
dati di senso
Dati iletici
David Strauss
de destra
De Morgan
deducibilità
Deducibilità delle proposizioni
- Definisce la [[20250127135858|deducibilità]] di una proposizione:
*Una proposizione X è deducibile dalle proposizioni A, B, C, relativamente alle variabili $i,j,k$...nel caso in cui ogni sostituzione di idee appropriate.
Definizione analitica dei numeri naturali
La definizione analitica dei numeri naturali
Un logicista anzitutto traduce i concetti dell'[[aritmetica]] in concetti logici.
Facciamo l'esempio dei numeri naturali.
Quando diciamo che Frege vuole ridurre a termini puramente logici l'aritmetica, intendiamo che l'oggetto della riduzione è ciò che oggi chiamiamo logica matematica e la teoria degli insiemi.
Ciò che Russell vuole arrivare a definire:
N è un numero significa che:
c'è un concetto F tale che n è la classe delle classi costituite dagli elementi in corrispondenza biunivoca con gli elementi appartenenti all'estensione di F
Stiamo definendo il numero 7, ma senza esprimere 7 come concetto - cioè solo come collegamento tra insiemi.
Corrispondenza biunivoca: a ogni elemento di A corrisponde uno e un solo elemento di B.
Arriviamo a ==definire tutti i numeri come relazioni==, senza usare il concetto di numero.
Uber Sinn und Bedeutung - Sul senso e il riferimento è un articolo di Frege che è considerato l'atto fondativo della filosofia del linguaggio.
[[analitica.pdf#page=13|analitica, p.13]]
Definizione del numero
Demagogo
[[]]
Democrazia
Democrazia diretta
Democrazia plebiscitaria
Denaro
Denominazione
Denotazione
- Secondo Frege, un nome proprio (cioè un termine singolare) ha:
- una Denotazione; ossia l'oggetto che designa
- e un senso, ciò che viene afferrato dal parlante che lo comprende. Il senso è il modo di darsi della denotazione.
- Esempio, tutti i seguenti sono modi diversi di indicare il pianeta Venere:
- La stella del mattino
- La stella della sera
- Espero
- Fosforo
Hanno stessa denotazione (designano lo stesso oggetto - il pianeta Venere) ma ==senso diverso.==
Depressione
descrizione di stato
designatori rigidi
Destino
Destra e Sinistra Hegeliana
Destra e sinistra hegeliana
I seguaci di Hegel si dividono in destra e sinistra hegeliana - una ==formula dovuta a David Strauss==. La destra hegeliana partiva dall'idea che tutto ciò che è reale è razionale, quindi non possiamo fare altro che comprenderlo.
Per la sinistra invece il processo del divenire non è mai concluso, e la ragione si muove insieme al divenire.
Nella letteratura secondaria si parla correntemente anche di vecchi e giovani hegeliani.
La contrapposizione tra questi due gruppi si svolge su tre piani fondamentali:
- i ==rapporti tra filosofia e religione==
- la ==politica== e la posizione da assumere nei confronti della monarchia prussiana
- ==filosofia della storia==
1. Filosofia e religione
Per Hegel filosofia e religione hanno in un certo senso lo stesso contenuto: lo Spirito, la conoscenza dello Spirito e la conoscenza di Dio sono la stessa cosa - c'è una differenza epistemologica: la ==Religione nella forma della rappresentazione==, la filosofia nella forma del concetto. C'è ==identità di contenuto ma differenza di forma.==
La [[destra hegeliana]] mette l'enfasi sull'accordo tra filosofia e religione: sono conciliabili.
La [[sinistra hegeliana]] mette invece i==n evidenza la differenza di forma== per far valere il diritto di critica della filosofia alla religione.
Hegel pensava che la religione non fosse infallibile - a livello individuale affidarsi alla rappresentazione può portare a errori; ma a livello comunitario non è in errore.
Una delle opere fondamentali della sinistra hegeliana è la [[Vita di Gesù]] (1835-1836) scritta da Strauss, nella quale si spiega che ==i dogmi religiosi devono essere letti in termini metaforici==; si storicizza e si demitizza la vita di Gesù. Cristo non è, come pensava Hegel, l'unione fra natura umana e spirito, ma è un individuo storico universale.
[[20250127136096|Bruno Bauer]], altro esponente della sinistra hegeliana, arriva a dire che la critica della religione è quello che voleva fare Hegel.
Gli esponenti della sinistra hegeliana si ponevano come i veri interpreti di Hegel, di applicare criticamente alla realtà la dialettica: Bauer arriva persino a scrivere La tromba del giudizio universale contro Hegel ateo e anticristo. Bauer fa finta di essere un teologo, un difensore della chiesa protestante, e si scaglia contro Hegel ateo e "Anticristo". È un testo ironico.
La filosofia deve essere una prassi rivoluzionaria.
2. La [[politica]]
Gli esponenti della destra hegeliana sono o monarchici o liberali, nel caso della sinistra abbiamo personaggi come Arnold Ruge, un giornalista pubblicista con cui Marx pubblica gli Annali Franco-Tedeschi. In questo periodo della storia molti filosofi importanti (Hegel, Marx) sono giornalisti.
Ruge sostiene Hegel ha scambiato lo stato prussiano dell'epoca con la forma dello Stato.
3. La [[filosofia]]
Destra e sinistra sono d'accordo che quella hegeliana è il punto più alto della Filosofia, ma non sono d'accordo sulla ricostruzione meta-filosofica: ==per la destra la filosofia è contemplazione dello Stato di fatto, per la sinistra la storia degli esseri umani non è conclusa==.
Una delle attività che gli esponenti della destra praticano con più successo è la storia della filosofia. Kuno Fischer scrive una storia della filosofia moderna. L'idea è che la filosofia è in un certo senso l'autocoscienza dell'umanità. L'identità hegeliana di filosofia e storia della filosofia viene presa molto sul serio.
Per la sinistra la faccenda è diversa. [[20250127136253|August Cieszkowski]] sostiene che la filosofia con Hegel è conclusa, ma la costruzione della storia degli esseri umani non è affatto conclusa. C'è la civetta, ma c'è anche la talpa. La teoria filosofica deve cioè passare alla prassi.
Filosofi rivoluzionari nella sinistra hegeliana: [[Moses Hess]] arriva a sostenere posizioni socialisti, e [[Max Stirner]], che scrive L'unico e la sua proprietà, nel quale radicalizza a tal punto l'idea che dopo la filosofia c'è l'azione, da arrivare a dire che l'esito di questa riflessione è il singolo individuo, l'unico, che passa all'azione, ma in modo del tutto non razionale.
Destra Hegeliana
Detti di Feuerbach
- Il segreto della teologia è l'antropologia.
- Sapienza divina è sapienza umana.
- Homo homini deus est.
- Dio è l'ottativo del cuore umano diventato tempo presente, ossia beata certezza.
Dewey
[[America]]
La filosofia dell'esperienza
#esperienza #filosofiadellesperienza #interazione #indagine #situazione
-
Ha un interesse politico sociale.
-
È una voce influente della cultura americana tra ottocento e novecento.
-
Si occupa anche di attualità.
-
All'inizio inclinazione per Hegel, ricerca di una spiegazione [[olistica]].
-
Tutto il suo pensiero è segnato da Hegel: vuole una comprensione della realtà in termini adeguati.
-
L'esperienza non è meramente soggettiva, come pensava la [[filosofia moderna]]
L'esperienza è data dal complesso delle interazioni con l'ambiente che ci circonda.
- La mente e la soggettività emergono da interazioni
- prima organiche
- poi sociali
La concezione biologica dell'indagine
-
Vuole ricondurre ogni ambito della vita all'esperienza.
-
I problemi tradizionali della filosofia non possono essere risolti, ma solo superati.
-
Nozione di [[indagine]]: si richiama esplicitamente a Peirce:
- in ottica verificazionista osserva, come Peirce, che l'obiettivo di ogni indagine è di raggiungere una "asserzione giustificata".
- diversa concezione della [[meta/Logica/Logica]]: per Dewey si risolve in una teoria dell'immagine.
- sottolinea il legame della verità con determinati [[obiettivi]], che **dipendono da certe [[condizioni culturali]].
- Se noi siamo dubbiosi, è perché la situazione è intrinsecamente dubbiosa.
- [[Indagine]] intesa in termini biologici ossia è il mezzo con cui gli esseri umani si adattano all'ambiente. Influenza di [[Darwin]] qui. Scrive L'influenza del darwinismo sulla filosofia - il darwinismo segna il tramonto di una concezione statica della realtà, la filosofia deve riconoscerlo.
- Se per Peirce alla fine dell'indagine c'è la credenza per Dewey si arriva ad una situazione.
La teoria morale
-
Il processo di [[crescita]] è l'unico vero fine morale. Bisogna riconoscere solo l'autorità della vita stessa.
-
Apprezza l'[[utilitarismo]].
-
Ma contro utilitarismo: specifico della morale è il contrasto tra valori e scelte incompatibili tra loro.
-
La [[deliberazione]] non è un [[calcolo]] ma un atto drammatico dell'esistenza.
-
Approccio [non fondazionalista](non fondazionalismo) alla [[morale]].
-
Qualcosa ha valore sono se viene scelto razionalmente e alla luce di una [[attenta riflessione]].
La democrazia (normativa)
-
Concezione [[normativa]]: la [[democrazia]] è la [[forma]] che la [[società]] deve assumere per garantire il fruttuoso svolgersi delle [[indagini]]. Il processo dell'[[esperienza]] è più importante di qualsiasi risultato conseguito.
-
Contro individualismo: critica il [[liberalismo classico]], di cui respinge individualismo.
Educazione e arte: Arte come esperienza, 1934 e Democrazia e educazione, 1916
-
[[Democrazia e educazione]], [[1916]]: bisogna formare la capacità di ricerca, e una valutazione critica al fine di far funzionare bene la democrazia.
-
[[L'Arte come esperienza]], 1934 è la prima Estetica pragmatista: l'arte non è estranea al mondo naturale, ma ne è parte. Continuità dell'esperienza estetica con i processi vitali.
- Non c'è una [[realtà oggettiva]]
- le [[opere d'arte]] non sono oggetti esterni da osservare,
- ma forme dell'attività umana,
- nell'opera d'arte c'è l'atto creativo e l'atto valutativo del pubblico
- contro [[musealizzazione]] perché l'arte non può essere isolata dall'esperienza
Dialettica
Differenza tra la filosofia della natura di Democrito e di Epicuro
-
La [[tesi]] propone una **rivalutazione di Epicuro su Democrito sull'idea di clinamen, come violazione di un cosmo deterministico.
-
Tema sviluppato nelle note: come filosofare ancora dopo Marx. Questa parte suscita l'interesse degli [[studiosi]]
-
Si riferisce all'opposizione tra [[20250127135962|Destra Hegeliana]], che chiama filosofia positiva e [[Sinistra Hegeliana]], che chiama liberale. Proposta di un superamento di questa distinzione in senso pratico, cioè propone la Filosofia come [[prassi]].
Dilthey
Wilhelm Dilthey (1833-1911)
La prima differenza tra scienze dello spirito e naturali è l’oggetto dell’indagine, le prime infatti hanno come oggetto l’essere umano e le sue interazioni.
La seconda differenza è che ci sono in gioco tipi di esperienza diverse, infatti nel caso delle scienze naturali l’esperienza è in terza persona, mentre i fatti della società li esperiamo internamente, fondendo rappresentazione, sentimento e volontà.
Nel caso delle scienze naturali si spiegano i fenomeni in modo causale, mentre nelle scienze dello spirito c’è la comprensione che spiega il fenomeno in un’ottica non causale, ma teleologica, senza generalizzazioni.
0. Opere
- Influenze:
- Il suo [[maestro]] Trendelenburg
- Positivismo
- Teologia
- Comte
- Storicismo
- [[Mill/Mill]]
- Ritorno a Kant: Kant è un punto centrale, da Kant ha preso inizio tutta la filosofia successiva
- Ha dimestichezza con Helmholtz
Storia e valori
- Divisione tra [[scienze dello spirito]] e scienze naturali:
- le prime considerano la storia (il particolare e l'individuale). La [[storia]] è riferita ai [[valori]]. Il valore ha un senso, cioè appartiene a un [[20250127135991|Terzo Regno]] del [[senso]], in cui i valori valgono;
- le seconde considerano la realtà come natura, cioè in senso generale.
- Dobbiamo allargare lo sguardo ai [[fenomeni spirituali]]
Biografia di Schleiermacher
- Esordisce scrivendo la [[biografia]] di Schleiermacher nel 1870.
- Nella biografia si comprende l'individuale, cioè della [vita] dell'[individuo]
- La biografia è il metodo d'indagine del [[mondo storico]]
- La biografia appartiene a un [[sistema di cultura]] che trascende l'individuo; nel caso di Schleiermacher questo sistema è identificato con il tardo illuminismo tedesco e il criticismo kantiano.
Scienze della natura e dello spirito
-
Scienze dello spirito:
- Dilthey si interroga sullo statuto teorico delle [[scienze dello spirito]] ([[Geisteswissenschaften]])
- Per queste ==è necessaria una fondazione filosofica che non implichi l'[[a priori]] "rigido" scorporato dal divenire storico==, che era la visione kantiana "tradizionale".
- Per farlo, bisogna prendere le distanze:
- dal naturalismo positivistico
- dalle filosofie della storia
-
Il [[20250127135895|Rapporto tra scienze della natura e dello spirito]]:
- non è netto
- ci sono intersezioni
-
L'[[uomo]]:
- agisce per fini entrando in contatto con la vita degli altri attraverso i [[sistemi]] di [[cultura]].
- l'a priori dell'uomo isolato dalla [[società]] è solo una finzione della spiegazione [[genetica]].
-
Vuole fondare una [[Critica della ragione storica]] che vuole estendere la [[critica]] al dominio delle [[scienze dello spirito]].
-
Il [[meta/Filosofia/Pensiero]] non può andare oltre la vita perché è lui stesso l'espressione della vita.
Essere come essere storico
- Nell'ultima fase del suo pensiero, si configurano teorie della vita come essere storico:
- categoria centrale della vita è la temporalità
- Ogni [[metafisica]] è relativa a un'epoca e una cultura: non si può avere il monopolio della veerità, ci sono ==tre soluzioni:==
- [[naturalismo]]
- idealismo [[soggettivo]]
- idealismo della [[libertà]]
- Viene rimproverato di [[idealismo]]
Hegel
- Nell'ultima parte della sua vita studia Hegel: c'è un Hegel morto, quello maturo, irrigidito del Sistema, e quello vivo, che non aveva sacrificato lo [[spirito oggettivo]] al sapere assoluto.
Dunque, Dilthey riporta l'[[arte]], la [[religione]] la [[filosofia]] nell'ambito dello [[spirito oggettivo]].
A contatto con i neokantiani si sviluppa di lavoro di Wilhelm Dilthey, spesso considerato anche il capostipite dello storicismo (di cui fanno parte anche Weber, Simmel e Spengler). Dilthey è importante perché scrive una Introduzione alle scienze dello spirito, in cui sostiene si possono comunque cogliere le condizioni di possibilità.
La prima differenza tra scienze dello spirito e naturali è l’oggetto dell’indagine, le prime infatti hanno come oggetto l’essere umano e le sue interazioni.
La seconda differenza è che ci sono in gioco tipi di esperienza diverse, infatti nel caso delle scienze naturali l’esperienza è in terza persona, mentre i fatti della società li esperiamo internamente, fondendo rappresentazione, sentimento e volontà.
Nel caso delle scienze naturali si spiegano i fenomeni in modo causale, mentre nelle scienze dello spirito c’è la comprensione che spiega il fenomeno in un’ottica non causale, ma teleologica, senza generalizzazioni.
Dimostrazione
Dinamica sociale
Dio
Diritto
Disincantamento
Disperazione
Dissoluzione dell'hegelismo
Dissoluzione dell\'hegelismo
Divisione del lavoro
Don Giovanni
Donne
Dopo Hegel
Dottrina della Scienza
Du Maistre
Due sistemi formali
Nell' Ideografia, Frege costruisce due sistemi formali:
- sistema di [[20250127136092|calcolo proposizionale]]
- sistema di [[20250127135909|calcolo predicativo]]
Per quanto riguarda il [[20250127136092|calcolo proposizionale]], è linguaggio di base (espresso con [[simboli]] dell'Ideografia) e composto da:
- simboli elementari (p, q, r...)
- regole di connessioni dei simboli (connettivi)
- assiomi - proposizionale
- regole di inferenza che ci permettono di arrivare a delle conclusioni che si chiamano:
- teoremi
Il calcolo predicativo ha invece assiomi e regole di inferenza diverse; in generale, i sistemi di calcolo di Frege hanno in un certo senso portato a termine l'ideale leibniziano di Calcolo di ragione.
Duhem
Ebrei
Economia
Economia classica
Economia classica
Esponenti
Economia e società
-
Obiettivo: analizzare la concreta fisionomia dell'agire sociale
-
4 [[tipi ideali]] di [[senso]] assegnati al [[soggetto]]:
- [[razionale]] rispetto allo scopo
- [[razionale]] rispetto al valore
- affettivo
- tradizionale
-
3 tipologie pure di organizzazione del [[potere]] e legittimità:
- [[tradizionale]]
- [[legale-burocratica]]
- [[carismatica]
Economia e società (1922)
-
Potere: la possibilità di trovare obbedienza a un comando presso qualcuno
-
Tre tipi puri di potere legittimo:
- [[potere razionale legale]]
- funzionario: obbedisce al superiore in modo impersonale
- si basa sulla credenza nella legalità dell'ordinamento
- [[potere tradizionale]]
- struttura patriarcale (sultanismo)
- struttura di ceto (feudalesimo)
- potere personale
- si basa sulla **credenza nel carattere sacro delle tradizioni valide da sempre
- [[potere carismatico]]
-
potere personale e straordinario
-
si fonda sulla dedizione al carattere sacro di una persona
-
si manifesta in situazioni eccezionali
-
il suo potere non deriva dal consenso
-
esercita un potere autoritario
-
diviso in 3 tipologie:
- profeta
- eroe guerriero
- demagogo
-
ottiene un riconoscimento dai suoi discepoli, provando le sue qualità
-
potere rivoluzionario e temporaneo
-
dopo un po' decade e diventa o
- carisma ereditario: carisma diventa attributo di una dinastia
- carisma d'ufficio: carisma diventa attributo di una istituzione
-
da qui discende la legittimità democratica, che può essere a fondamento di:
- democrazia diretta
- democrazia plebiscitaria, cioè un potere carismatico che si cela sotto la legittimazione della volontà dei sudditi
-
- [[potere razionale legale]]
-
Questa teoria si riferisce a dinamiche che riguardano il gruppo sociale, un gruppo di potere.
-
Gruppo politico: un gruppo di potere che garantisce con la coercizione fisica la sussistenza degli ordinamenti.
-
Stato: una impresa istituzionale a carattere politico nella quale l'apparato amministrativo avanza una pretesa di monopolio della coercizione fisica, per l'attuazione degli ordinamenti.
- Da un punto di vista sociologico, il mezzo specifico dello Stato è la forza fisica
Economia Politica
Emancipazione
emozione
Empirismo
Empirismo Logico
Pensiero espresso dai componenti del [[20250127135748|Circolo di Vienna]] e del Circolo di Berlino.
Nel 1936, quando i membri sopravvissuti del Circolo di Vienna scappano in america, la filosofia analitica si divide, e si formano:
- una filosofia analitica statunitense, frutto dell'incontro tra l'empirismo logico e la filosofia preanalitica americana.
- membri: [[Lovejoy]], [[Montague]], [[20250127136164|C.I. Lewis]]
- una filosofia analitica britannica, una filosofia linguistica erede di Wittgeinstein
Incontro tra il pragmatismo e l'empirismo logico
L'empirismo logico arriva negli [[Stati Uniti]] ed entra in contatto con il [[pragmatismo]] americano, di cui alcuni esponenti erano colleghi di Quaine ad Harvard.
Negli anni '50-60 nacque quel modo di fare filosofia analitica che poi è diventato dominante ancora oggi.
Inizia un processo chiamato da Karl Schorske The new rigorism in humanities - una nuova ==rigorizzazione delle scienze umane==, che consiste in questo: in varie discipline umanistiche (non solo in filosofia, ma in scienze sociali e politiche, l'economia, la linguistica, la psicologia) avviene un abbandono di certi modelli metodologici basati sulla storia per l'adozione di:
- strumenti matematici
- uno stile di lavoro orientato scientificamente e neutrale
- usa come modello esplicativo fondamentale l'homo oeconomicus
Questa rigorizzazione avviene in quegli anni negli [[Stati Uniti]] e ha due caratteristiche interessanti:
-
le cose più interessanti avvengono negli interstizi tra le discipline: ad Harvard era normale che studiosi di discipline diverse avessero seminari e momenti in comune.
==In un seminario si trovano sistematicamente Quaine, Carnap e Paul Simonon, un importantissimo economista americano, e Schumpeter. ==
Si chiama sintesi neoclassica la cosa che loro proponevano, una forma di marginalismo. -
negli stessi anni c'è il maccartismo: questo ebbe un'influenza politica sulla forma che le discipline umanistiche assunsero, per esempio l'ambizione a essere neutrali.
Engels
Entfremdung
==Entfremdung: suggerisce un'idea di estraniazione, con una connotazione più negativa==
- Entausserung: connotazione più positiva, ha a che fare con l'idea dell'oggettivazione fuori di sé
L'idea di fondo è che nel suo processo di sviluppo lo Spirito passa in qualcosa di altro da sé, oggettivandosi, cioè alienandosi, per poi riappropriarsi di sé in una forma più ricca, più profonda, più consapevole.
==Grazie al lavoro di Feuerbach la nozione hegeliana di alienazione viene precisata e risemantizzata: l'essere umano crea cose, idee, istituzioni per soddisfare dei suoi bisogni pratici e sociali,== "intrinseci" alla sua essenza; ma queste sue creazioni diventano man mano sempre più autonome, seguendo una logica del tutto autonoma rispetto al loro creatore. ==Fino a quando queste idee create diventano delle potenze autonome sovrastanti, delle forze estranee all'essere umano che lo minacciano, si oppongono alla sua volontà e lo dominano - senza che l'essere umano se ne accorga e ne sia consapevole.
Quando ciò accade, si parla in senso proprio di alienazione. ==
Ma ogni qual volta una religione applica una critica alle altre religioni, non la applica a se stessa; le religioni parlano delle altre religioni come adoranti idoli, ma nessuna religione applica a se stessa questa critica.
I religiosi completamente alienati credono davvero in Dio senza accorgersi della proiezione.
- La religione è la prima e indiretta conoscenza che l'uomo abbia di se stesso.
- ==Ogni religione, alienando sempre di più l'essenza dell'uomo è una progressiva e approfondita conoscenza di sé==. In termini hegeliani, c'è una necessaria alienazione dello Spirito.
Entità Sovrannaturali
Enunciato
Epoché
Epoche critiche ed epoche organiche
- Divisione tra [[Epoche organiche e epoche critiche]]:
- [[Epoche organiche]]: le società preservano l'ordine costituito, società intesa in senso organicistico.
- [[Epoche critiche]]: l'esistente va distrutto, società atomizzata.
Epoche organiche ed epoche critiche
ermeneutica
Eroe guerriero
Esistenza
Categorie Modali
[[Esistenzialismo]]
Proto-esistenzialismo
Heidegger
Kierkegaard
[[Sapere ed esistenza]]
esistenzialismo
Essere autentico
esseri umani
Credo negli esseri umani, credo negli esseri umani, credo negli esseri umani, che hanno il coraggio, coraggio di essere umani!
Estetica
etica
Falsa coscienza
falsità
Famiglia
Fattori di produzione
Sono:
Fattori produttivi
Fattori produttivi:
- [[capitale]]
- [[lavoro]]
- [[terra]]
fede
Felicità
Felicità sociale
Fenomenologia
Fenomenologia dello Spirito
Feticcio
Feticismo delle merci
Feuerbach
Feuerbach 2
Filosofi radicali
Filosofia
Filosofia analitica
Filosofia dell'aritmetica
1891: *Filosofia dell'aritmetica
- Simboli: per i numeri molto grandi si possono solo rappresentare con simboli, perché il nostro intelletto ha una sorta di insufficienza
- Psicologismo: la matematica può essere fondata solo sui vissuti psichici di astrazione dei concetti matematici indagati. Bisogna mostrare la genesi psicologica dell'atto del collegare.
Successivamente, nelle [[20250127135865|Ricerche Logiche]], cambierà idea.
filosofia della cultura
Filosofia della storia
Filosofia delle forme simboliche
Filosofia e religione
filosofia genetico-critica
Filosofia morale
Filosofia positiva
Fine della storia
Fischer
Fisher
Fisica sociale
Fisicalismo
La mente è qualcosa di fisico, cioè una configurazione celebrale. Forma di [[riduzionismo]] fra le scienze.
Flusso di pensiero
Forma di vita
Formalismo
Frege
[[20250127135913|Nozione di classe di classi]]
-
Secondo il formalismo, la matematica è una manipolazione di simboli.
-
Rappresentanti:
- D. Hilbert (1862-1943)
forme di vita
Forme ideologiche
Morale, Metafisica, Diritto, Morale, Politica sono tutte [[forme ideologiche]] da cui ci dobbiamo affrancare.
forme simboliche
Fourier
Francofortesi
Autori
Opere Francofortesi
- Marcuse - [[Eros e civiltà]] (1955)
- Adorno e Horkeimer - Dialettica dell'illuminismo (1947)
- Marcuse - L'uomo ad una dimensione (1964)
- Adorno - Teoria estetica (1970)
- Adorno - Dialettica negativa (1966)
- Habermas - Teoria dell'agire comunicativo
Altro
- Hannah Arendt - Le origini del totalitarismo (1951)
- Lyotard - La condizione postmoderna
- Heidegger - La questione della tecnica
Glossario francofortesi
- Separazione teoria e prassi: concetto di intellettuale pre-gramsciano, pre-lukacsiano.
- Critica come resistenza negativa: "dalla rivolta alla resistenza"
- Dialettica
- Grande Rifiuto
- Illuminismo
- Non esiste più un soggetto rivoluzionario
- Ragione strumentale
- Fondazione 1923
- Tre fasi:
Abbiamo visto l'hegelo-marxismo di Lukacs e di Gramsci.
Nel 1923 è nato un importante gruppo di ricerca: il Circolo di Vienna. Nello stesso anno a Francoforte nasce un altro gruppo di ricerca detto istituto della ricerca sociale a Francoforte sul Meno. Hanno una rivista, Rivista per la ricerca sociale.
Come nasce? Anche i suoi membri saranno costretti ad emigrare in America, quando l'istituto venne chiuso dalla polizia.
Karl Grunberg fu il primo direttore, ma quello che impresse una svolta e divenne una figura centrale fu Max Horkeimer, filosofo e scienziato sociale. Altri componenti erano Theodor W. Adorno, musicologo e filosofo, ed Herbert Marcuse. Esistono varie generazioni della Scuola di Francoforte, non è un'esperienza che termina con l'esilio; l'esperienza continuò negli Stati Uniti e ancora oggi esistono filosofi che vengono riconosciuti come Francofortesi - anche Habermas veniva riconosciuto come appartenente a questa corrente.
La nascita dell'istituto per la ricerca sociale
Come nasce questa esperienza? L'istituto per la ricerca sociale nasce nel 1923. C'era stato un incontro informale ad Hilmenau l'anno precedente, e a questo incontro erano presenti anche Lukacs e Karl Korsh - uno dei riscopritori di Hegel.
Lukacs nel '22 aveva già scritto diversi dei saggi che sarebbero entrati in storia e coscienza di classe.
Questi filosofi vengono a contatto con questa nuova forma di marxismo;
- c'è una fase in cui questo Istituto per la ricerca sociale fa "solo" ricerca sociale, sono a contatto con l'hegelo-marxismo ma senza esserne parte;
- poi una seconda fase in cui diventano marxisti in senso lukacsiano;
- una terza fase in cui gli autori vanno negli Stati Uniti, e questo ha delle conseguenze, cioè cercano di difendere un marxismo con caratteri diversi.
Il contrasto tra Horkeimer e Neurath
Nel primo periodo della Scuola, quella delle scienze sociali, capitò che ci fossero dei contrasti tra i due circoli. Quando negli anni '30 i due circoli vengono chiusi, ci fu un contatto molto interessante e una proposta di collaborazione: un contatto tra Max Horkeimer e Otto Neurath, una delle figure principali del Circolo di Vienna insieme a Schlick e a Carnap. Si incontrano all'Aja, a New York, e alla metà egli anni '30 Neurath deve scrivere un articolo per i francofortesi.
Come va a finire questa storia: c'era la possibilità che la filosofia andasse in una direzione diversa, ma non andò così. Horkeimer non voleva davvero collaborare con Neurath, ma collaborare con lui per poi criticarlo.
Quando nel 1937 esce il numero della rivista che contiene quell'articolo - articolo sugli standard di vita della classe operaia a Vienna - contiene anche un articolo molto importante di Horkeimer intitolato I più recenti attacchi alla metafisica, in cui Horkeimer attacca in maniera veemente il positivismo logico. Neurath chiede il diritto di replica, Horkeimer glielo nega.
Sul piano delle idee filosofiche, ciò che era successo è che Horkeimer aveva letto in quegli anni molto Lukacs, molto Hegel, molto Marx - aveva scoperto che voleva portare avanti un marxismo hegeliano; dunque critica i positivisti logici sulla base dell'armamentario concettuale hegeliano ritornato in auge con Lukacs.
I saggi di Horkeimer di quel periodo vengono raccolti in un volume intitolato Teoria critica - una critica in questo senso: la totalità, il rifiuto del pensiero borghese, i positivisti accettano il dato del fatto. Analogia tra cose che dice Mussolini e cose dette dai positivisti logici, un attacco violento.
Teoria critica: applicazione della ragione contro l'analisi intellettuale (nel senso di Hegel), la ragione strumentale (nel senso di Weber), un marxismo non deterministico e non economicista.
Con Teoria Critica di Horkeimer inizia il periodo più importante per la Scuola di Francoforte. L'istituto per la ricerca sociale si sposta a New York.
Parleremo di :
- Qual è il modo di lavorare di questi filosofi?
- Il punto cruciale: le differenze profonde dall'hegelismo marxista di Lukacs e le conseguenze di ciò
Polanyi: perché la barbarie del XX secolo?
Punto di partenza: perché la barbarie del '900?
Karl Polanyi (fratello di Mikel Polanyi), studioso di antropologia economica, scrive nel '43 La grande trasformazione, un testo nel quale vuole rispondere alla stessa domanda: perché la barbarie del XX secolo?
Un modello di risposta a una domanda simile, perché c'è stata la prima guerra mondiale? era stata fornita da Lenin in L'imperialismo fase suprema del capitalismo - la prima guerra mondiale c'è stata perché nel capitalismo moderno c'è una tendenza al monopolio, le competizioni diventano competizioni tra un numero limitato di soggetti, legati agli Stati, quindi il capitalismo porta a una lotta non solo economica, ma ad una guerra effettiva.
La risposta data da Polanyi è che la barbarie novecentesca è frutto del processo di globalizzazione dal 1870 al 1915.
Una concezione esplicativa opposta a quella della Belle Epoque; ciò che è successo è figlio di quel periodo, in cui il capitalismo liberale diventa totalizzante, ossia domina tutti i rapporti sociali.
Nel periodo precedente, c'erano ancora aspetti della vita umana, non economici, che avevano una loro autonomia. In quel periodo, tutto viene governato da una razionalità economica, e la mercificazione di tutto è totale. Diventano parte della logica del capitalismo tre aspetti fondamentali:
- il lavoro (centrale in ottica marxiana )
- la terra
- la moneta
Il mercato libero diventa totalizzante: distrugge le comunità locali e distrugge alcuni aspetti della vita di singole persone. In un pezzo del libro Polanyi fa un salto indietro e parla del '700 e dell'800 (vedi Marx capitolo XXIV del I libro del Capitale sull'accumulazione originaria); i singoli soggetti sono costretti a mollare la terra con la violenza.
Questi sono gli effetti di questo primo periodo di grande globalizzazione.
Effetto Polanyi: come una società reagisce a un capitalismo lasciato andare senza regole. Secondo certi storici, il fascismo è parte dell'effetto Polanyi, una spiegazione storica che salvava il capitalismo. La reazione che la società ha a questo sistema, che avrebbe distrutto tutte le basi fondamentali dell'esperienza umana.
Perché la barbarie del '900 secondo Lukacs
Per rispondere alla domanda perché la barbarie del '900, Lukacs aveva scritto La distruzione della ragione, una storia della filosofia tedesca dell'800. Si possono dare due letture del testo.
-
Lettura volgare e superficiale: Lukacs dice che c'è una forma di razionalismo che attraversa la cultura tedesca dell'800, e a forza di razionalismo si arriva l'irrazionalismo con Hitler. Autori ebrei come Edmund Husserl avrebbero una "responsabilità morale" per l'avvento del nazismo.
-
Lettura più consapevole: Lukacs nelle sue storie della letteratura aveva visto che alcuni autori potevano diventare espressione del punto di vista della totalità (es. de I Buddenbrook per capire la società borghese - i personaggi incarnano il periodo storico narrato, che non è uno sfondo).
Secondo Lukacs, per alcuni grandi filosofi vale la stessa cosa che per gli autori della letteratura - inserisce gli autori tedeschi dell'800 tra coloro che esprimono una totalità sociale. Anche Lukacs con Polanyi pensa che le grandi barbarie del '900 sono figlie della storia sociale tedesca del '900.
Lukacs e Polanyi sono d'accordo nella sostanza; ma Lukacs usa strumenti diversi, più sofisticati (la storia della filosofia); ma se la storia della filosofia è uno dei modi che abbiamo per cogliere la totalità sociale, la storia della filosofia può spiegare perché le cose sono andate in un certo modo nella storia; non è idealismo.
Dialettica dell'Illuminismo (1947)
Quella di Horkeimer adorno in Dialettica dell'illuminismo, (1947) è ancora diversa.
Illuminismo: la parola illuminismo è intesa in senso ampio, non l'illuminismo storico della Francia. L'illuminismo è inteso come un certo tipo di razionalità, di cui l'illuminismo è una delle realizzazioni fondamentali; illuminismo come razionalità strumentale che considera il rapporto tra i mezzi e i fini, senza decidere in base a una determinazione dei valori e degli scopi.
Il trionfo della ragione strumentale, non solo attraverso la tecnologia e dell'industria, dicono loro, porta ad Auschwitz.
Dialettica: la dialettica è intesa in senso hegeliano, ma manca il momento della sintesi; c'è un'enfasi sul momento negativo della dialettica.
Il libro si esprime attraverso allegorie: Ulisse vuole ascoltare le sirene, ma sa che se ascolta le sirene finirà divorato; fa sì che i suoi compagni si tappano le orecchie e lui si fa legare. Ulisse fa lavorare gli altri per lui.
Così funziona la ragione strumentale: si sfruttano gli altri per i propri scopi - Horkeimer e Adorno mostrano che così funziona in alcuni totalitarismi novecenteschi.
Quindi quali sono le differenze rispetto all'hegelo-marxismo delle origini?
Un grande storico polacco, Leslev Kolakowski, ha scritto un importante testo di storia del marxismo, History of Western Marxism - scritto da un autore non marxista.
==In questo suo libro, Kolakowski definisce la scuola di Francoforte "come Lukacs, ma senza il proletariato". Se in Lukacs il proletariato aveva un ruolo centrale== in quanto era il soggetto epistemicamente privilegiato che attraverso la prassi era in grado di cogliere il punto di vista della totalità, arrivando all'essenza del mondo sociale di cui faceva parte.
Ma perché senza il proletariato? Perché quando questi autori erano maturi, negli anni successivi, dal loro punto di vista, New York, critica di tutti i totalitarismi (compresa la società capitalistica liberale), non credono più che esista un soggetto rivoluzionario ed epistemicamente privilegiato - esiste tuttavia come classe sociale.
Lukacs, ricordiamo, stava dando una giustificazione epistemologica della rivoluzione russa. Se sia in Lukacs che in Gramsci c'è l'unità di teoria e prassi, questa unità viene meno; il concetto di intellettuale rielaborato dai francofortesi è un concetto pre-lukacsiano, pre-gramsciano.
Karl Mannheim scrive Ideologia e utopia, proponendo una nozione di intellettuale che essendo scientifica, riesce ad essere davvero critico (diverso da Lukacs e dall'idea di intellettuale organico di Gramsci).
I francofortesi separano teoria e prassi; dal punto di vista della prassi sono pessimisti, senza speranza. Come Lukacs prima di convertirsi al marxismo aveva parlato di un'epoca di una compiuta peccaminosità. In delle pagine famose, Lukacs nella Distruzione della Ragione parlava di Schopenauer, del Grand Hotel Abisso. I francofortesi, dice Lukacs, ora che stanno a New York sono andati ad abitare lì, nel Grand Hotel Abisso.
La critica diventa unico elemento di resistenza - ma puramente negativo - che l'intellettuale può portare.
Adorno - Dialettica Negativa (1966) e Minima moralia
Adorno, 1966 scrive la Dialettica negativa. Dice: in filosofia ci troviamo di fronte a coppie concettuali; soggetto-oggetto, generale-particolare, ecc.
Bene, ogni volta che si prende posizione a favore di una di queste coppie e si applica la razionalità strumentale per difenderla, si finisce comunque ad avere una concezione totalitaria, totalizzante, che cancella i diritti dell'altra parte. Quindi che cosa dobbiamo fare? Negare, negare risolutamente. Di fronte a due scelte teoriche, negatele entrambe.
Adorno dice che c'è anche un altro modo per fare la stessa operazione di musica: la musica atonale di Schonberg, per esempio, e altre forme culturalmente avanzate, permette di sfuggire alla razionalità strumentale, in quanto si riferisce alla dimensione emotiva. La musica a cui si riferisce Adorno non è quella dell'industria culturale.
La musica può essere un elemento critico di rifiuto di un sistema che si presenta come razionale.
In Minima moralia; Adorno scrive due aforismi che ci fanno capire i toni del suo discorso:
- La scheggia nell'occhio è la migliore lente di ingrandimento
Il meglio che possiamo fare è mettere una scheggia, mettere in dubbio.
- L'intero è il falso
Un completo sovvertimento del presupposti lukacsiani da cui anche i francofortesi erano partiti
Marcuse - L'uomo ad una dimensione (1966)
Il secondo testo che vediamo è L'uomo ad una dimensione (196) di Herbert Marcuse.
La filosofia analitica commette l'errore di applicare l'analisi:
L'oggetto dell'analisi di questi filosofi è rimosso dal medium universale in cui i concetti vengono formati.
es. il gatto è nero e esempi simili, rappresentano uno stile filosofico.
Nella filosofia analitica, cioè, si perde il contesto maggiore di esperienza in cui siamo immersi, si perde un reale mondo empirico. Parlate del gatto sul tappeto e state escludendo dalla filosofia le cose veramente importanti, dice Marcuse.
In generale, nel testo viene espressa l'idea per cui nella società manca la dimensione dialettica e critica, c'è un appiattimento nella società.
Ne'L'uomo ad una dimensione, Marcuse afferma:
c'è la possibilità in questo periodo che gli estremi storici possano incontrarsi ancora una volta, la teoria critica della società non possiede concetti che possano collegare il presente e il futuro [...] blablabla...Il Grande Rifiuto.
Grande rifiuto: cosa può fare il soggetto senza che esiste più il soggetto rivoluzionario? Come dice Benjamin: è solo a favore dei disperati che c'è data la speranza.
Marcuse - Eros e civiltà (1955)
In realtà in Marcuse il pessimismo non è l'ultima parola. Marcuse aveva scritto anche Eros e Civiltà, del 1955. In questo testo Marcuse parte dal Disagio della civiltà di Freud e lo aveva criticato:
- in primo luogo Marcuse critica che il fatto fosse che ci fosse un disagio della civiltà in generale; il disagio è invece legato al sistema di produzione capitalistico e non si può generalizzare.
- lo sviluppo tecnologico deve servire a ridurre il lavoro
- la repressione i cui parla Freud non è una legge di natura, è frutto di una contingenza storica legata alla scarsità di beni; nella società contemporanea dove i beni non scarseggiano, bisogna liberare l'eros.
Eros e civiltà rappresenta una 'eccezione al pessimismo che caratterizza la produzione della Scuola di Francoforte.
Linee filosofiche principali:
- rifiuto totalità
- assenza del soggetto rivoluzionario
Marcuse aveva studiato con Heidegger, è uno di quelli che stando politicamente e geograficamente da un'altra parte rispetto ad Heidegger, aveva aspettato una parola da Heidegger, in cui lui prendesse le distanze dal nazismo.
Hannah Arendt, Lyotard, Heidegger
Era stata una delle principali allieve di Heidegger, ed era scappata prima degli altri negli Stati Uniti.
Scrive nel 1951 Le origini del totalitarismo, in tre parti.
La nozione di totalitarismo è una nozione specifica della Guerra Fredda, perché impiegandola metti sullo stesso piano Hitler e Stalin.
Nel totalitarismo non c'è un popolo composto da individui con una identità personale, ma una massa in cui le singole identità si sciolgono l'una nell'altra.
Gli individui perdono la loro natura e la loro libertà. L'autorità del singolo individua viene recuperata attraverso la relazione diretta con il capo.
L'individuo perde la sua capacità di giudizio individuale.
Lyotard, gli viene chiesto di fare un indagine sociologica dallo Stato del Quebec, il risultato è la condizione postmoderna (1979), caratterizzata dalla fine delle grandi meta-narrzione, come l'illuminismo e il marxismo, ideologia in cui lui stesso aveva limitato.
La fine delle grandi narrazione coincide con l'avvento dello stato neoliberale con la crisi petrolifera degli anni '70.
Cosa resta? Lyotard usa la nozione di gioco linguistico: ciò che resta è una grande quantità di giochi linguistici infondati. Il pensiero debole è un pezzo di questa storia.
Heidegger scriverà La questione della tecnica, si passa dalla Storia (Geschickt) al Destino (Geschickten).
Intervista di Heidegger a Der Spiegel. L'uomo singolo può ancora avere un'influenza nella società schiacciata dentro la tecnica, o la filosofia può influenzarlo?
La filosofia non potrà produrre nessuna modificazione immediata; solo un Dio ormai, può salvarci.
Occorre preparare nel pensiero e nella poesia l'arrivo di un Dio.
Tramontare al cospetto del Dio assente.
Frank
[[20250127135748|Circolo di Vienna]]
#analitica
Frazer
Frege
#analitica
0. Opere
- Ideografia (1879)
- I fondamenti dell'aritmetica (1884)
- [[20250127135850|Funzione e concetto (1891)]]
Senso e denotazione (1892) - I principi dell'aritmetica (1893-1903)
- Il pensiero (1918)
- Apprezza da Kant la distinzione netta tra [[logica]] e psicologia.
Mike Dummett ha dato un'interpretazione della filosofia analitica, per cui bisogna partire dalle tesi di Frege per studiare la [[filosofia analitica]]. Questa è una tesi degli anni '90 che non è più quella della contemporaneità. La tesi fondamentale contenuta nelle opere di Frege è che:
==Per studiare il pensiero bisogna studiare il [[linguaggio]]==.
Ci sono delle storie della filosofia analitica che partono però da Bolzano, perché ci sono dei punti di contatto tra Bolzano e Frege.
Partiamo da Frege quindi non perché in Frege troviamo le tesi fondamentali del pensiero analitico che dobbiamo accettare, ma perché ==Russell==, che aveva la ==volontà esplicita di fondare una tradizione==, aveva ==trovato in Frege== un ==modello==.
1. Il recupero del programma di riforma della logica di Leibniz
Il punto di partenza sono le varie [logiche dell'800](Logica dell'800): quella di [[Mill/Mill]]. All'epoca, dicendo [[meta/Logica/Logica]], si intendono con lo stesso termine cose molto diverse.
Se la frase di Kant per cui "la logica non ha fatto nessun progresso dai tempi di Aristotele" è sbagliata, è perché già Leibniz era stato un grandissimo logico, non solo perché la logica successivamente ha avuto uno sviluppo clamoroso.
Il filone della filosofia analitica riguarda il ==recupero e la trasformazione del programma di riforma della logica di Leibniz.==
Frege recupera questo programma.
Il programma prevedeva:
- [[20250127135931|Caratteristica universale]]. La costruzione di una caratteristica universale, ossia un ==linguaggio che esibisce in modo trasparente e universale il pensiero==. A ciascuno dei concetti elementari dell'enciclopedia viene dato un simbolo diverso. L'insieme di questi simboli dà la characteristica universalis.
Matematica come ars characteristica. Inoltre, Leibniz diceva che la matematica è una ars characteristica, cioè una linguaggio simbolico universale che ha a che fare con una manipolazioni di segni sulla base di regole. Questa sembra essere affine alla tesi logicista. - Calcolo di ragione. Usando il linguaggio della caratteristica universale si possono costruire dei calcoli simili alla matematica che si possono applicare a tutti gli ambiti del sapere.
- [[20250127135827|Purificazione della matematica]]. Diminuendo il numero di assiomi non dimostrati il più possibili e esplicitando le dimostrazioni.
Nel caso di Leibniz questo era un programma del tutto utopico.
Ci sono== 3 tesi di Leibniz che Kant aveva criticato==, tre questioni centrali. ==Frege è d'accordo==.
- la logica non è vuota ma ==ha un contenuto==
- la logica ==può progredire==
- la ==matematica è analitica ==o riconducibile alla =logica=
2.. [[20250127135931|Caratteristica universale]]: Ideografia o Begriffsschrift (1879)
3. Il Calcolo di ragione
4. Ragioni storiche del logicismo
5. La Definizione analitica dei numeri naturali
6. Fondatore: filosofia analitica e linguaggio
Frege si è sempre posto, da matematico, dei problemi fondazionali.
Nelle ricostruzioni a posteriori degli storici della filosofia, Frege si è guadagnato l'etichetta di fondatore di varie cose, tra cui:
- quella di fondatore della tradizione analitica (ma non voleva fondare niente), questo ruolo è legato al suo rapporto con Russell
- quella di fondatore della filosofia del linguaggio (di orientamento analitico)
Sicuramente ha un ruolo nella logica matematica.
7. I tre ambiti della logica matematica
La [[logica matematica]] dai tempi di Frege è diventata autonoma, e si è sviluppata principalmente in 3 ambiti:
- matematico, legata alla teoria degli insiemi
- filosofico, per scopi strumentali (per fare metafisica, filosofia della scienza, filosofia del linguaggio, ecc.)
- informatico
8. Il problema del contenuto concettuale
In questo programma emerge a un certo punto un problema.
Il Contenuto concettuale di un enunciato è ==il pensiero espresso da un enunciato==. ==L'ideografia è capace di esprimere pensieri con un unico contenuto concettuale.==
Il contenuto concettuale sta nel "terzo regno platonico" degli enunciati linguistici.
Il problema di Frege riguarda gli asserti di identità.
==Consideriamo due asserti di identità diversi e partiamo dall'assunzione che siano entrambi veri.==
I due asserti sono:
$a = a$
$a = b$
Se noi abbiamo soltanto la nozione di [[contenuto concettuale]], e i due asserti sono entrambi veri, ==non siamo in grado di spiegare le differenze tra il caso $a = a$ e il caso $a = b$.==
Eppure le differenze ci sono, per esempio noi sappiamo completamente a priori che a = a è vero.
Se $a = b$ è vero, $a$ e $b$ hanno lo stesso contenuto concettuale.
Ma perché allora in un caso lo sappiamo a priori e in un caso a posteriori? Come rendiamo conto di questa differenza epistemologica, cioè che riguarda il nostro modo di conoscere il valore di verità di questi enunciati?
9. La soluzione: Uber Sinn und Bedeutung (1892)
Nel famoso articolo del 1892 Uber Sinn und Bedeutung, che si può tradurre senso e significato, viene risolto questo problema. Qui però Bedeutung non vuole dire ciò che noi intendiamo quando usiamo la parola "significato". Sinn e Bedeutung sono due aspetti di ciò che chiamiamo "significato".
Altre possibili traduzioni sono:
- Senso e riferimento
- Senso e denotazione
La nozione di Contenuto concettuale presenta due aspetti. Per spiegare il significato delle nostre parole, non ci basta l'idea che esprimono un contenuto concettuale. Dobbiamo riferirci al fatto che le parole hanno due aspetti, il senso e la denotazione.
10. La Bedeutung
Per la denotazione, prendiamo l'esempio di un nome proprio, nomi che hanno come denotazione un oggetto individuale. L'==oggetto a cui si riferisce quel nome== è la sua Bedeutung.
Le descrizioni definite sono espressioni linguistiche formate da un articolo determinativo seguito da una descrizione. es. "il primo corpo celeste che si vede al mattino".
Nomi propri e descrizioni definite sono termini singolari, e hanno un oggetto ai quali si riferiscono.
Il Sinn è il modo in cui l'espressione linguistica presenta la sua Bedeutung.
Espero, la stella del mattino e la stella della sera presentano la stessa Bedeutung, in due modi diversi.
La ==Bedeutung è un oggetto fisico== (non sempre), mentre ==i sensi si trovano nel terzo regno platonico.== Se le parole fossero legate solo alle nostre immagini mentali, non ci capiremmo.
Il "concetto di cane" è il senso della parola cane, secondo Frege. Tutti i parlanti che affermano la parola cane condividono gli ==stessi sensi, oggettivi.==
Questa questione risolve il problema dell'identità:
la parola =="a" e la parola "b" hanno la stessa Bedeutung, cioè la stessa denotazione, ma senso diverso==. L'oggetto denotato da a è lo stesso oggetto denotato da b.
Ma a e b ==hanno sensi diversi; presentano lo stesso oggetto in due modi diversi==.
Per sapere che a = a è sufficiente sapere cosa vuol dire "uguale"; mentre per sapere che a = b ==dobbiamo avere accesso a due sensi diversi==.
Frege dopo aver risolto il problema, sistematizza la cosa. Si chiede: le espressioni linguistiche che non sono termini singolari hanno un Sinn e una Bedeutung? Si. Per esempio i predicati, o gli enunciati.
==Il [[senso]] di un enunciato è il pensiero espresso dall'enunciato**. ==
Ma qual è la Bedeutung?
La ==Bedeutung degli **
** è il vero e il falso, dice Frege - cioè il loro valore di verità==.
In quali casi mi interessa la Bedeutung di qualcosa? Quando mi interessa sapere se è vero o falso.
Frege arriva a questa conclusione per:
- un desiderio di sistematicità
- la ==Bedeutung di un enunciato è importante solo quando ci interessa il valore di verità==.
11. Il problema trovato da Russell: l'Antinomia delle classi
Russell trova un problema nella soluzione di Frege per fondare l'aritmetica sulla logica.
Il problema ha a che fare con la definizione di numero come classe delle classi in cui gli elementi sono in corrispondenza biunivoca con gli elementi che appartengono all'estensione di un concetto dato. (Definizione di numero in termini puramente logici).
Russell trova che la nozione di "classe di classi" sia problematica. Se la si impiega, si entra in contraddizione.
Russell trova un'antinomia: l'==antinomia delle classi==. C'è una contraddizione implicita nell'apparato concettuale di Frege. Usando la nozione e facendo tutte altre assunzioni ragionevoli, si entra in contraddizione - quindi è quella nozione il problema.
12. Problema dell'antinomia delle classi
Russell scrive a Frege: nel secondo volume de I principi dell'aritmetica (1893-1903) Russell scrive:
- nessuno vorrà asserire che la classe degli uomini è un uomo.
- la classe degli uomini quindi non è un elemento della classe degli uomini; cioè non appartiene a se stessa, ossia non cade sotto il concetto, la cui estensione è la classe stessa.
- ==l'estensione del concetto di "classe che non appartiene a se stessa" è dunque la classe delle classi che non appartengono a se stesse ==- la classe degli uomini non è un uomo, la classe dei cani non è un cane, ecc.
3b. (esistono anche classi che appartengono a se stesse - per esempio, la classe dei concetti è un concetto) - chiamiamo $K$ la classe delle classi che non appartengono a se stesse
dimostrazione: $K$ appartiene a se stessa solo se non è elemento di se stessa
- la classe $K$ appartiene a se stessa oppure no? Vediamo come cadiamo in contraddizione
- ipotizziamo che $K$ appartenga a se stessa: se qualcosa appartiene a se stessa (cioè a una classe) cade sotto il concetto la cui estensione è la classe in esame, quindi $K$ non appartiene a se stessa. Avevamo ipotizzato che appartenesse a se stessa. Questa è una contraddizione.
- ipotizziamo che $K$ non appartenga a se stessa: in questo caso, cade sotto il concetto di cui rapporto l'estensione, quindi $K$ appartiene a se stessa. Questa è una contraddizione.
La soluzione di Russell sarà la cosiddetta [[teoria dei tipi]], che consiste nell'idea per cui dentro un sistema logico non dovrebbe essere permesso applicare un certo concetto a se stesso o ad un concetto dello stesso livello (per esempio la nozione di classe di classi non si potrà più costruire).
[[Principia Matematica](Principi della matematica (1910-1913)) scritto da Russell e Whitehead, è un libro logicista.
Funzione di verità
Funzione e concetto (1891)
Vengono precisate le nozioni di Concetto, Oggetto e Contenuto concettuale.
- Concetto: i concetti sono funzioni (come x è mortale) che hanno:
- come argomenti oggetti (individui)
- come valori, valori di verità
- ==I concetti sono funzioni insature che hanno bisogno di un argomento (un oggetto) per essere saturate.==
- L'anno dopo esce Senso e denotazione, in cui vengono rideterminate le nozioni di
- Oggetto
- Contenuto concettuale
Futuro
Gabbia d'acciaio
Gabbia d'acciao
La gabbia d'acciaio
- La [[gabbia d'acciaio]] ha intrappolato per la sua irresistibile efficienza
- La razionalità procedurale-formale (Zweckrationalität) è diversa dalla Wertrationalität, una razionalità "sostanziale".
- Gli individui sono ridotti a parte di una [[macchina]]
- La razionalizzazione porta gli uomini a una [[omologazione]], ma che ha come contrappeso una [[inondazione di valori soggettivi]]: come uomini siamo incantanti dopo essere stati disincantati, siamo, come gli antichi, disorientati.
"Under the circumstances, according to Weber, a modern individual tends to act only on one’s own aesthetic impulse and arbitrary convictions that cannot be communicated in the eventuality; the majority of those who cannot even act on their convictions, or the “last men who invented happiness” à la Nietzsche, lead the life of a “cog in a machine.”
Gadamer
Concetti fondamentali dell'ermeneutica.
-
[[Precomprensione]]: concetto di pregiudizio, il pregiudizio testimonia la nostra appartenenza ad una tradizione dinamica che lega intepretante e intepretato in uno stesso processo storico.
Interpretare significa essere in rapporto con la cosa stessa, ma questa vicinanza non esclude la lontananza.
Si tratta di articolare la pre-comprensione per integrare consapevolmente il passato e il presente. Questo processo è l'interpretazione, entrare in rapporto con la cosa stessa che si manifesta nella tradizione, in un rapporto di vicinanza (oggetto dell'interpretazione è il linguaggio, il costrutto culturale) e di lontananza.
La distanza culturale va compresa come fecondità, si tratta di comprenderla dal punto di vista dell'apertura di significati. Non possiamo comprenderla diversamente, consapevoli della nostra posizione storica.
La distanza cronologica può aiutare a distinguere i pregiudizi veri dai pregiudizi falsi, che si rivelano infondati - in un processo di prova ed errore, mettendo alla prova la nostra pre-comprensione. -
Nozione di Wirkungsgeschichte ([[Storia degli effetti]]):
In tedesco ci sono 3 modi per dire realtà:
- Realitet
- Wirkenschgeit c'è l'idea di effettualità
- Wirkich significa reale
Quando ci accostiamo a un prodotto culturale, siamo già influenzati dai suoi effetti e ne dobbiamo tenere conto.
Es. Prima di leggere la Divina Commedia, siamo già influenzati dalla Divina Commedia.
L'[[interprete]] lavora in un contesto di interpretazioni già data, che agiscono a sua insaputa e come condizione della sua comprensione. Di ciò l'interprete deve prendere coscienza.
Questo si vede molto bene: uno scrittore oggi è in rapporto con tutta la musica precedente, che lo voglia o menon
-
Coscienza della determinazione storica
Bisogna prendere consapevolezza che siamo sottoposti agli effetti dell'opera - prendere coscienza della determinazione a cui l'interprete è sottoposto. -
[[Horizontverschmelzung]] (fusione di orizzonti)
Non si tratta di determinare astrattamente la propria situazione.
Non ci sono due orizzonti separati (quello del presente quello del passato), ma un orizzonte unico dove si fondono quello dell'interpretante e dell'interpretato. -
Applicazione
Per gli [[antichi]] comprendere, spiegare e applicare sono 3 momenti del lavoro interpretativo.
Secondo Gadamer l'applicazione ha un ruolo fondamentale - nell'applicazione si determina il comprendere stesso. In questo atto interroghiamo il nostro costrutto culturale. L'applicazione non è un momento successivo o accessorio ma determina il comprendere stesso. -
Dialettica domanda e risposta
Noi interroghiamo un oggetto culturale ponendo una domanda. La domanda è un atto critico.
Può avere sapere solo chi ha domande.
Non si esaurisce con la prima risposta. Ci si mette in dialogo con ciò che vogliamo comprendere.
Ciò che viene fuori dall'interpretazione è il logos stesso, una dimensione di verità che non è né quella dell'interpretante né quella dell'oggetto da interpretare. In questa maniera si definisce un logos intersoggettivo che prescinde e sta al di là dell'opinare soggettivo degli interlocutori.
L'esperienza ermeneutica è un dialogo con il testo. Accostarsi a un testo significa:
- ricostituire la domanda di cui il testo è la risposta
- la ricostruzione comporta un domandare sul testo
- il testo stesso ci pone domande all'interno di una tradizione
La dialettica di domanda e risposta equivale al principio della fusione degli orizzonti.
Estetica dell'apparire, criticando vagamente Baudrillard. Sostiene che non bisogna confondere l'apparizione estetica, il fenomeno estetico, con la parvenza.
Il linguaggio è il medium in cui si verifica l'intesa sulla cosa.
Le tradizioni scritte sono in rapporto con le comunità storiche, presentano l'articolazione di una cultura. Senza cose scritte, la comprensione del passato diventa molto più complessa, abbiamo la preistoria prima della storia, si capisce molto meno.
Lo scritto presenta una autonomia rispetto all'autore, ciò che è scritto diventa 'contemporaneo in ogni presente' dice Gadamer.
- in che senso il linguaggio è un medium? permette di comprendersi sulla natura di qualcosa
- qual è la funzione delle tradizioni scritte? permettono di articolare una cultura
Il problema di chi interpreta è trasformare la lettere del testo in significato, al di là delle intenzioni dell'autore.
La linguisticità non riguarda solo l'oggetto del testo, ma anche l'atto ermeneutico. Questo fa sì che l'ermeneutica possa essere applicata ad altri testi. L'atto ermeneutico di comprensione del senso avviene grazie al linguaggio.
Il senso di un'interpretazione musicale può essere espresso con la parola, esprimendo le emozioni che un brano può farci esprimere.
Si configura una fusione tra il linguaggio del testo e quello dell'interprete, con la costruzione di un linguaggio comune. L'interazione linguistica è la forma di ogni comunicazione in generale, comunicazione performativa: un musicista interpreta una composizione - si può esprimere la sua interpretazione in maniera linguistica.
- qual è il problema dell'interpretazione? trasformare le lettere in significato cioè, costruire un linguaggio comune all'autore e all'ermeneuta
Come in un testo l'interprete deve tradurre il testo nella sua lingua, anche l'interprete performativo dove riuscire a entrare nel linguaggio dell'opera, della composizione, e riuscire a dialogare con esso - per interpretare un brano o una sinfonia bisogna capirlo.
Ciò non conduce al superamento del linguaggio, ma alla ricerca di nuove e più efficaci forme linguistiche: Il linguaggio sta sempre al di là della critica dei suoi limiti.
I fenomenologi credono che la pittura non venga letta, ma venga percepita; per Gadamer capire un'opera significa leggerla, attivare un processo di comprensione che in qualche modo richiede e produce un'articolazione linguistica.
Per i fenomenologi la cosa principale è attivare dei meccanismi della visione - quando si ha a che fare con pittura e musica. Per Gadamer tutte queste capacità di visione e di ascolto, se vogliono portare alla creazione di un senso, devono essere, in qualche modo, linguistiche.
L'arte per Gadamer è un'esperienza che modifica, un esperienza linguistica. È significativo per l'esperienza esprimersi, quindi esprimersi a parole.
La descrizione dell'esperienza non è qualcosa di aggiuntivo rispetto all'esperienza stessa, ma è l'esperienza stessa.
Il linguaggio incarna il pensiero così come nel cristianesimo Dio si incarna nell'essere umano. L'esperienza deve essere per essere tale articolata nel linguaggio. Come dice Humboldt il linguaggio viene dal mondo e può rendersi indipendente sull'ambiente.
- quali sono le differenze tra il modo in cui Gadamer intende la comprensione di un'opera e il modo in cui lo intende la fenomenologia? Per la fenomenologia la comprensione si configura come percezione (legata a visione e ascolto), per Gadamer invece si tratta di un processo di comprensione articolato linguisticamente, che è l'unico orizzonte possbile dell'esperienza. La descrizione linguistica dell'esperienza è l'esperienza.
Oggi si riflette sui rapporti tra linguaggio e ambiente, nella comunicazione con l'ambiente.
Si può pensare che il linguaggio sussista senza l'ambiente, questa è l'idea di Gadamer ma è criticabile.
Tutte le comunità linguistiche si fondano sulla comunicazione come fatto vitale in cui si genera una comunità. Il linguaggio come uso e come dialogo, la comunicazione stessa nella sua articolazione costituisce il fondamento del linguaggio. Il linguaggio è il senso del mondo, il mondo dell'essere umano è il linguaggio. Il linguaggio è co-appartenenza al mondo. Il mondo non è altro che le interpretazioni che ne diamo con il linguaggio.
Non esiste un 'esterno' del linguaggio, viviamo in una esistenza linguistiche ne diamo con il linguaggio.
- su cosa si basano essenzialmente le comunità linguistiche? Sulla comunicazione, che è il 'fondamento' del linguaggio e costituisce il mondo di chi parla.
Concetto di appartenenza: la conoscenza non è l'agire del soggetto sulla cosa, ma l'agire della cosa sul soggetto, è come un accadere in cui la tradizione agisce su di noi.
Si appartiene a una comunicazione linguistica.
- in che senso si appartiene ad una comunicazione linguistica? Nel senso che la tradizione agisce su di lui
Allora il lavoro ermeneutico è un lavoro dialettico e porta ad una articolazione della verità mettendo in luce un punto di vista come punto di vista, senza dimenticare la limitatezza dell'interprete, cioè il fatto che l'interprete è in una condizione specifica da cui non può astrarre e in qualche modo è già un effetto della tradizione che si vuole comprendere. Questo processo di tradizione è anche un processo creativo, di pura innovazione. È anche inesauribile perché non si esaurisce mai del tutto.
A differenza di Hegel, infatti, il senso non si risolve mai. Non riusciamo mai ad acquisire un punto di vista esterno rispetto alla nostra posizione; rimane sempre qualcosa di inesauribile, la comprensione è un processo inconcluso, è un tendere a.
- qual è la differenza con Hegel rispetto alla possibilità di cogliere il senso complessivo di qualcosa? Se in Hegel il senso si coglie nello sviluppo dello Spirito, in Gadamer non c'è la possibilità di comprendere completamente, esaurire il senso di qualcosa.
Altra tesi molto forte: tesi su cui Vattimo ha insistito molto: l'essere che può venir compreso è il linguaggio:
Si possono dare due letture:
-
Secondo un'altra lettura, è essere, cioè, è comprensibile soltanto ciò che può essere articolato in un linguaggio. Tutto l'essere è linguistico.
-
l'essere che può venir compreso è il linguaggio.
La parte dell'essere che viene esperita è il linguaggio. Il linguaggio si confronta con solo la parte di essere "linguaggio".
La parte che non si riesce a comprendere è uno sfondo oscuro, iperuranio (Holderlin), un fondamento infondato che delimita l'esperienza.
Il carattere pre-razionale che si sottrae alla comprensione. Un carattere abissale (Schelling). Non precategoriale.
Se dicessimo precategoriale gli daremmo un'accezione più psicologica, qualcosa che non ha a che fare con il giudizio, ma con la percezione e l'affettività. Questa è l'accezione di precategoriale della fenomenologia - ciò che precede il giudizio.
Può anche essere applicata all'ontologia per declinare questa dimensione di un essere che sfugge costitutivamente all'articolazione razionale. Schopenauer interpretava questo principio metafisico incoglibile come una volontà analoga a quella umana.
I romantici interpretavano questa nozione come Assoluto, ab-solutus, sciolto, indeterminabile, quindi ciò che è libero, svincolato.
Mentre per Hegel l'Assoluto sarà il concetto, e il concetto appare. Nei romantici rimane irraggiungibile.
Queste tesi si danno nella svolta del linguaggio della filosofia, della nascita della filosofia analitica. Molte condizioni confluivano nell'idea che l'esperienza umana fosse anzitutto linguistica.
- Quali sono i due modi in cui possiamo intendere che l'essere che può venire compreso è il linguaggio?
- il linguaggio "satura" l'essere, cioè tutto l'essere è nel linguaggio
- possiamo accedere solo alla parte di essere "linguaggio", poi c'è un fondo pre-razionale inaccessibile
-
Precategoriale è una nozione della fenomenologia che si riferisce alla sensibilità - se accettiamo 2, invece, c'è qualcosa nell'essere di pre-razionale, possiamo dire
-
Ontologia: c'è una parte di essere a cui non possiamo accedere razionalmente? Se è vero:
- per Schopenauer è la volontà
- per i romantici è l'Assoluto, ab solutus, quindi svincolato, indeterminabile
- per Hegel l'Assoluto sarà il concetto, quindi determinabile
Galileo
Comte si presenta come il Galileo della Sociologia.
Gazzetta Renana
Generalizzazioni
Germania
Giochi linguistici
Uno degli esempi che porterà per spiegare la teoria raffigurativa del linguaggio è quello dei [[20250127136277|Giochi linguistici]]: modi stilizzati in cui un linguaggio può funzionare; c'è una quantità di giochi linguistici reali o immaginari. I giochi seguono regole.
gioco
Giovani hegeliani
giustificazione
Glossario
grammatica speculativa
Gramsci
Autori
Marxismo
Marx
Lukacs
[[Sinistra Hegeliana]]
Hegel
Antonio Gramsci
Glossario
- [[Blocco storico]]: gruppi sociali che si uniscono in funzione di un obiettivo.
- [[Egemonia culturale]]: la predominanza culturale di un'idea all'interno di una cultura.
- [[Filosofia della prassi]]: nozione che Gramsci deriva da Gentile. Il marxismo come filosofia della prassi significa un progetto filosofico politico che guida l'azione.
- [[Filosofia di un'epoca]]: la filosofia il cui culminare diventa norma d'azione collettiva, che diventa storia concreta e completa.
- [[Storicismo assoluto]]. Le influenze di [[Croce]] e [[Gentile]]: la realtà è costruita sulla base delle relazioni sociali. La dialettica si applica anche alle scienze della natura.
Gramsci opere
- La rivoluzione contro il Capitale (1917)
- Quaderni dal carcere (1947)
Questo stesso processo, [[hegelizzazione del marxismo]], è successo in luoghi diversi, senza particolari contatti tra gli autori.
In Italia c'era stata l'esperienza del biennio rosso e i consigli di fabbrica, e questa esperienza viene vissuta in prima persona da Antonio Gramsci.
Attenzione: questa riflessione su Hegel non avviene in tutti paesi, per esempio ==in Inghilterra non avviene questa cancellazione del marxismo scientifico della II Internazionale in favore di una lettura hegeliana==.
È importante sottolineare come ci sia una ==tendenza generale alla lettura hegeliana di Marx==.
Quando Gramsci prende la borsa di studio nel 1911 c'era con lui anche Palmiro Togliatti, che divenne successivamente a capo del partito comunista, e andò poi in esilio a Mosca. Gramsci invece ==nel 1926 viene incarcerato, fino al 1937, anno in cui morì==.
Dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare per i prossimi 20 anni
un fascio
Accade esattamente l'opposto. Grazie all'amico Sraffa che gli apre un conto in una libreria di Milano Gramsci viene messo nelle condizioni di leggere e di scrivere.
Scrive i Quaderni dal carcere, di cui abbiamo
-
edizione Platone-Togliatti: la prima edizione curata da Togliatti e un dirigente del PCI di nome Platone, che è una edizione tematica che non segue l'ordine cronologico. Contiene parti come:
- il materialismo storico
- la filosofia di benedetto Croce
- gli intellettuali
-
edizione critica: curata da Valentino Gerratana negli anni '70.
L'operazione di pubblicazione dei quaderni da parte di Togliatti fu un'operazione non solo culturale, ma politica. pubblicare i quaderni di Gramsci significava:
- rendere noto il pensiero di questo autore
- appropriarsi di questo pensiero
- il PCI aveva trovato la sua voce ufficiale: assume la voce Gramsci e diventa un partito gramsciano
- dimostrazione che esiste una via italiana al socialismo - si poteva attuare questa via in un modo diverso dal modo rivoluzionario; con una costituzione, un ordinamento parlamentare, una partecipazione diretta al potere non nel governo ma a livello degli enti locali.
Il marxismo di Gramsci nei Quaderni: la filosofia della prassi
L'espressione marxismo non si trova nei Quaderni a causa della censura; Gramsci usa il termine - è interessante vedere come Gramsci cerca le parole adatte per evadere la censura - si trova l'espressione ==filosofia della prassi==, con cui si intende il materialismo storico.
Il termine filosofia della prassi è un termine che ha un suo senso, un suo valore nel pensiero di Gramsci.
L'influenza dell'idealismo: ==lo storicismo assoluto==
Influenza di Gentile: "filosofia della prassi", la 'materia' come metafora, Hegel
Da dove arrivava questo richiamo all'idealismo e a Hegel? Gli arrivava dal grande [[20250127135763|idealismo italiano]], cioè ==Benedetto Croce e Giovanni Gentile, i grandi maestri dell'idealismo in Italia==.
I due si dividono con l'avvento del fascismo, ==Croce firma il manifesto degli intellettuali antifascisti,== mentre Gentile... insomma non lo fa.
==Gentile aveva scritto un libro su Marx, La filosofia di Marx, (apprezzato da Lenin stesso), del cui pensiero fornisce una lettura idealistica ==(collega Marx a Hegel e sostiene che la ==nozione di materia in Marx è una sostanzialmente una metafora per parlare di relazioni sociali==) e soggettiva.
Secondo Gentile la materia è l'insieme delle relazioni sociali. Materia è una metafora per Spirito in senso hegeliano.
In Gentile Gramsci trova l'espressione filosofia della prassi. Il suo marxismo è inoltre soggettivo, in quanto Gentile inizia a parlare del ruolo degli esseri umani, dei singoli soggetti nella storia - e questo interessava molto a Lenin.
==Gramsci prende da Gentile l'espressione "filosofia della prassi" e il riferimento fortemente idealistico e hegeliano. ==
Influenza di Croce: l'indipendenza tra le varie sfere dello spirito. Materialismo per indagare la storia
La seconda grande influenza è Benedetto Croce, anche lui idealista ma non hegeliano - se la dialettica è definitoria dell'essere hegeliano.
Croce fu per Gramsci ciò che Weber fu per Lukacs, cioè rappresentò ==la critica giusta all'economicismo==.
Croce parlava come gli idealisti dello spirito, ma tendeva a sottolineare che ci sono varie parti, varie dimensioni dello spirito. I==l punto filosofico fondamentale di Benedetto Croce è l'assoluta autonomia e indipendenza di tutte le vari espressioni dello spirito==; quindi la lettura unilaterale del materialismo storico dellaSeconda internazionale è sbagliata, perché se vogliamo prendere per esempio ==un testo letterario, questo non può essere ridotto al contesto economico in cui viene scritto==. Per Croce l'opera letteraria va considerata in modo puramente estetico.
Il ==materialismo== per Croce non è dunque certo una filosofia della storia, un racconto teleologico, ma, come per Weber, uno ==strumento per indagare la stori==a. In Lukacs c'è tutto sommato un'enfasi maggiore sulla descrizione economica, ==Weber sostiene che ci sia in fondo una predominanza della struttura economica==.
==Croce invece insiste molto sull'indipendenza e la divisione tra le varie sfere. ==
Da entrambi prende l'idea di uno storicismo assoluto, l'idea che tutta la realtà è costruita dagli esseri umani sulla base delle loro [[]].
La dialettica si applica a tutto, anche alle scienze della natura.
Gramsci e Lukacs
Parliamo del ==fallimento teorico ma anche pratico del determinismo della Seconda Internazionale==.
È sbagliato vedere la Rivoluzione Russa come un contro-esempio della teoria scientifica di Marx, ma la teoria di Marx va intesa come una teoria filosofica hegeliana.
Troviamo nei Quaderni una teoria della [[totalità sociale]] simile a quella di Lukacs, secondo cui dipende dalla relazione con processi storici che vanno considerati dal punto di vista dell'intero, globale, dell'Assoluto hegeliano.
Quali sono i legami con la teoria di Lukacs?
- Gramsci non può leggere Lukacs, ma Lukacs legge Gramsci.
- Lukacs dice che Gramsci "è stato il migliore di tutti noi - questa frase può essere variamente interpretata: cioè lui ha fatto la cosa giusta stando in carcere, mentre noi siamo come fuggiti in altri paesi; o forse l'osservazione di Lukacs è teorica - ci sono degli aspetti che soltanto Gramsci ha visto.
Nei Quaderni noi troviamo cose come: come ha detto il signor Lukacs, e l'esigenza di leggere meglio Lukacs. Gramsci aveva cioè sentito parlare di Lukacs ma non aveva avuto modo di approfondirlo.
Differenze con Lukacs
Ma quali sono le differenze con la teoria di Lukacs?
- ==Per Gramsci tutta la realtà si legge con la dialettica (anche la scienza). Per Lukacs, seguendo Weber, la dialettica si applica solo alle scienze dello spirito==. Gramsci è d'accordo che per comprendere un fenomeno questo va collocato nell'orizzonte della totalità, ed è d'accordo che la relazione intesa in modo ortodosso tra struttura e sovrastruttura è limitata.
Mentre Lukacs, seguendo Weber, pensava che la dialettica hegeliana si applicasse soltanto all'ambito sociale e non alle scienze della natura, Gramsci è un idealista assoluto come Croce e Gentile, e applica questo metodo anche alle scienze della natura.
Se noi leggiamo ciò che scrive Gramsci sulla scienza, vediamo che la considera come una produzione degli esseri umani, dunque è un idealista assoluto e anche un relativista: mettendo a confronto la teoria di Copernico con quella di Tolomeo, tutte e due sono prodotto del loro tempo e contesto sociale; sembra non esserci un criterio epistemico che renda una migliore dell'altra.
Le persone che lavorano sulla concezione gramsciana della scienza dicono che è più complicato di così. Sembra che Gramsci non sapesse molto di scienza. - ==Gramsci non è un filosofo di professione== - aveva studiato socio-linguistica all'università, aveva studiato letteratura, era un umanista. Non era un filosofo di professione, non è rigoroso. Ha una capacità letteraria, ma non ha l'impostazione rigorosa di un Lukacs, che quando inizia a scrivere Storia e coscienza di classe cambia dallo stile barocco che aveva caratterizzato i suoi primi scritti.
La filosofia di un'epoca
Conseguenza interessante: anche l'oggetto, la filosofia che interessa a Gramsci non è intesa in senso professionale. C'è l'idea di [[filosofia di un'epoca]].
La filosofia di un'epoca non è la filosofia di uno o l'altro filosofo [...], ma una combinazione di tutti questi elementi che culmina in una determinata direzione, in cui il suo culminare diventa norma d'azione collettiva, che diventa storia concreta e completa (integrale) .
La filosofia di un'epoca è un intreccio tra il senso comune filosofico, la filosofia dei filosofi, la filosofi di altri intellettuali non filosofi, e la "filosofia" delle masse, ossia il senso comune.
Il non essere filosofo per Gramsci non era una semplice lacuna, ma anche su questo riesce a fare una riflessione teorica in più.
Gramsci ha in mente due modelli storici di intellettuale:
- il modello del rinascimento e dell'umanesimo: intellettuali autonomi possono fare ragionamenti sofisticati ma non hanno rapporti con le masse
- il modello della Riforma: ciascuno può fornire la propria interpretazione delle Scritture.
Gramsci è consapevole del fatto che per il cambiamento politico che a lui interessa serva una combinazione virtuosa di questi due modelli. Per Gramsci "l'alto e il basso si devono mescolare". "Ogni uomo è filosofo", scrive Gramsci nei quaderni.
- ==Lukacs rimane a un livello speculativo; Gramsci parla di egemonia culturale==, Lukacs ha spiegato in termini molto astratti che per ragioni ideologiche, di falsa coscienza, la classe borghese può assumere il punto di vista che la legittima e la giustifica; il proletariato può assumere il punto di vista per conoscere l'essenza della totalità sociale. Lukacs è rimasto a questo livello di astrazione, non è andato nel dettaglio. È rimasto a un livello "speculativo" e piuttosto astratto.
In Gramsci troviamo una descrizione più dettagliata delle dinamiche che riguardano gli aspetti ideologici della realtà e come cambiarla. Questo discorso si riferisce al concetto di egemonia culturale.
In breve, ==Gramsci aggiorna il discorso di Lukacs con il concetto di egemonia culturale==, considerato universalmente il concetto centrale dell'opera gramsciana.
Egemonia culturale
Cosa significa egemonia culturale?
Spieghiamolo riferendoci al concetto di default - un'opzione che viene scelta in modo automatico, una scelta di base. In termini non gramsciani, un pensiero è egemonico quando "rappresenta" l'opzione di default.
Un pezzo di cultura è egemonico quando noi la diamo per scontato. Lì dentro c'è l'egemonia culturale di un pensiero ideologico.
Egemonia culturale è diversa dal dominio, l'egemonia culturale sta sul piano del pensiero e delle idee.
Cionondimeno, l'egemonia culturale è legata al dominio. Il caso tipico è infatti che il pensiero dominante è il pensiero della classe dominante - questo si trova già in Marx.
Se si vuole fare lotta di classe, non si può fare altro che lottare per l'egemonia; è impossibile lottare per il dominio in periodi come il fascismo.
Pensiamo a due momenti della storia: durante il fascismo, gli oppositori del fascismo son o morti o esiliati o al confino. In una situazione storica come quella del fascismo si può spostare il focus della lotta di classe, trasformandolo in una lotta per l'egemonia culturale.
Pensare, leggere e scrivere è una forma di lotta di classe.
Un tentativo di egemonia culturale: il blocco storico
Esempio di lotta per l'egemonia di cui parla Gramsci: nella situazione dell'Italia del tempo, l'Italia era post-unificazione era divisa tra Nord e Sud, che avevano condizioni economiche fortemente diverse.
Gli attori sociali coinvolti nella lotta di classe al Nord erano la classe borghese dominante (borghesi) e il proletariato (classe oppressa); al Sud i latifondisti (classe dominante) e i contadini (classe oppressa).
Gramsci fa due operazioni:
- criticare Benedetto Croce (o Giustino Fortunato, un famoso storico)
- scrivere una contro-storia del Risorgimento, raccontandone i fatti dal punto di vista dei vinti; riscrivere una storia del brigantaggio.
Perché queste mosse sono lotte per l'egemonia?
- Gramsci introduce la nozione di blocco storico, entità o gruppi sociali che si uniscono e sono unite, omogenee in un certo contesto storico.
Da che parte stavano i contadini del Sud nel contesto che abbiamo descritto? I contadini fondamentalmente stavano dalla parte dei latifondisti, nel senso che dovendo scegliere fra due contrapposizioni - con i latifondisti al sud e quella con il Nord, sceglievano quella con il Nord, si sentivano più distanti dal Nord che dai latifondisti loro padroni.
Questa dinamica è legata a molti fattori, compresa la presenza della chiesa cattolica che univa i contadini.
Croce, autore liberale, va in questa direzione, dice Perchè non possiamo dirci cristiani? e questa posizione serve gli interessi dei latifondisti del Sud e dei borghesi industriali del Nord.
2. Nella questione del Risorgimento si riscrive una storia in modo non-egemonico, ossia con un punto di vista diverso. Riscrivere una genealogia alternativa di qualcosa ha sempre un potenziale critico (Feuerbach, Nietzsche).
Gramsci connection
Una [[teoria del complotto]] per cui Gramsci avrebbe influenzato direttamente Wittgeinstein attraverso l'economista torinese Sraffa.
Grande essere
Grundrisse
- Si espone la concezione del [[materialismo storico]].
Marx
Hahn
[[20250127135748|Circolo di Vienna]]
#analitica
Harvard
Haym
Hegel
[[20250127136096|Bruno Bauer]]
Ludwig Feuerbach
[[20250127135878|Kuno Fisher]]
[[20250127135832|Dissoluzione dell'hegelismo]]
[[20250127135871|Critica alla dialettica hegeliana]]
Wirklichkeit
Destra e Sinistra Hegeliana
Realitat
[[Totalità Dialettica]]
Kant
- Nemico giurato di Schopenauer
[[20250127136323|Il reale è razionale]]
Idealismo
Trendelenburg
Heidegger
1. Influenze
2. Ermeneutica della fatticità. A Friburgo.
#Ermeneutica
#Fatticità
-
Collaborazione con Husserl.
-
Due problemi dell'ermeneutica della [[fatticità]]:
- problema accesso alla vita fattuale
- storicità dell'esistenza umana
-
Lettura fenomenologica di [[Agostino]] e [[Paolo]]
#temporalità e #inquietudine in questi testi. -
Uso degli ==strumenti della fenomenologia== declinati secondo la fatticità:
-
Soluzioni ai problemi (2) sono due strumenti metodologici:
- ==[[intuizione ermeneutica]]==: mette in luce come i costituenti del mondo sia intrinsecamente caratterizzata da una fatticità preteoretica, gli oggetti della conoscenza (come un quaderno) vengono conosciuti come oggetti significativi.
- ==[[indicazione formale]]:== concetto aperto, che non pretende di determinare l'oggetto in modo completo
-
La [[fenomenologia]] è intesa come una ==interpretazione immanente dei fenomeni== che ha il fine di articolare il fenomeno secondo tre aspetti:
- senso di contenuto: ciò che viene esperito
- senso di relazione: come viene esperito il contenuto
- senso di attuazione: il modo in cui si attua la relazione intenzionale al contenuto
-
La vita si dà in una ==fatticità preteoretica==
-
Il fenomenologo deve ==mettere tra parentesi anche l'atteggiamento contemplativo==
-
Il problema della fenomenologia di Husserl: ricade in questo atteggiamento
3. A Marburgo
#OntologiaFenomenologica
#OntologiaDellaPresenza
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Il risultato del lavoro di questi anni finirà dentro a Essere e Tempo.
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Nesso tra [[essere]] e [[temporalità]]
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Due temi dei corsi a Marburgo:
- ==rilettura ontologica della fenomenologia==
- ==rilettura fenomenologica della ontologia== che si manifesta nella [[distruzione fenomenologica]]
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Interpretazione della fenomenologia
- intenzionalità: la rivede alla luce della trascendenza dell'esistenza umana
- [[20250127135821|intuizione categoriale]]: essere e i modi dell'essere non sono immagini mentali ma dati esperibili in modo specifico
- [[a priori]]: eccedenza ontologica di significato che la fenomenologia dovrebbe portare alla luce
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Innestare motivo ontologico nella fenomenologia: significa restituire la fenomenologia alla sua natura originaria, liberandola dall'ottica epistemologica.
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Contro aspetti cartesiani della fenomenologia: perché contro la ontologia della presenza
- e questo determina anche un'interesse per la **storia della metafisica
#AnaliticaDellEsserci
6. analitica dell'esserci: tutta questa ripresa della fenomenologia è funzionale ad una analitica dell'esserci: ==confronto con i classici== greci per ==criticare fenomenologicamente la filosofia della presenza==.
7. Doppio obiettivo:
1. documentare come il paradigma della presenza influenza la filosofia successiva
2. uso di Kant per approfondire le questioni del suo progetto "Essere e tempo"
4. Ontologia fenomenica: Essere e Tempo
#OntologiaFenomenica
#DistruzioneFenomenologica
- Distruzione Fenomenologica: bisogna sottoporre la storia della filosofia a questa distruzione qui. Iniziamo
#Esserci
#Dasein
#Comprensione
- L'esserci è la condizione dell'esistenza umana
- Essere e Tempo non è però da intendersi come opera esistenzialistica, insomma, nelle intenzioni: l'obiettivo di Heidegger è strettamente ontologico e riguarda ==la comprensione dell'essere in generale.==
#Ente
#SensoDellEssere
- L'[[esistenza]] umana è un particolare ente, che è in una condizione di comprensione dell'essere; è l'unico ente che comprende l'essere.
- La questione del [[senso dell'essere]] e dell'esistenza umana si influenzano vicendevolmente.
#Temporalità #Storicità
- Il ==senso dell'esistenza umana== è la temporalità;
- La [[temporalità]] è il fondamento ontologico della [[storicità]] dell'esistenza umana.
- La filosofia sarà storica e dovrà fare una ==riflessione sulla sua storia==.
- Necessità della distruzione: anche Essere e tempo è in una situazione storica.
#Presenza
- Pratica della distruzione: analisi dei presupposti delle filosofie precedenti
- La storia della filosofia è basata sulla comprensione dellasostanza come presenza, sostanza o semplice sussistenza.
- La presenza ha questo primato. Conseguenze:
- Il problema dell'essere non è stato ancora elaborato completamente
- Uso di categorie legato alla presenza, inadatte per articolare il senso.
#EssereETempo
Essere E Tempo
- Del libro è stata pubblicata nel 1927 solo la prima parte.
I parte:
#Essere-nel-mondo
#Autenticità
#EsistenzaAutentica
I sezione: essere-nel-mondo
- [[Essere-nel-mondo]]: l'uomo è in una condizione di apertura al mondo, non coscienza, soggetto...
- Essere autentico: l'essere è sempre in una concreta situazione, cui può rivolgersi in modo autentico o autentico.
- La nozione di autenticità non va intesa in senso etico, ma fenomenologico
- Esistenza autentica: quella che si comprende da sé.
- Esistenza inautentica: quella che si comprende da sé.
- Essere gettato
- Angoscia
- Essere per la morte
- Cura: è l'essere della esistenza umana.
- Ha 3 articolazioni:
- esistenzialità, cioè capacità progettuale rispetto alle possibilità
- fatticità, cioè la finitudine
- decadenza presso il mondo
- Ha 3 articolazioni:
II sezione I parte
#temporalità
==22. Il senso ultimo dell'esserci è la temporalità.==
23. La temporalità va distinta dalla concezione della "collana" aristotelica, cioè tempo come successione di istanti
5. Il problema della verità
#Verita
- Abbandono del progetto di Essere e Tempo
- Da questo momento, Heidegger si impegnerà sul problema della verità
- Due problemi dell'impostazione fenomenologica
- l'approccio trascendentale, accento posto sulla soggettività
- linguaggio filosofico usato legato alla tradizione
#DifferenzaOntologica
4. Differenza ontologica: eccedenza dell'essere rispetto alle cose e agli enti.
5. Contraddizione interna alla nozione di differenza ontologica: presuppone una rappresentazione di essere ed ente, cioè la loro collocazione su un medesimo piano; risultato opposto a quanto voleva Heidegger.
#RotturaConHusserl
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Rottura con Husserl:
- Divergenze filosofiche:
- contro l'enfasi sulla soggettività derivata dal cartesianesimo
- Divergenze metodologiche:
- contro la motivazione scientifica che muove Husserl.
- Divergenze filosofiche:
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Temporalità rispetto alla verità dell'essere. Da questo momento questo sarà l'orizzonte della ricerca di Heidegger.
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La questo del senso dell'essere non può essere più intesa come conoscenza delle condizioni che rendono possibile la comprensione dell'essere, madella sua verità:
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Svelatezza è la condizione della verità nella dinamica storica
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Essere come evento (Ereignis):
- Concetto di apertura
- Concetto di radura: il luogo della coappropriazione tra essere e uomo
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L'essere è in una condizione di celatezza e occultamento.
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Questa condizione non può superarsi:
- Con una soggettività assoluta (Hegel)
- Con una soggettività trascendentale (Husserl)
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Bonus: a livello metodologico non possiamo applicare una distinzione netta tra "primo" e "secondo" Heidegger.
6. Pensiero dell'evento
#Svelatezza
- Essere è considerato in quanto tale, solo in virtù del suo accadere storico e non in relazione all'uomo.
#Evento
2. L'essere è cioè pensato come un evento, cioè una dinamica ultima di coappropriazione che unisce l'uomo e l'essere.
#AbbandonoDellEssere
#Reificazione
3. Tutto è reificato, cioè esperito nell'orizzonte delle cose degli enti.
4. La natura di reciproca appropriazione dell'evento (uomo-essere), l'essere passa in secondo piano ritraendosi.
#FunzioneAnamnesticaFilosofia
#OblioDellEssere
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In questo senso la filosofia ha una funzione anamnestica, cioè non costruire dottrine, ma acquisire nuovamente consapevolezza di tre cose:
- essere in quanto evento
- esperienza nella dimensione dell'essere come svelatezza
- oblio dell'essere non dipende da una inadeguatezza dell'uomo ma da una situazione storica
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L'obiettivo del sapere filosofico non è la trasparenza dell'essere.
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Non c'è una soggettività che si vuole assoluta e fondante.
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L'uomo può scegliere di chiudere gli occhi con una filosofia della soggettività, oppure farsi esperire l'oblio, l'abbandono e il nascondimento alla luce della svelatezza.
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Storia dell'essere:
- non si presenta come filosofia della storia, che ricadrebbe negli schemi tradizionali della metafisica
- Heidegger si concentra più sulla storicità che sulla storia dell'esserci
- I paradigmi precedenti (Parmenide...Hegel...Husserl) non si sono interrogati sull'essere come evento, che è rimasto inesplorato.
#Verità
- Verità come apertura
- La verità non è una corrispondenza tra una proposizione e uno stato di cose
#Linguaggio
12. Una esperienza originaria dell'essere implica una esperienza originaria del linguaggio. Vedi Gadamer
13. La volontà di manipolare l'essere, corrisponde alla volontà di rendere il linguaggio al servizio della soggettività14. Il pensiero dell'evento diventa quindi sempre di più pensiero del linguaggio
15. La poesia comprende meglio l'essere come svelamento.
16. La filosofia di Nietzsche è ancora "impigliata nelle secche della metafisica"
16. Particolarmente importante è la filosofia di Holderlin, che delimita un nuovo inizio della metafisica.
7. Metafisica e onto-teologia
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Differenza ontologica: l'essere è differente dall'ente.
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Platone e Aristotele avevano una comprensione germinale di questo fatto.
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Dagli anni '30 Heidegger non usera più "ontologia" per caratterizzare il proprio pensiero.
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Non si può più parlare di Sein, inizia a scrivere Seyn con una grafia arcaizzante.
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Il termine metafisica assume una valenza negativa.
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Nietzsche rimane metafisico, limitandosi a capovolgere il platonismo.
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Nietzsche non riesce a porre il problema dell'essere in quanto tale
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Heidegger vuole lasciarsi alle spalle la tradizione metafisica. Per farlo deve pensare alle sue strutture profonde
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Indagine ontologica e indagine teologica sono collegate.
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La metafisica è struttura a un tempo come una ontologia e una teologia
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La metafisica tematizza l'essere dell'ente nella sua universalità: il fondamento che la metafisica cerca è nell'essere.
8. Tecnica e nichilismo
- Occorre collocare la tecnica nella storia dell'essere.
#Tecnica
- Impianto (Ge-stell) si riferisce ai vari atteggiamenti in cui si pone l'uomo nell'età della tecnica.
- L'atteggiamento fondamentale in questa epoca è il porre (stellen), che include:
- la reificazione
- l'organizzazione
- lo sfruttamento
- la quantificazione
- Giacenza (Bestand): contrapposto al porre c'è la giacenza, che è il modo d'essere delle cose nel pensiero del porre tecnico.
- Per esempio, la natura giace in quanto viene considerata come oggetto di risorse da sfruttare.
- Non è l'uomo a controllare la tecnica
- La tecnica non può essere analizzata nell'ottica di una filosofia della soggettività.
#Nichilismo
8. Confronto con Nietzsche
9. Anche il nichilismo va inserito nella questione della comprensione nell'appropriazione tra essere e uomo.
10. Lettura del nichilismo vicina a Nietzsche per tre motivi:
1. Superamento del platonismo
2. Entrambi si considerano epigoni della filosofia, cioè "ultimi metafisici". Heidegger invece pensa che Nietzsche sia ancora dentro gli schemi metafisici tradizionali.
3. Dio è morto significa che l'uomo e il pensiero filosofico non pongono più la questione della verità dell'essere.
11. Il nichilismo non va contrastato, ma compreso e vissuto fino in fondo alla luce della storia dell'essere.
12. Per questa sua natura, non è una questione meramente umana, ma riguarda l'essere come totalità.
- Impianto o Ge-stell
- Porre, stellen
- Giacenza, Bestand
Heidelberg
Heinrich Heine
Helmholtz
Un medico neokantiano fautore del ritorno a Kant. A PRIORI FISIOLOGICO.
Herbart
[[Ontologia realistica]]
[[Psicologia realistica]]
Hilbert
History of ideas
Horkeimer
Hotel sull'abisso
Husserl
Husserl (1859-1938)
#Epoché
#IntuizioneEidetica
#VariazioneFantastica
#Lebenswelt
0. Opere
- 1891: Filosofia dell'aritmetica:
- Simboli: per i numeri molto grandi si possono solo rappresentare con simboli, perché il nostro intelletto ha una sorta di insufficienza.
- Psicologismo: la matematica può essere fondata solo sui vissuti psichici di astrazione dei concetti matematici indagati. Bisogna mostrare la genesi psicologica dell'atto del collegare.
- 1900-1901: [[20250127135865|Ricerche Logiche]]
Volume I. Prolegomeni a una logica pura (antipsicologismo)
+
II. Ricerche sulla fenomenologia e teoria della conoscenza - 1911: La filosofia come scienza rigorosa
- 1913: [[Idee per una fenomenologia pura e una filosofia fenomenologica]]
- 1931: Meditazioni Cartesiane
- 1936: La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale
Husserl studia con Brentano, poi con Stumpf ad [[Halle]].
1. Glossario
- Appresentazione/trasposizione appercettiva: atto intenzionale con cui mi rendo conto di un corpo fisico umano che mi sta vicino come corpo vivente. Consente l'intersoggettività.
- Atto intenzionale: la coscienza è un atto mentale intenzionale, cioè ha un oggetto che è il mondo.
- [[20250127136375|Appercezione trascendentale]]: capacità degli esseri umani di intuire il nostro corpo come vivente.
- [[Coscienza]]: costituisce e cioè rende possibile il mondo nella sua apparente trascendenza. Perciò viene detta coscienza trascendentale, che sta nella pura immanenza. La [[riduzione trascendentale]] consente l'accesso alla coscienza, che è alla base di tutte le altre regioni dell'esperienza.
- Crisi delle scienze europee: causata dall'==allontanamento della matematica dal mondo della vita==. Si è persa la consapevolezza che qualsiasi forma di oggettività si costituisce nella vita intersoggettiva.
- [[20250127135839|Dati iletici]]: le sensazioni relative alla materia che il vissuto chiama in causa.
- Epoché (o riduzione trascendentale). Sospensione dell'atteggiamento naturale - il quale determina un pregiudizio del fatto, un pregiudizio che porta a confondere il piano empirico con quello ideale. La riduzione fenomenologica consiste nella ripetizione sistematica dell'epoché.
- Sospensione del riferimento a tutto ciò che si pone come trascendente rispetto al flusso dei vissuti di coscienza.
- Operazione che precede la variazione fantastica, o riduzione eidetica, ma viene presentata prima.
- Fenomenologia: scienza di essenze, e non di fatti.
- Intersoggettività trascendentale: una comunità aperta di monadi.
- [[20250127136174|Intenzionalità]] (della coscienza) [Brentano]: riferimento della coscienza ad un contenuto/oggetto.
=+ [[Intuizione diretta]] o [categoriale](Intuizione categoriale): intuizione di un mondo oggettivo in modo immediato, diretto, non inferenziale.= - Intuizione eidetica: intuizione diretta degli universali, cioè intuizione di un'essenza. Forma conoscitiva ulteriore a sensibilità e intelletto. Atto che si realizza con il metodo della variazione fantastica.
- Korper: corpo dell'altro inteso in senso del tutto fisico, ottenuto nella ulteriore radicalizzazione solipsistica delle Meditazioni Cartesiane, per cui si contrappone il mio corpo (percepito come Leib, cioè opera sul mondo esterno e patisce da esso ) a quello dell'altro, per cui il mondo fuori di me è un totale non-io, un qualcosa di estraneo. Ecco, il Korper è un corpo estraneo e meramente fisico, potremmo dire.
- Leib: corpo vivo percepito come unità psicofisica. La percezione dell'altro come Leib è la condizione dell'intersoggettività.
- Lebenswelt o mondo della vita: il mondo che ci appare nell'esperienza quotidiana, immediata e irriflessa, dove gli strati di costituzione intersoggettiva sono depositati in degli strati di senso. È il mondo delle dirette esperienze intersoggettive.
- Noema: ciò che si ottiene applicando la noesi ai dati iletici. L'anatra e il coniglio sono due noemi differenti dello stesso dato iletico.
- Noesis: atto mentale che mette in ordine i dati iletici dando loro una forma e conferendo un senso. Se si applicano due noeseis diverse alla stessa materia, si intuiscono due oggetti diversi (Esempio dell'anatra e del coniglio)
- [[20250127136302|Residuo fenomenologico]]: ciò che resiste all'epoché, ossia che "sopravvive" alla sua applicazione. A questo materiale applichiamo poi la variazione fantastica.
- [[20250127135742|Riduzione fenomenologica]]: l'applicazione sistematica dell'epoché al fine di ottenere il residuo fenomenologico.
- [[Variazione fantastica]] (o riduzione eidetica o visione eidetica): una prima forma di riduzione. Variazione delle proprietà di un oggetto fino ad ottenere la conoscenza diretta dell'essenza di un oggetto. Presentata nelle [[20250127135865|Ricerche Logiche]].
3. Filosofia come scienza rigorosa: il pregiudizio del fatto e l'epoché
La parola "fenomenologia"
Husserl inizia a usare la parola fenomenologia per parlare della scienza di essenze e non di fatti.
Nel 1911 scrive La filosofia come scienza rigorosa.
Nel 1913 scrive [[Idee per una fenomenologia pura e una filosofia fenomenologica]].
L'errore dell'atteggiamento naturale
Quando facciamo scienza, ci sono delle assunzioni che facciamo implicitamente senza pensarci; per esempio ==assumere l'atteggiamento naturale in psicologia o nello storicismo, che porta con sé un errore naturalistico, quello di confondere il piano empirico con il piano ideale== - prendere tutto quello di cui ci occupiamo come se fosse parte del mondo empirico, cioè fornendo spiegazioni causali.
C'è un altro modo di lavorare, ==con le essenze==, e a priori.
Il pregiudizio del fatto
Il pregiudizio che si assume con l'atteggiamento naturale è il ==pregiudizio del fatto==, o ==intuizione realistica, cioè l'idea che ci sono dei fatti o degli eventi che esistono indipendentemente da noi ==che li usiamo e dai nostri atti mentali.
Questo è qualcosa che assumiamo implicitamente.
Finché facciamo scienze naturali o ragioniamo del senso comune, l'atteggiamento naturale va benissimo.
Ma ==se la filosofia deve essere scienza rigorosa, non possiamo lasciare neanche questo pregiudizio, ed esercitare l'epoché, mettendo tra parentesi l'esistenza del mondo==.
Bisogna ==sospendere il giudizio rispetto all'esistenza indipendentemente del mondo== (fisico o platonico, dipende dall'ambito).
Per esempio, sul fenomeno del banco della frutta al mercato, che appare alla coscienza, bisogna sospendere il giudizio.
==Bisogna "restare agnostici" tra realismo e idealismo.==
4. Il residuo fenomenologico (ciò che resiste all'epoché) e la riduzione fenomenologica (l'applicazione dell'epoché)
Per conoscere l'==essenza== del fenomeno, dobbiamo ==considerare solo gli aspetti che appaiono alla nostra coscienza==.
È un'idea fondazionale della filosofia, l'idea che si possa fare una filosofia veramente pura, fenomenologicamente.
==Le parentesi che dobbiamo mettere è una parentesi metodologica, che ci fa dire: non prendo posizione né per una esistenza dipendente delle cose né di una indipendentemente.==
L'ambito di applicazione dell'epoché, cioè ciò che resta dopo l'epoché, è il ==residuo fenomenologico==. Questo residuo diventa l'oggetto dell'esperienza.
C'è un importante cambiamento: nelle Ricerche Logiche, l'oggetto era indipendente dalla nostra coscienza.
All'inizio avevamo chiamato riduzione eidetica.
Ora Husserl chiama ==riduzione fenomenologica== l'applicazione sistematica dell'epoché, al fine di ottenere il residuo fenomenologico.
Logicamente viene prima la riduzione fenomenologica e poi quella eidetica o variazione fantastica, ma vengono presentate all'inverso.
==L'ordine logico è opposto all'ordine cronologico dello sviluppo delle idee di Husserl. ==
Dal punto di vista logico, il fenomenologo prende il mondo, applica l'epoché in modo sistematico, ottiene così il mondo così come appare alla nostra coscienza, il residuo fenomenologico diventa ciò a cui applichiamo la riduzione fantastica o eidetica.
5. Dati iletici e noesis
Ci sono dati iletici, cioè relativi alla materia;
C'è un atto mentale, la noesis, che mette in ordine questi dati iletici. Ciò che si ottiene applicando la [[noesis]] ai dati iletici è il [[noema]].
==Allo stesso materiale idetico si può applicare una diversa noesi, ottenendo due oggetti diversi==. Problema dell'anatra-coniglio, discusso anche nelle Ricerche logiche di Wittgeinstein.
Erlebniss
Il termine che usa Husserl per parlare dell'esperienza vissuta è Erlebniss, cioè esperienza vissuta.
Obiezione: ma allora sei un idealista. Quello di Husserl è solo un ==idealismo metodologico==, non è un idealista che pensa che il mondo è creato dalla coscienza.
Negli anni per Husserl diventa sempre più preoccupante che il suo venga scambiato per una forma di solipsismo.
6. Il corpo (Leib), l'appercezione trascendentale e la fondazione dell'intersoggettività
Husserl scrive le ==Meditazioni Cartesiane== (1931), perché appunto tratta di un problema scettico, il problema del solipsismo.
La soluzione sostantiva di Husserl al problema è la seguente: in un esperimento mentale, ==eliminiamo dall'immaginazione tutto ciò che fa riferimento alla soggettività altrui==. Che cosa resta? Resto io, cioè il mio corpo.
Ma detta così rimane un'ambiguità; in tedesco ci sono due termini per dire corpo: Korper e Leib.
Korper significa corpo fisico, mentre il Leib è il corpo vivente, una mente dotata di corpo; un corpo espressione di una mente e di una coscienza.
Per dire Il mio corpo, all'interno dell'esperimento mentale, usa Leib. Noi abbiamo una ==appercezione trascendentale del nostro corpo vivente. Cioè, siamo in grado di intuire, vedere direttamente il nostro come corpo vivente==, come coscienza dotata di corpo. Così, secondo Husserl si giustifica l'==intersoggettività==. Non vedo dei corpi, vedo direttamente davanti a me una mente dotata di corpo, un corpo vivente.
Sembra essere un'==argomentazione per analogia==. Questo è il problema che in filosofia si chiama problema delle altre menti.
Husserl è ebreo, il suo allievo Heidegger, un nazi, diventa rettore dell'università di Friburgo (1934). Nel 1935 Husserl perde la cittadinanza tedesca. Husserl morirà nel 1938.
7. La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale (1936)
Nel 1936 Husserl pubblica La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale.
Si può parlare di una crisi delle scienze in un mondo in cui la scienze ha così grande successo? Husserl parla di una crisi di senso. È venuto a mancare il rapporto con l'esistenza umana, il rapporto con la vita.
Nella miseria della nostra vita, la scienza non ha niente da dirci. Ovvio che sia così, per la scienza positivista. Ma vale la stessa cosa per le scienze storico-sociali. Husserl come filosofo si presenta come un funzionario dell'umanità.
Si vede che questo testo è stato scritto in un momento di crisi.
C'è stata una frattura tra il mondo oggettivo della scienza e il Lebenswelt, il mondo della vita. Il mondo della vita è il mondo come appare nella vita quotidiana irriflessa (corpo come Leib).
Secondo Husserl è stato Galileo a creare per primo questo distacco - ma è un po' fuorviante esprimersi in questo modo, perché Husserl sta parlando del problema della tecnocrazia.
I
I Buddenbrook
Ne I Buddenbrook (1901) Mann mostra Thomas Buddenbrook che legge Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenauer: Lukacs dirà che Schopenauer ebbe altrettanta importanza per la borghesia europea di quella che aveva avuto Feuerbach nella prima.
I fondamenti dell'aritmetica (1884)
Frege I fondamenti dell'aritmetica (1884) [[1884]]
- Attacco ad una concezione formalista della matematica
- Attacco all'[[empirismo]] di Mill: non otteniamo i numeri osservando e poi astraendo
- Errori di Mill:
- [[Verità aritmetica ]](di [[carattere empirico]], viene dopo; applicazione della verità matematica e [[verità matematica ]](indipendente da ciò che pensiamo)
- I [[numeri]] non sono [[oggetti fisici]]
- Per dei numeri troppo grandi non si può parlare di [[osservazione]].
- essere rosso: proprietà che appartiene (o non appartiene) agli oggetti fisici indipendentemente dal modo in cui noi li concepiamo; per i numeri non è così; l’Iliade: 1 poema o 24 libri?
- Errori di Mill:
- Contesto (principio metodologico): il significato delle parole va considerato nel contesto
- Le espressioni numerali sono dei nomi (designano oggetti): dunque
- **I [[nomi]] sono [[oggetti logici]]
- ==Definizione analitica dei numeri naturali in termini logici==:
esiste un concetto F tale che n è la classe delle classi i cui elementi sono in corrispondenza biunivoca con gli elementi-dell'estensione F.
Il numero 3 è la classe di tutte le classi composte da 3 oggetti.
- Con quest'opera Frege completa la riduzione formale dell'aritmetica alla logica. Ora bisogna fornire una dimostrazione rigorosa di ciò che è stato appena fatto: ci spostiamo ne I principi dell'aritmetica (1893-1903), pubblicata in due volumi nel 1893 e nel 1903.
I principi dell'aritmetica (1893-1903)
Ideale di vita estetico
Ideale di vita etico
Idealismo
Idealismo britannico
Il rappresentante principale è Bradley a Oxford, ma il gruppo di idealisti comprende anche:
idealismo italiano
[[idealismo]]
Idee in sé
Il ==costituente di una proposizione== che non è esso stesso una proposizione.
- Stesso statuto ontologico delle proposizioni in sé: hanno ==essere ma non realtà==.
Ideografia
Ideografia o Begriffsschrift è un termine che Frege prende in prestito da Trendelenburg
==Cos'è==:
una notazione simbolica costruita sul modello del linguaggio aritmetico e algebrico, e in modo di esprimere in modo trasparente i contenuti concettuali.
L'Ideografia è la prima opera di Frege
Nel [[1879]] Frege scrive la sua prima opera: Ideografia (Begriffsschrift, letteralmente scrittura concettuale).
In quest'opera Frege ==propone una rivoluzione ==nel linguaggio della logica, arrivando a costruire la ==cosa più simile mai concepita a una caratteristica universale== leibniziana.
L'idea è che se noi usiamo un linguaggio che non è perfetto e universale, possiamo fare un sacco di errori. Possiamo cadere nell'==ambiguità== e nella ==non-chiarezza del linguaggio==. Dobbiamo quindi trovare un linguaggio che esprime in maniera trasparente ciò che viene espresso.
Stesso contenuto concettuale, ma forma diversa
Esempio: ==A Platea i greci uccisero i persiani==
Forma passiva: ==I persiani a Platea furono sconfitti dai Greci==
Queste due frasi hanno lo ==stesso Contenuto concettuale, ma con forma diversa==. Dalla prima e dalla seconda frase ricaviamo le medesime [conseguenze logiche](conseguenza logica). Queste due frasi "dicono la stessa cosa", ma in due modi diversi. Se noi usassimo l'ideografia, avremmo un'unica frase.
La sostituzione della forma dichiarativa (soggetto-predicato) con la funzione di verità
Innanzitutto Frege pensò che bisognava ==evitare== un errore fatto sin dai tempi di Aristotele, ossia evitare che la forma di un [[enunciato]] (frase) dichiarativo (vero o falso, cioè che descrive uno stato di cose) valga per tutti gli enunciati, cioè ==la forma soggetto-predicato==.
- Non consideriamo le proposizioni nella forma soggetto-predi/qcato. Analizziamole come fu==nzioni (matematiche) costituite da una funzione del suo argomento==.
- Argomenti possono essere numeri, ma anche valori di verità (vero e falso).
- In questo modo, la ==proposizione diventa una funzione di verità**==. Applichiamo al [[concetto]] una [[funzione di verità]].
La logica, così, è uno strumento rigoroso al servizio della filosofia.
Quantificatori universali, connettivi proposizionali
Vengono introdotti Quantificatori universali e Connettivi proposizionali
Ideologia
Ideologia Tedesca
1845-1846
- Scritto con Engels
- Abbandono della [[filosofia]] in favore di [[scienze sociali]], [[economia]], [[militanza politica]]
- Intento dichiarato: fare i conti con la nostra anteriore coscienza filosofica. ==Cioè, se la prendono e bullizzano [[20250127136096|Bruno Bauer]], chiamato San Bruno, [[Max Stirner]] (San Max)==
Contenuti
- Critica all'[[ideologia]]: cioè bisogna de-mitizzare la Sinistra hegeliana che presenta paradigmi irrealizzabili
- Concezione materialistica della storia: il vero scenario dove le teorie esposte si potranno realizzare
- Ideologia è:
a. ==un modo errato di pensare la [[realtà]]==
b. ==un modo errato di legittimare lo [[20250127136179|status quo]]==
c. ==un modo errato di praticare l'[[emancipazione]]==
d. un fondamento normativo che Marx pone come base del suo discorso - Ideologica significa un'esposizione consapevole o inconsapevole del reale che difenda quest'ultimo dalla critica; un punto di interesse particolare [INTELLETTO, Verstand] viene spacciato come punto di vista universale. La religione fa parte dell'ideologia perché elargisce compensazioni illusorie alle istanze che alimentano la critica.
- Nell'ideologia i rapporti appaiono capovolti, come in una camera oscura.
- Morale, Metafisica, Diritto, Morale, Politica sono tutte [[forme ideologiche]] da cui ci dobbiamo affrancare.
- ==Non è la coscienza che determina la vita. (pausa) È la vita che determina la coscienza. La liberazione è un atto storico e non ideale.==
- ==La concezione del [[materialismo storico]] si sviluppa in polemica con quella idealistica/ideologica.==
- Infatti [[idealismo]] è parente di ideologico. In pratica...
!Hegel
- I veri [[soggetti]] della [[storia]] sono gli uomini storici reali.
Ancora contenuti
- Centralità del [[lavoro]], legato ai [[bisogni materiali]]
- Le forze produttive, che trasformano la natura si organizzano tramite relazioni di diritto e di potere.
- Divisione tra Struttura e Sovrastruttura: la struttura è l'elemento in ultima istanza determinante - nella vita economica hanno luogo la [[produzione]] e [[riproduzione]] della vita associata.
La ==[[sovrastruttura]]== è il ==campo delle forme ideologiche==. - Le rivoluzioni non sono casuali, sono dominate da [[leggi di causalità]] e operano come fattori di [[progresso]]
- Il [[comunismo]] è il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti.
Il Capitale
I libro
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II, III libro non vengono consegnati a nessun editore prima della morte occorsa nel 1883. Argomenti:
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II: processo di circolazione del capitale
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III: processo complessivo della produzione capitalistica
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IV: Sulle teorie del plusvalore (Kautsky 1910)
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La [[critica]] ha il compito di rimuovere il [[velo]] di parvenze che nasconde il vero volto del capitalismo.
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I capitolo: che cos'è il capitale? Il capitale è un immane accumulo di merci.
- La [[merce]] non è semplice. È un [[gerogliflico sociale]] che deve essere tradotto.
- Il codice di traduzione con cui dobbiamo decodificare la merce.
- Il valore della merce non sta nel [[valore d'uso]], ma nel [[valore di scambio]], cioè rispetto a chi li possiede e come si rapportano tra loro.
- [[Feticismo della merce]]
- Le merci non sono cose ma rapporti sociali tra uomini, che assumono l'apparenza di autonome relazioni tra cose.
- Adotta la [[teoria del valore-lavoro]]
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Teoria dello sfruttamento degli "schiavi salariati": la [fabbrica] è il luogo dello sfruttamento.
-
Il capitale produce lavoratori superflui.
-
Il capitale è il soggetto di una violenza anonima e oggettiva.
-
[[Eterogenesi dei fini]]: la borghesia diventa l'agente involontario della propria liquidazione.
Il metodo delle scienze storico-sociali
Weber
[[1904-1917]]
Il mondo come volontà e rappresentazione, 1818
Il pensiero (1918)
- Viene introdotta - in sintonia con Lotze - la nozione di [[20250127135991|Terzo Regno]]
Il reale è razionale
Imperativo Categorico
Impersonalità
2. [[impersonalità]]
- La razionalizzazione implica oggettificazione (Versachlichung)
- Nel capitalismo industriale le persone vengono ridotte a numeri
- La legge moderna regola sine ira et studio
- Questa oggettificazione avviene nell'etica vocazionale puritana (Berufsethik)
- L'[[uomo]] è ridotto ad uno strumento della [[provvidenza]] divina
Incoerenza di Frege
individualismo
Individuo
La nozione di individuo è **al centro delle [[Scienze storiche]]
Industriali
Induzione
[[meta/Logica/Logica]]
Influenze
Intenzionalità
Brentano
- ==L' [[20250127136174|Intenzionalità]] è una proprietà costitutiva degli [atti mentali](atto mentale)==.
- Intenzionalità è un termine tecnico che indica che qualcosa ha un contenuto, [verte su](vertere su) qualche cosa, è a proposito di qualcosa.
In inglese intenzionalità si dice Aboutness, riguardare qualcosa, vertere su qualcosa.
Quando noi amiamo, amiamo qualcosa o qualcuno, quando abbiamo paura, abbiamo paura di qualcuno. Due cose totalmente non correlate insomma. ==Avere contenuto è ciò che significa intenzionalità==.
Questo è il ==risultato principale della [[filosofia descrittiva]] di Brentano.==
Intersoggettività trascendentale
Introduzione alla Critica della filosofia del diritto di Hegel
-
Pubblicato sugli [[20250127135990|Annali Franco-Tedeschi]] nel 1844
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Abbandono definitivo della [[religione]], del quale gli altri [[giovani hegeliani]] come [[20250127136096|Bruno Bauer]] si erano invece occupati.
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La religione è l'Oppio del popolo.
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La religione è odiata per la [[sofferenza]] politica e sociale che genera.
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La [[filosofia]] deve passare dall'essere una critica del cielo ad essere una **[[critica della terra]].
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La Critica della religione 1 finisce con la dottrina per cui [[l'uomo è per l'uomo l'essere supremo]], dunque con l'[[imperativo categorico]] di rovesciare tutti i rapporti nei quali l'umo è un essere degradato, asservito, abbandonato, spregevole.
-
Il [[proletariato]] è individuato come il destinatario della teoria. La [[filosofia]] rappresenta la testa del proletariato.
intuizione
intuizione categoriale
Intuizione diretta o categoriale
Intuizione eidetica
intuizionismo
Erano poi nati altri sistemi logici: la logica intuizionista per esempio, che n==on accetta il principio del terzo escluso (principio della logica classica)==.
Nella logica intuizionista sono rifiutati passi epistemologicamente inadeguati nelle dimostrazioni.
Nella logica classica, un asserto A significa che "A è vero". Nell'intuizionismo, una tale formula è considerata vera nel solo caso in cui se ne possa esibire una dimostrazione.
Un esempio di questa differenza è, ad esempio, il principio del terzo escluso (Tertium non datur, vedi anche principio di bivalenza: 𝐴∨¬𝐴); questo principio è rigettato dalla logica intuizionista perché, in un linguaggio che permetta tale formula, è possibile concludere che (𝑃∨¬𝑃![{\displaystyle P\vee \neg P}] senza che sia chiaro se P sia vero o falso
Nella logica intuizionista, il principio del terzo escluso significa soltanto che solo uno tra P e ¬P può essere dimostrato; una formulazione più forte del corrispettivo classico, che considera vera la sola disgiunzione.
La tesi fondamentale è che la validità di un costrutto mentale dipenda dalla sola coerenza dell'asserto nel contesto.
==La logica intuizionista sostituisce la nozione di verità con quella di giustificazione nel suo calcolo logico==. Una dimostrazione corretta non preserva dunque la validità nel passaggio dalle premesse alle conclusioni, bensì la giustificabilità.
L'intuizionismo è antirealista riguardo agli oggetti matematici. La verità di una proposizione risiede nella capacità di dimostrarla.
La logica intuizionista ha dato supporto filosofico a diverse scuole filosofiche, tra cui l'antirealismo di Michael Dummett.
Inversione soggetto-predicato in Hegel
Jacobi
James Mill
dwid
Jevons
Kant
Karl Lowith
[[20250127135948|Da Hegel a Nietzsche]]
Kautsky
Kierkegaard
[[20250127136051|Timore e Tremore (1843)]]
Hegel
Proto-esistenzialismo
[[20250127136045|Don Giovanni]]
[[20250127135769|Ideale di vita etico]]
[[20250127135875|Ideale di vita estetico]]
Aut Aut (1843)
Kierkegaard
- Angoscia: collocazione del soggetto nelle infinite possibilità
- [[20250127135940|Apologetica cristiana]]
- Antirazionalismo
- Cristianesimo va vissuto e non compreso né dimostrato
- Disperazione: chi è disperato è disperato di sé e vuole sbarazzarsi di se stesso.
- La fede non è un ragionamento ma una passione
- Forma più letteraria che filosofica
- Ideale/modo di vita estetico ed ideale/modo di vita etico (scelta di una possibilità) segnato dal conformismo.
- Timore e Tremore e il modo di vita religioso (vita religiosa)
Opere
- [[20250127136191|Timore e tremore]], 1843
- [[20250127135843|Aut Aut]], 1843
Segue le lezioni di Schelling anziano a Berlino, anche lui dopo aver studiato teologia. Anche lui è un radicale critico della teologia razionalistica, della conciliazione operata dalla destra hegeliana tra filosofia e religione.
Contro la teologia razionale, Kierkegaard presenta il problema della fede - che non può essere impostato in problemi razionali. La fede non è il prodotto di un'inferenza o di un ragionamento.
"Credere vuol dire perdere l'intelletto per conquistare Dio".
Obiettivi polemici di Kierkegaard sono:
- la chiesa protestante di Danimarca
- la [[destra hegeliana]]
-
Per Kierkegaard, "il problema del singolo è la cosa più decisiva".
-
Quella di Kierkegaard è una apologetica cristiana antirazionalistica, portata avanti mostrando che la religione non è affrontabile in termini razionali.
-
La forma con cui Kierkegaard scrive in maniera in un certo senso più letteraria che filosofica: Kierkegaard scrive dei Diari, delle Prediche, dei Discorsi edificanti.
Aut Aut (1843)
Un testo importante di Kierkegaard è Aut Aut, e già qui si vede l'anti-hegelismo, c'è cioè un'==alternativa in cui== ==non c'è nessuna sintesi==.
In questo testo Kierkegaard parla di due ideali di esistenza degli esseri umani, presentandoli attraverso delle figure:
- l'ideale o [[modo di vita estetico]]: proprio di certi poeti romantici e seduttori. Don Giovanni.
- l'ideale o [[modo di vita etico]]: il dovere è scelto come condizione. Consigliere Guglielmo, un bravo marito e un ottimo funzionario.
I primi vivono in un universo di possibilità, e sono presi dalla [[angoscia]] che li porta a distaccarsi ironicamente dalle possibilità che hanno nella loro vita, per passare direttamente ad un'altra. È rappresentata dalla figura del [[20250127136045|Don Giovanni]].
==La vita etica si basa sulla scelta di una delle possibilità==. Nella vita etica non si è nel mondo della [[possibilità]] ma della [[realtà]]. È rappresentata dalla figura del consigliere Guglielmo, che è un funzionario e un marito. Nel mondo reale ci sono delle istituzioni e l'uomo etico fa quello che si deve fare, si colloca nelle istituzioni.
Una forma di ==conformismo caratterizza la vita etic==a.
[[20250127136051|Timore e Tremore (1843)]] - Lirica dialettica
In un libro del 1843, Timore e Tremore - Lirica dialettica, Kierkegaard mette a fuoco un terzo tipo di vita: ==la vita religiosa, rappresentata dalla figura di Abramo==. ==La dialettica che sta proponendo è antitetica a quella hegeliana, riguarda la vita del singolo individuo.==
È una lirica perché è ==opposta nella forma a un trattato filosofico razionale==.
Abramo è disposto a uccidere suo figlio in nome di Dio.
La sua storia dimostra che quando c'è in gioco la fede non c'è giustificazione razionale. Se proviamo a metterci nei panni di Abramo non riusciamo pienamente a comprendere quello che sta facendo, che è anche del tutto immorale.
Abramo dice a Dio: Signore, è meglio che egli [suo figlio Isacco] mi creda un mostro. Abramo deve dare la sua risposta soltanto a Dio.
Il caso di Abramo è diverso da quello degli eroi tragici: la differenza è che noi possiamo provare a capire il loro punto di vista, concependoli come grandi individui; questo non riusciamo a farlo con Abramo, il suo agire ci risulta del tutto incomprensibile.
==La fede dunque non è un ragionamento, ma è una passione.==
Sulla base di questa idea di fondo, Kierkegaard critica ==la filosofia, che non può spiegare il rapporto personale con Dio. La fede non è un atto di comprensione, ma un atto della volontà.==
Kierkegaard contrappone [[sapere]] ed [[esistenza]], senza trovare una sintesi; diventerà molto importante nel '900, verrò riletto da Heidegger e dall'esistenzialismo.
- Concetto di [[angoscia]]: nella dialettica dell'esistenza del singolo, l'angoscia non è legata a qualche oggetto particolare, ma a che fare con la collocazione del soggetto nelle molteplici possibilità.
- Malattia mortale della [[disperazione]]: non ha un oggetto definito, ma chi è disperato è disperato di sé e vuole sbarazzarsi di se stesso.
Il cristianesimo di Kierkegaard non va compreso né dimostrato, ma vissuto: questo porta al rifiuto all'aspetto sociale della vita, e al rifiuto dell'aspetto politico. Politica: Lo Stato è un male necessario entro cui si collocano i singoli; rifiuta i moti liberali del 1848.
Confronto tra Kierkegaard e Feuerbach
L'ultima parola di [Feuerbach](Ludwig Feuerbach) è direttamente contrapposta all'ultima parola di Kierkegaard, eppure:
- Entrambi hanno un ==obiettivo polemico comune==: la teologia razionale e il sistema hegeliano.
- ==Per entrambi la fede religiosa non nasce sul piano razionale ma nasce da bisogni, da passioni, da sentimenti.==
Il vero obiettivo politico di Kierkegaard è che non si può fare una scienza cristiana. - Kierkegaard aveva letto Feuerbach ma non viceversa; Kierkegaard lo chiama libero pensatore e lo definisce uno schermitore del cristianesimo che attaccando il cristianesimo lo espone in maniera eccellente. ==Feuerbach dice che la religione ha a che fare con i bisogni pratici, con il cuore. Cioè, la religione è una passione. ==
- Differenza tra cause e ragioni: la causa di un'azione ha una relazione oggettiva/meccanica con ciò di cui è causa; una ragione è qualcosa che giustifica qualcos'altro. **Per [Feuerbach](Ludwig Feuerbach) ==la religione è una questione di cause naturali== - l'uomo ha paura e non vuole avere paura; per Kierkegaard, anche se non sono ragioni, queste ragioni misteriose hanno la capacità di giustificare il comportamento di Abramo.
Knowledge by acquaintance
. [[20250127135810|Knowledge by acquaintance]]: degli universali si può avere conoscenza diretta (in modo analogo all'intuizione eidetica) (Vorstellung), una conoscenza intuitiva non inferenziale.
Korper
Kripke
[[Empirismo logico]]
[[Teoria causale della referenza]]
Kripke
Dopo Quaine intervenne Kirpke, che fa a Princeton delle lezioni dal nome [[Naming and necessity]], che cambiano la prospettiva della [[20250127135753|logica modale]] nella tradizione Analitica.
Nuova teoria dei nomi propri: i designatori rigidi
Critica alle descrizioni definite
Kripke innanzitutto fornisce una nuova teoria dei nomi propri:
Secondo la teoria fino a quel momento, i nomi propri erano nomi abbreviati per dare descrizioni definite:
_Aristotele* è sinonimo di maestro di Alessandro Magno
Kripke critica questa teoria: non è vero che i nomi propri sono descrizioni definite.
Verità logica e non storica
Prendiamo l'enunciato: se fosse vero che il termine Aristotele è sinonimo della descrizione definita; allora questo enunciato sarebbe analitico - qualunque parlante saprebbe che è vero, ma non è così.
Sapere che Aristotele è il maestro di Alessandro Magno non fa parte della competenza linguistica, te lo dice la maestra a scuola. È una verità storica, e non logica.
I nomi come designatori rigidi
Quindi Aristotele (il nome) non è sinonimo della descrizione. Kripke propone allora una teoria per cui i nomi sono designatori rigidi, che hanno la funzione di denotare, ma sono rigidi, cioè:
"designano lo stesso individuo che designano nel mondo reale, in tutti i mondi possibili"
Questa idea è parte integrante dell'apparato concettuale della [[20250127135753|logica modale]].
Il nome Aristotele, per esempio, designa quella persona lì, quell'autore. Questo vale per tutti i nomi propri. Noi possiamo dire:
Aristotele avrebbe potuto fare l'imbianchino.
Secondo Kripke, noi ==usiamo il nome Aristotele come designatore rigido== Quindi la prima cosa che fa Kripke è sostituire la teoria dei nomi.
Alla luce della nuova teoria dei nomi, torniamo all'esempio di Ruth Barcan Marcus.
Distinzione tra analitico, necessario, a priori
Poiché $Espero = Fosforo$ in tutti i mondi possibili, allora $Espero = Fosforo$ necessariamente!
Quando Carnap e gli altri considerano le nozioni di analiticità e necessità come appartenenti allo stesso dominio, sbagliano.
Bisogna tracciare una separazione tra analiticità (dimensione semantica), [[necessità]] (dimensione metafisica), e a priori (dimensione epistemologica), non avremo nessun problema con l'essenzialismo aristotelico che tanto dava fastidio a Quaine.
La riabilitazione della metafisica: esiste la necessità a posteriori
Conseguenza metafilosofica del lavoro di Kripke: aver riabilitato la metafisica.
L'enunciato $espero = fosforo$ non è a priori, c'è voluta una scoperta per saperlo, però è necessario. Dunque ==esiste qualcosa come la necessità a posteriori, cioè legata a come è fatto il mondo==. Esistono quindi delle verità necessarie che non sono solo verità concettuali.
C'è un enorme ambito, quello delle necessità a posteriori, che è lì alla nostra portata.
David Lewis
Questo lavoro viene sviluppato grandemente da David Lewis (un allievo di Quaine), l'autore più influenze della tradizione analitica negli ultimi 40 anni. David Lewis è un allievo di Quaine che applica all'ambito metafisico la teoria di Kripke.
Scrive negli anni '80 Of the plurality of worlds, in cui presenta la tesi per cui esiste davvero una pluralità di mondi possibili.
La spiegazione: le nostre migliori teorie lo richiedono.
Rapporto tra professionalizzazione della filosofia e specializzazione, c'è un libro che si chiama il mestiere di pensare.
C'è una parte che manca in questa storia, la parte della filosofia della scienza. Alcuni personaggi a contatto con Quaine, tra cui [[Kuhn]], fanno robe. Kuhn scrive [[La struttura delle rivoluzioni scientifiche]]; da Kuhn nasce un nuovo modo di fare filosofia nella scienza negli Stati Uniti, con personaggi come [[Lakatos]] e [[Feyerabend]]. Vedi i miei appunti della suddetta materia su [https://rielefer.xyz/filoscienza/filoscienza.pdf] (https://rielefer.xyz/filoscienza/filoscienza.pdf)
Kuno Fischer
Neokantiano storico della filosofia
Kuno Fisher
L'essenza del cristianesimo
del 1841
L'essenza del cristianesimo
-
I parte: La ==religione nel suo accordo== con l'essenza dell'uomo. Gli attributi divini sono proiezioni degli attributi dell'essenza dell'uomo
-
II parte: La =religione nella sua contraddizione= con l'essenza dell'uomo: le dottrine teologiche danno luogo a tesi intrinsecamente contraddittorie.
-
L'[[essenza dell'uomo]] è l'elemento permanente nelle diverse manifestazioni storiche che ne sono la concretizzazione.
Prima parte
Cap. 1: la religione
- La religione è il carattere specifico che distingue l'uomo dall'animale.
- L'uomo ha una coscienza, ossia una consapevolezza di appartenere alla propria specie.
- La ==religione è intesa come coscienza dell'infinito==, cioè è identica all' essenza dell'uomo nella sua infinitezza.
- La religione pone l'essenza dell'uomo al di fuori dell'uomo stesso.
Cap. 2: sistole e diastole
- La religione è l'infanzia dell'umanità in cui l'uomo vede fuori di sé il proprio essere. È una forma primitiva di autocoscienza.
- Quanto più l'uomo si aliena in Dio, tanto più si degrada e si umilia.
- Ma la religione è propedeutica alla filosofia: essa deve solo favorire l'ultimo passo, il riconoscimento della natura umana del divino.
- [[Sistole e diastole]]: gli attributi dell'essenza umana prima vengono proiettati fuori da Dio, poi vengono riguadagnati dall'umanità. Questo processo si chiude con l'ateismo.
Cap 3: [[attributi di Dio]]
È evidente che la religione risponde a esigenze pratiche dell'uomo, che deve riconciliarsi con se stesso.
-
Riduzione della [[trinità]] a due persone, il Dio padre (elemento attivo maschile) e il Figlio (elemento passivo femminile).
-
[[Antropomorfizzazione]] del divino nel cattolicesimo con la figura della Madonna: messa lì per ricostitutire un modello di famiglia umana.
-
[[Creazionismo]] esprime il desiderio umano di avere pieno potere sulla natura.
- [[Provvidenza]] e [[Miracolo]] esprimono il costante dominio di DIo sulla natura.
- Il miracolo il momento in cui si cede alla superstizione.
- La preghiera è il corrispettivo del miracolo
-
[[Resurrezione]] è un desiderio appagato.
-
L'[[uomo]] è inizio, centro e fine della religione.
Critica filosofica della religione è l'aspetto principale della filosofia di Feuerbach è L'essenza del cristianesimo (1841), che è uno sviluppo e una ==radicalizzazione del lavoro di David Strauss e [[20250127136096|Bruno Bauer]] di [[critica della religione]]. ==
==Tesi di fondo è che Dio è una creazione dell'uom==o. Gli esseri umani trasferiscono su Dio, un ente immaginario, le caratteristiche positive della specie umana. Secondo lui ciò che distingue gli esseri umani dagli animali è la consapevolezza di appartenere al gruppo che è la specie umana - e in effetti gli animali non hanno una religione.
Feuerbach arriva a dimostrare questa sua tesi fondamentale in vari modi.
Anzitutto, gli attributi di Dio cambiano di civiltà in civiltà.
Feuerbach non si limita, come gli illuministi, a criticare la religione dicendo che è falsa o è un inganno, o come avevano fatto Strauss e Bauer a demitizzare il discorso del cristianesimo; fa qualcosa di più sistematico, fa una [[teoria dell'errore]] del cristianesimo.
Non solo afferma che il cristianesimo è falso, ma spiega:
- il meccanismo mediante cui nasce questa falsità, cioè il meccanismo con cui Dio viene creato dall'uomo
- presenta una valutazione critica del "dato" della realtà di Dio, che è una illusione
- presenta le motivazioni della nascita di Dio, ossia spiega i motivi per cui gli esseri umani hanno compiuto questa operazione.
Feuerbach chiama il meccanismo che fa nascere Dio ==inversione di soggetto e predicato==. Es. ==Dio soffre per l'umanità==.
Quello che noi uomini come razza umana vogliamo dire è che ==soffrire per gli altri è un atto divino==.
L'uomo crea Dio a sua immagine (a immagine della specie umana) con questo meccanismo di inversione. Il singolo individuo non ha mai queste caratteristiche positive, ma è tutta l'umanità.
==Hegel aveva detto che la religione inganna il singolo individuo, ma non l'umanità come collettività, e questo è un aspetto fortemente hegeliano.==
Valutazione della religione
Secondo Feuerbach la religione si può valutare in modo in parte positivo e in parte negativo; ci sono aspetti positivi della proiezione di sé.
- Positivo: nella religione c'è l'oscuro presentimento dell'infinità del genere umano.
Uno potrebbe non essere consapevole che l'umanità ha queste caratteristiche. Grazie alla proiezione in Dio, c'è un presentimento della verità, cioè della presenza degli attributi reali nella specie umana.
La religione è glorificazione indiretta del genere umano. - Negativo: la coscienza di sé ottenuta tramite la proiezione non solo è indiretta, ma è frutto di una ==mistificazione, che in ultima analisi impedisce al genere umano di realizzare la sua perfezione==.
Feuerbach arriverà a dire che più abbassano Dio, più gli esseri umani gettano se stessi in basso.
La proiezione avviene a causa della ==fragilità== degli esseri umani; perché gli esseri umani hanno paura, si sentono indifesi di fronte agli eventi della natura e di fronte alla storia.
==Gli esseri umani hanno bisogno di protezione, e questa è la ragione. Creano questo oggetto, al quale chiedono protezione, di soddisfare i loro desideri e i loro bisogni.==
Il ruolo della preghiera
Questo si vede chiaramente secondo Feuerbach in una delle pratiche più "basiche" (e non acide) della religione, che è la preghiera.
- Dio è l'ottativo del cuore umano diventato tempo presente, ossia beata certezza.
==L'ottativo si usa in greco per esprimere un desiderio. Dio è un desiderio diventato certezza perché risolve i nostri problemi.==
La motivazione dell'esistenza di Dio non è razionale, ma è totalmente pratica.
Non solo Feuerbach cerca una spiegazione dettagliata della questione della religione, ma fornisce un metodo genetico-critico per fare questa operazione.
Genetico perché ricostruisce le cause, critico perché fornisce anche una valutazione dei fatti che sta indagando.
Nella valutazione, l'uomo innalza Dio e abbassa se stesso; e dove la fantasia è tutto la realtà è nulla.
Approfondimento e recupero della nozione hegeliana di alienazione
Negli scritti teologici giovanili,== Hegel sostiene che la religione cristiana è una forma di alienazione==. L'uomo si spoglia delle sue qualità e le trasferisce alla divinità.
Feuerbach scrive delle cose simili senza saperlo.
Ma gli Scritti teologici giovanili di Hegel sono stati pubblicati da Nohl nel 1907. È interessante che ci sia in Hegel questo tema.
In Hegel ci sono due termini per significare alienazione:
==+ Entfremdung: suggerisce un'idea di estraniazione, con una connotazione più negativa==
- Entausserung: connotazione più positiva, ha a che fare con l'idea dell'oggettivazione fuori di sé
L'idea di fondo è che nel suo processo di sviluppo lo Spirito passa in qualcosa di altro da sé, oggettivandosi, cioè alienandosi, per poi riappropriarsi di sé in una forma più ricca, più profonda, più consapevole.
==Grazie al lavoro di Feuerbach la nozione hegeliana di alienazione viene precisata e risemantizzata: l'essere umano crea cose, idee, istituzioni per soddisfare dei suoi bisogni pratici e sociali,== "intrinseci" alla sua essenza; ma queste sue creazioni diventano man mano sempre più autonome, seguendo una logica del tutto autonoma rispetto al loro creatore. Fino a quando queste idee create diventano delle potenze autonome sovrastanti, delle forze estranee all'essere umano che lo minacciano, si oppongono alla sua volontà e lo dominano - senza che l'essere umano se ne accorga e ne sia consapevole.
Quando ciò accade, si parla in senso proprio di alienazione.
Ma ogni qual volta una religione applica una critica alle altre religioni, non la applica a se stessa; le religioni parlano delle altre religioni come adoranti idoli, ma nessuna religione applica a se stessa questa critica.
I religiosi completamente alienati credono davvero in Dio senza accorgersi della proiezione.
- La religione è la prima e indiretta conoscenza che l'uomo abbia di se stesso.
- ==Ogni religione, alienando sempre di più l'essenza dell'uomo è una progressiva e approfondita conoscenza di sé==. In termini hegeliani, c'è una necessaria alienazione dello Spirito.
L'opposizione tra divino e umano è del tutto illusoria.
Critica alla filosofia speculativa hegeliana
Oltre a criticare la religione risemantizzando la nozione di alienazione, Feuerbach critica in maniera diretta la filosofia speculativa hegeliana.
La tesi è che la sia una teologia razionale del tutto simile alla teologia intesa in senso proprio. Feuerbach ritrova una inversione soggetto-predicato anche nella filosofia di Hegel.
Hegel presuppone addirittura l'esistenza dell'Assoluto. Il rapporto tra infinito e finito ==in Hegel è un rapporto in cui l'infinito crea il finito: questo è sbagliato.==
In generale: non è vero che il Geist crea il Sein. La logica hegeliana è una teologia razionale, è una teologia fatta logica.
Antropologia materialistica
Feuerbach oppone un'antropologia del tutto materialistica: esistono solo gli uomini con le loro idee e le loro opere. Il materialismo di Feuerbach al tempo di Marx verrà considerato un materialismo quasi settecentesco, pre-kantiano, basato sulle idee dei fisiologi.
L'essenza della religione
-
Gli attributi di Dio non sono frutto di una proiezione, ma esprimono delle proprietà della [[natura]].
-
La figura di Dio si dà nella comunità sociale.
L'Etica protestante e lo spirito del capitalismo
[[1904]]
- All'[[origine del capitalismo]] non c'è una [[accumulazione originaria]] ma una [[vocazione]] (Beruf significa sia lavoro che vocazione).
- Serve una base motivazionale per una condotta economica, quella dell'[[imprenditore]] e del [[salariato]].
L'industria (1816)
1816]
L'unico e la sua proprietà
L'uomo è per l'uomo l'essere supremo
La civetta e la talpa
La civetta e la talpa
Remo Bodei scrive La civetta e la talpa.
La talpa della storia, la talpa del processo storico che si fa.
- La filosofia come civetta che arriva dopo i fatti storici avvenuti, per comprenderli
- La ==storia come talpa==, una metafora presa dall'Amleto di Shakespeare - lo spirito del padre ha lavorato per portare lo spirito di vendetta dentro Amleto: hai lavorato bene, brava talpa...
In questa dialettica tra filosofia e storia sta la grande ambiguità di Hegel, che viene così letto a un tempo come il difensore dello status quo e il rivoluzionario.
Per i contemporanei di Hegel la [[civetta]] aveva destava un'associazione culturale molto importante, che Bodei cerca di ritirare fuori:
Ai tempi, di Hegel, una rivista che si chiamava Minerva diceva: il ==presente è gravido di futuro==. In questo senso Hegel sarebbe consapevole di come in certi momenti della storia quello che sembra che stia accadendo non sta davvero accadendo.
La tensione tra i due aspetti consiste dunque in questo: se la civetta rimanda solo ad una lettura conservatrice di Hegel, la [[talpa]] apre lo spiraglio per una lettura della filosofia come perlomeno aperta al cambiamento.
La confutazione dell'idealismo (1903)
La costruzione logica del mondo
- Carnap usa la logica di Russell e Whitehead, elaborando un sistema di costituzione dei concetti.
- Riduzione dei concetti alla loro base empirica (modellato sulla [[teoria dei tipi]], garantendone la fondatezza nell'esperienza.
La soluzione di Russell sarà la cosiddetta [[20250127135945|Teoria dei tipi]], che consiste nell'idea per cui ==dentro un sistema logico non dovrebbe essere permesso applicare un certo concetto a se stesso o ad un concetto dello stesso livello== (per esempio la nozione di classe di classi non si potrà più costruire).
[[Principia Matematica]] (1910-1913) scritto da Russell e Whitehead, è un libro logicista.
La filosofia come scienza rigorosa
- Atteggiamento fenomenologico: consiste nella sospensione dell'atteggiamento naturale. Non possiamo, come nella psicologia empirica, pensare alla coscienza come un fatto.
- Anche lo storicismo riduce le idee a fatti
- La psicologia empirica deforma sistematicamente il suo contenuto, nella misura in cui naturalizza la coscienze.
- La psicologia si trova in un'epoca pre-galileiana.
La guerra civile in Francia
La miseria della filosofia
-
1847: pubblicata l'anno dopo L'Ideologia Tedesca
-
Viene "demolita" la teoria di Proudhon del [[valore sintetico]], come costituito da tramite l'opposizione del valore d'uso e di scambio. Proudhon ha un ottimismo piccolo borghese.
-
Ricardo viene ammirato in quanto "non distoglie lo sguardo dalla povertà causata da un assetto sociale [...] inevitabile" (libro).
-
II parte: il carattere ideologico del socialismo di Proudhon. Proudhon pensa di poter emendare gli effetti nefasti del capitalismo. Proudhon tutti i [riformisti](riformismo) Non riesce a immaginare un mondo in cui gli uomini abbiano cessato di essere borghesi.
-
La classe proletaria è la protagonista in uno [[scontro finale]] con la [[borghesia]].
-
Loda il ruolo emancipatore della classe proletaria, che deve liberare l'umanità. Per questo Marx e il suo compagno di giochi Engels pubblicano nel 1848 il [[20250127136049|Manifesto del Partito Comunista]].
La natura del giudizio (1899)
La politica come professione
- Weber indaga la [[razionalizzazione]] e il [[disincantamento]] del mondo.
- Il [[relativismo]] dei valori che si dà in età moderna ha un che di nichilistico ed è un [[politeismo]] moderno.
La psicologia dal punto di vista empirico
1874, Brentano scrive [[20250127136119|La psicologia dal punto di vista empirico]], inizialmente è una branca della filosofia, poi diventa una disciplina autonoma.
La ==psicologia deve fare un lavoro empirico==, cioè trovare c==orrelazioni tra stati mentali e stati fisiologici==.
Questa parte viene detta da Brentano [[20250127135867|psicologia genetica]], cioè ==causale== - si tratta di ==spiegare in termini causali== le correlazioni tra il lato fisiologico e il lato psicologico.
1b. Psicologia descrittiva: stato mentale
- Ma analizzare uno ==[[ stato mentale]]==, dobbiamo prima definirlo concettualmente.
- Prima viene quindi la Psicologia descrittiva, la descrizione a livello concettuale. Una psicologia a priori che spieghi cos'è uno stato mentale, cos'è lo psichico.
- I ==primi due volumi dell'opera==, incompleta, rimangono, quelli dedicati alla psicologia descrittiva.
Intenzionalità: teoria descrittiva
Il risultato centrale della psicologia descrittiva di Brentano è l'intenzionalità.
- Ciò che è dotato di intenzionalità è psichico, mentale e non fisico.
- L' [[20250127136174|Intenzionalità]] è una proprietà costitutiva degli atti mentali.
- Intenzionalità è un termine tecnico che indica che qualcosa ha intenzionalità se ha un contenuto, se [verte su](vertere su) qualche cosa, se è a proposito di qualcosa.
In inglese intenzionalità si dice aboutness, riguardare qualcosa, vertere su qualcosa.
Quando noi amiamo, amiamo qualcosa o qualcuno, quando abbiamo paura, abbiamo paura di qualcuno. Due cose totalmente non correlate insomma. ==Avere contenuto è ciò che significa intenzionalità. ==
Questo è il risultato principale della [[psicologia descrittiva]] di Brentano.
La questione ebraica
[[20250127136197|La questione ebraica]] (1844)
Si parla della questione: gli [[ebrei]] hanno diritto a non essere discriminati?
- [[20250127136096|Bruno Bauer]] aveva scritto a proposito della negazione dei diritti di cittadinanza politica piena agli [[ebrei]], e aveva individuato il problema come un problema di alienazione religiosa. Marx dice la sua in questo testo del '43.
- Bauer parla di [[laicità delle istituzione]] e Pluralismo. La soluzione di Bauer secondo Marx è ancora troppo astratta e parziale.
- Per Marx, ==l'origine ultima del problema politico della mancanza di diritti politici degli ebrei è di tipo sociale==. Per questo motivo tutti gli [[20250127136281|esseri umani]] possono diventare cittadini.
==Ci deve essere una [[emancipazione umana]] e non politica, che sia reale, pratica; bisogna ricondurre i rapporti umani all'uomo stesso.== - L'[[uomo moderno]] nella sua vita mondana è scisso tra [[due mondi]]:
- mondo dello [[Stato]] dove vige una formale [[uguaglianza]]
- mondo della [[società civile]], luogo di [[disuguaglianza]] prodotta dalle [[condizioni materiali]].
- Bisogna "ottenere la libertà entro l'ordine mondiale attuale".
La sacra famiglia
- Marx e Engels criticano [[20250127136096|Bruno Bauer]] e la sua cerchia. Bauer è una "caricatura deteriore di un hegelismo epigonale" (scritto sul libro).
- L'altro testo dell'anno 1845 sono le Tesi su Feuerbach
La scienza come professione
La sintassi logica del linguaggio
0. Critica logico-sintattica alla metafisica
Critica logica-sintattica alla metafisica: Carnap muove una critica contro Heidegger. Heidegger aveva scritto che il nulla nulleggia. Carnap critica Heidegger sul piano logico-sintattico.
Il nulla nulleggia. In italiano la parola nulla è un avverbio, e non un sostantivo. Il "nulleggiare" è un predicato, che esprima una proprietà. Heidegger sta predicando una proprietà di un avverbio, e questa cosa non si può fare, a meno che Heidegger non dica che sta usando la parola Nulla in un modo particolare, nuovo. Però va spiegato in che modo la stai usando.
Visto che la metafisica espressa da Heidegger non fa questo, si commette un errore logico, sintattico, grammaticale.
==Qui non è gioco una tesi specifica, ma uno stile filosofico==. Potremmo dire che Heidegger non ha commesso alcun errore; si potrebbe dire infatti che esistono definizioni esplicite e definizioni implicite; ==potremmo dire che Heidegger stava fornendo una definizione implicita del termine nulla==.
Lo ==stile causa distanze più grandi che le singole tesi== - c'è un incompatibilità di fondo, un modo di intendere i significati in modo diverso.
1. Concezione sintattica-grammaticale del significato linguistico
il significato di una espressione $E$ è un sottoprodotto dell'uso di $E$ secondo l'uso della sintassi.
- Contro platonismo: gli ==asserti logici non sono enunciati fattuali, ma regole costitutive del significato di alcune parole che ricorrono in esse==.
Carnap va a Praga e scrive La sintassi logica del linguaggio (1934) - la sintassi è l'analogo della nozione di grammatica del secondo Wittgeinstein.
==Wittgeinstein aveva accusato Carnap di plagio==.
Neurath non apprezzava Wittgeinstein politicamente; lui frequentava alti borghesi mentre nel [[20250127135748|Circolo di Vienna]] secondo Neurath ci dovevano essere anche lavoratori. Carnap aveva seguito le lezioni di Frege.
2. I due problemi di Carnap
Carnap in quest'opera affronta due problemi fondamentali:
-
La giustificazione della matematica per l'empirismo: la matematica è un controesempio alla epistemologia empiristica. Il grande problema nella storia dell'empirismo (la posizione per cui tutta la conoscenza deriva dall'esperienza): la matematica - sembra che la matematica sia conoscenza (infatti parliamo di scoperta di un teorema); ma ==è difficile soprattutto per certa matematica molto astratta dire che quella cosa lì deriva dall'esperienza==.
-
Proliferazione delle logiche: In questi anni era nata la logica di Frege e di Russell. Erano poi nati altri sistemi logici, delle [nuove logiche ottocentesche](Logica dell'800): la logica intuizionista per esempio, che non accetta il [[20250127135985|principio del terzo escluso]] (principio della logica classica).
Come scegliere la logica corretta tra tutte queste logiche? Questa domanda potrebbe portare a delle _derive metafisiche pericolose_ - come scegliere qual è la logica migliore?
La ==sintassi logica è l'insieme di regole d'uso delle espressioni del nostro linguaggio==. Su questa base Carnap formula una nozione di analiticità (già kantiana) su basi puramente sintattiche.
3. Soluzioni
3a. Giustificazione empirista della matematica. Nuova nozione di analiticità.
==1. ==Analiticità==:l'idea è che ==un enunciato è analitico se è vero in virtù delle regole del linguaggio, e non perché descrive il mondo in un certo modo==.==
Precedentemente si era provato a fare così
- Per salvare l'empirismo dalla matematica prima di Carnap c il logicismo: l'idea che la [[matematica sia riducibile alla logica]].
- Poi c'era Wittgeinstein, secondo cui la logica è tautologica; perché la logica è l'insieme delle tautologie, enunciati non informativi.
Ora mettiamo insieme queste due tesi, e otteniamo che ==la matematica è tautologica==. Se la matematica non è altro che logica, e la matematica è l'insieme delle tautologie.==Se la matematica è tautologica, allora essa non è veramente una conoscenza. ==
Dunque, ==la tesi empirista per cui tutta la conoscenza deriva dall'esperienza sarebbe falsa==.
Questa argomentazione sembra elegante, ma ==è falsa perché non tutta la logica è tautologica==. Ci sono parti non tautologiche, come i teoremi della logica predicativa e sugli insiemi.
La ==tesi di Wittgeinstein si riferiva esclusivamente alla logica proposizionale==. Alonzo Church studia le logiche che non sono tautologiche.
Se il progetto logicista poteva avere qualche chance di essere dimostrato non ci si poteva riferire esclusivamente alla logica proposizionale.
==Nella sintassi logica, con la nuova definizione di analicità, potremo dire che la logica, anche se non è analogica, è analitica in senso sintattico. Questa cosa è vera per tutti i tipi di logica.==
3b. Soluzione: quale logica scegliere. Convenzionalismo e principio di tolleranza.
-
Convenzionalismo sulla scelta delle regole della sintassi. Potremmo chiamare quella di Carnap una forma radicale di convenzionalismo linguistico.
-
Ci sono sistemi che adottano regole logiche (sintattiche) diverse. A questa spiegazione Carnap ne aggiunge un'altra, detta Convenzionalismo, l'idea che Carnap chiamò Principio di tolleranza per cui ciascuno può scegliersi le regole del linguaggio che vuole, quando fa logica.
-
Come per Wittgeinstein, la logica è una parte della sintassi, cioè è
un insieme di regole di formazione e di trasformazione che permettono rispettivamente di costruire una [[formula ben formata]].
Gli enunciati analitici sono:
+ ricavabili da zero premesse
+ privi di contenuto cognitivo
- Il [[20250127135985|principio del terzo escluso]] va inteso come una regola grammaticale.
In logica non ci sono morali
Carnap
Quale di questi due sistemi (logica classica o intuizionista, per esempio)? Risposta: nessun disaccordo tra le due, solo la ==scelta convenzionale e altrettanto legittima di due sistemi di regole differenti==.
Vediamo che come in Wittgeinstein, come i problemi non vengano risolti, ma dissolti.
La parola "cane" (linguaggio oggetto) ha 4 lettere. Questa frase è metalinguaggio.
Questa distinzione è rifiutata da Wittgeinstein nel Tractatus, perché il metalinguaggio cerca di dire ciò che si può soltanto mostrare.
Carnap nel 1936 va in America.
Presa di distanza da Wittgeinstein: il lavoro con il metalinguaggio
Tenendo conto dei risultati di Tarski e Godel con i metalinguaggi, Carnap distingue:
- un linguaggio oggetto
- un metalinguaggio
La ==scelta delle regole== del linguaggio oggetto è ==arbitraria==.
Lask
Lavoratori
Lavoro
Lavoro morto
Lavoro vivo
Lavoro vivo e lavoro morto
Lavoro vivo e lavoro morto
Lavoro vivo è quello che il capitalista paga in forma di capitale variabile; corrisponde al lavoro veramente svolto dai lavoratori e pagato dal capitalista; è variabile perché i salari crescono e si abbassano.
Il [[lavoro morto]] è il lavoro che c'è stato un tempo, che è servito per esempio per produrre i macchinari; il ==plusvalore dipende interamente dal capitale variabile, dal lavoro vivo==.
Le varie forme dell'esperienza religiosa
Lebenswelt
Lega dei comunisti
Legge dei tre stadi
- [[20250127135747|Stadio Teologico]]: fenomeni spiegati con idee soprannaturali.
- [[20250127135824|Stadio Metafisico]]: ragione prende il posto della fantasia. Forze astratte o essenze agiscono sul mondo. Spiegazione razionale. Prevale la Ragione.
- Stadio Positivo: stadio finale dominato dall'Osservazione.
Leib
Leibniz
- Obiettivo di Leibniz era avere una scienza "massimamente generale e formalmente rigorosa.
Frege
Letteratura Secondaria
Liberalismo
Libertà
Liebmann
conia l’espressione “[[ritorno a Kant]]”.
Lineamenti di una critica dell'economia politica
Linguaggio
linguaggio oggetto
Linguaggio primario
linguaggio secondario
Locke
Logica
Logica dell'800
Rapporto tra logica e psicologia
- Kant e Bolzano le consideravano completamente separate.
- Dimostrano il ==carattere normativo della logica - il ragionamento illogico non è un ragionamento==.
- La logica di Mill è invece descrittiva: cerca di spiegare e di descrivere come le persone ragionano.
Sistema di logica: scienza della logica come prescrizione e logica come teoria
- Nel [[20250127136003|Sistema di Logica]] (1843), Mill afferma che ==la logica come arte prescrittiva è diversa dalla scienza della logica - concepita come una teoria psicologica descrittiva ed esplicativa==.
- Quindi separa tra:
- logica prescrittiva
- logica descrittiva, una teoria psicologica descrittiva.
Lotze
- Lotze è allievo di Trendelenburg e Herbart.
- Le leggi logiche devono essere oggettive per permettere ai parlanti di comprendersi
- I fenomeni psicologici sono soggettivi e idiosincratici
- Le verità logiche vengono platonicamente afferrate dai soggetti che le pensano.
==+ La versione rivista di una Logica di Lotze del 1874 sarà importante nella disputa sullo psicologismo - la leggeranno gli antipsicologisti Husserl e Frege.==
Matematizzazione della logica: De Morgan e Boole
- Augustus [[20250127135849|De Morgan]] applica alla logica le tecniche algebriche.
- Il lavoro di De Morgan è fondamentale per l'opera di George Boole, articolata in 3 opere.
- Boole, anche se conosce poco Leibniz, formula il calcolo astratto e rigoroso.
- Introduce le [[sei leggi fondamentali del pensiero]]:
$x\cdot y=y \cdot x$
$x + y= y + x$
$z \cdot(x + y)=z \cdot x + y$
$z \cdot(x - y)=z \cdot x - z \cdot y$
se $x =y$ allora $z \cdot x = z \cdot y$ e $z + x = z +y$
$x^2 = x$
Secondo Boole, il [[20250127136229|calcolo astratto]] si può impiegare:
- Nell' algebra dei numeri
- Nell' [[20250127135796|algebra delle classi]]
- Nell' algebra delle proposizioni
Dove $x$ e $y$ sono proposizioni.
logica di Boole
Logica Matematica
La [[logica matematica]] dai tempi di Frege è diventata autonoma, e si è sviluppata principalmente in 3 ambiti:
- matematico, legata alla teoria degli insiemi
- filosofico, per scopi strumentali (per fare metafisica, filosofia della scienza, filosofia del linguaggio, ecc.)
- informatico
logica modale
Logica normativa
Logica Predicativa
[[20250127135795|Due sistemi formali]]
Frege
Logica Proposizionale
[[20250127135795|Due sistemi formali]]
Logiche
Logicismo
**
- Logicismo: tentativo di fondare la matematica sulla logica matematica.
- La [[fenomenologia]] nasce dalla disputa sullo [[psicologismo]].
- La [[filosofia analitica]] nasce dallo sviluppo della [[meta/Logica/Logica]].
Nel 1899 un filosofo e logico francese, Louis Couturat, invita Bertrand [[Russell 2 crowe]], matematico e filosofo inglese, al congresso internazionale dei matematici che si sarebbe tenuto l'anno successivo a Parigi.
Quell'anno Hilbert avrebbe formulato un elenco di "23 problemi matematici irrisolti".
A quel congresso Russell viene colpito da uno di questi relatori, che diventerà un modello di chiarezza: Giuseppe Peano, dall'università di Torino, che presentava il suo sistema di aritmetica. Trattava dei "problemi sui fondamenti della matematica", cioè la questione che prova a identificare su cosa si basa la fondatezza della matematica.
Russell aveva una doppia formazione: si era formato come filosofo in Inghilterra, ma sapeva il tedesco (condizione necessaria per fare matematica ad alti livelli in quel momento storico (Weierstrass, Cantor erano tedeschi).
Logicismo
A partire dall'incontro con Peano, [[Russell 2 crowe]] si mette a lavorare al problema dei fondamenti dell'aritmetica, e stila un programma di ricerca che si chiama ==logicismo==, ossia il ==tentativo di fondare la matematica sulla logica matematica==.
Il linguaggio della matematica si può tradurre nel linguaggio della logica, e a partire dagli assiomi della logica di possono dimostrare tutti i problemi della matematica.
Questo è l'atto di nascita della filosofia analitica - un nuovo modo di fare filosofia basato sulla logica.
Dopo il congresso, Russell legge Peano, e tra le varie cose che legge trova la recensione di un libro I principi dell'aritmetica, pubblicato da Gottlob Frege; un matematico tedesco.
Russell legge la recensione di Peano e da lì va a leggersi i Principi dell'aritmetica di Frege.
La sua è una reazione di meraviglia e di stupore, un misto di entusiasmo e di incredulità. Russell si trova di fronte a un maestro mancato, in quel testo trova l'idea di fondare la matematica sulla logica, unita al rigore che aveva visto in Peano.
Il programma logicista era in questo libro svolto con più rigore e con più chiarezza del programma che si era fatto lui.
Fatto il logicismo? Bravo. Ora vai a Frege.
#fondazionedellamatematica
#fondare_aritmetica_sulla_logica
Londra
Lotze
Lotze
-
Lotze è allievo di Trendelenburg e Herbart.
-
Le leggi logiche sono oggettive
- I fenomeni psicologici sono soggettivi e idiosincratici
-
Le verità logiche vengono platonicamente afferrate dai soggetti che le pensano e si trovano in un [[20250127135991|Terzo Regno]].
-
La versione rivista di una Logica di Lotze del 1874 sarà importante nella disputa sullo psicologismo - la leggeranno gli antipsicologisti Husserl e Frege.
-
Elabora una nozione di [[validità]].
Ludwig Feuerbach
Autori
Hegel
Schopenauer
[[20250127135755|Detti di Feuerbach]]
Dio
Metodo genetico-critico
Alienazione
[[20250127135933|Inversione soggetto-predicato in Hegel]]
Tesi su Feuerbach
Ludwig Feuerbach
Opere
- [[20250127136055|Per la critica della filosofia hegeliana]] 1839:
- Hegel dà luogo a un ==misticismo razionale==.
- Bisogna sviluppare una filosofia radicata nella realtà empirica
- Passaggio dalla filosofia critica di Hegel a una filosofia genetico-critica
- La filosofia hegeliana non dà conto della vitalità della storia, riducendola ad una successione di eventi.
- L'essenza del cristianesimo 1841
- L'essenza della religione (1846)
Temi
==+ La [[religione]] per lui è stata non solo oggetto di studio libresco, ma oggetto di prassi.==
- [[Antropologia materialistica]]: esistono solo gli uomini e le loro opere. Nell'800 (da Marx) sarà considerato un materialismo settecentesco e arretrato.
==+ Dio è frutto di una proiezione dell'uomo== - Inversione soggetto-predicato in Hegel.
- Alienazione come Entfremdung, cioè come oggettivazione di sé, cioè come proiezione fuori di sé.
- La religione è un processo di progressiva conoscenza dell'uomo di se stesso.
- Metodo genetico-critico
==+ Il finito (l'uomo) crea il finito (Dio)==
==Segue le lezioni di Hegel a Berlino==, ma quando inizia a studiare filosofia ha già studiato ==teologia ad Heidelberg==. Una sua riflessione autobiografica è: Dio fu il mio primo pensiero, la ragione il secondo, l'uomo il terzo e l'ultimo.
L'essenza del cristianesimo (1841)
Critica filosofica della religione è l'aspetto principale della filosofia di Feuerbach nell'' L'essenza del cristianesimo (1841), che è uno sviluppo e una radicalizzazione del lavoro di David Strauss e [[20250127136096|Bruno Bauer]] di [[critica della religione]].
==Tesi di fondo è che Dio è una creazione dell'uom==o. Gli esseri umani trasferiscono su Dio, un ente immaginario, le caratteristiche positive della specie umana. Secondo lui ciò che distingue gli esseri umani dagli animali è la consapevolezza di appartenere al gruppo che è la specie umana - e in effetti gli animali non hanno una religione.
Feuerbach arriva a dimostrare questa sua tesi fondamentale in vari modi.
Anzitutto, gli attributi di Dio cambiano di civiltà in civiltà.
Feuerbach non si limita, come gli illuministi, a criticare la religione dicendo che è falsa o è un inganno, o come avevano fatto Strauss e Bauer a demitizzare il discorso del cristianesimo; ===fa qualcosa di più sistematico, fa una [[teoria dell'errore]] del cristianesimo.
Non solo afferma che il cristianesimo è falso, ma spiega===:
- il meccanismo mediante cui nasce questa falsità, cioè il ==meccanismo== con cui Dio viene creato dall'uomo
- presenta una valutazione critica del "dato" della realtà di Dio, che è una illusione
- presenta le motivazioni della nascita di Dio, ossia spiega i motivi per cui gli esseri umani hanno compiuto questa operazione.
Feuerbach chiama il meccanismo che fa nascere Dio ==inversione di soggetto e predicato==. Es. ==Dio soffre per l'umanità==.
Quello che noi uomini come razza umana vogliamo dire è che ==soffrire per gli altri è un atto divino==.
L'uomo crea Dio a sua immagine (a immagine della specie umana) con questo meccanismo di inversione. Il singolo individuo non ha mai queste caratteristiche positive, ma è tutta l'umanità.
==Hegel aveva detto che la religione inganna il singolo individuo, ma non l'umanità come collettività, e questo è un aspetto fortemente hegeliano.==
Frasi attribuite a Feuerbach:
- Il segreto della teologia è l'antropologia.
- Sapienza divina è sapienza umana.
- Homo homini deus est.
Valutazione della religione
Secondo Feuerbach la religione si può valutare in modo in parte positivo e in parte negativo; ci sono aspetti positivi della proiezione di sé.
- Positivo: nella religione c'è l'oscuro ==presentimento dell'infinità del genere umano==.
Uno potrebbe non essere consapevole che l'umanità ha queste caratteristiche. Grazie alla proiezione in Dio, c'è un presentimento della verità, cioè della presenza degli attributi reali nella specie umana.
La religione è glorificazione indiretta del genere umano. - Negativo: la coscienza di sé ottenuta tramite la proiezione non solo è indiretta, ma è frutto di una ==mistificazione, che in ultima analisi impedisce al genere umano di realizzare la sua perfezione==.
Feuerbach arriverà a dire che più elevano Dio, più gli esseri umani gettano se stessi in basso.
La proiezione avviene a causa della ==fragilità== degli esseri umani; perché gli esseri umani hanno paura, si sentono indifesi di fronte agli eventi della natura e di fronte alla storia.
==Gli esseri umani hanno bisogno di protezione, e questa è la ragione. Creano questo oggetto, al quale chiedono protezione, di soddisfare i loro desideri e i loro bisogni.==
Il ruolo della preghiera
Questo si vede chiaramente secondo Feuerbach in una delle pratiche più "basiche" (e non acide) della religione, che è la preghiera.
- ==Dio è l'ottativo del cuore umano diventato tempo presente, ossia beata certezza==.
==L'ottativo si usa in greco per esprimere un desiderio. Dio è un desiderio diventato certezza perché risolve i nostri problemi.==
La motivazione dell'esistenza di Dio non è razionale, ma è totalmente pratica.
Non solo Feuerbach cerca una spiegazione dettagliata della questione della religione, ma fornisce un metodo genetico-critico per fare questa operazione.
Genetico perché ricostruisce le cause, critico perché fornisce anche una valutazione dei fatti che sta indagando.
==Nella valutazione, l'uomo innalza Dio e abbassa se stesso; e dove la fantasia è tutto la realtà è nulla.==
Approfondimento e recupero della nozione hegeliana di alienazione
Negli scritti teologici giovanili, ==Hegel sostiene che la religione cristiana è una forma di alienazione==. L'uomo si spoglia delle sue qualità e le trasferisce alla divinità.
==Feuerbach scrive delle cose simili senza saperlo.==
Ma gli [[Scritti teologici giovanili]] di Hegel sono stati pubblicati da Nohl nel 1907. È interessante che ci sia in Hegel questo tema.
In Hegel ci sono due termini per significare alienazione:
==+ Entfremdung: suggerisce un'idea di estraniazione, con una connotazione più negativa==
- Entausserung: connotazione più positiva, ha a che fare con l'idea dell'oggettivazione fuori di sé
L'idea di fondo è che nel suo processo di sviluppo lo Spirito passa in qualcosa di altro da sé, oggettivandosi, cioè alienandosi, per poi riappropriarsi di sé in una forma più ricca, più profonda, più consapevole.
==Grazie al lavoro di Feuerbach la nozione hegeliana di alienazione viene precisata e risemantizzata: l'essere umano crea cose, idee, istituzioni per soddisfare dei suoi bisogni pratici e sociali,== "intrinseci" alla sua essenza; ma queste sue creazioni diventano man mano sempre più autonome, seguendo una logica del tutto autonoma rispetto al loro creatore. Fino a quando queste idee create diventano delle potenze autonome sovrastanti, delle forze estranee all'essere umano che lo minacciano, si oppongono alla sua volontà e lo dominano - senza che l'essere umano se ne accorga e ne sia consapevole.
Quando ciò accade, si parla in senso proprio di alienazione.
==Ma ogni qual volta una religione applica una critica alle altre religioni, non la applica a se stessa; le religioni parlano delle altre religioni come adoranti idoli, ma nessuna religione applica a se stessa questa critica.==
I religiosi completamente alienati credono davvero in Dio senza accorgersi della proiezione.
- La religione è la prima e indiretta conoscenza che l'uomo abbia di se stesso.
- ==Ogni religione, alienando sempre di più l'essenza dell'uomo è una progressiva e approfondita conoscenza di sé==. In termini hegeliani, c'è una necessaria alienazione dello Spirito.
L'opposizione tra divino e umano è del tutto illusoria.
Critica alla filosofia speculativa hegeliana: il finito crea l'infinito
Oltre a criticare la religione risemantizzando la nozione di alienazione, Feuerbach critica in maniera diretta la filosofia speculativa hegeliana.
La tesi è che sia u==na teologia razionale del tutto simile alla teologia intesa in senso proprio==. Feuerbach ritrova una inversione soggetto-predicato anche nella filosofia di Hegel.
Hegel presuppone addirittura l'esistenza dell'Assoluto. Il rapporto tra infinito e finito ==in Hegel è un rapporto in cui l'infinito crea il finito: questo è sbagliato.==
In generale: non è vero che il Geist crea il Sein. La logica hegeliana è una teologia razionale, è una ==teologia fatta logica.==
Antropologia materialistica
Feuerbach oppone un'antropologia del tutto materialistica: e==sistono solo gli uomini con le loro idee e le loro opere==. Il materialismo di Feuerbach al tempo di Marx verrà considerato un materialismo quasi settecentesco, pre-kantiano, basato sulle idee dei fisiologi.
Ludwig Feuerbach e la filosofia classica tedesca (1888)
Lukacs
Lukacs
0. Opere
- [[L'anima e le forme]]
- [[Teoria del romanzo]]
- [[20250127135900|Storia e coscienza di classe]] (1923)
- [[La distruzione della ragione]]
1. Glossario
- Capacità di vedere la totalità sociale è il privilegio epistemico del [[proletariato]]
- [[Contro determinismo]]: in favore di una concezione dialettica in senso hegeliano, applicata solo alle scienze dello spirito
- [[Contro economicismo]]: il rapporto tra parti e intero definisce in primo luogo la realtà sociale, e non la struttura economica
- Distinzione metodologica (contraddizioni) tra scienze della natura e dello spirito (Weber)
- Il pensiero dell'intelletto
- Il [[proletariato come idealtipo]] (Weber)
- La [[prassi]] e il proletariato
- Metodo hegeliano come caratteristica specifica del [[marxismo]]
- Reificazione
Seconda Internazionale; tentativo di risolvere la contraddizione del pensiero di Marx tra la componente filosofica-hegeliana e quella scientifica-positivistica; questa tensione viene sciolta in favore della svolta scientifica, rappresentata da Kautsky (Leader della SPD, partito guida della Seconda Internazionale, un'associazione di partiti socialisti-democratici e in certi casi rivoluzionari nata dopo l'esperienza della Prima Internazionale, al quale aveva participato Marx stesso e in un certo senso da Engels dopo la morte di Marx.
La scelta positivistica significa sostenere che la teoria di Marx è scientifica, cioè in grado di fare delle previsioni. Non riguarda solo la comprensione del presente e del passato, ma anche di prevedere il futuro.
La II Internazionale dunque genera dibattiti.
2. I dibattiti della II Internazionale (1889-1916): determinismo ed economicismo
- Il primo problema divisivo è il determinismo. Se c'è una teoria capace di prevedere cosa avverrà nelle società occidentali future, crollo del capitalismo nella società occidentale. Problema pratico su come rispondere alla domanda politico-pratica che fare? se tutto è scritto, se il futuro sociale è determinato.
Ci ricordiamo che la risposta kautskiana della democrazia tedesca era lottare per le riforme ma ambendo a come risultato finale al cambiamento del sistema, che peraltro è inevitabile perché il capitalismo è destinato a crollare.
All'interno della SPD c'erano anche posizioni che avevano fatto i conti in modo più radicale con l'idea che si dovesse lottare con le singole riforme (tramite l'attività sindacale e parlamentare).
Chi aveva tratto conseguenze più radicali erano i revisionisti (Bernstein), che sostenevano che la riforma fosse l'unica strada per cambiare il sistema. Non c'era nessun orizzonte di rivoluzione totale o di crollo del capitalismo. Questo in opposizione alla posizione ortodossa di Kautsky.
Alla seconda Internazionale c'erano anche i rivoluzionari, cioè gli spartachisti, Rosa Luxemburg, questa gente qua. Se noi volessimo un contro-esempio alla scientificità della Rivoluzione come ipotizzata da Marx: la rivoluzione russa avviene in condizioni completamente diverse da quelle che la teoria aveva formulato Marx, per cui la rivoluzione sarebbe arrivata nei paesi occidentali avanzati. Lì il sistema era ricco di contraddizioni insanabili, che avrebbero provocato un crollo del sistema. Questo non è avvenuto in Germania, non è avvenuto in Francia né in Inghilterra, ma in un paese senza borghesia, senza classe dominante borghese.
Lì, grazie alle condizioni storiche della Prima Guerra Mondiale (Milioni di morti e fame) e alla presenza di una avanguardia rivoluzionaria con il suo leader, Lenin - che aveva proposto un recupero della lettura hegeliana di Hegel.
Sul determinismo quindi ci si divide tra deterministi come Kautsky e volontaristi come Bernstein. Questo dibattito filosofico viene risolto dalla Rivoluzione Russa, che sembra segnare un punto per i volontaristi da un lato, e dall'altro mette in discussione la teoria di Marx come una teoria scientifica da leggere in termini positivistici e capace di fare previsioni.
Gramsci scriverà un famoso articolo La rivoluzione contro il Capitale (1917) - cioè la rivoluzione russa è anche una rivoluzione contro le tesi dello stesso Marx.
- Un altro dei temi sullo sfondo nel periodo della Seconda Internazionale era l'economicismo, cioè le scienze economiche che fornivano una immagine della relazione tra struttura economica e sovrastruttura politica-culturale molto rigida e unilaterale: si leggeva cioè il materialismo storico secondo l'idea per cui tutto ciò che pertiene alla cultura e alle istituzioni, compresa la religione è determinata dalla struttura economica della società (economicismo) - sostenuto dai leader ortodossi della Seconda Internazionale come Kautsky.
Noi abbiamo vista l'interessante confutazione dell'economicismo fatta da Max Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo.
Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale aveva ha che fare con il fatto che il governo tedesco, alla guida della Seconda Internazionale, era entrato in guerra. Ciò rappresentava un problema, una sorta di contraddizione in termini.
Come viene introdotto il marxismo del '900?
Autori diversi che non si conoscevano e affrontano questo problema, giungendo a una soluzione comune: quella opposta alla Seconda Internazionale, cioè un recupero di Hegel operato da Gramsci, [[Korsh]], Lukacs.
Lukacs in gioventù è stato un autore importante non marxista, quando diventa marxista aveva già scritto due libri importanti.
Apparteneva a una famiglia borghese che faceva parte dell'Impero austro-ungarico. Ha studiato estetica, scrive testi di storia della letteratura e di critica letteraria, di storia del teatro. Era considerato un autore importante: aveva scritto una raccolta di saggi, L'anima e le forme, e una Teoria del romanzo, che segna il suo passaggio al marxismo. Oggi è fuori da i dipartimenti di filosofia, ma si trova in corsi di Letterature comparate, per esempio.
Gli autori che Lukacs legge in questo periodo: il dibattito su scienze della natura e scienze dello spirito, per cui si considera (Dilthay), Zimmel e Max Weber, che tenne sempre Lukacs in grande considerazione, e Thomas Mann.
Leggeva Dostoevskij, Kierkegaard, Hegel, ma con una considerazione fichtiana - pensava che fosse valida per il suo tempo la sua epoca come quella della compiuta peccaminosità - culminata nella Prima Guerra Mondiale. Sono pagine di colta disperazione, che legge questi autori tragici ed esistenzialisti. Un libro scritto con uno stile letterario barocco. Un Hegel, dice lui, anche kierkegaardianizzato.
A un certo punto la soluzione diventa per lui la Rivoluzione avvenuta in Russia. Ha una sorta di conversione
Lukacs diventa marxista a abbraccia i movimenti internazionali con l'idea di fare ciò che stavano facendo in Russia: tentativi avvengono in Baviera, in Italia, in Ungheria - tutti tentativi senza esito.
In Ungheria però per un anno c'è la Repubblica dei Soviet; Lukacs partecipa a questa esperienza e ha un ruolo nel governo rivoluzionario, come ministro dell'istruzione.
Lukacs comincerà a scrivere di filosofia, di letteratura, gli stessi interessi, ma nei suoi scritti inizia a riformulare il marxismo.
La rivoluzione in Ungheria, la repubblica dei Soviet, viene stroncata militarmente. Lukacs riesce a scappare in modo fortunoso e va a Vienna. Lì molti dei suoi compagni erano scappati - la Vienna rossa e socialdemocratica in cui molti trovavano rifugio.
Lukacs si salva grazie a Thomas Mann, firmata da molti intellettuali, in cui chiedono che non venga instradato. Vive come un rifugiato - non prende parte alla vita della Vienna del tempo. Lì Lukacs ristudia seriamente Marx, e pubblica dei saggi sulla rivista Komunismus (siamo tra la fine degli anni '10 e l'inizio degli anni '20).
Questi testi vengono raccolti e pubblicati nel 1923 nel primo testo dove viene proposta un'alternativa hegeliana, post-seconda Internazionale, e questo libro è Storia e coscienza di classe. Questo testo è considerata "l'origine del marxismo occidentale".
Esistono vari modi di adottare l'espressione "marxismo occidentale":
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in un'opera di Merleau Ponty, Le avventure della dialettica, il termine viene usato per descrivere il marxismo hegeliano di Lukacs, come viene esposto in Storia e coscienza dei classe del 1923 che diventa il punto di riferimento dei vari marxisti nel '900.
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in modo più generale, per descrivere il marxismo che si fa a Ovest (Ovest dell'unione sovietica) - nella Terza Internazionale, a guida stalinista. Quindi un comunismo non stalinista ed eterodosso rispetto alle prerogative della Terza Internazionale. Questa nozione di marxismo occidentale è trattata in un altro testo, pubblicato negli anni '60 di Perry Anderson, uno storico inglese.
Cerchiamo ora di vedere quale operazione viene fatta da Lukacs per rinnovare il marxismo dando senso alla Rivoluzione Russa e risolvendo a livello teorico i vari problemi emersi nella Seconda Internazionale.
3. Essere marxisti significa adoperare il metodo dialettico olistico
Uno dei saggi di Storia e coscienza di classe si intitola Cosa significa il marxismo ortodosso - lui intendeva la domanda in senso normativo: cosa dovrebbe voler dire marxismo ortodosso? La risposta che d==a è totalmente kautskiana, anti-revisionistica, cioè rivoluzionaria. Va cambiata l'accezione di marxismo ortodosso come marxismo scientifico==.
Risposta: essere marxisti oggi è tutta una questione di metodo. Non c'è una singola tesi di Marx che definisce il marxismo, ma per essere marxisti bisogna adottare il metodo della dialettica hegeliana nell'interpretazione marxiana.
Non c'è nessuna tesi di Marx che non si possa mettere in discussione.
Lukacs descrive il metodo come l'assunzione del punto di vista della totalità, rispetto ai singoli fatti. Dal punto di vista epistemologico, è quello delle singole scienze speciali - o l'idea che i fatti si diano soltanto nell'intero.
Abbiamo già visto l'olismo epistemologico in autori come Neurath per esempio.
Il significato di un singolo fatto significa che ogni fatto si comprende solo alla luce delle circostanze sociali e storiche in cui avvengono. I riformisti assumono invece il punto di vista dei singoli fatti (intelletto inteso in senso hegeliano e contrapposto alla ragione), concentrandosi su piccole battaglie. Ad assumere il punto di vista dei singoli fatti è pensiero borghese: se il punto di vista hegeliano è quello dialettico che comprende la totalità, e dal lato opposto c'è il pensiero borghese, il quale assume i singoli fatti e nella prassi lotta nelle singole riforme. I bernsteiniani sono rappresentanti del pensiero borghese.
4. Il metodo dialettico si applica solo alle scienze dello spirtio
Va bene, con Weber e Dilthey, la superiorità e l'autonomia delle scienze dello spirito. Pensa che il metodo dialettico debba essere collocato nell'intera totalità - questo si applica soltanto alle scienze dello spirito; ==il metodo dialettico non si applica alle scienze della natura.==
La separazione metodologica tra scienze dello spirito e scienze della natura è basata anche sul fatto che, se nelle scienze della natura emergono delle legittime contraddizioni, che portano ad esempio a cambiare teoria, cioè quando "le cose non quadrano" bisogna cambiare teoria, mentre ==lo statuto delle contraddizioni per come vengono intese dalle scienze dello spirito è differente==.
Quando emergono delle contraddizioni in una [[totalità sociale]], non c'è niente che non va, non c'è nessuna teoria da cambiare.
Come sappiamo, nella dialettica emergono delle contraddizioni.
"Ciò che distingue in modo decisivo il marxismo dalla scienza borghese non è il predominio delle motivazioni economiche nella spiegazione della storia, ma è il punto di vista della totalità. La categoria della totalità, il dominio determinante ed onnilaterale dell'intero sulle parti è l'essenza del metodo che Marx ha assunto da Hegel riformulandolo in modo originale e ponendolo alla base di una scienza interamente nuova".
G. Lukacs, Rosa Luxembourg marxista, 1921
Lukacs, a differenza di alcuni suoi compagni marxisti, non rinunciò mai alla sua posizione, rimase sempre dal lato dell'Unione Sovietica, praticamente.
Famoso per la frase che La peggiore forma di socialismo è meglio della migliore forma di capitalismo.
Questo ha portato alla rimozione di Lukacs dal canone accademico. Questa "sanzione" riguarda però soltanto gli scritti del suo periodo marxista, e non gli scritti di critica letteraria pre-storia e coscienza di classe, che vengono ancora insegnati nei corsi di letterature comparate.
5. La reificazione
Una macchina filatrice di cotone è una macchina per filare il cotone. Soltanto in determinate condizioni essa diventa capitale. Sottratta a queste condizioni, essa non è capitale, allo stesso modo che l'oro in sé e per sé non è denaro e lo zucchero non è il prezzo dello zucchero.
K. Marx, Lavoro salariato e capitale, 1849
Possiamo analizzare a livello semantico l'espressione "macchina filatrice". Cioè si sviluppa una discussione a partire dal problema di qual è il significato della parola macchina filatrice.
Dal punto vista borghese, quello dell'intelletto (Verstand), cioè che riconosce singoli fatti isolati secondo Hegel, una macchina filatrice è solo una macchina per filare il cotone.
Se assumessimo il punto di vista disciplinare dell'economia politica classica è uno strumento per aumentare la produttività del lavoro; grazie alla macchina filatrice potremmo filare molti capi in più.
I Manoscritti economico-filosofici di Marx vengono introdotte solo negli anni '30.
In Lukacs c'è una rielaborazione di questa idea, nella formulazione del concetto di reificazione (poco usato da Marx). Secondo Lukacs il feticismo delle merci è parte di un processo molto più ampio che riguarda ogni processo della realtà sociale, che è un processo di reificazione, trattare processi come se fossero cose.
Heidegger è uno dei lettori [[20250127135900|Storia e coscienza di classe]]; il concetto sbagliato di ==essere come semplice ente==, cioè concepito solo come cosa di fronte a noi; questo è in fin dei conti un'interpretazione del concetto di ==Reificazione==. Essere e Tempo è del 1927, Storia e coscienza di classe è del '23.
Ribadiamo come il punto di vista borghese considera gli eventi come singole "cose" davanti a sé, cioè come semplici presenze: la macchina filatrice, dal punto di vista borghese, non è altro che una macchina per filare il cotone.
Questo punto di vista è associato a una prospettiva contemplativa: c'è un rapporto tra il soggetto che conosce e i vari oggetti; concezione che poi Heidegger avrebbe riportato criticando il cartesianismo e la filosofia della presenza.
5b. Definizione
==La reificazione è trattare come cose naturali una serie di processi storici in realtà determinati dalla realtà storica, separandole in questo modo dal soggetto che conosce, che viene visto come soggetto che non agisce, e cioè in maniera contemplativa, come se non fossimo coinvolti noi stessi nelle nostre pratiche sociali con la nostra macchina filatrice.==
La classe borghese assume il punto di vista borghese perché:
- gli conviene
- ha una falsa coscienza, cioè tende a vedere il mondo come stati di cose naturali: le cose stanno così naturalmente
6. La macchina filatrice come capitale.La contraddizione semantica insita alla prospettiva olistica semantica. Il cambiamento del significato in rapporto alla totalità.
Da una negazione si può derivare qualsiasi cosa.
Vediamo come intervengono i ==concetti di dialettica e di contraddizione== all'interno della concezione lukacsiana, a livello logico, parliamo di una ==contraddizione logica==.
La macchina filatrice non è solo una macchina; dipende dal contesto epistemico, semantico, storico-sociale in cui la collochiamo. Collocandola in una prospettiva olistica dal punto di vista semantico, noi pensiamo che ==la macchina filatrice dipenda dalle relazioni che essa ha con altri oggetti==.
È richiesto di far variare i contesti semantici in maniera dinamica.
Se la macchina filatrice è anche altre cose, cioè se definiamo la macchina filatrice come qualcosa che è ma anche come qualcos'altro, nella realtà stessa c'è una contraddizione ($p$ e non p), $e$ non ==solo in senso metaforico==; la contraddizione è semantica ed è contenuta nella realtà, riguarda la realtà. C'è una determinazione in senso hegeliano per cui la macchina è qualcosa, ma è anche un'altra cosa, quindi c'è una contraddizione che va superata.
Tra le tante cose che la macchina filatrice è, ==c'è ciò che la macchina filatrice è essenzialment==e. C'è un'identità della macchina filatrice, quella che noi possiamo cogliere se assumiamo il punto di vista della totalità sociale entro la quale la macchina filatrice si colloca.
==Se la macchina filatrice è colta nella realtà sociale di cui fa parte, scopriamo che l'essenza della macchina filatrice è di essere capitale. ==
Noi possiamo cogliere l'essenza della macchina filatrice, tra tutte le cose che la macchina filatrice è. Tra tutte le cose ciò che la macchina filatrice è essenzialmente è capitale.
A questo punto i discorsi che diventano possibili sono molte altri: la nozione di reificazione, di accumulazione di capitale, di sfruttamento di lavori tessile. La nozione quindi cambia semanticamente a seconda del significato che attribuiamo alla nozione di macchina.
Quando la classe borghese pensa che il dato immediato sia la realtà più vera - ma commette un errore ingenuo, che può essere corretto se assumiamo il punto di vista della totalità.
Se si fa invece interagire dialetticamente questo termine con il suo significato empirico, allora a quel punto questa teoria filosofica ha una reale capacità di emancipazione.
Il pensiero borghese non è il pensiero dei borghesi, ma è il pensiero dell'intelletto nel senso di Hegel, cioè che isola parti isolate della realtà perdendo il significato della totalità.
Per la classe borghese assumere questo punto di vista è naturale, perché costituisce la possibilità per essa di auto-legittimarsi.
7. Il privilegio epistemico del proletariato.
Il proletariato è capace di cogliere la totalità sociale. Il privilegio epistemico del proletariato.
Lukacs aveva questa concezione della totalità perché qualcuno nella storia aveva già assunto il punto di vista della totalità.
Per Lukacs c'è un soggetto che in grado di cogliere la totalità sociale. Attenzione: la totalità non è l'insieme di tutti i fatti sociali (un cattivo infinito secondo Hegel). Questo soggetto è il proletariato.
Il proletariato non è il singolo proletario; non è lui a dover assumere una prospettiva olistica.
Il proletariato è in grado anche dal punto di vista teorico di assumere il punto di vista della totalità. Qui Lukacs va oltre Marx; che pensava che i proletari, il proletario come soggetto universale, non avesse altro da perdere che le proprie catene, e sono liberi di creare una società diversa per tutti.
Lukacs spiega perché proprio il proletariato è il soggetto in grado di cogliere la totalità sociale nei suoi aspetti essenziali, comprendendo la contraddizione principale, conoscendo se stesso, ossia diventando consapevole di sé e assumendo una coscienza di classe.
Io sono quella classe sociale che ha il ruolo di classe sfruttata. Comprendendo se stesso come classe, il proletario comprende anche i meccanismi fondamentali alla base della produzione capitalistica.
Comprendere la propria identità
Il proletariato ha un privilegio epistemico in quanto è in grado, conoscendo se stesso, di conoscere la realtà sociale, nella sua contraddizione principale, all'interno di cui si colloca. Così facendo, riconosce (termine hegeliano) se stesso.
- Tutto questo non avviene a livello teorico-epistemico, ma a livello pratico. I==l riconoscimento del proletariato avviene nella prassi, cioè nell'attività rivoluzionaria.
==
Lukacs chiamava opportunismo il revisionismo bernsteiniano. Il termine tecnico usato dagli hegeliani è unità di soggetto e oggetto nella storia.
Assumendo questo punto di vista, il proletariato riconoscerà che nella macchina filatrice è essenzialmente capitale.
La prassi ha un doppio ruolo:
-
nella storia del proletariato: spiega perché nella storia il proletariato ha un accesso epistemico privilegiato.
-
nella storia del femminismo: nei testi di Sandra Harding sulla standing theory femminista c'è un esplicito riferimento a questi testi di Lukacs.
Che cos'è il soggetto della storia? Lukacs si riferisce esplicitamente agli ideal-tipi di Weber, cioè delle descrizioni in cui prendiamo in considerazione alcuni aspetti, che poi usiamo come definizioni.
8. Il proletariato è una sorta di idealtipo
Per molti aspetti il proletariato di cui parla Lukacs, soggetto epistemico privilegiato in questo racconto, è un idealtipo hegeliano. Una delle ragioni fondamentali per cui Weber introduceva gli idealtipi, era questo: la realtà è così multiforme e contraddittoria che abbiamo bisogno di semplificare per rendere i concetti non contraddittori.
Un marxista hegeliano però non sarebbe d'accordo con questa decisione, non si possono far sparire così facilmente le contraddizioni.
Probabilmente questo è un problema più teorico che pratico; anche se nella teoria coincidono, nella pratica Lukacs è più weberiano di ciò che si pensi, e Weber è più dialettico.
Adottando il punto di vista hegeliano della totalità, Lukacs risolve due problemi:
- problema del determinismo: considerare la teoria come "scientifica" significherebbe considerarla pensiero borghese.
- problema del materialismo storico: sposta completamente i termini della questione, laddove la lettura economicista del materialismo emergeva laddove si vedeva la realtà sociale come qualcosa che veniva spiegato da relazioni costitutive essenziali, orizzontali - fenomeni economici | relazione causale | fenomeni sociali, politici, ecc., la relazione esplicativa fondamentale non è più quella orizzontale, ma quella che è la relazione tra la parte e l'intero sociale di cui essa è parte; è una relazione multiforme tra una parte e l'intero - la motivazione economica non ha più nessun privilegio, nelle diverse totalità che si vedono nel campo sociale.
Rispetto a Weber, la differenza fondamentale sta nel concetto di avalutatività: per una filosofia come quella di Lukacs in cui la teoria e la prassi si mescolano, e la teoria è prodotta dalla prassi (il riconoscimento del proletariato di sé stesso in rapporto alla totalità), il concetto di avalutatività non esiste.
9. L'antieconomicismo di Lukacs
Secondo Lukacs, Il proletariato può cambiare l'intero sistema con la [[prassi]].
Lukacs risolve il problema dell'[[economicismo]] - spiegazione unilaterale della storia in termini economici; ==la relazione esplicativa è quella tra il tutto sociale di cui il proletariato fa parte; in questo senso il marxismo lukacsiano non è economicista; non c'è una parte che viene spiegata solo nei termini di un'altra parte. ==
10. La posizione weberiana nel dibattito scienze natura-scienze spirito
Lukacs prende poi posizione assumendo una posizione weberiana nella disputa scienze della natura scienze dello spirito; riguardano l'ambito sociale e non le scienze della natura; se troviamo una contraddizione nelle scienze della natura dobbiamo cambiare teoria; ==è invece naturale trovare una contraddizione nelle scienze storico-sociali==.
La distanza da Weber è invece molto profonda sul tema della avalutatività; la teoria di Lukacs per cui puoi avere conoscenza dell'intero se assumi un certo punto di vista che è quello della tua identità e dalla prassi con cui tu agisci nel mondo, non può esserci nessuna avalutatività. ==I fatti, cioè, sono sempre incrociati ai valori==.
Storia e coscienza di classe viene totalmente condannato dalla Terza Internazionale, l'internazionale comunista o COMINTERN, che va avanti fino al '43 ed è a guida sovietica.
Jinovief (???) per nome del comintern condanna il testo come un testo idealista e non materialista, dunque contrario all'ortodossia.
In un certo senso questa accusa era vera perché metteva al centro il metodo di Hegel.
Negli anni '30 Lukacs si sposta a [[Mosca]], sono gli anni delle purghe staliniane. Sopravvive cambiando anche i suoi interessi intellettuali fondamentali; scrive cose di filosofia che verranno pubblicate più tardi, come Il giovane Hegel e i problemi della società capitalistica, ma le cose che vengono pubblicate sono testi di letteratura che evitano argomenti scomodi.
Thomas Nagel, Point of view from nowhere
Dopo la guerra torna in [[Ungheria]]; [[Stalin]] muore nel 1953, c'è la destabilizzazione e il XX Congresso del partito comunista, con la denuncia di alcuni crimini di Stalin. In Ungheria nel '56 c'è un tentativo di rivolta a cui Lukacs partecipa - il tentativo finisce con i carri armati che arrivano in Ungheria. L==ukacs viene deportato in Ungheria==.
Nel '[[1967]] gli verrà concesso di tornare in patria a patto di non assumere ruoli pubblici. Prima di morire scrive L'ontologia dell'essere sociale (1971), considerato il suo capolavoro.
11. Il metodo dialettico contrapposto al settarismo
Lukacs non cambierà mai idea sul suo riferimento hegeliano, sull'idea di totalità.
Nell'ontologia dell'essere sociale si parla della totalità come complesso di complessi, un modo che Lukacs ha per parlare della totalità sociale, sottolineando in modo particolare l'esistenza di sotto-totalità parzialmente autonome.
Questa autonomia diventa sempre più importante quando Lukacs si pone il problema di cosa è successo in Unione Sovietica; c'è un modo giusto e uno sbagliato per rapportarsi alla totalità:
-
quello giusto è il modo dialettico, che è in rapporto con le varie sotto parti di cui la totalità è composta, e vede parziali spazi di autonomia.
-
il modo sbagliato di rapportarsi alla totalità è quello di correlare in maniera diretta e immediata il fenomeno o processo che stiamo indagando con la totalità sociale di cui fa parte.
Lukacs chiama [[settarismo]] questo modo sbagliato di operare.
12. La [[letteratura]] può assumere il punto di vista della totalità
[[Thomas Mann]] e altri autori come [[Balzac]] e [[Tolstoj]] hanno la capacità di darci il punto di vista della totalità - in modo analogo al proletariato, ma per ragione diverse, non tramite una auto-conoscenza.
Hanno una capacità di narrare e non di descrivere - autori come Zola sono bravissimi a descrivere, in Germinal Zola si inventa dei personaggi e li colloca in un teatro che ha descritto.
Ma narrare è qualcosa di più di descrivere; il rapporto che c'è tra i personaggi che si muovono è un rapporto molto più stretto; quei personaggi sono l'incarnazione di quel contesto, è una storia davvero realistica - queste sono le migliori forme di realismo secondo Lukacs - ci fanno vedere gli aspetti essenziali della realtà sociale che descrivono.
Lukacs ha in mente I Buddenbrook quando dice che quello è un esempio perfetto del narrare e non del descrivere.
==Comunque, essere settari significa considerare in modo parziale, significherebbe non leggere Thomas Mann perché è un autore borghese==, oppure criticarlo, censurarlo, perché da un punto di vista ortodosso marxista, è un autore borghese, allora non leggiamolo.
La mediazione è la chiave metodologica fondamentale per considerare gli eventi.
Lukacs continua a scrivere così anche quando l'ortodossia marxista non è più quello che viene detto "volgare" materialismo (il marxismo della II Internazionale), ma il Marxismo dialettico sovietico, in cui ==la dialettica non si applica solo alla storia ma anche alla scienza==.
Lukacs verrà quindi messo da parte dai suoi, e anche dai suoi avversari.
maccartismo
Mach
- Sostenitore di un [[fenomenismo]] per cui i fenomeni non sono meno reali di un oggetto percepito attraverso i sensi.
- Schlick non è d'accordo. Bisogna condividere un'interpretazione realistica della cosa in sé.
Maestro
Magia
Malattia mortale della Disperazione
Malthus
Opere
Manifesto del circolo di Vienna
Il manifesto del circolo di Vienna: empirismo logico
Nel '29 per ringraziare Schlick scrivono il Manifesto del circolo di Vienna: ==La concezione scientifica del mondo==. Le caratteristiche fondamentali di questo manifesto
Ci sono delle figure di riferimento, gli dei del pantheon sono
- Russell
- [[Einstein]]
- Wittgeinstein
Filosofia amica della scienza
C'è l'idea che la [[filosofia]] deve essere amica della [[scienza]], la scienza contemporanea, all'avanguardia, loro per esempio conoscevano bene gli ultimi sviluppi della logica (Wittgeinstein) e gli ultimi sviluppi della fisica (Einstein).
Dal punto di vista politico, uno spirito liberale, progressista, non dogmatico.
Empirismo logico
Dal punto di vista filosofico, difendono una forma di [[empirismo logico]]. È un pensiero molto diverso dall'[[empirismo]] classico, per cui tutti i dati che non vengono dall'esperienza, dunque la metafisica, non sono validi.
Metafisica insensata
La posizione dei membri del circolo di Vienna è più radicale: la metafisica non è falsa, ma è insensata ([[empirismo logico]]). Seguono il Wittgeinstein di un Tractatus ridiscusso con Wittgeinstein, secondo il modo in cui Wittgeinstein rielabora le sue teorie: l'idea semantica fondamentale del Tractatus per cui si conosce una cosa se si sa che cosa succede se essa è vera, ma Wittgeinstein aveva ==cambiato la sua posizione trasformando la sua teoria in una teoria verificazionista, cioè se una proposizione è sensata, non bisogna solo sapere cosa succede se è vera, ma va anche replicata==.
La metafisica non viene criticata solo perché non è verificabile, e dunque insensata, ma anche per ragioni sintattiche. Il modo in cui gli empiristi logici parlano di sintassi e analogo al modo in cui in quegli anni Wittgeinstein intende grammatica: le regole d'uso.
**Critica logica-sintattica alla metafisica*:
Sulla base di un criterio di significanza empirica; Carnap muove una critica contro la metafisica e in particolare contor Heidegger. Heidegger aveva scritto che
il nulla nulleggia.
Carnap critica Heidegger sul piano logico-sintattico.
Il nulla nulleggia. In italiano la parola nulla è un avverbio, e non un sostantivo. Il "nulleggiare" è un predicato, che esprima una proprietà. Heidegger sta predicando una proprietà di un avverbio, e questa cosa non si può fare, a meno che Heidegger non dica che sta usando la parola Nulla in un modo particolare, nuovo. Però va spiegato in che modo la stai usando.
Visto che la metafisica espressa da Heidegger non fa questo, si commette un errore logico, sintattico, grammaticale.
Qui non è gioco una tesi specifica, ma uno stile filosofico. Potremmo dire che Heidegger non ha commesso alcun errore; si potrebbe dire infatti che esistono definizioni esplicite e definizioni implicite; potremmo dire che Heidegger stava fornendo una definizione implicita del termine nulla.
Lo stile causa distanze più grandi che le singole tesi - c'è un incompatibilità di fondo, un modo di intendere i significati in modo diverso.
Manifesto del Partito Comunista
-
Pubblicato nel 1848
-
Scritto su incarico della Lega dei comunisti, nei giorni della Rivoluzione di Febbraio a Parigi.
La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi [...] lotta che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutte la società o con la comune rovina delle classi in lotta.
~ Karl "Carlos" Marx
-
La borghesia ha una funzione storica "sommamente rivoluzionaria". Ha il merito di aver generato una [[secolarizzazione]] del reale bandendo la [[magia]] e la religione con la sua [[ragione]] calcolante.
-
Questa condizione di costante rivoluzione sta però sfuggendo di mano alla classe borghese; con il Progresso, arriva anche l'incremento e l'accelerazione delle tecnologie con cui la borghesia domina il mondo.
-
Tuttavia il [[capitalismo]] è soggetto a [[periodiche crisi di sovrapproduzione]].
-
Il capitale genera troppa civiltà ed esercita una forma di vandalismo sulla [[storia]].
-
La borghesia crea il suo seppellitore, ossia il proletariato.
-
La borghesia:
- È la prima classe nella storia che non riesce nemmeno a sostentare il proprio [[schiavo]], perché lo schiavo è costretto a nutrirlo.
- Concentrando il proletariato in masse operaie, come avviene nelle [[fabbriche]], strappa i singoli proletari al loro isolamento.
-
Questo Manifesto mette capo ad una [[scienza della storia]] [...], cioè un movimento storico che si svolge sotto i nostri occhi.
-
La società da realizzare si presenta come un'associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti.
Mano invisibile
Manoscritti economico-filosofici
-
Determinate le nozioni di:
- [[salari]]
- [[rendita]]
- Profitti
- [[proprietà privata]]
- [[denaro]]
- [[divisione del lavoro]]
-
Pubblicazione solo nel 1932
-
Lettura della [[20250127135977|Fenomenologia dello Spirito]]:
- ci sono errori strutturali, come mantenersi nell'orizzonte astratto dell'autocoscienza
- concetto di [[lavoro]] viene rivalutato con il concetto di [[oggettivazione]].
Oggettivazione e alienazione, lavoro
- ==Oggettivazione==: viene rinominata [[alienazione]], rivalutata in modo normativo.
- ==L'[[uomo]] è un animale che vive per lavorare, cioè si realizza attraverso il lavoro. Questo è il postulato fondamentale generale dell'[[antropologia]] marxiana.==
- L'uomo è alienato dal lavoro:
La svalorizzazione del mondo umano cresce in rapporto diretto con la valorizzazione del mondo delle cose.
Marx, Manoscritti economico-filosofici
- Quattro aspetti dell'alienazione:
- Rapporto con l'oggetto
- Rapporto con la produzione
- Rapporto con sé stesso
- Rapporto con il genere umano
Proprietà privata
==+ La proprietà privata: non è il fondamento della alienazione, ma la conseguenza==:
come il fondamento, la causa del lavoro alienato ne è piuttosto la conseguenza; allo stesso modo che originariamente gli dei non sono la causa, ma l'effetto dell'umano vaneggiamento
- Marx rimprovera agli economisti classici come Ricardo e Smith di accettare passivamente lo stato di cose presenti senza volerlo cambiare. Bisogna invece intende la realtà in modo dialettico.
Il comunismo
- Comunismo: "il ==ritorno all'essere dell'uomo per sé== come essere sociale, cioè come umano ritorno completo, fatto cosciente, maturato entro tutta la ricchezza dello svolgimento storico sino a oggi. È la soluzione dell'enigma della storia [...] consapevole di essere questa soluzione.
Marburgo
Marcuse
marginalismo
- il marginalismo è anti-marxista
- il marginalismo ==critica la Teoria del valore-lavoro==
- non si concentra sulla distribuzione ma sulla scarsità
- calcolo dell'homo oeconomicus sull'[[utilità marginale]]
- non più political economy ma economics
Jevons, Robbins, Pareto
Negli anni '70-'80 dell'800, all'interno dell'economia politica si sviluppa la corrente del marginalismo, che include Stanley Jevons, Robbins, [[Menger]] e [[Walras]]. C'è la mossa di applicare l'individualismo metodologico alle questioni economiche.
La seconda generazione dei marginalisti comprende Marshall, Bohm von Bawerk e [[Pareto]]. Negli anni '80 e '90 questo modo di fare economia diventa dominante.
Il costo di un bene è superiore al suo valore
Ricardo aveva formulato la teoria del valore-lavoro, ripresa da Marx. [[Obiezione alla teoria del valore-lavoro]]: il costo di un bene a volte è molto superiore al suo valore, o alla quantità di valore incorporato in quel bene. Siamo disposti a pagare di più qualcosa secondo le circostanze. Non è il valore/lavoro che conta per determinare il prezzo della merce, ma il singolo individuo (considerato come produttore e consumatore). Il valore cambia a seconda delle preferenze fatte dal singolo individuo, l'agente economico, ossia l'homo oeconomicus che calcola le sue preferenze.
Concezione soggettiva (e non oggettiva) del valore
C'è una ==crisi teorica dell'idea del valore-lavoro== - si ha un passaggio da una concezione oggettiva ad una soggettiva del valore. Questi autori proponevano una teoria anti-marxista, che aboliva termini come sfruttamento, lotta di classe, classe sociale.
La teoria non è più come Smith e Ricardo il cui problema fondamentale è come distribuire, ma l'enfasi è sulla scarsità.
Utilità marginale
La domanda fondamentale è: qual è il modo fondamentale di dividere le risorse?
Gli agenti razionali calcolano l'[[utilità marginale]], cioè se== il sacrificio che compiono e maggiore o minore del bene che otterranno==. Questo procedimento sociale, può essere calcolato dalla teoria.
Si può calcolare il punto naturale dei salari, dei profitti, ecc. La domanda è: qual è il punto di equilibrio se consideriamo gli agenti come formulatori di preferenze?
Se Ricardo parlava dell'economia come political economy, nel Novecento si inizierà a parlare di [[economics]], una scienza che fa dei calcoli, scienza esatta.
Anche se il marginalismo nasce in opposizione al [[marxismo]], entrambi si presentano come teorie davvero scientifiche. Per Kautsky come per Pareto, la parola chiave è [[20250127135736|scientificità]].
Martin Kusch
Marx
Bio
- Diventa Direttore della [[20250127135758|Gazzetta Renana]] nel 1843
OpereMarx 1818 - 1883
-
Differenza tra la filosofia della natura di Democrito e di Epicuro, 1841
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Manoscritti economico-filosofici, 1844
-
Tesi su Feuerbach, 1845
-
==Ideologia Tedesca==, 1845-1846 (pubblicata 1932)
-
==Grundrisse==, 1857-1858 - Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica
-
Per la critica dell'economia politica, 1859
-
Il ==Capitale== (I libro), 1867
-
Nella sua valutazione della sinistra hegeliana viene influenzato da Trendelenburg e Ludwig Feuerbach, entrambi, come sappiamo, critici di Hegel.
-
Nella filosofia hegeliana c'è uno Scambio di soggetto e predicato: i prodotti dell'agire umano sono incarnati in uno Spirito superiore che sarebbe indagabile solo dall'Assoluto, nella prospettiva di Hegel.
Prende da Ricardo e Smith i concetti chiave dell'economia, cioè:
- classi sociali
- fattori di produzione
- reddito sulla base dei fattori produttivi
Il confronto con l'[[economia classica]].
Nel 1844 inizia il confronto con gli economisti classici, in particolare Ricardo, Smith e Malthus. ==Malthus viene disprezzato da Marx== in quanto sosteneva di poter dimostrare la crescita della popolazione in rapporto alle risorse come una legge scientifica, dai quali derivava che i poveri dovevano soffrire. Da queste letture ridetermina i concetti di:
- [[classe sociale]]
- [[fattori di produzione]]
- [[reddito]] sulla base dei fattori produttivi
Dalla lettura di questi testi, Marx compone i [[Marx/Opere/Manoscritti economico-filosofici]] del 1844.
Marx rimprovera a questi economisti di accettare passivamente lo stato di cose presenti senza volerlo cambiare. Bisogna invece intende la realtà in modo dialettico.
Proudhon aveva scritto La filosofia della miseria; Marx da giovane scrive La miseria della filosofia. Lo fa perché sostiene che per la lotta in difesa del movimento operaio bisogna avere rigore. Marx prende le distanze dal [[socialismo utopistico]] di Proudhon.
Non si può parlare di appropriazione indebita del lavoro da parte del capitalista; la sua azione è svolgimento coerente del modo di produzione capitalistico.
Il [[lavoro]] è diventato [[merce]]. Il valore della merce-lavoro è dato dal tempo socialmente necessario per produrla.
Lavoro vivo è quello che il capitalista paga in forma di capitale variabile; corrisponde al lavoro veramente svolto dai lavoratori e pagato dal capitalista; è variabile perché i salari crescono e si abbassano.
Il [[lavoro morto]] è il lavoro che c'è stato un tempo, che è servito per esempio per produrre i macchinari; il plusvalore dipende interamente dal capitale variabile, dal lavoro vivo. Forse qualcosa di simile a quello che Ricardo aveva chiamato consumo necessario, ma considerato dal punto di vitsa del lavoratore e non del capitalista.
Il pensiero di Marx è un intreccio di [[antropologia filosofica]], [[teoria economica]], una teoria scientifica della società, una [[filosofia della storia]] e un programma di azione politica.
Marx partecipa alla [[Prima Internazionale]] (1864-1876), un insieme di gruppi politici legati al movimento operaio - Marx partecipa ai lavori, è una delle personalità di spicco.
Il lavoro è l'essenza dell'essere umano
Il lavoro è un'attività di trasformazione della natura, come trasformazione di sé e delle relazioni con gli altri. Il lavoro è l'essenza dell'essere umano.
La realizzazione di sé attraverso il lavoro nella società capitalistica non avviene, ossia il lavoro è alienato.
Manoscritti del '44: Critica a Hegel
Hegel non ha distinto a sufficienza tra [[oggettivazione]] e [[alienazione]].
- oggettivazione è il secondo momento necessario dello sviluppo dello Spirito, e, in quanto tale, l'oggettivazione attraverso il lavoro è l'essenza positiva dell'essere umano;
- alienazione è tipica di una fase particolare della storia dell'umanità, quella della società capitalistica. Il lavoro non appartiene al lavoratore nel [[modo di produzione capitalistico]], come aveva detto Ricardo.
Questa è la critica che Marx nei manoscritti del '44 rivolge a Hegel. Come rielabora invece i discorsi di Feuerbach?
Lettura di Ludwig Feuerbach: l'alienazione
Feuerbach ha spiegato meglio di tutti il meccanismo di ==alienazione==. Non è la religione l'origine dell'alienazione - l'origine dell'alienazione sta nell'ambito sociale. Ci sono due momenti di questa critica:
-
[[20250127136197|La questione ebraica]] (1843) - [[20250127136096|Bruno Bauer]] aveva scritto a proposito della negazione dei diritti di cittadinanza politica piena agli [[ebrei]], e aveva individuato il problema come un problema di alienazione religiosa. Marx dice la sua in questo testo del '43.
Secondo Marx, l'origine ultima del problema politico della mancanza di diritti politici degli ebrei è di tipo sociale. Per questo motivo tutti gli esseri umani possono diventare cittadini. Ci deve essere una emancipazione umana e non politica. -
Nei [[Marx/Opere/Manoscritti economico-filosofici|Manoscritti economico-filosofici]] (1844) affronta direttamente il problema. L=='origine dell'alienazione è di tipo sociale,== il prodotto del lavoro è preso dal capitalista.
Per una critica dell'economia politica (1859)
In una [[società pre-capitalistica]], si produce per vendere, e poi si compra. Si compra per soddisfare i bisogni, quindi è centrale in quella società il valore d'uso delle merci. (M-D-M)
Nella società capitalistica il [[denaro]] invece è centrale, e conta il valore di scambio, il prezzo della merce in vista della vendita. (D-M-D)
La [[divisione del lavoro]]. Nelle società piccole, come una [[famiglia]], cioè un accordo esplicito a priori, un rapporto diretto.
Nella società mercantile capitalistica non c'è nessuno a fare quell'accordo e a programmare. La divisione c'è, ma viene occultata.
==Il [[valore]] creato dagli esseri umani, nel contesto della società mercantile, può apparire come qualcosa di naturale e de-storicizzato==. La [[20250127135785|Mano invisibile]] può sembrare una forza naturale, che non appartiene a una certa fase storica, ma a qualcosa che c'è.
In questo caso, i rapporti sociali tra produttori prendono la forma di rapporti fra cose.
È solo il determinato rapporto sociale tra gli uomini che assume la forma fantasmagorica di un rapporto fra cose.
K. Marx, Il capitale. Libro primo, 1867
La [[merce]]
==La merce sembra una cosa semplice e piana, è molto banale fino a quando analizziamo il suo valore d'uso, ma quando diventa valore di scambio diventa un [[feticcio]].==
La merce è qualcosa di sensibilmente sovrasensibile.
Quella che ci sembra una relazione tra merci, è in realtà un rapporto tra umani, tra capitalisti e lavoratori. La [[realtà]] è un rapporto sociale, una relazione naturale tra cose. Essendo un rapporto sociale, essa è storica.
==Questa mistificazione è ciò che Marx chiamerà [[ideologia]].==
Da un lato, Marx incorpora la [[dialettica]] nella sua concezione della storia, dell'essere umano, e della società. Dall'altro, a differenza di Hegel, Marx parla anche di previsioni sul [[futuro]] dell'umanità. In questo Marx è più vicino ai positivisti.
Il marxismo del Novecento vorrà abbandonare l'anima positivista di Marx per concentrarsi sul lato hegeliano.
Vuole ==rovesciare la dialettica hegeliana==, dandone una interpretazione materialistica. Quando Marx parla di materia, in realtà [[secondo alcune interpretazioni]] ==sarebbe== 'storia' degli esseri umani, dunque Marx sarebbe un'idealista.
Per Marx il suo non è un materialismo volgare (e cioè feurbachiano) cioè settecentesco, ==ma un materialismo dialettico.==
Filosofia della storia e ideologia: l'[[Ideologia tedesca]] (1846, pubb. 1932)
[[20250127136037|Materialismo storico]]: non ci sono relazioni causali tra una sovrastruttura e un'altra, tutto è determinato dalla struttura economica. L'unica relazione causale è quella da [[struttura]] a [[sovrastruttura]].
L'Ideologia Tedesca è il testo dove meglio viene definito il [[materialismo dialettico]]. Questo testo è una ==critica al fatto che sono le idee e il pensiero a guidare il mondo, una critica all'idealismo.==
Marx fornisce anche il meccanismo esplicativo del motivo per cui si creano delle illusioni ideologiche nella società: le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti.
==La [[classe dominante]] dispone dei mezzi della [[produzione materiale e intellettuale]]. Sono i rapporti materiali dominanti prese come idee.==
L'ideologia si dice anche in un altro senso: come [[falsa coscienza]], [[feticismo delle merci]], costrizione ma occultata e mistificata nella società capitalistica.
Due suggerimenti di lettura per capire il materialismo storico:
Marxismo
Marx
Lukacs
[[Prima Internazionale]]
[[Seconda Internazionale]]
[[Terza Internazionale]]
Marxismo dialettico sovietico
==La dialettica non si applica solo alla storia ma anche alla scienza==.
Massima felicità
Massima pragmatica
Come raggiungere la chiarezza del pensiero? Attraverso la chiarificazione pragmatica.
La chiarificazione si attua grazie ad una [[20250127136158|Massima pragmatica]]:
Considerare quali effetti, che possono concepibilmente avere portate pratiche, noi pensiamo che l'oggetto della nostra concezione abbia. Allora l==a concezione di questi effetti è l'intera nostra concezione dell'oggetto.
Matematica
Matematica come ars characteristica
Cioè, la purificazione della matematica, diminuendo il numero di assiomi non dimostrati il più possibili e esplicitando le dimostrazioni.
[]
Matematici tedeschi
Materialismo
Materialismo dialettico
Materialismo storico
[[20250127136037|Materialismo storico]]: non ci sono relazioni causali tra una sovrastruttura e un'altra, tutto è determinato dalla struttura economica. L'unica relazione causale è quella da [[struttura]] a [[sovrastruttura]].
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McTaggart
Meditazioni Cartesiane
Mentalismo
- È la traduzione del platonismo in [[filosofia della mente]]:
il significato di una parola relativa al mentale identificato con un processo mentale
Per Wittgeinstein è una forma di superstizione.
L'attacco di Wittgeinstein contro il Mentalismo sta nell'Argomento del linguaggio privato.
Merce
- È un [[geroglifico sociale]]
- Diventa un feticcio
meta
[[anni]]
Autori
[[storia esterna]]
[[anticontrattualismo]]
[[antipositivismo]]
Studiosi
Metafisica
Metafora dell'Apparato Respiratorio
[[20250127135758|Gazzetta Renana]]
[[Metafora]]
Marx
Ehm, ehm...
"Si danno situazioni che determinano tanto le azioni dei privati quanto delle singole autorità, eppure sono tanto indipendenti da esse come l'apparato respiratorio"
metafora spaziale
metalinguaggio
metodo
Metodo dell'introspezione
Metodo di variazione
Ideato da Bolzano.
- Si considera una parte di una proposizione, per esempio una idea costituente, e si sostituisce con un'idea diversa.
- Esempio:
Caio è biondo
- Possiamo sostituire Caio:
- con qualcosa di appropriato, come Sempronio (che è un uomo come Caio
- con qualcosa di inappropriato, come triangolo (che è una figura geometrica)
- Alcune proposizioni sono universalmente valide.
metodo genetico
Metodo genetico-critico
Non solo Feuerbach cerca una spiegazione dettagliata della questione della religione, ma fornisce un metodo genetico-critico per fare questa operazione.
Genetico perché ricostruisce le cause, critico perché fornisce anche una valutazione dei fatti che sta indagando.
Nella valutazione, l'uomo innalza Dio e abbassa se stesso; e dove la fantasia è tutto la realtà è nulla.
Militanza politica
[[Ideologia tedesca]]
Mill
[[Logica e psicologia]]
[[Sistema di logica]
Glossario
Mill (1806-1873)
Bio
- Il padre James Mill era un amico di Bentham. Insieme, facevano parte di un gruppo di Filosofi radicali, riformisti radicali critici del [[riformismo moderato]] del partito whig.
- Depressione Depresso nel 1826-1827 - lo porta a cambiare idea sulla [[felicità]]: c'è un ==potente sentimento naturale che ci porta ad essere in unione con i nostri simili== e questo è un dato innegabile dell'esperienza.
- Mill inizierà una corrispondenza con Comte (1841-1847): arriverà ad aspirare ad una [[unificazione scientifica dei saperi]] funzionale alla [[riorganizzazione della società]].
- Ammira il Corso di filosofia positiva di Comte.
Mill e Comte
- Studia discipline che Comte non aveva considerato: [[economia politica]], [[psicologia]], [[meta/Logica/Logica]].
- Riconoscerà come inutili le ricerche metafisiche.
- Contro "sistematizzazione ad ogni costo" di Comte
- Contro tendenze autoritarie di Comte
- Mill e [[positivismo]]:
- ==accetta la [[religione dell'umanità]]==
- rifiuta la Chiesa positivista
- Secondo Mill, ==non si possono stabilire a priori principi dell'evidenza== e le teorie del metodo.
- Comte aveva sostenuto, contro l'[[induzione]], che i principi dell'evidenza erano a priori.
Mill e Bentham
- Bentham è un padre del rinnovamento inglese e un grande educatore ma anche "un mezzo pensatore" governato dal suo ==interesse personale==.
- Bentham ==non riesce a vedere l'uomo come essere che mira alla perfezione spirituale==: il mondo è solo un aggregato di persone in cerca del loro piacere.
- Bentham non aiuta gli individui a formare il loro ==carattere==.
Opere
- ==[[Positivismo/Sistema di Logica]] (1843): ==
- parte logica
- nozione di connotazione
- nozione di [[denominazione]]
- sostiene lo [[psicologismo]]: le leggi logiche derivano da regolarità psicologiche.
- parte morale
- [[logica normativa]] e non descrittiva
- [[20250127135998|Principi di economia politica]] (1848):
- Utilitarismo (1866):
- [[Sull'asservimento delle [[donne]]]] (1869)
L'empirismo di Mill
-
Empirismo: nessun asserto è completamente a priori. La [[matematica]] è fondata sull'esperienza.
-
Epistemologia: come Comte empirismo comtiano
-
Sociale: come Comte, la scienza al servizio della società
-
Politica: diverso da Comte, l'[[individuo]] è prioritario rispetto alla società.
-
Lettura da [[History of Ideas]]: l'[Utilitarismo]] è la teoria di [[filosofia morale]] per cui l'[[utile]] è a fondamento del giusto.
-
Lettura in senso "storia della filosofia": l'utilitarismo nasce prima del positivismo, e Mill nasce in seno a questa tradizione che aveva già tratti storici precisi.
Mitologia
Modo di produzione capitalistico
Monismo metodologico
Moore
#analitica
Etica e realismo
-
È un realista e un rappresentante del [[20250127136369|Realismo austro-britannico]]. Quindi: impostazione realistica brentaniana.
-
[[Clicca]] su [[20250127136369|Realismo austro-britannico]] per vedere i 5 punti fondamentali.
-
Interesse di tipo etico.
-
Autore di:
-
[[20250127135902|Una difesa del senso comune]]
Teoria della percezione
- Gli oggetti della nostra percezione non sono fatti o entità materiali, ma dati di senso.
- Come Brentano: i [[20250127136345|dati di senso]] sono oggetti degli [atti mentali](atto mentale), non sono dipendenti dagli atti mentali.
Realismo indiretto e diretto
- Dapprima sostiene un [[realismo indiretto]], per cui abbiamo conoscenza diretta dei [[20250127136345|dati di senso]] da cui poi inferiamo la conoscenza delle cose esterne.
[[20250127135902|Una difesa del senso comune]]: la concezione del mondo dai sensi è corretta.
Elenca una serie di Truismi:
- ==verità ovvie== come la terra è esistita per molti anni prima che il mio corpo fosse nato o io sono un essere umano
- di questi, possiamo essere sicuri di conoscerle, e anche che gli altri hanno una conoscenza altrettanto solida della cosa.
Morale
Natorp
Natorp: una lettura "oggettivista" di Kant
-
Il bro fa parte della Scuola di Marburgo
-
==Contro Cohen:==
- natura della conoscenza 1: è fondata oggettivamente: e la dimensione soggettivapuò essere ricostruita a ritroso.
- origine della conoscenza: primato della categoria di [[20250127135910|Categorie di relazione]].
-
Husserl vedrà in Natorp l'unico kantiano in grado di comprendere l'analisi fenomenologica della coscienza pura.
-
==Categoria di relazione==: il [[pensiero puro]] in quanto porre è istituire relazioni di carattere concettuale che non presuppongono i termini della relazione, ma ==li generano autonomamente==.
-
Il compito della conoscenza è determinare e specificare qualcosa che non può essere anticipatamente dato.
Naturalismo
Necessità
Neocriticismo
- scuole del neocriticismo:
- Scuola di Marburgo
- Cohen
- Natorp
- Cassirer
- Scuola del Baden
- Windelband
- Lask
- Rickert
- Scuola di Marburgo
Neokantismo
Postidealismo, neokantismo, neocriticismo
All'inizio dell'[[800]], abbiamo un Ritorno a Kant, anche detto neokantismo.
Significa che varie filosofie sentono il bisogno di confrontarsi con la filosofia di Kant.
Il ==primo invito== a a riprendere la strada del [[criticismo]] viene da Hermann ==von Helmholtz==, che è uno scienziato. Questo è significativo, perché ==Kant è l'unico filosofo che ha avuto un rapporto positivo con le scienze, in particolare con la [[fisica newtoniana]]==.
-
un [[postidealismo]], cioè quelli alternativi dell'800, gruppo a cui appartengono
- Trendelenburg (quell'aristotelico che aveva criticato Hegel)
- Herbart
- Lotze
-
un ritorno a Kant o [[neokantismo]]. Loro sono gli OG.
- Helmholtz
- [[Muller]]
- Kuno Fischer
-
un [[neocriticismo]] in Germania, diviso in
- scuole del neocriticismo:
- Scuola di Marburgo: si occupa di
- Cohen
- Natorp
- Cassirer
- Scuola del Baden: indagine sulle Geisteswissenschaften, sui valori e sulla cultura
- Windelband
- Lask
- Rickert
- Scuola di Marburgo: si occupa di
- scuole del neocriticismo:
In questo corso seguiamo da un lato la crisi e la dissoluzione dell’hegelismo, dall’altro l’avvento dell’egemonia della scienza. Il marxismo mette tra parentesi buona parte della dialettica hegeliana per rendersi pienamente positivista. Oggi parleremo del neokantismo, movimento della seconda metà dell’800 sviluppatosi in reazione all’egemonia della scienza.
C’è il positivismo trionfante, il fallimento della rivoluzione del 48 e la perdita della centralità della filosofia e tutto ciò fa avvenire in Germania quello che possiamo chiamare ritorno a Kant.
Avviene in vari luoghi in Germania e coinvolge personaggi eterogenei, tra cui Hermann von Helmholtz, un medico, un fisiologo, che cerca un rapporto più positivo della filosofia con le scienze naturali (come lo aveva Kant) e poi Helmholtz ritiene che la fisiologia stia scoprendo certe strutture innate, che ci sia un a priori fisiologico e che tutto ciò che facciamo anche a livello cognitivo è consentito da esse;
- poi abbiamo Kuno Fischer, che scrive due volumi su Kant, in cui intende la filosofia come dibattito sulla scienza in modo contrario a Hegel; e ancora [[Zeller]] e Otto Liebmann, che conia l’espressione “[[ritorno a Kant]]”.
Forse l’elemento più rilevante di questo ritorno a Kant è una Storia del Materialismo di [[Friedrich Lange]]**, opera di gran successo in cui la storia del materialismo viene letta kantianamente e in cui si riprende anche l’==a priori fisiologic==o di Helmholtz.
Perché il ritorno a Kant? Per rispondere al problema di impossibilità di centralità della filosofia, scalzata dalla scienza, e quindi si cerca un modo per ri-legittimare la filosofia, che torna a essere kantianamente intesa non come conoscenza del mondo, ma come modo di conoscere le condizioni a cui questa conoscenza possa verificarsi (il lavoro trascendentale kantiano diventa giustificazione della filosofia).
Questo ritorno a Kant degli anni 50-60 diventa poi un vero e proprio movimento filosofico autoconsapevole chiamato neokantismo o neocriticismo, si istituzionalizza negli anni 70 con due scuole, una è la scuola di Marburgo, l’altra è la scuola di Baden.
A Marburgo (Germania centrale) troviamo Cohen, Natorp e poi più avanti Cassirer (il filosofo più originale di questa scuola).
Alla scuola di Baden (zona di Heidelberg) troviamo Windelband e Rickert.
Dopo la riforma humboltiana della società, la filosofia a livello istituzionale diventa un qualcosa staccato dalle società, formato da una componente didattica e una di ricerca. La richiesta di legittimazione della filosofia corrisponde anche dunque a una sua ==professionalizzazione==. Questo discorso delle condizioni della possibilità della conoscenza riservato alla filosofia e questo movimento vanno per la maggiore fino alla prima guerra mondiale, spartiacque con cui poi le priorità cambiano.
Le due scuole inizialmente non sono conosce di far parte di uno stesso movimento, che declinano con alcuni punti in comune. In entrambe le scuole il ritorno a Kant è inteso anche come un suo ampliamento, anche se spesso i lavori neokantiani vengono presentati come commenti a Kant, lo stesso ==Windelband afferma che comprendere Kant significa andare oltre Kant==, sono tutti contrari ad una ortodossia kantiana (Natorp), in favore di una sua lettura dinamica; in effetti alcune idee sono anche rifiutate, ad esempio rifiutano una certa interpretazione della cosa in sé, la reinterpretano non come qualcosa di metafisico e inconoscibile, ma possiamo dire ==che esiste qualcosa che possiamo postulare come una teoria scientifica finale del mondo==.
Rifiutano anche la dicotomia sensibilità-intelletto, tendono a parlare di funzioni cognitive in generale, non amano l’idea che ci sia questa ricettività sensibile e che ci sia la peculiarità delle forme dello spazio e del tempo, tendono piuttosto a parlare di forme a priori rendendole più dinamiche. Pensano che la conoscenza abbia bisogno di elementi a priori che, però, non si danno una volta e per tutte, non sono definitivi come la pensava Kant.
L'a priori non può essere assoluto
In questo ritorno a Kant prendendo le distanze da Kant, nel caso di Marburg c’è l’idea che gli elementi a priori individuati da Kant vanno bene giusto con le scienze del suo tempo, un conto era la fisica newtoniana, un altro sarà, dice Cassirer, la fisica quantistica, un conto la geometria euclidea, un altro quella non euclidea, quindi non hanno senso nozioni assolute di a priori. Nel caso del Baden si crede che si possa trovare l’a priori anche a livello della conoscenza storica.
Nel fare questo questo i neokantiani prendono le distanze anche dal cosiddetto psicologismo, che sostiene che la logica si basa sulla psicologia; i neokantiani leggono la logica invece non come una disciplina empirica, e in questo prendono le distanze anche da Helmholtz e da Lange.
E tendono a interpretare anche Kant come antipsicologista, anche se riconoscono che quello non fosse un problema di Kant, ma un loro problema visto che stava nascendo la psicologia sperimentale e gli psicologi gli toglievano il lavoro.
Come funziona il metodo trascendentale? Si parte da una dato di fatto della scienza e ci si chiede come sia possibile. Cohen: com’è possibile che le cose siano come di fatto sono scientificamente?
Scuola del Baden
A Baden invece si sviluppa soprattutto la questione etica, per cui ci si pone le stesse domande ma riguardo ai ==valori==. Ci si chiede sempre quali sono le condizioni di possibilità di alcuni pezzi di cultura (valori, scienza, etc).
Oggetto del metodo: cultura. Il Baden si occupa delle Geistswissenschaften, le scienze dello spirito, contrapposte alle Naturwissenschaften, scienze naturali.
Una filosofia della scienza
Sia Marburg che Baden concepiscono la filosofia della scienza come una metodologia della scienza. La filosofia della fisica ad esempio non si chiede cosa sia la materia, ma come si possa conoscere la materia. L’==indagine centrale è quella sulla validità oggettiva della conoscenza==.
Scuola di Marburgo
Hermann Cohen: La teoria della conoscenza di Kant: la teoria della conoscenza di Kant non è empirica, non è psicologica o fisiologica, ma normativa. Cohen presenta il metodo dei Prolegomeni come il modello trascendentale di Kant, rifiuta una dicotomia troppo netta tra sensibilità e intelletto e poi scopre che una verità necessaria può essere falsa.
Paul Natorp è importante anche per gli studi di filosofia antica, ha dato delle letture critiche in senso kantiano di Platone.
Cassirer scrive una famosa storia della filosofia moderna e lavora a una teoria della creatività. Secondo Cassirer si può osservare che Kant aveva detto due cose sull’a priori, e cioè che l’a priori è costitutivo della conoscenza, che è giusto, e l’idea che questo elemento a priori fosse apodittico, fisso e universale, il che è sbagliato perché Kant non si era accorto che quegli elementi a priori che lui stava scoprendo erano contingenti e relativi alla sua epoca storica. Dunque la proposta di Cassirer (accettata anche dall’empirista logico Reichenbach) è ==sostituire l’a priori apodittico con uno dinamico==, che cambia nel tempo, relativo ai vari stadi della conoscenza scientifica. La scuola di Baden ha il suo centro fondamentale a Heidelberg.
Scuola del Baden
Windelband segna l’inizio di questa scuola con Metodo critico e metodo scientifico. Lui studia con Lotze, che scrive una Logica intendendola come la disciplina che studia la verità e la validità senza fornire una conoscenza empirica. C’è una validità che prescinde come stanno le cose nello spazio-tempo su un modello platonico. I suoi allievi ereditano questo modello parzialmente, rifiutano un essere trascendente in favore di un dover essere trascendente (Rickert), il che li rende neokantiani invece che platonici.
I suoi allievi sono d’accordo con Lotze che il lavoro che fanno non è empirico, a loro interessano i contenuti dei pensieri e non l’atto del pensare. Il che significa che dall’essere non può scaturire il dover essere, l’ambito delle norme è autonomo.
Windelband traccia le differenze tra le scienze storiche e quelle naturali, in particolare ==distingue tra scienze nomotetiche ed idiografiche, laddove le prime spiegano i fenomeni naturali tramite delle norme con carattere deterministico, mentre le seconde non permettono generalizzazione, a ma consentono di comprendere singoli eventi individuali==.
A contatto con i neokantiani si sviluppa di lavoro di Wilhelm Dilthey, spesso considerato anche il capostipite dello [[storicismo]] (di cui fanno parte anche Weber, Simmel e Spengler). Dilthey è importante perché scrive una Introduzione alle scienze dello spirito, in cui sostiene si possono comunque cogliere le condizioni di possibilità.
La prima differenza tra scienze dello spirito e naturali è l’==oggetto dell’indagine==, le prime infatti hanno come oggetto l’essere umano e le sue interazioni.
La seconda differenza è che ci sono in gioco tipi di esperienza diverse, infatti nel caso delle scienze naturali l’esperienza è in terza persona, mentre i fatti della società li esperiamo internamente, fondendo rappresentazione, sentimento e volontà.
Nel caso delle scienze naturali si spiegano i fenomeni in modo causale, mentre nelle scienze dello spirito c’è la comprensione che spiega il fenomeno in un’ottica non causale, ma teleologica, senza generalizzazioni.
neopositivismo
Neurath
È il fondatore del [[20250127136078|Primo Circolo di Vienna]]
#analitica
Nichilismo
Nichilismo morale
Niente è nascosto
Nietzsche
Autori
Schopenauer
Hegel
Rickert
Nietzsche
[[1872]]: [[La nascita della tragedia]] nello spirito della musica, ovvero grecità e pessimismo.
Negli anni '70 Nietzsche scrive quattro Considerazioni Inattuali.
Umano, troppo umano (1878) appartiene a questo periodo.
Karl Lowith aveva scritto il libro Da Hegel a Nietzsche. Porta una critica radicale a varie prospettive filosofiche.
- Nietzsche è un distruttore; quando muore D'Annunzio scrive per la morte del distruttore.
Difficile capire in Nietzsche quale sia la pars costruens; si capisce molto bene la pars destruens. - Nietzsche è anche un anticipatore. Le conoscenze sono infondate, questo sarà un grande tema del '900 che verrà variamente sviluppato.
Alcune filosofie importanti del '900 si porranno come interpretazioni e letture di Nietzsche.
La fortuna di Nietzsche inizia già quando è vivo, come era accaduto a Schopenauer - ma quando questo accade Nietzsche era impazzito.
Nietzsche nasce nel 1844 e studia [[filologia]], a 25 anni gli viene offerta una cattedra di filologia di lingua e letteratura greca.
Nel [[1872]] Nietzsche scrive un libro di stampo filologico, [[La nascita della tragedia]].
Ma Nietzsche scrive questo libro in un modo estremamente eterodosso, introducendo alcuni suoi interessi filosofici e culturali per spiegare la nascita della tragedia.
I filologi pensano che quello non è un libro di filologia.
Wilamowitz, che diventerà uno dei più grandi filologi tedeschi, squalificherà il libro come anti-scientifico.
1. Fase schopenaueriano-wagneriana
a. Schopenauer, Wagner e la nascita della tragedia
Nietzsche a questo punto si allontana dall'accademia; cerca l'ispirazione in Schopenauer, di cui era lettore, e in [[Wagner]].
Mostra questo suo allontanamento dapprima adoperando uno stile diverso, scrive le Considerazioni Inattuali, scritte come dei saggi di critica culturale.
Con lo stipendio che l'Accademia gli continua a dare, inizia a viaggiare e a scrivere.
Nietzsche è l'autore giusto per porre certi problemi ai filosofi che passano per la prima guerra mondiale.
b. La nascita effettiva della tragedia
[[1872]]: La nascita della tragedia nello spirito della musica, ovvero grecità e pessimismo.
C'è il tema filologico, l'interesse per la grecità. Il tema filosofico è lo sviluppo del genere teatrale nel mondo greco.
Nietzsche è amico di Wagner, che rappresenta la rottura con quel modo di vedere la grecità come il luogo mitico, idealizzato, dove andarsi a rifugiare.
Nietzsche in un testo tardo scriverà che tra noi e gli antichi sono crollati tutti i ponti, e sono rimasti solo degli arcobaleni del concetto; l'idea è che nella sua epoca c'è una idealizzazione del mondo greco, portata dal razionalismo filosofico, nato in Grecia, che messo in ombra uno spirito greco più autentico, più antico.
c. Apollineo e dionisiaco
Alla valutazione negativa del modo in cui la Grecia è stata idealizzata dal razionalismo e dall'[[intellettualismo]] dei filosofi, a questo Nietzsche propone una spiegazione alternativa, basata sull'idea che siano presenti due impulsi, due principi anzitutto estetici tra loro contrapposti, il cui intreccio plasma la cultura greca: l'[[apollineo]] e il [[dionisiaco]].
L'apollineo rappresenta l'armonia, l'ordine, la misura, e ha a che fare con l'equilibrio di un singolo individuo che vive in armonia; le rappresentazioni paradigmatiche dell'apollineo sono la scultura (in particolare di Fidia) e i poemi epici.
Il dionisiaco invece rappresenta il disordine, l'energia vitale, la libertà senza freni, gli eccessi e la violenza.
Dal punto di vista artistico, è rappresentato dalla musica.
La dicotomia apollineo-dionisiaco costituisce una riproduzione della dicotomia schopenaueriana tra mondo della rappresentazione e il mondo della volontà; il dionisiaco è una rivisitazione della volontà di Schopenauer.
Con una differenza sostanziale: che per Schopenauer il mondo dei fenomeni è una mera apparenza, un'[[illusione]]. Non è così per l'apollineo. Per Nietzsche il dionisiaco rappresenta un aspetto [[tragico]] della vita, ma l'apollineo è il modo in cui l'arte riesce a rendere per noi sopportabile la rappresentazione di quella tragicità.
Secondo Nietzsche la tragedia come genere letterario nasce come punto di equilibrio tra questi due principi.
Che il dionisiaco sia così fondamentale alle origini della cultura greca è un'ipotesi originale, che va al di là di un'ipotesi filologica - ha a che fare con la cultura che arriva fino a noi e addirittura con la metafisica.
Il dionisiaco ha il suo culmine nella tragedia di Eschilo; le cose peggiorano con Euripide, perché Euripide è un amico personale di Socrate.
Questo significa che [[Socrate]] - cioè la filosofia - sostituisce, o fa in modo che i poeti sostituiscano all'uomo tragico, così magnificamente nelle tragedie di Eschilo, l'uomo teoretico.
L'uomo teoretico è l'uomo che cerca di conoscere le ragioni per cui si deve comportare in un certo modo.
L'equilibrio tra apollineo e dionisiaco viene spazzato via da forme di razionalismo e di intellettualismo etico.
Il coro nelle tragedie di [[Euripide]] ha un ruolo ormai marginale, i personaggi sono sfaccettati, c'è una razionalizzazione del mondo e del soggetto introdotta da Platone.
I personaggi così intesi sembrano reali, ma in realtà sono solo delle maschere, che mascherano la realtà del dionisiaco.
Schopenauer e Wagner in questa fase:
Schopenauer per il dionisiaco e la volontà, Wagner invece secondo Nietzsche si è riappropriato dello spirito del dionisiaco grazie alla musica.
d. Considerazioni inattuali: l'allontanamento da Wagner e Schopenauer
Negli anni '70 scrive quattro [[Considerazioni Inattuali]].
Di queste 4, una è dedicata a Schopenauer e una a David Strauss
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La Prima considerazione inattuale è dedicata a Strauss, autore della [[Vita di Gesù]] - una critica degli intellettuali conformisti.
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La seconda è sull'utilità e sul danno della storia per la vita. Qui c'è la critica della storia come teleologia; la critica della storia come scienza (qui rivedrà le sue posizioni); l'idea della vita.
Nietzsche è capace di cambiare idea.
Negli anni '70 cambia idea rispetto a Schopenauer e Wagner.
Schopenauer aveva proposto una soluzione al problema della tragicità dell'esistenza attraverso il tema della noluntas, smettere di volere - e almeno in prima battuta Nietzsche non è d'accordo - non si deve rinunciare, non volere. La soluzione non è l'ascesi.
Nietzsche al contrario evidenzia il tema della volontà, non vuole certo spegnerla come voleva Schopenauer.
In questo periodo prende le distanze anche da Wagner; mentre il Wagner che era piaciuto molto a Nietzsche parlava di certa cultura pagana (Ciclo bretone es. Anello dei Nibelunghi) Wagner, in particolare con il Parsifal, introduce un interesse specifico per il cristianesimo.
Nietzsche arriva a pensare che la [[razionalizzazione]] che ha compromesso la tragedia ha avuto un culmine nel [[cristianesimo]]; in questo senso gli interessa criticare il cristianesimo - quando Wagner abbandona il paganesimo Nietzsche si allontana.
Tra la nascita della tragedia e le considerazioni inattuali abbiamo la fase schopenaueriano-wagneriana, già conclusa nella seconda metà degli anni '70.
2. Critica della morale e della religione: "fase illuministica"
Nietzsche valuta alcuni aspetti della storia come scienza in modo positivo. Ha in mente la critica della morale tradizionale e certi lavori del [[positivismo]]. Le indagini scientifiche del positivismo portano a spiegazioni causali e non razionali.
Nietzsche enfatizza come una spiegazione causale può diventare dominante rispetto a una spiegazione razionale.
In questa fase Nietzsche comincia a usare [[aforismi]]. Ma chi è il pubblico di un libro di aforismi? [[Zarathustra]] sarà Un libro per tutti e per nessuno, cioè per tutti coloro che trovano congeniale questo modo di pensare.
La filosofia diventa una sorta di questione personale.
==L'incompleto come l'efficace==. ==L'incompleto ha bisogno di essere completato, e questa operazione viene rimessa al singolo.==
La tesi fondamentali di questo periodo è che le idee e i sentimenti moderni, si presentano come qualcosa di ideale, sacro e ben giustificato razionalmente. Le origini sono oscure, indicibile, e comunque di tipo pratico, non teoretiche e hanno origine nei sentimenti umani.
[[Umano, troppo umano]] ([[1878]]) appartiene a questo periodo.
Nietzsche inizia così un lavoro scientifico per mostrare alcune illusioni della morale tradizionale.
Viene decostruito il soggetto che agisce in base a dei motivi.
Nietzsche fa questa operazione di smascheramento usando la scienza, lo dice. Parla di una storia naturale della morale, che metta in luce in modo nocivo la decadenza che nuoce alla vita (in Aurora).
==Al fondo della storia naturale della morale c'è qualcosa di non morale, di a-morale (Al di là del bene e del male).==
a. La gaia scienza
L'ideale scientifico cui Nietzsche vuole affidarsi è quello di una [[Gaia Scienza]]. I trovatori provenzali, cantori, cavalieri e liberi pensatori, si presentavano come i portatori di questa gaia scienza.
Nietzsche vuole scientificamente (positivisticamente) trovare le cause della morale del suo tempo. La scienza di Nietzsche emancipa e ha un rapporto con la vita, non è una scienza "morta".
Nella Prefazione alla 3a edizione della Gaia Scienza si parla della possibilità di vedere la scienza con l'ottica dell'arte, e l'arte con quella della vita*, una scienza che non è privazione dell'arte [...], che critica i valori tradizionali.
b. La genealogia della morale
Questa operazione ha il suo culmine in un'opera che si chiama [[La genealogia della morale]] ([[1887]]): la genealogia è l'operazione di ricostruzione (vedere i passaggi causali che hanno portato a qualcosa) e decostruzione (nel fare questo mettiamo in discussione che ciò che stiamo ricostruendo sia ciò che dice di essere) - un'origine puramente causale.
Questo dal punto di vista del metodo.
La [[morale]] ha origini genetiche, causali, che sono diverse da quelle che dicono di essere. Questa è la tesi fondamentale di Nietzsche.
Nietzsche considera i ==termini fondamentali della morale: buono e cattivo==. Nietzsche mostra come buono e cattivo originariamente (cioè nella ==Grecia arcaic==a) buono significa aristocratico, forte, ricco, di valore, di condizione sociale superiore. Nobile nel senso che appartiene a un gruppo dominante.
Cattivo (Schleckt) vuole invece dire volgare, debole, plebeo, popolare.
Questo è il modo in cui i due concetti erano trattati all'origine. La morale originaria era una morale aristocratica.
Socialmente, questa situazione ha creato un [[risentimento]]; l**==e persone che appartenevano al gruppo sociale dei poveri e dei plebei reagiscono==**, facendo ciò che noi potremmo chiamare una risemantizzazione dei concetti, cioè un ==ribaltamento dei valori==.
Buono diventa chi è paziente, chi è umile, chi è sottoposto. Attraverso il risentimento, l'invidia dei deboli impone alla cultura un riconoscimento dei valori. Ci si trova avere a che fare, dopo questo processo storico, con una ==morale degli schiavi. ==
Il cristianesimo è il caso paradigmatico della morale degli schiavi.
3. L'ultima fase: relativismo
La scienza storica è uno strumento di emancipazione; Nietzsche si accorge che la scienza è anche un grande problema filosofico-culturale che vuole affrontare come oggetto della sua attività critica.
Nell'ultima fase della sua vita Nietzsche mette in discussione l'oggettività del sapere, arrivando ad avere un ==orientamento relativista==-prospettivista.
Cosa vuol dire [[morte di Dio]]?
- Nietzsche sta anzitutto constatando che qualcosa è avvenuto: il processo di secolarizzazione - la ==religione cristiana non è più la guida degli esseri umani.==
- C'è un declino non solo del cristianesimo come fede, ma anche del suo presupposto filosofico: la ==tradizione metafisica della filosofia occidentale a partire da Platone. È finito un modo di pensare che fonda l'etica e la conoscenza su un principio ultimo auto-fondato==.
Nella Gaia Scienza, ciò che rimane di Dio è la scienza.
Oggi, di Dio c'è ancora l'ombra, e questa ombra è la scienza. ==La scienza è il nuovo Dio==. La scienza è l'ultima ombra di Dio, la nostra più duratura menzogna.
La fede nella scienza riposa su una fede metafisica. (La gaia scienza).
Attraverso il metodo genealogico Nietzsche mostra come a==nche ciò che sembra più solido nella nostra conoscenza in realtà è infondato==, e si basa in ultima analisi su considerazione pratica. Vale per il principio di identità, per la metafisica (idea di sostanza).
Nietzsche a questo punto arriva ad attaccare anche il positivismo.
-
Aforisma 347 Gaia Scienza: il mondo è divenuto di nuovo infinito, in quanto non possiamo scartare la possibilità che abbia infinite interpretazioni.
-
La volontà di potenza: Contro il positivismo, che si ferma ai fenomeni dicendo "ci sono soltanto fatti", io direi: no, appunto, i fatti non esistono, esistono solo interpretazioni.
Nietzsche ha valutato la portata della morale tradizionale, della conoscenza tradizionale.
Conseguenza principale di questo fatto (è venuta meno la guida religiosa, la morale tradizionale, la certezza della conoscenza scientifica) può sorgere un nuovo tipo di umanità.
a. Così parlò Zarathustra
Questa è la parola chiave di Così parlo Zarathustra, dove l'uomo nuovo è annunciato da Zarathustra.
L'uomo è qualcosa che deve essere superato. Adesso l'uomo lascia spazio a una nuova [[possibilità]].
Questo viene espresso da Zarathustra con l'idea dell'Uebermensch. Ueber significa oltre o sopra.
Ci sono due accezioni diverse:
- superuomo: ha dei rimandi dedestra, Nietzsche della morale aristocratica, Nietzsche contro l'egualitarismo.
- oltreuomo: viene enfatizzato come l'oltreuomo operi una trasvalutazione dei valori.
Eterno ritorno dell'uguale: significa contrapporre alla tradizione occidentale della storia come un divenire dominato teleologicamente da ragioni, un'immagine circolare, con la convinzione che questo movimento non abbia nessun senso, nessuno scopo=.
In ogni istante diciamo sì alla vita e vogliamo divenire ciò che siamo. La storia non si può cambiare.
Weber cita Nietzsche quando parla della storia odierna del capitalismo, che non è più un leggero mantello ma una gabbia di acciaio. Cita la descrizione dello Zarathustra che va al mercato e vede l'[[ultimo uomo]], che sta lì e ridacchia, ammicca (un piacerino al mattino, e uno la sera, sempre facendo attenzione alla salute).
L'ultimo uomo è l'essere più miserevole, che crede di essere superiore perché ha la cultura, la cultura scientifica.
Weber vede l'ultimo uomo dentro la gabbia di acciaio, in questo senso l'oltreuomo sarebbe consapevole di questa situazioone.
Gaia scienza 341: il peso più grande. Il primo punto in cui si parla di eterno ritorno.
Noema
Noesis
Noluntas
Nottola di Minerva
noumeno
Nozione di classe di classi
-
La nozione di classe di classi entra in contraddizione.
-
Per Frege, nella definizione di un numero:
- $n$ è un numero
- Esiste un concetto F tale che $n$ è la classe delle classi i cui elementi sono in corrispondenza biunivoca con gli elementi di F.
-
Russell dice: esistono classi che non sono elementi di sé stesse.
Cosa significa? La classe delle tazze da tè non è una classe da tè. -
Per rispondere a questo problema, Russell elabora una teoria dei tipi.
-
La teoria dei tipi si trova a fronteggiare:
- Intuizionismo di L. Brower, per cui la matematica dipende da costruzioni mentali.
- Formalismo di Hilbert, per cui la matematica è una manipolazione di simboli secondo regole.
Nozioni semantiche fondamentali
Nuovo Cristianesimo
Oggettivazione
oggetto
olismo semantico
Tutte le relazioni sono costitutive della natura di un oggetto semantico.
On denoting
On denoting
Qui Russell **riformula la [[teoria dei concetti denotativi]] per come era stata delineata nei [[20250127135731|Principi della matematica (1903)]].
Alle espressioni linguistiche si associa un unico valore semantico, la denotazione.
Distinzione:
1. Descrizioni indefinite: un uomo, articolo indeterminativo, sogggetto di una frase
2. Descrizione definite: l'uomo Barack Obama
3. Descrizione definite prive di denotazione: come Il re di Francia è calvo. La forma grammaticale non coincide con la forma logica.
On denoting (sulla denotazione) ([[1905]]) - il testo che due generazioni di filosofi considerarono un ==paradigma di filosofia== - cioè l'esempio di come bisogna fare filosofia.
Questo articolo è così importante storicamente che con "analisi" intendiamo l'operazione che fa Russell nel suo articolo del 1905 On Denoting.
Per Russell, ogni tipo di giustificazione "ragionevole" va bene in filosofia.
L'attuale re di Francia è calvo.
Possiamo chiederci se questo enunciato è vero o falso.
Ma se mettessimo da un lato tutti quelli che sono calvi e tutti quelli che non lo sono, il Re di Francia non sarebbe da nessuna delle due parti, perché oggi non esiste nessun Re di Francia.
==Il linguaggio può ingannarci.==
Questo enunciato del Re di Francia, in realtà, è la congiunzione di tre enunciati diversi. Quello che enunciamo davvero quando lo esprimiamo è tre enunciati diversi:
==1. esiste qualcosa che è il Re di Francia;==
==2. al massimo una persona è attualmente il Re di Francia; (solo una persona è il Re)==
==3. quella cosa è calva==
Ho ==trovato cioè una forma logica sottostante, profonda, della frase.==
Questo enunciato quindi ==non sarà "nè vero né falso", (violerebbe il principio del terzo escluso) ma completamente falso==, perché ==una proposizione è falsa se almeno uno dei suoi componenti è falso==.
Con questo esempio Russell ha salvato il [[20250127135985|principio del terzo escluso]] - lo usiamo come un esempio paradigmatico di cosa significa analisi.
OpereMarx
Opere di Marx
- Differenza tra la filosofia della natura di Democrito e di Epicuro, 1841
- [[Marx/Opere/Manoscritti economico-filosofici]], 1844
- *Su [[Annali Franco-tedeschi]], marzo 1844:
- [[20250127136197|La questione ebraica]]
- [[20250127136093|Introduzione alla Critica della filosofia del diritto di Hegel]] (La Critica alla filosofia del diritto era un testo che Marx doveva scrivere ma che non vide mai la luce).
- Tesi su Feuerbach, 1845
- Ideologia Tedesca, 1845-1846 (pubblicata 1932)
- 18 brumaio di Luigi Bonaparte, 1852
- Grundrisse, 1857-1858
- Per una critica dell'economia politica, 1859
- Il Capitale (I libro), 1867
- La guerra civile in Francia, 1871
Oppio del popolo
Ordine
Organicismo
Origine del capitalismo
Osservazione
osservazioni
Oxford
Ci sta Bradley, è dominante l'idealismo. L'unico analitico è Ryle
Pace sociale
Parigi
- Qui Marx dal 1946 entra in contatto con vari gli esponenti della sinistra hegeliana, tra cui [[20250127136096|Bruno Bauer]], Ludwig Feuerbach, e [[Max Stirner]].
In questi due anni Marx scrive, insieme a Engels:
- *[[La sacra famiglia]**, [[1845]]
Partiti di nobilato vs partiti di massa
Partiti di massa e democrazia plebiscitaria
- Consideriamo:
- Parlamento e governo
- La politica come professione (1919)
- Economia e società (1922)
Partiti di nobilato vs partiti di massa
-
Passaggio dai [[partiti di nobilato]] vs [[partiti di massa]]
a. Partiti di nobilato:
- propri della borghesia che si afferma come soggetto politico
- fondato su agire occasionale di personalità preminenti
- non hanno un'organizzazione stabile
- il loro lavoro politico si svolge in parlamento
b. Partiti di massa moderni:
- la politica diventa un esercizio professionale per conquistare il consenso e dunque il potere -
Conseguenze:
a. I partiti diventano delle imprese, macchine del consenso, governate da leader che sono demagoghi.
b. I parlamenti non sono più il luogo dove si svolge la politica, che è un esercizio continuato di produzione del consenso.
c. Affermazione della democrazia plebiscitaria, dove i politici sono dei professionisti che vivono di politica, e stabiliscono con gli elettori un rapporto di fiducia, venendo legittimati dal consenso.
-
I partiti avrebbero potuto tenere a bada il funzionario moderno, se ci fossero state due condizioni:
- Introduzione del suffragio universale paritario
- Meccanismi istituzionali che consentissero a chi aveva la maggioranza di accedere realmente al potere.
-
Ma in Germania, a causa dell'assenza di partiti forti e l'accentramento del potere con Bismarck e Guglielmo II, era la burocrazia a governare.
-
Due proposte:
-
Suffragio universale paritario in Prussia: propone di introdurre in Prussia il suffragio universale paritario.
-
Ipotesi presidenzialista: ipotizza di introdurre un sistema presidenziale, con un presidente eletto direttamente dal popolo.
passione
Peano
#analitica
Il congresso internazionale di Parigi
Nel 1899 un filosofo e logico francese, Louis Couturat, invita Bertrand [[Russell 2 crowe]], matematico e filosofo inglese, al congresso internazionale dei matematici che si sarebbe tenuto l'anno successivo a Parigi.
Quell'anno Hilbert avrebbe formulato un elenco di "23 problemi matematici irrisolti".
A quel congresso Russell viene colpito da uno di questi relatori, che diventerà un modello di chiarezza: Giuseppe Peano, dall'università di Torino, che presentava il suo sistema di aritmetica. Trattava dei "problemi sui fondamenti della matematica", cioè la questione che prova a identificare su cosa si basa la fondatezza della matematica.
Russell aveva una doppia formazione: si era formato come filo.
[...]
Il problema dei fondamenti dell'aritmetica
Nel 1899 un filosofo e logico francese, Louis Couturat, invita Bertrand [[Russell 2 crowe]], matematico e filosofo inglese, al congresso internazionale dei matematici che si sarebbe tenuto l'anno successivo a Parigi.
Quell'anno Hilbert avrebbe formulato un elenco di "23 problemi matematici irrisolti".
A quel congresso Russell viene colpito da uno di questi relatori, che diventerà un modello di chiarezza: Giuseppe Peano, dall'università di Torino, che presentava il suo sistema di aritmetica. Trattava dei "problemi sui fondamenti della matematica", cioè la questione che prova a identificare su cosa si basa la fondatezza della matematica.
Russell aveva una doppia formazione: si era formato come filosofo e aveva studiati i testi dei [[matematici tedeschi]] più forti.
[...]
Il problema dei fondamenti dell'aritmetica
Nel 1899 un filosofo e logico francese, Louis Couturat, invita Bertrand [[Russell 2 crowe]], matematico e filosofo inglese, al congresso internazionale dei matematici che si sarebbe tenuto l'anno successivo a Parigi.
Quell'anno Hilbert avrebbe formulato un elenco di "23 problemi matematici irrisolti".
A quel congresso Russell viene colpito da uno di questi relatori, che diventerà un modello di chiarezza: Giuseppe Peano, dall'università di Torino, che presentava il suo sistema di aritmetica. Trattava dei "problemi sui fondamenti della matematica", cioè la questione che prova a identificare su cosa si basa la fondatezza della matematica.
Russell aveva una doppia formazione: si era formato come filo.
[...]
Il problema dei fondamenti dell'aritmetica
Apartire dall'incontro con Peano, [[Russell 2 crowe]] si mette a lavorare al problema dei fondamenti dell'aritmetica, e stila un programma di ricerca che si chiama ==logicismo==, ossia il ==tentativo di fondare la matematica sulla logica matematica==.
Il linguaggio della matematica si può tradurre nel linguaggio della logica, e a partire dagli assiomi della logica di possono dimostrare tutti i problemi della matematica.
Questo è l'atto di nascita della filosofia analitica - un nuovo modo di fare filosofia basato sulla logica.
Dopo il congresso, Russell legge Peano, e tra le varie cose che legge trova la recensione di un libro I principi dell'aritmetica, pubblicato da Gottlob Frege; un matematico tedesco.
Russell legge la recensione di Peano e da lì va a leggersi i Principi dell'aritmetica di Frege.
La sua è una reazione di meraviglia e di stupore, un misto di entusiasmo e di incredulità. Russell si trova di fronte a un maestro mancato, in quel testo trova l'idea di fondare la matematica sulla logica, unita al rigore che aveva visto in Peano.
Il programma logicista era in questo libro svolto con più rigore e con più chiarezza del programma che si era fatto lui.
Peirce
Tag: #abduzione #semiotica #indagine #ricercascientifica #credenza #ho_imparato_la_ragion_pura_a_memoria
-
Confronto intenso con Kant: dice di aver letto così tante volte la [[20250127135734|Critica della Ragion Pura]] da conoscerla a memoria.
-
1867: Peirce pubblica una serie di articoli, in cui sostiene che:
sono necessari predicati fondamentali che conferiscano struttura al [[meta/Filosofia/Pensiero]]. Dunque bisogna lavorare sulle [[categorie]].
-
Rielaborazione delle categorie. Ogni forma di conoscenza ha:
- Relazioni monadiche $\rightarrow$ categoria della [[Primità]]
- Relazioni diadiche $\rightarrow$ categoria della [[Secondità]]
- Relazioni triadiche $\rightarrow$ categoria della [[Terzità]]
-
Enfasi sul significato della ricerca e del [[dubbio]] nella vita umana.
Contro Cartesio, il ==dubbio non è uno strumento teoretico ==ma indica l'[[esperienza concreta]] dell'incertezza, che mette in crisi le credenze e la possibilità di agire.- Le ==credenze sono infatti il fondamento di ogni [[attività]].==
-
La ==ricerca== o indagine (inquiry) ==non è fine a se stessa==, ma una lotta che si ingaggia per superare una condizione di dubbio. L'==esito del processo di ricerca==, che prende le mosse dal dubbio è =l=a verità==. Non ci può mai essere un esito definitivo, però.
Definizione di verità
- la capacità di una ==credenza di superare le verifiche a cui viene sottoposta==. In senso proprio, la va conclusione a cui giungerebbe una indagine condotta fino in fondo. Ma questa concezione non rinuncia alla saldezza delle credenze presenti.
- [[Fallibilismo]]: la conoscenza va ritenuta vera finché non è revocata in dubbio. Questo denota l'antifondazionalismo di Peirce: se non emergono dubbi rispetto a determinate credenze, si ha ragione di credere in esse. Per questo motivo, le conoscenze del senso comune non necessitano una fondazione.
La concezione della ricerca scientifica
-
La ricerca scientifica è una impresa collettiva che si sviluppa in maniera intersoggettiva.
-
L'indagine ha una dimensione sociale, in quanto coinvolge la comunità dei ricercatori.
-
Tra i diversi metodi per fissare una credenza, il [[metodo scientifico]] è il migliore.
Gli altri possibili metodi che Peirce indaga:- metodo della tenacia
- metodo dell'autorità
- metodo a priori
Questi ==metodi non vanno bene, in quanto non riconoscono il tratto collettivo della ricerca.==
La massima pragmatica e la chiarificazione pragmatica
Come raggiungere la chiarezza del pensiero? Attraverso la chiarificazione pragmatica.
La chiarificazione si attua grazie ad una [[20250127136158|Massima pragmatica]]:
Considerare quali effetti, che possono concepibilmente avere portate pratiche, noi pensiamo che l'oggetto della nostra concezione abbia. Allora l==a concezione di questi effetti è l'intera nostra concezione dell'oggetto.
==
Questa massima è uno de==i luoghi classici della tradizione del pragmatismo: il valore conoscitivo di un concetto viene legato alle sue implicazioni pratiche==. I disaccordi tra i vari autori sono riconducibile a questo collegamento.
Una nuova teoria del significato: il predicato è un'affermazione per cui al soggetto viene attribuito un comportamento
La massima pragmatica è un precetto di metodo per determinare il significato di [[idee astratte]].
Peirce formula cioè una n==uova [[teoria del significato]] per cui il significato di un predicato consiste nell'affermazione che il [[soggetto]] a cui viene attribuito si comporterebbe in una certa maniera==.
Una comprensione adeguata del significato richiede che il funzionamento dei suoi elementi portatori di significato venga spiegato alla luce della loro natura di segni di ciò a cui fanno riferimento.
Operazioni del pensiero
C'è una relazione triadica tra:
- l'oggetto
- il [[segno]] (representamen)
- l'[[interpretante]]
In base alla relazione tra segno e oggetto, distinguiamo tre specie di segni o funzioni segniche:
- [[icone]]: la relazione è fondata su una somiglianza o corrispondenza tra segno e oggetto
- [[indici]]: la relazione è fondata su una [[connessione causale]]: es. una bandiera segna il vento da cui viene mossa
- [[simboli]]: la relazione è fondata sull'[[abitudine]]
Abduzione
- I segni sono indispensabili per il pensiero.
- Il pensiero procede come un dialogo tra parti
Ci sono 3 operazioni coscienti in cui s==i usano i segni==:
- [[deduzione]]
- [[induzione]]
- [[abduzione]]: è u==na [[inferenza]] che estende la conoscenza per via ipotetica a partire da fatti osservati: la loro realtà è una ragione per supporre che si sia verificato un altro fatto che è condizione di quelli osservati, per cui concludiamo, in modo problematico che quella condizione si deve realizzare==.
I passi sono:
- il fatto sorprendente $C$ viene osservato
- se $A$ fosse vero, $C$ sarebbe una sua conseguenza
- $A$ deve essere vero - ~abduzione
Questi sono le tre operazioni che costituiscono il metodo scientifico; il procedere della scienza non è solo deduttivo o induttivo.
Grammatica speculativa o semiotica
-
Peirce opera una trasformazione della logica in [[semiotica]] o grammatica speculativa, riferita in particolare alle logica del ragionamento scientifico.
-
Pensiero e conoscenza possono essere conosciuti solo nella connessione con i fatti vitali di cui sono parte.
Pensiero
- ==Frege==: ==Il Contenuto concettuale che può essere giudicabile (vero o falso).
- Corrisponde alle [proposizioni in sé](proposizione in sé)== di Bolzano. Il contenuto concettuale di un [[enunciato]] linguistico.
Per la critica della filosofia hegeliana
Per una critica dell'economia politica
1859
[[20250127136037|Materialismo storico]]
IL RAPPORTO DI PRODUZIONE SOCIALE SI PRESENTA COME UN OGGETTO ESTERNO PRESENTE AL DI FUORI DEGLI INDIVIDUI, IN REALTÀ È INTERNO alla vita sociale.
Periodiche crisi di sovrapproduzione
Pessimismo
Piacere
Platone
platonismo
q
Pluralismo
Pluralismo ontologico
Poincaré
Politeismo
Politica
Positivismo
-
Definizione da History of ideas: posizione caratterizzata da:
- Empirismo
- [[20250127135851|Monismo metodologico]]
-
Definizione di Comte: "un sistema completo e omogeneo, in cui tutti gli aspetti umani convergono spontaneamente verso una unità intera [...], un sistema e un culto degno di sostituire per sempre il cattolicesimo".
Saint-Simon
Empirismo
Religione Scientifica
[[20250127135831|Società Organica]]
-
[[20250127135759|Spirito Positivo]], cioè fondato su fatti ogettivi accertati dalle [[Scienze positive]]
-
Nel 1890 Frazer scrive il [[Ramo d'oro]]: i Riti magici sono errori epistemici da cui possiamo imparare qualcosa.
Positivismo come sistema morale
Positivismo Logico
Carnap e [[Reichenbach]] sono considerati i più importanti esponenti dell'empirismo logico, frutto dell'incontro tra filosofia analitica e pragmatismo americano.
Possibilità
Postidealismo
Postidealismo
Rappresentanti:
+ Trendelenburg
+ Herbart
+ [[Neokantismo/Postidealismo/Lotze]]
Potere carismatico
potere carismatico
- potere personale e straordinario
- si fonda sulla dedizione al carattere sacro di una persona
- si manifesta in situazioni eccezionali
- il suo potere non deriva dal consenso
- esercita un potere autoritario
- 3 tipologie di potere carismatico:
- [[profeta]]
- [[eroe guerriero]]
- [[demagogo]]
- uno di questi personaggi ottiene un riconoscimento dai suoi discepoli, provando le sue qualità
- potere rivoluzionario e temporaneo
- dopo un po' decade e diventa o
- carisma ereditario: carisma diventa attributo di una dinastia
- carisma d'ufficio: carisma diventa attributo di una istituzione
- da qui discende la legittimità democratica, che può essere a fondamento di:
- [[democrazia diretta]]
- [[democrazia plebiscitaria]], cioè un potere carismatico che si cela sotto la legittimazione della volontà dei sudditi
Potere della scienza
Potere razionale legale
- razionale legale
- è il potere del [[funzionario]]: obbedisce al superiore in modo [[impersonale]].
- si basa sulla Credenza nella legalità dell'ordinamento
Potere tradizionale
- tradizionale
- struttura patriarcale (sultanismo)
- struttura di ceto (feudalesimo)
- potere personale
- si basa sulla **credenza nel carattere sacro delle tradizioni valide da sempre
Praga
Pragmatismo
Pragmatismo
Autori:
- Peirce
- William James
- Dewey
- [[Chauncey Wright]]
#credenza #scienza #logica
Storia: il Metaphysical Club
- Nel [[1872]] ad Harvard nasce il [[Metaphysical Club]], un gruppo di discussione.
Membri:
- Peirce
- William James
- [[Chauncey Wright]]
-
Il pragmatismo è la corrente filosofica più influente in America fino alla Seconda Guerra mondiale....
-
Influenze:
Chauncey Wright
- Interpreta la teoria dell'evoluzione come una manifestazione del principio di [[utilità]].
- Contro Spencer: l'evoluzione non è una forza operante nella realtà.
- Muore presto. I suoi scritti rimangono inediti. Influenzerà moltissimo il pragmatismo.
- Peirce dirà: era il nostro maestro di boxe, che noi affrontavamo per essere presi a pugni.
Il pragmatismo
-
==La parola pragmatismo esce per la prima volta in una conferenza di William James a Berkeley nel 1898.==
-
Sin dall'inizio della sua storia, viene sviluppato in molte direzioni diverse dai vari autori.
-
Il pragmatismo s==i presentava come un metodo== o un [[atteggiamento mentale]].
-
Tutti i pragmatisti sottolineano la loro distanza dagli altri membri della scuola:
- William James parlerà di [[empirismo radicale]]
- Peirce parlerà di [[strumentalismo]]
-
La parola pragmatismo non può essere utilizzata per indicare una precisa posizione teorica.
-
==Peirce e William James== ne rappresentano le *==due tendenze fondamentali==*.
predicato
Predicato di verità
Predicato vero in L
Prima internazionale
Primo Circolo di Vienna
Il primo circolo di Vienna
In particolare, Neurath aveva già costituito quegli che gli storici della filosofia chiamava Il [[primo circolo di Vienna]] (informale, si incontravano al bar) già dal 1910.
In questo circolo c'erano matematici, come Hans Hahn e K. Menger[[.]] Mauritz Schlick a un certo punto diventa professore di filosofia a Vienna, lui diventa animatore di questo circolo, in cui leggono anche Wittgeinstein, poi lo vanno a trovare.
Era un gruppo di scienziati-filosofi: filosofi come Carnap erano capaci di parlare alla pari di logica con i logici, e con i fisici come Einstein.
[[Ernst Mach]] è un esempio di scienziato-filosofo del passato.
Principi dell'economia politica e delle imposte
1817 - 1821
Ricardo
[[Ingiustizia]]
- Ripreso da Smith il discorso sulla formazione della ricchezza, in particolare sviluppa il suo discorso indagando le forme di accumulazione e distribuzione di essa,
- C'è un focus sull'esistenza dell'[[ingiustizia]] e delle [[classi sociali]], che Smith aveva trascurato.
Principi della matematica (1903)
Russell lo pubblica in una appendice di un lavoro di Frege.
==+ Applicazione del metodo analitico a [[proposizioni]], [[termini]], [[concetti]].==
-
==Difende esplicitamente e implicitamente== il [[20250127136369|Realismo austro-britannico]].
-
Proposizioni: possono essere ==conosciute [[by acquaintance]]==, cioè tramite ==una conoscenza diretta senza inferenze.==
-
Termini: come nella scolastica, in Moore e Leibniz, intende ==i costituenti atomici delle proposizioni==.
-
Concetti: sono Concetti denotativi (==prima formulazione==), ciò che esprimono i sintagmi denotativi, come l'uomo, un uomo, qualche uomo.
Prima nozione semantica fondamentale. L'altra è la Denotazione.
Principi di economia politica
Principi di economia politica (1848) - J.S. [[Mill/Mill]]
[[Individualismo pluralistico]]
- Distinzione tra [[leggi della produzione]] e [[leggi della distribuzione]]
- Ridistribuzione della ricchezza
- Liberalismo: massima libertà individuale
- [[Malthusianesimo]]: niente matrimonio per chi non ha i soldi per sostentare i figli
- La sfera privata è come una cittadella sacra
- [[Libertà di pensiero]]
- [[Libertà di espressione]]
- Fine della vita: tutelare lo [[sviluppo]] e oroginalità di ogni individuo.
- [[Pluralismo etico]]: devono esserci tante etiche, non solo quella cristiana per favorire la [[20250127136117|rigenerazione morale]] della società
- Un popolo passivo rischia il dispotismo
Principi di psicologia
Principia matematica
principio del terzo escluso
Principio di causa efficiente
Principio di composizionalità
- Il ==senso di un'espressione== dipende esclusivamente dai sensi delle ==espressioni che la costituiscono.==
- La ==denotazione di un'espressione== dipende esclusivamente delle ==denotazioni delle espressioni che la costituiscono==.
Principio di tolleranza
Produttività
Produzione materiale e intellettuale
Profeta
Profitti
Programma sociologico
Progresso
- Comte: il progresso è innanzitutto un modo di pensare ed è preliminare alla [[Riforma sociale]].
- Per realizzarla, abbiamo bisogno non di una speranza (come pensavano i rappresentanti del Socialismo Utopistico, ma di una mappa, cioè di una comprensione scientifica e [[razionale]] di come vanno le cose.
Proletariato
Proposizione
Proposizione in sé
-
==Il [[contenuto semantico]] di una proposizione asserita o pensata==
-
La nozione chiave della filosofia di Bolzano è quella di Proposizione in sé, dotate delle seguenti proprietà:
- Struttura, sono composte da altre [proposizioni in sé](proposizione in sé) oppure== Idee in sé==, che sono idee oggettive.
- Vere o false, non perché corrispondano a una realtà esterna, ma sono ==vere o false in assoluto== e non relativamente.
- Hanno essere ma non potere causale e realtà spazio-temporale.
-
Contenuto concettuale che può essere giudicato.
-
Comprendono le [[proposizioni logicamente analitiche]]. Con questa nozione anticipa Bolzano anticipa la nozione di verità logica di Quine.
-
Moore, Russell, e Bolzano hanno tutti più o meno questa concezione realista delle [[proposizioni]]
Proposizioni Analitiche
proposizioni in sé 1
==Pensieri sono secondo Frege le [proposizioni in sé](proposizione in sé) di Bolzano, oggetti strutturati che sono nel [[terzo regno]].== Bolzano dice che ==hanno essere ma non esistenza==. Sono fuori dallo spazio e del tempo e sono condivisibili intersoggettivamente. I pensieri possono cioè essere veri o falsi.
Proposizioni protocollari
- Accettata inizialmente da Carnap
Proprietà privata
Proprietari terrieri
Proto-esistenzialismo
Kierkegaard
[[Esistenzialismo]]
Proudhon
Psicologia
Psicologia descrittiva
psicologia genetica
Psicologismo
Lezione 14: Lo psicologismo
- Nasce usato per la prima volta da Erdmann per identificare la filosofia di [[Beneke]] - ma più tardi impiegato per descrivere qualsiasi confusione tra logica e psicologia.
Oggi parliamo interamente di [[storia esterna]] della filosofia.
La lezione di oggi è principalmente dedicata a un libro di [[20250127135903|Martin Kusch]], Psychologism (1995). Kusch fornisce una spiegazione esterna alla cosiddetta "disputa sullo psicologismo", che avviene in Germania tra il 1870 e la I guerra mondiale.
Nelle [[20250127135865|Ricerche Logiche]] di Husserl (Logische Untersuchungen), Il volume I, Prolegomeni a una logica pura, è al centro di questa storia.
Husserl inizia con la matematica, è un allievo di Karl Weierstrass, ma poi abbandona la matematica. Segue all'università le lezioni di Brentano e poi decide di fare filosofia.
Brentano si fa [[prete]], poi diventa professore ordinario all'università di Vienna - poi lascia il sacerdozio.
Stumpf, Meinong, Twardowsky, Marty, Husserl sono tutti allievi di Brentano.
Anche Freud segue le lezioni di Brentano a Vienna.
The origins of analitic philosophy - Dumett
Brentano - La psicologia dal punto di vista empirico
1874, Brentano scrive [[20250127136119|La psicologia dal punto di vista empirico]], inizialmente è una branca della filosofia, poi diventa una disciplina autonoma.
Psicologia genetica e psicologia descrittiva.
La psicologia deve fare un lavoro empirico, cioè trovare correlazioni tra stati mentali e stati fisiologici.
Questa parte viene detta da Brentano p==sicologia genetica, cioè causale - si tratta di spiegare in termini causali le correlazioni tra il lato fisiologico e il lato psicologico==.
Per analizzare uno [[ stato mentale]], dobbiamo prima definirlo concettualmente.
Prima viene quindi la psicologia descrittiva, descrivendo a livello concettuale. Una psicologia a priori che spieghi cos'è uno stato mentale, cos'è lo psichico.
I primi due volumi dell'opera, incompleta, rimangono quelli dedicati alla psicologia descrittiva.
Intenzionalità: teoria descrittiva
- Ciò che è dotato di intenzionalità è psichico, mentale e non fisico.
- L' [[20250127136174|Intenzionalità]] è una proprietà costitutiva degli atti mentali.
- Intenzionalità è un termine tecnico che indica che qualcosa ha intenzionalità se ha un contenuto, se [verte su](vertere su) qualche cosa, se è a proposito di qualcosa.
In inglese intenzionalità si dice aboutness, riguardare qualcosa, vertere su qualcosa.
Quando noi amiamo, amiamo qualcosa o qualcuno, quando abbiamo paura, abbiamo paura di qualcuno. Due cose totalmente non correlate insomma. ==Avere contenuto è ciò che significa intenzionalità. ==
Questo è il risultato principale della [[filosofia descrittiva]] di Brentano.
Distinzione tra fenomeni psichici e fenomeni fisici.
Fenomeni psichici. La distinzione tra atto mentale e contenuto
Distinzione tra atto mentale (credere, avere paura) e contenuto (sussiste indipendentemente dall'atto mentale).
Operare questa distinzione è uno dei modi fondamentali per definire il realismo - pensare che ci siano separati atto mentale e contenuto dell'atto mentale.
La tradizione austriaca a differenza di quella tedesca idealista che viene da Hegel è quella realista.
Il realismo, l'Austria, il cattolicesimo vanno quasi sempre insieme. L'atto mentale, l'oggetto intenzionato e il contenuto vengono distinti.
Esempio: atto mentale di pensare alla città di Salisburgo.
L'atto mentale è pensare, è intenzionale perché ha un contenuto.
Distinguiamo anche tra contenuto e oggetto; l'oggetto del pensiero è la città di Salisburgo, con le sue piazze e le sue strade.
Ma questo oggetto può essere pensato in modi diversi - si può pensare a Salisburgo come la città natale di Mozart.
Essere la città di Mozart è uno dei contenuti con cui è possibile pensare a Salisburgo.
Un altro contenuto può essere: essere la città che sorge sulle rovine della città romana di...
La distinzione tra contenuto e oggetto è una distinzione di Twardowsky.
Husserl studia con Brentano, poi con Stumpf ad Halle.
Lo Psychologismusstreit
Per parlare dello psicologismo parliamo anzitutto delle Ricerche Logiche di Husserl, il libro che ha confutato definitivamente lo psicologismo.
Il termine tedesco per dire disputa sullo psicologismo è [[Psychologismusstreit]].
Una definizione di psicologismo a un certo punto diventa prevalente - una definizione che riguarda logica e psicologia...
Lo psicologismo è l'idea per cui la logica sarebbe fondata sulla psicologia.
Definizione husserliana di psicologismo: *Un modo sbagliato per concepire i rapporti epistemologici tra le discipline, dicendo che la logica è basata e fondata sulla psicologia.
Tutti si accusavano di psicologismo nell'accademia tedesca dell'800. Kusch ha contato 139 casi di autori accusati di essere psicologisti. Lo stesso Husserl viene accusato di psicologismo.
La psicologia sperimentale in Germania: l'antidisciplina della filosofia
La ==psicologia sperimentale== in Germania in questo periodo emerge come l'anti-==disciplina (termine sociologico) della filosofia==, cioè la disciplina che rischia di assorbire le aree di ricerca della filosofia, che rischia di prendersi le cattedre di filosofia.
Logica nell'800 vuol dire molte cose, in ogni caso la logica insegnata nelle università era prevalentemente insegnata da logici.
Nel 1875, lo ==psicologo sperimentale Wundt== allievo del fisiologo Muller ottiene una cattedra di filosofia a Lipsia. Il primo laboratorio di psicologia sperimentale viene fondato da Wundt nel **1879 ** a Lipsia.
Wundt stava operando un tentativo di espansione di una disciplina ai danni di un'altra. Fonda una rivista dove si parla anche di psicologia sperimentale e filosofia, e la chiama Studi filosofici.
È un kampftitel, un titolo aggressivo.
==Wundt viene presentato come una figura di rinnovamento nella filosofia. Sfrutta sentimenti anti-cattolici, anti-metafisici. ==
La reazione dei neokantiani
I neokantiani reagiscono.
Non c'è spazio per gli psicologi in filosofia.
Lo specchio teorico di questa situazione è l'accusa generalizzata di psicologismo. Una lotta legata alle lotte accademiche e alle istituzioni.
Soltanto in questo modo, secondo Kusch, riusciamo a spiegare la forma di questo dibattito.
Nascono svariati progetti di logica pura, filosofia pura, psicologia filologia pura (termine kantiano, significa non empirico, a priori).
Inizia una gara a chi trova argomenti migliori contro gli psicologisti:
- La psicologia sperimentale è una scienza naturale
- La filosofia pura "ha gli anticorpi" contro lo psicologismo
- La filosofia della vita intellettuale tedesca nel 19esimo secolo - vengono fatte associazioni tra psicologismo, materialismo, pessimismo.
Lo psicologismo porta verso forme di materialismo, verso Nietzsche, verso materialismo che porta alla social-democrazia.
Un matematico dell'800, nato nel '48, Frege, ha degli argomenti contro lo psicologismo.
==Una delle due persone che ascoltava le lezioni di Frege era Carnap del [[circolo di Vienna]].==
Esperimento detto "dell'[[alieno logico]]" di Frege - confutazione dello psicologismo
Frege dice: immaginiamoci di trovare un gruppo di persone che quando parla ==rifiuta sistematicamente una legge logica fondamentale, tipo il principio di non-contraddizione==.
Il logico di scuola psicologista, di fronte a un caso come questo direbbe: abbiamo trovato gente che pensa in modo diverso da noi, abbiamo un popolo che ha una logica diversa dalla nostra.
Ora, questo è un errore; la risposta giusta da dare in un caso del genere è un'altra - siam==o di fronte a una forma ancora sconosciuta di follia.==
Questo significa che le leggi base della logica come il principio di non-contraddizione non sono descrittive, e non sono neanche normative (non dicono se pensi in maniera giusta o sbagliata), ma sono costitutive del pensare - non si può pensare illogicamente.
A quelle persone manca la razionalità, perché ==il principio di non contraddizione è costitutivo della razionalità==. Le leggi logiche, andando verso questa prospettiva, esistono anche se non ci fossero persone.
La spiegazione di Frege, però, nonostante la sua chiarezza, non è quella che è passata alla storia.
Confutazione di Husserl dello psicologismo: verità psicologiche e verità logiche
==La confutazione dello psicologismo si trova nel volume I dei prolegomeni alla logica pura, e nel Volume I delle Ricerche Logiche.==
Il libro di Kusch assume che le filosofie decadano per motivi esterni, motivi di [[storia esterna]]. A questo scopo può essere utile vedere spiegazioni come quella di Frege, che anche se non hanno avuto successo, sono fondamentali.
Nelle parole di Husserl, Lo psicologismo è inteso come l'errore di pensare che la psicologia sia fondamentale e la logica si basa sulla psicologia.
==Vengono distinte nettamente verità psicologiche, incerte, probabili, rivedibili (possono essere falsificate), a posteriori, gradi di verità e verità logiche, pure, a priori, assolute ed eterne, cioè indipendenti da noi.==
3+5 fa 8 indipendentemente dal fatto che noi siamo d'accordo o no.
Bolzano: la differenza tra proposizioni scritte e proposizioni in sé
In questo tentativo di confutazione, ==Husserl riscopre [[Bernard]] Bolzano. La Dottrina della scienza è l'opera principale di Bolzano==.
Frege non ha mai letto Bolzano, ma sono d'accordo su molti temi fondamentali. Anche Bolzano era un sacerdote, un matematico e filosofo.
Bolzano traccia una distinzione tra:
- ==proposizioni scritte/pensate==: come la vendemmia di quest'anno è andata molto bene. Sono composte da parole, suoni. Le proposizioni intese in questo senso stanno nello spazio e nel tempo, hanno potere causale.
- ==proposizioni in sé==: sono i contenuti delle proposizioni pensate. Le proposizioni in sé possono essere analizzate in parti costituenti, idee in sé. Queste si differenziano in quanto sono oggettive, ma non stanno nello spazio e nel tempo. Hanno essere ma non esistenza, e non hanno potere causale.
Ci sono varie posizioni platoniste come questa.
Lotze, uno degli autori che influenza i neokantiani, è un platonista come Bolzano. Frege anche parlerà di un terzo regno.
Recuperiamo Bolzano
Husserl dice: per tracciare distinzioni rigorose che servono per confutare lo psicologismo, recuperiamo Bolzano. Bolzano quindi viene incluso nella storia della filosofia visto che era uno sconosciuto.
Ma la disputa non è finita con la confutazione fatta da Husserl, secondo Kusch. Un aspetto che viene fatto notare in Psychologismusstreit è che Husserl ha avuto una grande abilità retorica in questa confutazione.
La filosofia dell'aritmetica
Husserl prima delle Ricerche Logiche aveva scritto la Filosofia dell'aritmetica (1891). In quest'opera Husserl presenta una teoria psicologista dell'aritmetica.
C'è la tesi in Husserl che l'esperienza simbolica è riducibile nei termini dell'esperienza intuitiva; questa è una forma di psicologismo in quanto teorizza che i contenuti della nostra mente dipendono dall'esperienza.
Questo testo, le Ricerche Logiche, venne stroncato da Frege. C'è una leggenda storiografica (probabilmente falsa) per cui lui dopo la recensione di Frege si converte all'anti-psicologismo.
Il grande confutatore dello psicologismo era stato uno psicologista. Nelle opere successive alle Ricerche Logiche Husserl si presenta come un pentito, un convertito.
Storia esterna: lo psicologismo si è abbandonato a causa della prima guerra mondiale
Secondo Kusch ci sono prove concettuali che mostrano che le vere cause della fine della disputa sullo psicologismo sono di natura storica.
Nel 1912 a Marburgo, il centro della scuola neokantiana, la cattedra che era stata di Coen viene assegnata a uno psicologo sperimentale, Jaensch. Qui c'è una reazione dei filosofi, tra cui Natorp, altro neokantiano. Raccolgono più di 100 firme e si rivolgono direttamente ai politici per avere le cattedre di filosofia.
La tesi forte di Kusch è che ==dopo la I Guerra Mondiale a nessuno gliene frega niente del rapporto epistemologico tra logica e psicologia==.
Dopo la guerra, nasce la filosofia per la vita, Husserl, Heidegger. Lo stesso Wundt e Natorp dopo la guerra usano il termine psicologista in termini nazionalistici per attaccare i francesi e gli inglesi. Quindi insomma, nei termini in cui abbiamo parlato della cosa, questa storia diventa una questione sociale.
Bourdieu ha scritto un libro su Heidegger in cui fornisce una spiegazione esterna di Heidegger, Il fuhrer della filosofia: L'ontologie politique di Martin Heidegger, in cui dice che Heidegger sia proprio un nazi.
Psychologism
Libro di [[20250127135903|Martin Kusch]] sullo [[psicologismo]]
Purificazione della matematica
Quaine
#analitica
Quaine
Bio
Segue le lezioni di Carnap ad Harvard.
[[Empirismo logico]]
-
Modalità
-
Il primo fronte riguarda la modalità (es. necessità). Carnap pensava che necessario, [[a priori]], e [[analitico]] fossero nello stesso dominio.
La necessità è entrata al centro della scena filosofica perché alcuni filosofi stavano sviluppando la [[20250127135753|logica modale]]. -
Da un lato Quaine critica la nozione di analiticità; Quaine viene presentato da Carnap come il più grande di quelli che sbagliano.
-
critica alla logica modale.
Critica all'analiticità a all'empirismo logico:
È uno dei tre testi principali della tradizione analitica.
- On denoting - Russell
- I due dogmi dell'empirismo - Quaine (1951)
- Naming e necessty
I due dogmi dell'empirismo
[[I due dogmi dell'empirismo]], tesi:
-
La tesi di analiticità e mal definita. Stile molto positivistico, dice che non va bene questa tesi perché è una nozione oscura.
-
Il [[riduzionismo]]: l'idea per cui ciascun enunciato di una teoria è verificato se viene verificato da esperienze protocollari immediate. Quaine invece aveva parlato di olismo della conferma: di fronte al tribunale dell'esperienza, le teorie non si presentano come singoli enunciati, ma come degli interi.
Venendo meno la distinzione tra concettuale e sintetico, viene meno anche una distinzione netta tra teoria scientifica e linguaggio della teoria. Il risultato, Quaine dice, è una nuova forma di pragmatismo (filosofia analitica). Lui aveva studiato con il pragmatista [[20250127136164|C.I. Lewis]].
Naturalismo metodologico
[[Naturalismo metodologico]]: concezione metafilosofica per cui c'è una continuità tra filosofia e scienza.
In tutto Wittgeinstein c'era invece una distinzione netta tra il piano della scienza e il piano della filosofia. La filosofia è attività di chiarimento concettuale. Si possono impiegare i risultati della filosofia nella scienza e viceversa.
Sistemi di logica modale quantificata: hanno anche dei quantificatori
I [[sistemi di logica modale quantificata]]sono logiche in cui le proposizioni, oltre ai simboli delle variabili e gli operatori modali (è necessario che [rappresentato da un quadrato], è possibile che...[è possibile che]), ==hanno anche dei quantificatori== (per ogni, esiste un...)
Secondo Quaine in questi sistemi si crea una situazione molto dannosa.
Prendiamo una proposizione in cui sia un operatore modale (è necessario che) e un quantificatore (per ogni).
Necessariamente, ogni scapolo è un adulto non sposato.
- Ipotizziamo che la definizione da dizionario di scapolo sia "adulto non sposato".
- Questo parrebbe un enunciato analitico - è vero, dice Carnap, con determinati presupposti di significato.
Ma nei sistemi modali che stiamo sviluppando, sistemi di logica modale quantificata, diventa
Ogni scapolo è necessariamente non sposato
Dice Quaine:
- il primo enunciato lo chiamiamo necessario de victo, perché ciò che è necessario è in virtù della proposizione. Queste proposizioni sono accettabili.
- il secondo enunciato è necessario de re, qui la ==necessità sembra una proprietà intrinseca delle cose==. Questo è un ritorno all'essenzialismo aristotelico e non è accettabile, perché è della scuola di Carnap e Wittgeinstein, per non esistono fatti necessari.
Altro esempio.
Nei sistemi di [[Ruth Barcan Marcus]] si potevano dimostrare teoremi come
se a = b, allora necessariamente a = b
se espero = fosforo, allora necessariamente espero = fosforo
. Dice Quaine, questo è totalmente sbagliato, diffidate della logica modale.
Qualia
Argomento del linguaggio privato: immaginiamo un individuo che ha una sensazione privata del gusto del caffé che ha bevuto ieri; questi elementi privati vengono chiamati Qualia aspetti qualitativi ipersoggettivi e perciò ineffabili nella nostra esperienza mentale.
Quantificatori universali
-
Nella logica delle relazioni, che aveva già affrontato [[20250127135849|De Morgan]], si analizzano in modo nuovo le relazioni tra gli enunciati
-
Forma logica degli enunciati: l'enunciato 2 è maggiore di 1 non è la forma logica a è F, ma la forma x è maggiore di z, cioè una funzione che dati gli argomenti 2 e 1 al posto di x e di z restituisce il vero.
-
Quantificatori universali: in espressioni come
Tutti gli uomini sono mortali
"tutti gli uomini" non ha lo stesso ruolo che ha "Socrate" nella proposizione
Socrate è mortale;
ma la proposizione è espressa da un quantificatore universale, $\forall$. Qualsiasi argomento associa il valore vero alla funzione x è un uomo associa Vero anche alla funzione x è mortale.
Ragione
Hegel
[[20250127136323|Il reale è razionale]]
Vernunft
[[Nottola di Minerv]]
Ragioni storiche del logicismo
Ragioni storiche del logicismo
-
Aritmetizzazione dell'analisi: la matematica diventa sempre più astratta; non è l'intuizione sensibile di Kant che ci serve per la matematica dell'800, dove si parla di figure a n dimensioni.
-
Processo riduttivo: la tendenza a dimostrare che nella matematica ci sono delle relazioni fondamentali a cui le altre possono essere ricondotte. Si possono ridurre molte parti dell'aritmetica alla teoria di un numero. Personaggi come Frege pensano che la riduzione non può fermarsi alla teoria del numero, cioè c'è qualcosa di più elementare a cui possiamo ridurre la teoria del numero.
==Frege vuole ridurre alla logica soltanto l'aritmetica, e non la geometria. ==Se qualcosa è riducibile alla logica, questo qualcosa si dice analitico. Sulla geometria, la pensa come Kant, cioè che sia una scienza sintetica a priori. La geometria non è cioè analitica, ma sintetica.
Il programma logicista di Frege consiste nella riduzione della sola aritmetica in termini logici; ==Russell invece aveva intenzione di ridurre tutta la matematica alla logica; nel caso di Russell tutta la matematica è analitica.==
Prima che Frege introducesse l'ideografia, non era proprio possibile fare questa riduzione dell'aritmetica alla logica. Con l'introduzione dell'Ideografia, Frege si dota degli strumenti utili a portare a termine il suo lavoro.
Nel 1884 Frege scrive [[I fondamenti dell'aritmetica]].
Degli anni '90 sono invece I principi dell'aritmetica, che lesse poi Russell.
Ramsey
Ramsey
-
Fa parte della Cambridge School of Analysis
-
Legge e critica il Tractatus
-
I predicati di verità e [[20250127136259|falsità]] possono essere eliminati, poiché la frase
-
è vero che $p$
non significa altro se non che
$p$
Rapporto tra scienze della natura e dello spirito
-
Dilthey vuole fondare una [[Critica della ragione storica]] che vuole estendere la [[critica]] al dominio delle [[scienze dello spirito]].
-
Windelband: non è legittimo postulare due modalità diverse di consocenza; è solo una distinzione metodologica tra ricerca di fatti universali e ricerca di fatti individuali.
- Le scienze possono essere:
- [[Nomotetiche]]
- [[idiografiche]]
- Le scienze possono essere:
-
Rickert: riprende la distinzione del suo maestro, ma leva il riferimento al valore.
- la distinzione può essere solo di tipo logico cioè è diversa la concettualizzazione scientifica e quella storica.
- la vita psichica è una unità totalizzante, e nessuna magia trascendentale può sciogliere questo nodo.
-
Il pensiero non può andare oltre la vita perché è lui stesso l'espressione della vita.
-
Nell'ultima fase del suo pensiero, si configurano teorie della vita come essere storico:
- categoria centrale della vita è la temporalità
Rappresentazione
Razionale
razionalismo
Razionalizzazione
Razionalizzazione
-
Razionalizzazione
- è una forza storica che porta ad un mondo per cui si può in linea di principio conoscere tutto tramite dei calcoli
- es. il moderno capitalismo è un modo di vita economica razionale perché dipende dal calcolo razionale della produzione
- in questo senso, il capitalismo moderno è qualitativamente diverso da tutte le altre modalità di organizzazione della vita
- altri esempi di razionalizzazione:
- formalismo legale
- burocrazia
- porta alla nascita di un Berufmensch, un uomo del lavoro, persona di vocazione
- dispositivo euristico per analizzare la realtà, e non una legge di sviluppo universale della storia
- porta alla completa perdita di significato e libertà nel mondo moderno.
- colloca l'Occidente sopra l'Oriente
- è una forza storica che porta ad un mondo per cui si può in linea di principio conoscere tutto tramite dei calcoli
-
Nega che esista una legge di sviluppo della storia nei suoi studi metodologici
-
Razionalizzazione si traduce in:
- aumento di conoscenza
- aumento di impersonalità
- miglior controllo
1. [[aumento di conoscenza]]
- L'azione razionale presuppone la conoscenza.
- Si aspira a una conoscenza intera, sistematica, interconnessa logicamente.
- I saperi del passato come religione, teologia e metafisica vengono relegati a superstizioni
- Questo processo di disincantamento (Entzauberung) ha raggiunto il suo culmine nella società occidentale
2. [[impersonalità]]
- La razionalizzazione implica oggettificazione (Versachlichung)
- Nel capitalismo industriale le persone vengono ridotte a numeri
- La legge moderna regola sine ira et studio
- Questa oggettificazione avviene nell'etica vocazionale puritana (Berufsethik)
- L'uomo è ridotto ad uno strumento della provvidenza divina
3. [[controllo]]
- Crescente controllo nella vita sociale e materiale
- È una conseguenza dell'etica del lavoro puritana di autocontrollo e disciplina (ascesi interiore)
- Ironico che un cittadino moderno che nasce con diritti inalienabili sia così immerso in un ethos disciplinare.
Realismo
il realismo significa pensare che ci siano separati atto mentale e contenuto dell'atto mentale.
Realismo austro-britannico
Tesi esposte da Moore in La natura del giudizio (1899) e La confutazione dell'idealismo (1903)
1. Antipsicologismo
2. Realismo platonico
3. Conoscenza diretta
4. Pluralismo ontologico: le parti sono separabili e indipendenti dal tutto.
5. Analisi: la filosofia deve analizzare e scomporre le parti complesse.
Realismo platonico
Realitat
Realtà
Reddito
[[20250127136047|Economia classica]]
Regole d'esperienza
Regole di esperienza
Reificazione
Relativismo
Relazioni
[[20250127135868|Relazioni interne]]
[[20250127135906|Relazioni esterne]]
Relazioni esterne
L'idea di fondo in [[20250127135773|Appearance and Reality]] è questa: il mondo che noi abitiamo è composto da una pluralità di oggetti che hanno tra loro delle relazioni, dette [[relazioni]] esterne. Una relazione esterna può essere spiegata con un esempio di "stare di fronte a"; la natura dei termini correlati non viene modificata dalla relazione; per questo è una relazione esterna.
La natura dell'oggetto dipende dalle relazioni esterne - questa è l'idea del senso comune.
Bradley dice: questa idea va bene giusto per il [[senso comune]]; quando facciamo metafisica, dobbiamo capire che questa è solo ==un' astrazione== - tutte le relazioni in realtà sono interne, cioè le relazioni determinano la natura degli oggetti in relazione tra loro. Cioè, tutte le relazioni sono costituitive della natura e dell'identità di ogni singolo oggetto.
Se ci spostiamo nell'ambito semantico, questa idea si chiama olismo semantico**. (L'[[olismo]] è anche uno strumento di Hegel, per questo idealisti).
Relazioni interne
Religione
Religione dell'umanità
Religione Scientifica
Remo Bodei
Letteratura Secondaria
[[La Civetta e la Talpa]]
Rendita
Residuo fenomenologico
Ricardo
David Ricardo
Opere
[[20250127135752|Principi dell'economia politica e delle imposte]], 1772-1823
Corn Laws (nella prima metà dell'800) - aumento dei dazi, se aumentano i dazi, aumenta il prezzo del grano. Se aumenta il prezzo devono anche aumentare i salari, altrimenti non si riesci a comprare nulla.
Ricardo è considerato l'autore che ha introdotto il [[ragionamento astratto]] in [[economia]]. Il punto è che partito con l'intento di difendere la borghesia contro i proprietari terrieri (se ci sono queste leggi, i capitalisti/borghesi ci perdono) Ricardo si trova a parlare di un altro [[conflitto di classe]]: quello tra i capitalisti e i lavoratori.
C'è un focus sull'esistenza dell'[[ingiustizia]] e delle [[classi sociali]]:
Obiettivo di Ricardo è dimostrare che tra [[salari]] (dei lavoratori) e [[profitti]] (dei capitalisti) c'era una proporzione inversa.
1. La [[teoria del surplus sociale]]
Se diminuiscono i salari (consumo necessario), aumenta il sovrappiù del capitalista.
La teoria in cui si collocano questi discorsi di Ricardo è la ==teoria del sovrappiù, o teoria del surplus sociale==.
Prodotto sociale - capitale investito = sovrappiù
==Il surplus sociale è la quantità di nuovo prodotto sociale oltre a quello necessario al sistema sociale per riprodursi==. Ciò che serve al sistema per riprodursi è esattamente ==quello che i capitalisti investono== per permettere al sistema di andare avanti; il cosiddetto ==consumo necessario==.
L'elemento fondamentale di questo novero sono i salari dei lavoratori.
Prodotto sociale - consumo necessario = sovrappiù
ma capitale investito = consumo necessario (salari)
Prodotto sociale - salari = profitti (del capitalista
profitto = sovrappiù
Se diminuiscono i salari, aumenta il sovrappiù del capitalista.
Il sovrappiù è identico al profitto del capitalista, è in mano al capitalista. In qualche modo, arriva a dimostrare che c'è una relazione inversa tra profitto e salario.
2. Teoria del valore-lavoro
Il saggio di profitto è direttamente proporzionale all'aumentare del lavoro incorporato nel prodotto sociale
Ricardo aveva bisogno di non cadere in problemi di circolarità: se il profitto è prodotto sociale - consumo necessario, entrambi sono insiemi di merci. Le merci vengono tutte equiparate dal prezzo.
Il problema è che non si può sapere in anticipo il prezzo delle merci. Allora Ricardo si inventa la teoria del valore-lavoro, chiedendosi: "qual è il valore di una merce?" ==il valore di una merce corrisponde al lavoro in essa incorporato==.
- r: saggio di profitto
- P: prodotto sociale
- N: consumo necessario
$$ r = (P-N) / N $$
cioè
$$ r = \frac{(lavoro incorporato in P - lavoro incorporato in N)}{lavoro incorporato in N} $$
==Il [[saggio di profitto]] del [[capitalismo]] è dato dall'aumentare del lavoro incorporato nel prodotto sociale==.
La teoria per cui i salari e i guadagni sono in una relazione inversa era una ==tesi sovversiva==: sembrava che il sovrappiù fosse del lavoro incorporato che non veniva pagato a chi aveva lavorato.
I [[socialisti ricardiani]] e i rappresentati del [[socialismo utopistico]] francesi utilizzarono quest'idea ==a favore del movimento operaio==; per i borghesi Ricardo era un criminale che aveva creato un problema sociale.
Ricerche Filosofiche
Ricerche Logiche (1953)
La critica di Ramsey al Tractatus e il passaggio
Nel 1953, dopo la sua morte, vengono pubblicate le Ricerche Filosofiche. In questo periodo (anni '20) Wittgeinstein ha degli incontri significativi con il [[20250127135748|Circolo di Vienna]].
C'è una critica rivolta da Ramsey a Wittgeinstein che porterà a Wittgeinstein a cambiare l'impianto del Tractatus.
Ramsey consiglia a Wittgeinstein di considerare due proposizioni:
- Il punto A è interamente rosso
- Il punto A è interamente verde
==Queste due proposizioni sono logicamente incompatibili==, cioè è impossibile che siano entrambe vere contemporaneamente.
Se c'è solo un'impossibilità logica, deve essere logicamente impossibile che siano vere entrambe allo stesso tempo.
Cioè, queste due proposizioni non dovrebbero essere contraddittorie se messe insieme in una proposizione.
MA
- Il punto A è interamente rosso e il punto A è interamente verde
==non è una contraddizione logica== perché (non ha la forma $p \land \neg p$)
È invece una contraddizione:
- Il punto A è interamente rosso e il punto A non è interamente rosso.
==La proposizione 3 non ha la forma $p \land \neg p$, cioè non è contraddittoria.== Ma noi sappiamo che è impossibile.
==Allora evidentemente dice Ramsey (1) o (2) non sono proposizioni elementarI: le proposizioni elementari sono logicamente indipendenti e non possono contraddirsi; ==ci deve allora essere una analisi che mostri sotto la superficie del linguaggio, ==che (1) e (2) sono effettivamente contraddittorie. ==
Un'analisi come
(1) $p \land q \land r$
(2) $s \land t \land \neg r$
==La congiunzione di queste proposizioni è una contraddizione.== Questa analisi nel Tractatus non c'è.
Conclusione di Ramsey: non è vero che c'è solo una impossibilità logica
Bisogna ==rinunciare all'idea che c'è solo una possibilità/impossibilità logica== - ci sarà anche una possibilità/impossibilità fisica, legata alla fisica del colore: non è possibile che il punto A sia interamente rosso e interamente verde.
Che ci fosse solo una necessità logica era un caposaldo del suo pensiero e Wittgeinstein non vi avrebbe mai rinunciato (e non vi rinuncerà mai)
[[analitica.pdf#page=51|analitica, p.51
[[analitica.pdf#page=52|analitica, p.52]]]]
La richiesta di Ramsey però è ragionevole
SeWittgeinstein fino a quel momento aveva sostenuto che non era suo compito fornire un'analisi - essendo un filosofo che lavora a priori e sul piano logico - non voleva dare nessuna spiegazione diciamo empirica.
==Wittgeinstein aveva detto nel Tractatus che ci deve essere la proposizione interamente analizzata, non che ci sia. ==
Ramsey chiama questa posizione di Wittgeinstein una posizione dogmatica.
Un nuovo modo di fare filosofia: le Ricerche Logiche
Wittgeinstein inizia dunque a elaborare un nuovo modo di fare filosofia.
Nelle Ricerche Filosofiche (1953) l'unità di argomentazione fondamentale è quella delle osservazioni, lunghe al più una pagina e mezza.
Lo stile delle Ricerche è come un album di schizzi paesistici.
Gramsci connection - secondo una teoria, Sraffa (un economista torinese) a Cambridge portava le sue influenze marxiste a Wittgeinstein, che le recepisce cambia modo di fare la sua filosofia.
La critica all'immagine agostiniana del linguaggio e alla teoria raffigurativa (Teoria "fido"-fido)
Le Ricerche Iniziano con una citazione di [[Agostino]] che fornisce "un'immagine pre-teorica del linguaggio". Un'immagine molto diffusa che troviamo in molti luoghi, in particolare nel Tractatus.
L'immagine agostiniano-wittgeinsteiniana del linguaggio è l'idea che le proposizioni sono composte da nomi, ecc. ==Agostino e il Tractatus condividono questa impostazione del discorso== sul linguaggio.
Nella prima parte delle Ricerche Wittgeinstein descrive e critica questa immagine agostiniana, a un tempo criticando tutti i modi che ci sono stati nella storia della filosofia di esprimere la teoria raffigurativa del linguaggio - una teoria sbagliata.
Le parole denominano oggetti...[...] ogni parola ha un significato, ogni significato è legato all'oggetto per cui la parola sta.
==Alla teoria raffigurativa del Tractatus Wittgeinstein propone di sostituire una teoria "pluralistica" - una proposizione può avere senso in tanti modi diversi==; entrano in gioco in giochi linguistici.
Giochi linguistici
Uno degli esempi che porterà per spiegare questa idea è quello dei [[20250127136277|Giochi linguistici]]: modi stilizzati in cui un linguaggio può funzionare; c'è una quantità di giochi linguistici reali o immaginari. I giochi seguono regole.
Gioco "dei muratori": ipergeneralizzazione dei nomi
Nel paragrafo 2 Wittgeinstein presenta il primo gioco linguistico denotativo, derivandolo dall'esempio di Agostino - le parole non fanno altro che designare oggetti. Questo è il gioco linguistico dei muratori.
Il gioco linguistico (2) consiste, ricordiamolo, di quattro possibili mosse da parte del muratore A e delle reazioni del suo aiutante B, che porge ad A una lastra, un cubo, una trave, un pilastro, a seconda che questi gridi “Lastra”, “Cubo” “Trave” “Pilastro”.
La prima critica che volge alla teoria agostiniana del linguaggio è la iper-generalizzazione: parte dall'idea vera che alcune parole sono nomi, cioè designano; poi generalizza eccessivamente e dice che tutte le parole sono nomi.
A partire dall'idea di un linguaggio primitivo come quello dei muratori,==l'errore agostiniano (e dunque anche quello del Tractatus) è di dire che questo linguaggio primitivo è tutto il linguaggio).==
##Le parole come strumenti in una cassetta degli attrezzi
Per dire che è un errore Wittgeinstein introduce una famosa immagine (Paragrafo 11-14), quella della cassetta degli attrezzi.
Tanto differenti sono le funzioni degli oggetti (in una cassetta) tante sono le funzioni delle parole.
Tutti gli strumenti servono a modificare qualche cosa. Ma c==osa modificano? La lunghezza di un oggetto, la solidità della cassa==...
Dire che poiché alcune parole sono nomi allora tutte le parole sono nomi è ==come dire che alcuni attrezzi nella scatola degli attrezzi servono a fare qualche cosa, è come dire che tutti gli attrezzi modificano la stessa cosa.==
Il pentolino della colla modifica il pentolino della colla - le parole hanno usi differenti - cosa ci guadagni a dire che tutte le proposizioni sono dichiarative e descrivono uno stato di cose.
Paragrafo 40: se muore NM, non muore il nome, ma l'oggetto che denota. È dubbio dire se l'oggetto denotato è il significato della parola; perché quando l'oggetto viene meno, il significato NM è ancora lì, come dimostra il fatto che la frase Il signor NM è morto è sensata.
Critica all'apprendimento tramite proposizioni ostensive
==Il concetto che Wittgeinstein critica è quella dell'apprendimento tramite proposizioni ostensive==: mostro un paradigma di bianco per mostrare cosa vuol dire bianco. Queste ==proposizioni non possono essere all'origine dell'apprendimento== - per capirla in realtà devo avere con me tanti elementi linguistici, per esempio il concetto di colore.
Quando dico questo è bianco ci serve almeno il concetto di colore, c'è una indeterminatezza [???].
Non c'è una essenza del linguaggio, ma tanti giochi linguistici diversi che funzionano in modi diversi.
I giochi linguistici sono concetti imparentati in modi diversi
Paragrafo 65: non hai ancora detto cos'è l'essenziale del gioco linguistico, cioè che cosa sia comune a tutti questi processi.
Wittgeinstein risponde: invece di mostrare tutto ciò che accomuna, io dico che ==questi fenomeni non hanno nulla in comune, ma sono imparentati in molti modi diversi, per questo li chiamiamo "concetti"==.
Ci sono alcuni concetti che hanno confini rigidi e ben determinati: le "aree (geometriche) secondo Frege"; ma ci sono anche concetti sfumati.
Somiglianze di famiglia tra giochi linguistici
Anche con questo tipo di concetti noi ci capiamo perfettamente.
Wittgeinstein introduce la nozione di somiglianza di famiglia: prendiamo i volti dei membri di una famiglia.
C'è qualcosa come l'essenza della famiglia? No, abbiamo varie parti del corpo condivise in modo diverso da tutti i parenti. Abbiamo parentele, intrecci di somiglianze.
Come facciamo a spiegare cosa vuol dire appartenere a quella famiglia? Possiamo mostrare somiglianze e analogie tra i membri di quella famiglia.
==Il caso paradigmatico di questi concetti è il concetto di gioco==: ci sono vari tipi di giochi. Fra gli scacchi e la dama ci sono alcune somiglianze. Se devo spiegare cos'è un gioco, farò questi esempi concreti. In questo modo ci capiamo perfettamente. Non abbiamo bisogno di migliorare questa situazione. Sappiamo cosa significa gioco e la usiamo per parlare tra di noi.
Per dire cos'è un linguaggio quindi non ragioniamo come le aree di Frege, ma usiamo degli esempi. I contorni dei concetti possono essere anche poco definiti.
A questo punto l'attività filosofica di Wittgeinstein assume un nuovo cardine:
Ciò che è nascosto non ci interessa
Paragrafo 126 - Ciò che è nascosto non ci interessa
Pensare che sotto la superficie ci deve essere qualche essenza del linguaggio da scoprire; ma qui non c'è nulla da scoprire.
La filosofia si intende così come ==un'attività puramente concettuale utile non già per risolvere, ma per dissolvere certi problemi filosofici==, presentandoli in modo da darne una spiegazione perspicua di questi fatti che fa sì che questo problema si dissolva, cioè scompaia.
Il fatto che Wittgeinstein abbia rinunciato a fornire una teoria generale del linguaggio non significa che gli interessi lo statuto del linguaggio.
==Il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio==
Proposizione 43: per una grande classe di casi in cui ce ne serviamo, la parola significato si può definire così - il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio.
Se proprio Wittgeinstein deve fare una generalizzazione, quella che ora gli sembra più adeguata è l'idea di significato come uso.
La concezione pluralistica del linguaggio si trova bene con la [[20250127136155|teoria degli usi]].
Wittgeinstein si accorge che questa identificazione ha anche dei problemi; in particolare ==gli usi hanno una certa durata nel tempo.==
Un lessicografo può studiare il mondo in cui cambia un certo termine nel tempo, mentre il significato viene colto in modo immediato ed istantaneo. Differenza tra significato e uso è una differenza sul piano temporale.
Wittgeinstein sente l'esigenza di raffinare l'idea per cui il significato sia l'uso, che ==il significato sia la cosa più simile a una regola per l'uso di una parola==.
Riflessioni sul tema di seguire una regola: il significato non è l'immagine mentale
La più significativa conseguenza di questa teoria è un insieme di riflessioni passata alla storia come le [[Riflessioni sul tema di seguire una regola]]* (antifondazionalismo), insieme a un celebre argomento anticartesiano, dell'[[argomento del linguaggio primario]] (antimentalismo o anticartesianismo).
==Il fatto che il significato è legato all'uso di un termine si può riassumere con questa tesi: il significato non è l'immagine mentale.==
Questa è la tesi di alcune teorie mentaliste nella storia della filosofia; ==Frege aveva rifiutato questa idea== considerando che ognuno ha un'immagine diversa, ma ==c'è un Sinn oggettivo del terzo regno che permette la comunicazione==.
Noi possiamo usare un'immagine mentale di un cubo in tanti modi, con tante ==regole di proiezione diverse==. Secondo un certo metodo di proiezione, potremmo dire che l'immagine di un cubo è l'immagine di un prisma.
Secondo Wittgeinstein
Ryle e la geografia logica
Ryle: geografia logica dei concetti mentali; l'immagine agostiniana è sbagliata, non tutte le parole sono nomi. Non è affatto necessario per parlare della mente pensare cartesianamente che ci sono dei nomi nell'interiorità.
Il problema non è pensare il rapporto tra i nostri oggetti interiori (in senso cartesiano) e gli oggetti esterni; ma ci sono solo gli oggetti esterni.
Problema del platonismo: spiegare come è possibile la conoscenza matematica svanisce
Problema epistemologico della filosofia matematica platonistica: se gli oggetti del [[20250127135991|Terzo Regno]] non hanno potere causale, come facciamo a conoscerli visto che la migliore teoria della conoscenza che conosciamo è quella empiristica basata sulle percezioni? La filosofia matematica è un tentativo di rispondere a queste questioni.
Il filosofo wittgeinsteiniano descrive il modo in cui funzionano i concetti matematici e vede che non è affatto detto che è un fatto matematico sia una descrizione di uno stato di cose; gli ==asserti matematici sono più simili a regole per l'uso delle parole che ad asserti descrittivi==.
==Il problema del platonismo di spiegare come è possibile la conoscenza matematica, visto che la matematica è in un terzo regno senza relazioni causali, svanisce; perché questi oggetti speciali del terzo regno li abbiamo soltanto se pensiamo che esistano solo nomi, cioè se pensiamo che ogni nome designi semplicemente un fatto==.
Wittgeinstein intende grammaticale in un senso ampio, cioè che riguarda tutte le regole d'uso degli usi linguistici.
==L'antiplatonismo e l'antimentalismo sono due descrizioni grammaticali di usi linguistici==.
==Il significato non può essere un'immagine mentale, avevamo detto ieri: un'immagine mentale a sua volta per essere compresa ha bisogno di qualcos'altro, perché diverse immagini mentali potrebbero ancora essere ricondotte a oggetti diverse con regole d'uso diverse==.
Il rapporto tra la regola(normativa) e l'uso (descrittivo)
Se la regola sembra avere un carattere normativo, l'uso sembra avere un carattere descrittivo; es. la lessicografia descrive gli usi.
Ma come fa la regola a determinare l'uso? Qual è il rapporto tra la regola e l'uso?
Su questo tema - nella letteratura si chiamano [[Considerazioni sul seguire una regola]] (Soulcreek ha scritto un libro importante negli anni '80, Regole e Linguaggio Privato) - vogliamo far emergere due aspetti della filosofia di Wittgeinstein:
- antifondazionalismo
- [[antimentalismo cartesiano]]
Innanzitutto Wittgeinstein osserva che si può seguire la regola in modi diversi.
Ci sono tanti esempi, tanti esperimenti mentali.
La storia dell'allievo recalcitrante
All'osservazione 185 troviamo una storia che nella letteratura secondaria viene chiamata storia dell'allievo recalcitrante.
*Lo scolaro padroneggia la successione dei numeri naturali, contando "per due", 2, 4, 6... fino a mille. Ora gli insegniamo a scrivere altre sequenze, come la sequenza n+1.
Arrivato a 1000, inizia a contare per 4. Il maestro lo rimprovera, e lui dice: ma non ho fatto bene?
Wittgeinstein ci sta mettendo di fronte alla figura dello scettico, l'allievo. Ma è uno scettico particolare: riguarda una parte fondamentale, la nostra capacità di parlare e di capire ciò che diciamo. ==L'idea è che noi non abbiamo un modo per "aver ragione" dello scettico==.
Wittgeinstein sta proponendo un problema scettico, ma fornendo una soluzione scettica - una risposta come quelle di Hume: di fronte allo scettico che dubita delle relazioni causali e della nostra capacità di usare l'induzione, Hume dice che non siamo in grado di giustificare queste cose, ma non siamo scettici come lui, perché pensiamo che anche se non c'è questa giustificazione, ==possiamo continuare ad assumere cose come il principio della causalità==.
Lo strato di roccia e il linguaggio come forma di vita
Paragrafo 217: quando ho esaurito le giustificazioni, arrivo allo strato di roccia, e la mia vanga si piega. Allora sono portato a dire: ecco, agisco proprio così.
Il modo in cui agiamo ha un ruolo nella determinazione delle nostre azioni.
Nella [[letteratura secondaria]] c'è un termine che è forme di vita: Wittgeinstein dice che ==il dato che sta al fondo delle nostre giustificazioni non è il dato autoevidente che vorrebbe avere l'empirista, ma è una forma di vita - un intreccio di azioni e reazioni, è al tempo stesso biologica (prima natura) e culturale== (seconda natura, quella dei comportamenti appresi). Può essere intesa anche come una nozione antropologica.
Non c'è cioè una giustificazione ultima del nostro usare le regole, le regole non possono determinare l'uso - questo lo fa la nostra forma di vita. Come Hume, accordiamo allo scettico di aver ragione, ma senza concedergli la possibilità di "aver distrutto tutto".
Linguaggio primario e [[20250127135739|linguaggio secondario]].
Ricerche Logiche
Volume I. Prolegomeni a una logica pura
- la psicologia studia gli atti psichici, come astrazioni, giudizi, inferenze.
- indagine sulle diverse concezioni della psicologia (come quella di Mill). Sono tutti psicologismi.
- la psicologia deve individuare le leggi basilari del pensiero, ma non può determinare le condizioni di possibilità dell'oggettività
- (antipsicologismo)
- [[Logica pura]]:
- è una ==scienza non empirica== che ha come oggetto il concetto stesso di teoria
- deve determinare le condizioni di possibilità dell'oggettività conoscitiva ed è legata all'[[essere]] per un verso, alla coscienza dall'altro.
- determina le categorie formali:
- dell'oggetto
- del significato
- non basta ad ottenere una oggettività conoscitiva: per avere questa è necessario:
- determinare le condizioni logiche della conoscenza
- determinare le condizioni noetiche della conoscenza
Volume II. Ricerche sulla fenomenologia e teoria della conoscenza
- Contiene sei ricerche.
3. Sulla teoria degli interi e delle parti: l'a priori esprime una legalità concreta e non formale in quanto appartiene solo a determinati ambiti dell'esperienza.
5. Sui vissuti intenzionali: la coscienza è il campo unitario dei [[vissuti]] considerati di per sé, come la percezione, le rappresentazioni fantastiche.
- ==Il carattere specifico della coscienza è l'intenzionalità==
- Estensione del concetto di intuizione alle componenti categoriali dell'ambito del significato
Richard Baxter
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Rickert
-
Fa parte della Scuola del Baden
-
Allievo di Windelband
-
Kant è un filosofo della cultura moderna.
-
[[Spinosa questione]] dei rapporti tra Scienze naturali e [[Scienze storiche]]: questa differenza metodologica può dare conto della specificità dell'indagine della [[20250127135961|filosofia della cultura]]. Per più info: [[Rapporti tra scienze naturali e scienze storiche]].
-
Scienze naturali che aspirano a [[validità universale]] operano con [[concetti]] di [[20250127135910|Categorie di relazione]] che considerano il [[generale]];
==al contrario, i concetti storici isolano l'[[individuale]] dalla [[molteplicità]] empirica.==
Quindi:
==la [[realtà]] si può considerare secondo due aspetti:==
- Scienze naturali: categoria di [[20250127135910|Categorie di relazione]], concetti che hanno validità universale, si riferiscono alla totalità (Secondo le [[categorie di numero]]?)
- [[Scienze storiche]]: considerano l'[[individuale]] e lo isolano
Riduzione fenomenologica
Riduzionismo
Riforma scientifica della vita sociale
Riformismo moderato
rigenerazione morale
Riorganizzazione della società
Riti magici
Ritorno a Kant
rivoluzione
rivoluzione copernicana
Roma
Russell
0. Opere
[[20250127135731|Principi della matematica (1903)]]
On denoting, 1905
1. Influenze
-
Il ==vero fondatore== della Filosofia analitica.
-
A differenza di Frege, ha il ==proposito programmatico== di ==rinnovare tutta la [[filosofia]] (non solo la filosofia della matematica)==.
-
Polemica contro l'[[20250127135775|Idealismo britannico]].
Influenza:
2. Russell e Peano: i fondamenti della matematica
Nel 1899 un filosofo e logico francese, Louis Couturat, invita Bertrand Russell, matematico e filosofo inglese, al congresso internazionale dei matematici che si sarebbe tenuto l'anno successivo a Parigi.
Quell'anno Hilbert avrebbe formulato un elenco di "23 problemi matematici irrisolti".
A quel congresso Russell viene colpito da uno di questi relatori, che diventerà un modello di chiarezza: ==Giuseppe Peano==, dall'università di Torino==, che presentava il suo sistema di aritmetica. Trattava dei "problemi sui fondamenti della matematica", cioè la questione che prova a identificare su cosa si basa la fondatezza della matematica.
Russell aveva una doppia formazione: si era formato come filosofo ma aveva studiato i Matematici tedeschi.
3. L'antinomia delle classi
l problema trovato da Russell è l'Antinomia delle classi.
Russell trova un problema nella soluzione proposta da Frege per ==fondare l'aritmetica sulla logica==.
Il problema ha a che fare con la definizione di numero come classe delle classi in cui gli elementi sono in corrispondenza biunivoca con gli elementi che appartengono all'estensione di un concetto dato. (Definizione analitica dei numeri naturali).
Russell trova che l==a nozione di "classe di classi" sia problematica==. ==Se la si impiega, si entra in contraddizione.==
Russell trova un'antinomia: l'antinomia delle classi. C'è una ==contraddizione implicita== nell'apparato concettuale di Frege. Usando la nozione e facendo tutte altre assunzioni ragionevoli, si entra in contraddizione - quindi è quella nozione il problema.
4. Uso troppo disinvolto della nozione di 'classe di classi'
Russell scrive a Frege: nel secondo volume dei [[20250127135731|Principi della matematica (1903)]] (1903) Russell scrive:
- Nessuno vorrà asserire che la [[classe]] degli uomini è un uomo.
- La [[classe degli uomini]] quindi non è un elemento della classe degli uomini; cioè non è un elemento di se stessa. ==Esistono classi come quella degli uomini *che non appartengono a se stesse==*.
- Qualcosa appartiene a una classe se cade sotto un [[concetto]], la cui [[estensione]] è la classe stessa.
- L'estensione del concetto di "classe che non appartiene a se stessa" è dunque la **classe di tutte classi che non appartengono a se stesse - la classe degli uomini non è un uomo, la classe dei cani non è un cane, ecc.
- Esistono anche ==classi che appartengono a se stesse== - per esempio, la ==classe dei concetti è un concetto==**.
dimostrazione: $K$ appartiene a se stessa solo se non è elemento di se stessa
- Chiamiamo $K$ l'insieme delle classi che non appartengono a se stesse
- La classe $K$ appartiene a se stessa oppure no? Vediamo come cadiamo in contraddizione
- ipotizziamo che $K$ appartenga a se stessa: se qualco6sa appartiene a se stessa (cioè a una classe), allora cade sotto il concetto la cui estensione è la classe in esame, quindi appartiene a se stessa. Questa è una contraddizione.
- ipotizziamo che $K$ non appartenga a se stessa: in questo caso, cade sotto il concetto di cui rapporto l'estensione, quindi appartiene a se stessa. Questa è una contraddizione.
5. Soluzione: teoria dei tipi
La soluzione di Russell sarà la cosiddetta [[20250127135945|Teoria dei tipi]], che consiste nell'idea per cui ==dentro un sistema logico non dovrebbe essere permesso applicare un certo concetto a se stesso o ad un concetto dello stesso livello== (per esempio la nozione di classe di classi non si potrà più costruire).
[[Principia Matematica]] (1910-1913) scritto da Russell e Whitehead, è un libro logicista.
6. Russel e Moore contro l'idealismo: sostituire con Brentano
Russell comincia la sua carriera filosofica con una polemica contro gli [idealisti britannici](Idealismo Britannico).
La figura più importante tra gli [idealisti britannici](idealismo britannico) era Bradley, a Oxford.
A Cambridge c'era invece McTaggart, una delle persone con cui Russell si trova a studiare.
==Russell e G.E. Moore== passano alla storia per la rivolta ==contro l'idealismo britannico ==di Bradley.
Il "territorio da conquistare" non è quello dei fondamenti della matematica, ma quello della filosofia in generale.
Quello che in realtà fecero fu ==sostituire l'immagine metafisica prevalente dell'idealismo britannico con un'altra immagine filosofica==, che ripresa dagli allievi della scuola di Franz Brentano (la [[scuola brentaniana austriaca]]); cioè quella realista di Brentano. La filosofia analitica nasce quando ==Russell legge gli articoli e i libri degli allievi di Brentano ==(compreso Husserl) e sostituisce quella "immagine metafisica" con quella dell'idealismo britannico.
Grazie agli allievi di Brentano, il lavoro di Russell si collega indirettamente a quello di Bolzano:
7. [[20250127135773|Appearance and Reality]] di Bradley
Bradley è un'idealista, un hegeliano, un monista.
L'idea di fondo è questa: i==l mondo che noi abitiamo è composto da una pluralità di oggetti che hanno tra loro delle relazioni==, dette [[20250127135906|Relazioni esterne]]. Una relazione esterna può essere spiegata con un esempio di "stare di fronte a"; la natura dei termini correlati non viene modificata dalla relazione; per questo è una relazione esterna.
La natura dell'oggetto non dipende dalle relazioni esterne - questa è l'idea del senso comune.
Bradley dice: questa idea va bene giusto per il senso comune; quando facciamo metafisica, dobbiamo capire che questa è solo un'astrazione - ==tutte le relazioni in realtà sono interne, cioè le relazioni determinano la natura degli oggetti in relazione tra loro==. Cioè, tutte le relazioni sono costituitive della natura e dell'identità di ogni singolo oggetto.
Se ci spostiamo nell'ambito semantico, questa idea si chiama olismo semantico. (L'olismo è anche uno strumento di Hegel, per questo idealisti)
Non è possibile essere per esempio il numero 2 senza essere maggiore di 1.
8. Metafisica revisionistica di Bradley
La metafisica ingenua del senso comune va sostituita con un'altra metafisica. Quella di Bradley è una metafisica revisionistica - per descrivere il mondo non possiamo usare i concetti del senso comune, dobbiamo usarne degli altri.
==Alla domanda ontologica "che cosa c'è?" possiamo rispondere che c'è un unico oggetto, l'assoluto dell'idealismo, che non può essere descritto con il [[linguaggio]]. ==
Possiamo farci un'idea di ciò che è l'assoluto, e pensiamo alle esperienze percettive pre-linguistiche. Quella cosa lì è "più reale", la vera realtà metafisica. Questa è più o meno la metafisica dell'idealismo britannico, che Russell vuole criticare.
Alle origini della filosofia analitica - quella filosofia che presenta se stessa come motivata massimamente dall'argomentazione, non c'è l'argomentazione; ma la sostituzione di un'immagine con un'altra.
9. Attacco di Russell all'idealismo
La prima espressione di questa mossa interpretative non si trova in Russell, ma in due articoli di Moore
- 1899, The nature of judgment
- 1903, The refutation of idealism (la sostituzione dell'immagine monistica olistica di Bradley con un'altra immagine metafisica, presa in prestito dal realismo austriaco della scuola di Brentano)
==Esponiamo questa sostituzione, contro gli [idealisti britannici](idealismo britannico) in 5 punti fondamentali:==
- antipsicologismo: è una buona idea? Pare di no. I britannici erano idealisti in senso hegeliano, non psicologisti. Non stanno dicendo che ciò che è è un costrutto della mente - è qualcosa che si concretizza nelle istituzioni.
- [[realismo platonico]]: gli oggetti hanno esistenza indipendente dalla mente (dalle Ricerche logiche)
- [[pluralismo ontologico]] (atomismo): il mondo è composto da oggetti che hanno tra loro relazioni esterne (e non interne)
- ==[[20250127135810|Knowledge by acquaintance]]: degli universali si può avere conoscenza diretta (in modo analogo all'intuizione eidetica) (Brentano la chiama Vorstellung), una conoscenza intuitiva non inferenziale.==
- Analisi (mereologia): sviluppato soprattutto da Bolzano e da Frege. È l'idea che alcune di queste entità - in particolare le proposizioni in sé o pensieri - di queste entità si può fare le analisi; ossia si possono scomporre in parti più piccole, e questo ha un significato filosofico.
Cioè che Moore e Russell sviluppano grandemente, andando molto oltre la scuola brentaniana, è lo sviluppo dell'analisi.
Ngram viewer di Google, per cercare le origini delle parole
9b. L'analisi non è definitoria della filosofia analitica
L'[[analisi]] serve a capire come è nata la [[filosofia analitica]], ma ==non è definitoria, non è un tratto essenziale della filosofia analitica==. Ci sono filosofi analitici che non fanno analisi.
10. Aboutness
Aboutness significa intenzionalità, avere un contenuto, essere about something.
Nel 1903 in (The Principles of mathematics), Russell immagina una teoria più complessa, l'analogo russelliano di Twardowski (allievo di Brentano) che ==distingueva tra oggetto e contenuto dell'atto mentale.==
[...]
==Una proposizione, anche se non ha Aristotele tra i suoi costituenti, "verte" su Aristotele.==
11. On denoting
On denoting (sulla denotazione) ([[1905]]) - il testo che due generazioni di filosofi considerarono un paradigma di filosofia - cioè l'esempio di come bisogna fare filosofia. Questo articolo è così importante storicamente che ==con "analisi" intendiamo l'operazione che fa Russell nel suo articolo del 1905 On denoting==.
Per Russell, ogni tipo di ==giustificazione "ragionevole"== va bene in filosofia.
11a. Il re di Francia è calvo. Un esempio di analisi
L'attuale re di Francia è calvo. Possiamo chiederci se questo enunciato è vero o falso.
Ma se mettessimo da un lato tutti quelli che sono calvi e tutti quelli che non lo sono, il Re di Francia non sarebbe da nessuna delle due parti, perché oggi non esiste nessun Re di Francia.
Il linguaggio può ingannarci.
Questo enunciato del Re di Francia, in realtà, è la congiunzione di tre enunciati diversi. Quello che enunciamo davvero quando lo esprimiamo è tre enunciati diversi:
- esiste qualcosa che è il Re di Francia;
- al massimo una persona è attualmente il Re di Francia; (solo una persona è il Re)
- quella cosa è calva
Ho trovato cioè una forma logica sottostante, profonda, della frase.
Questo enunciato quindi non sarà nè vero né falso, ma completamente falso, perché una proposizione è falsa se almeno uno dei suoi componenti è falso.
Con questo esempio Russell ha salvato il principio del terzo escluso - lo usiamo come un esempio paradigmatico di cosa significa analisi.
Ryle
#analitica
-
Strano: sta a Oxford e non a Cambridge.
-
Chiama la teoria della raffigurazione linguistica di Wittgeinstein "Teoria Fido-fido"
Ryle e la geografia logica
Ryle: geografia logica dei concetti mentali; l'immagine agostiniana è sbagliata, non tutte le parole sono nomi. Non è affatto necessario per parlare della mente pensare cartesianamente che ci sono dei nomi nell'interiorità.
Il problema non è pensare il rapporto tra i nostri oggetti interiori (in senso cartesiano) e gli oggetti esterni; ma ci sono solo gli oggetti esterni.
Saggio di profitto
Saggio sul principio della popolazione
Saint-Simon
[[Industria]]
Positivismo
- Legge controrivoluzionari come Du Maistre. Potere religioso e potere politico sono riuniti. [[20250127136077|Conservatorismo cristiano]]
- Bisogna consolidare il Positivismo come prima di passare all'azione pratica. Positivismo
Opere
-
- Cristianesimo privo di dogmi
-
È il maestro di Comte
==+ Potere della scienza deve rafforzare l'[[ordine]]. == -
Bisogna eliminare l'antagonismo nella società. Questo deve fare posto alla [[Solidarietà sociale]].
-
La società deve essere una [[20250127135831|Società Organica]] come quella feudale.
-
La società industriale deve realizzare la [[Felicità Sociale]].
-
Non spirito critico, ossia rivoluzionario-anarchico, ma sarà uno [[Spirito positivo]].
-
Calabroni oziosi contro [[api]] produttive.
- Nela società si danno contemporaneamente due movimenti complementari e opposti: Epoche organiche ed epoche critiche:
- Epoche organiche: le società preservano l'ordine costituito, società intesa in senso organicistico.
- Epoche critiche: l'esistente va distrutto, società atomizzata.
Salari
Salisburgo
Say
Scambio di soggetto e predicato
Schelling
Schleiermacher
Schlick
#ucciso__1936_studente_di_destra #filosofia_come_analisi #analitica
- Nasce e Berlino, poi va a Vienna e legge il Tractatus.
- Autore di una Teoria generale della conoscenza dove contesta Kant.
- Fondatore del [[20250127135748|Circolo di Vienna]]
- Avrà incontri personali con Wittgeinstein
- i simboli e i segni permettono di riferirsi alla realtà senza la mediazione dell'intuizione (come viene intesa da Kant, Bergson e Husserl), che viene rifiutata.
Rapporto con Kant
-
Lettura corretta di Kant: interpretazione realista della cosa in sé](noumeno).
-
Divisione tra [[analitico]] (a priori) e sintetico (a posteriori).
-
Contro la [[20250127136031|rivoluzione copernicana]] di Kant
-
I [[giudizi sintetici a priori]] sono le [[definizioni implicite]].
-
I [[giudizi sintetici a posteriori]] sono l'aggregarsi di oggetti in uno [[stato di fatto]].
-
==I [[principi puri dell'intelletto]] non sono forme sintetiche [[a priori]], ma ipotesi controllabili empiricamente.==
-
Le categorie non sono forme del pensiero ma forme del dato.
-
Viene ucciso nel 1936 da uno studente de [[destra]].
Schopenauer
Autori
Kant
Platone
Schelling
[[20250127136338|Il mondo come volontà e rappresentazione, 1818]]
Sulla quadruplice ragione del principio di ragion sufficiente, 1813
Estetica
Volontà
Rappresentazione
Noluntas
[[20250127136214|Principio di causa efficiente]]
Sulla quadruplice origine del principio di ragion sufficiente
Volontà
[[20250127135852|Teologia Razionale]]
I Buddenbrook
Pessimismo
Nichilismo morale
Opere
- Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
- Il mondo come volontà e rappresentazione (1818)
La "amicizia" con Hegel
Schopenauer campava di rendita, era 'un gran borghese cosmopolita', aveva frequentato [[Goethe]], gli ambienti giusti e aveva questo interesse per la filosofia...dalla sua posizione fa filosofia contro i filosofi dell'università: gli Herbat ma anche Hegel e tutta la sua compagnia. Era un grande polemista e un grande scrittore oltre a essere un filosofo. La sua critica a Hegel è meno radicale a quella di Kierkegaard, ma il modo in cui la presenta è altamente polemico.
I sofisti sono fighi, Hegel è un disgustoso ciarlatano. La critica di Schopenauer è anche allo stile, ricorda ciò che fanno gli analitici contro i continentali nel '900: non si capisce niente, c'è solo fuffa qui dentro.
Gli capita di avere una docenza a Berlino, e mette le sue lezioni alla stessa ora di quelle di Hegel.
Nel 1818, a 30 anni, Schopenauer scrive il suo libro più importante: Il mondo come volontà e rappresentazione - Die Welt as Wille und Vorstellung. Questo libro ha un piccolissimo successo, nessuno lo considera. Lui però è convinto delle sue ragioni. Dice che consegna la sua opera all'umanità e ai posteri e non ai contemporanei che lo schifano. A un certo punto della sua vita Schopenauer diventa importantissimo in tutta la cultura.
Il successo a partire dal 1848
Quello che succede per Hegel vale ancor più per Schopenauer. Ogni persona colta legge Schopenauer.
==Fino al 1848 Schopenauer non se lo era cacato nessu==no, nessuno lo aveva preso sul serio. Poi nella seconda metà del secolo diventa centrale. Forniremo una spiegazione storica "esterna" a questo fatto.
Il mondo come volontà e rappresentazione
Scansione dei libri:
- I - epistemologia
- II - metafisica il mondo come volontà e rappresentazione
- III - estetica
- IV - filosofia pratica
Incipit:
Il mondo è una mia rappresentazione.
Schopenauer chiarisce che con questa nozione di rappresentazione siamo in grado di ==criticare sia l'idealismo che il materialismo==.
Nell'idealismo il soggetto è una causa e l'oggetto è un prodotto, mentre per il materialismo è l'opposto. La nozione di rappresentazione permette di non fare questo errore, perché se la rappresentazione è quella che media il rapporto del soggetto con l'oggetto non è affatto una relazione causale.
Questo da giovane Schopenauer l'aveva detto già da giovane.
Da studente Schopenauer si era interrogato su rapporti di tipo non causale: [[Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente]]. La relazione causale è solo una delle radici, ma si può dare anche in termini logici, quantitativi e come motivi di un azione.
Schopenauer e Kant
Che il mondo sia una rappresentazione è una verità a priori secondo Schopenauer.
Il mondo è intuizione di un intuente.
Schopenauer ritorna a Kant. Possiamo conoscere solo un occhio che vede il sole e una mano che tocca la terra.
La nostra conoscenza è sempre mediata dalle forme a priori, dai nostri apparati percettivi.
Fa un po' di pulizia delle categorie kantiane e mantiene delle categorie solo la causalità e le forme a priori di spazio e tempo.
Che il mondo è una mia rappresentazione l'unico modo che abbiamo per conoscere il mondo è di conoscerlo come fenomeno, cioè tramite quelle lenti concettuali che ci arrivano da spazio, tempo e causalità.
Nell'epistemologia kantiana il soggetto conoscente non può arrivare alla cosa in sé, il noumeno.
La prima mossa che fa Schopenauer nel suo testo è di presentarla. Il mondo è una mia rappresentazione.
La scienza, la filosofia, ogni tipo di razionalità ci può dare una conoscenza in termini di rappresentazione, in termini di fenomeni. E non può arrivarci il senso comune nei termini di una esperienza.
Se l'essere umano fosse stato "una testa d'angelo alata" non ci sarebbero stati questi problemi. Se fosse stato un puro soggetto conoscente, un puro soggetto epistemico. Ma l'essere umano ha un corpo.
Cosa significa questo? C'è un senso per cui il mio corpo in un certo senso è un oggetto tra gli altri oggetti. Questo è il modo di concepire il corpo sotto il punto di vista della rappresentazione. Ma c'è di più.
Il corpo mi porta a conoscere la volontà (è volontà oggettivata)
Non c'è soltanto il corpo come fenomeno, il corpo come oggetto fra oggetti. Attraverso il corpo io posso arrivare, a intuire a riconoscere la presenza di un altro elemento metafisico, diverso dalla rappresentazione, che lui chiama volontà.
Nell'atto di allungare il braccio c'è la volontà di muovere il braccio. Non si tratta di osservare una relazione causale tra due eventi, ma di vedere nel movimento corporeo la volontà.
L'atto corporeo intenzionale è infatti volontà oggettivata, e la volontà oggettivata che diventa atto corporeo. L'atto corporeo non è l'effetto della volontà, ma l'espressione della volontà.
Oppure potremmo dire che uno stesso evento lo possiamo descrivere sotto diverse descrizioni; come un evento corporeo, o come l'azione di allungare il braccio per prendere il libro. Sono espressioni analoghe.
La scoperta della cosa in sè
L'esistenza della volontà è la più immediata e chiara delle conoscenze. Non è una scoperta inferenziale. Riconosciamo la volontà nell'atto di muovere il braccio.
Ci sono quelli che potremmo chiamare dei fenomeni della volontà. Posso leggere l'azione di muovere il braccio con il fatto che muovo il braccio in quanto ho dei particolari motivi. Il fenomeno della volontà ricade sotto il principio di ragion sufficiente.
Ma la volontà stessa ricade sotto il principio di ragion sufficiente? No. La volontà è immotivata, cieca, irrazionale, pura volontà di vivere. Non è retta da motivi né da ragioni.
Questa è la scoperta di un elemento metafisico fondamentale: Schopenauer pensa che grazie a questa idea nuova di non considerare l'uomo come una testa d'angelo alata, Schopenauer ha scoperto la cosa in sé kantiana.
Quindi se il primo libro era assolutamente kantiano, il secondo libro va oltre Kant. E va oltre Kant sotto un aspetto assolutamente cruciale.
Si può arrivare alla cosa in sé. La volontà è quella cosa in sé, è l'ultima realtà metafisica.
Ma che motivi pensa di avere per affermarlo?
Se è così, il mondo come rappresentazione non è soltanto un mondo di fenomeni, ma è un mondo di illusioni, di inganni, di apparenze.
Se c'è un modo per concepire il mondo vero dietro la rappresentazione, questo è un modo per svalutare la conoscenza fenomenica.
Riferimenti filosofici
Giustifica con:
- Platone: mito della caverna
- [[Vedanta]]: qui trova l'idea del velo di Maya che ci fa vedere in maniera distorta le cose, e oltre il quale si può andare - un velo che è anche quello dell'Io
È molto importante vedere quali sono le conseguenze della pretesa di aver trovato la cosa in sé kantiana: il mondo come rappresentazione è un mondo di sola apparenza.
Come per Platone il mondo fisico non è reale, come nei Vedanta l'Io non è reale.
Le ragioni
Ma quali sono proprio le ragioni? Schopenauer lavora come un metafisico.
Dice: ho scoperto la volontà. La prenderò come una formula fissa. Prendiamola come punto di partenza della realtà, e vediamo se riusciamo a ricostruitla tutta la realtà.
Cerca di fare una teoria metafisica generale più semplice possibile. Arriva a mostrare che una pietra quando cade può essere intesa in termini di volontà. Ma perché volontà e non forza? Dice che non sta dicendo che la pietra desidera cioè vuole cadere.
La volontà è:
-
irrazionale
-
non individuata come le cose particolari da spazio e tempo
-
Schopenauer propone una scala metafisica basata sull'idea che ci siano diversi stati di determinazione (gradi di oggettivazione) della volontà:
- volontà pura
- gradi di oggettivazione minore: archetipi più individuati della volontà ma meno individuati dai singoli oggetti
- oggetti materiali individuati dal principium individuationis
Quindi parte da una epistemologia kantiana, poi con la mossa del corpo scopre questo elemento la volontà, che sembra non essere regolato dalle regole della rappresentazione. E quindi prova una ricostruzione a posteriori della sua teoria.
La noluntas per arrestare la soffereza
All'obiezione ma perché non usi il concetto di forza, dato che sarebbe meno fuorviante?, Schopenauer ha una preferenza per definire la forza come una entità che non si può conoscere in modo inferenziale.
C'è una preferenza di base non argomentata, che gli permette di usare il termine più noto rispetto a quello meno noto.
Proprio perché c'è questo conflitto tra la volontà e le singole esistenze collegate nel principio di individuazione, possiamo spiegare un altro dato dell'esistenza.
Ogni desiderio presuppone una mancanza, la volontà è un tentativo di soddisfare i bisogni e colmare lacune. Dunque la mancanza, che è sofferenza e dolore, è costitutiva di una metafisica della volontà.
-
I singoli bisogni si possono soddisfare, e li resta il vuoto della [[noia]].
-
L'ottimismo è una soluzione empia, il [[pessimismo]] (metafisico) è vero. Un po' diverso dal pessimismo tradizionale.
-
La [[noluntas]] è l'annullamento della volontà individuale.
Soluzioni:
-
La contemplazione estetica è una prima soluzione.
Vedere il mondo non come fa la scienza, ma come un'opera d'arte (Critica del giudizio di Kant) significa vederlo sub specie aeternitatis, contemplare in maniera disinteressata e universale.
Le idee platoniche stanno un po' più vicine alla volontà vera. La contemplazione disinteressata delle idee ci fa dimenticare noi stessi come individui.
Il poeta per esempio conosce le idee perfettamente, ma non gli individui. Può conoscere l''uomo in generale.
Il poeta è facile da ingannare ed è un giocattolo nelle mani del furbo. -
Compassione e amore per il prossimo ci portano alla consapevolezza che siamo tutti figli della stessa unica volontà di vivere.
C'è il riconoscimento che anche l'altro individuo è legato agli altri. -
Vita ascetica o noluntas
Negazione della volontà di vivere.
Storia esterna: I Buddenbrook di [[Thomas Mann]] letti da Lukacs: la giustificazione indiretta deò caèotaòos,p
Ora faremo un esempio di [[storia esterna]]:
Un modo per parlare delle idee è di parlare del successo di quelle idee. Fare storia esterna implica accettare che se una idea ha successo non è perché è una buona idea.
Schopenauer potrebbe dire che ciò che è reale è irrazionale.
I Buddenbrook è la storia della decadenza di una famiglia borghese.
Ne I Buddenbrook (1901) [[Mann]] mostra Thomas Buddenbrook che legge Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenauer.
Lukacs dirà che Schopenauer occupa il posto per la borghesia europea che nella seconda metà dell'ottocento che aveva occupato Feuerbach.
In La distruzione della ragione Lukacs fa la storia dell'irrazionalismo dell'800, e vuole dimostrare come certe ideologie come il nazismo siano frutto di quella cultura.
"Schopenauer rappresenta la varietà puramente borghese per l'irrazionalismo".
Luckacs però non si ferma all'aspetto biografico (la sua condizione economica) ma dà una spiegazione sociale. ==Schopenauer offre una giustificazione apologetica diretta del capitalismo (espressione marxiana).==
Si vuole fare un discorso in cui si contesta ogni contraddizione del sistema capitalistico - questo significa per Marx apologetica diretta.
==Secondo Lukacs invece non siamo in presenza di una apologetica diretta, ma un'apologetica indiretta==, ossia un discorso che mette in rilievo e non nasconde i dati cattivi del mondo. Passa lungo tempo a descrivere nel dettaglio i mali del mondo in cui viviamo: ma attribuisce questi mali all'esistenza in generale, a una condizione metafisica.
Il prodotto del pessimismo di Schopenauer è l'ascesi, la noluntas. Questo per Lukacs provoca una sospensione dall'azione politica. Un discorso antipolitico, come è anche quello di Kierkegaard, alla fine.
Schopenauer educa alla passività e nega la storia; e l'odio per Hegel non è solo un fatto soggettivo, ma ha radici oggettive. Quello che sta facendo Schopenauer è fornire la base ideologica per la borghesia che vuole sviluppare la sua posizione dominante.
Il successo delle idee di Schopenauer è oggettivamente motivato dal ruolo sociale che le esse avranno in Germania, fornendo una giustificazione ideologica del capitalismo per la borghesia.
A quale compito sociale assolve l'opera di Schopenauer? Si chiede Lukacs.
La filosofia di Schopenauer rifiuta la vita.
Il pessimismo come orizzonte di vita non può impedire all'individuo una condotta piacevole della vita - l'aristocratismo di Schopenauer ha un fascino, si vogliono elevare aristocraticamente. Il sistema di Schopenauer si erge come un elegante e moderno hotel fornito di ogni comodità sull'orlo dell'abisso.
Lukacs userà questa stessa espressione, dell'hotel sull'abisso per criticare la Scuola di Francoforte. Così l'irrazionalismo schopenaueriano adempie al suo compito per il ceto intellettuale.
scientificità
Scientismo
Comte Statica sociale.md Dinamica sociale.md
Scienza
Scienze dello spirito
Scienze naturali
Scienze sociali
Scienziati
Scontro finale
- Il collegamento che vedi, ma anche quello tra [[te stesso]] e il [[destino]].
Scuola brentaniana austriaca
-
Grazie al lavoro di questi tizi, il l==avoro di Russell si collega a quello di Bolzano ==(Autore che riscoprono loro all'inizio del ''900.
-
Sono:
- [[Meinong]]
- Twardowski
- Husserl
Scuola del Baden
Scuola del Baden
Ha il proprio centro a Heidelberg.
Nella scuola di Baden si affrontò principalmente, partendo dalla opposizione kantiana tra "fatto" e "valore", il problema dei valori per quanto riguarda la loro validità e funzione normativa. Vennero così elaborate quelle "filosofie dei valori" arrivando a teorizzare una "filosofia della cultura su basi trascendentali" per cui l'oggetto della filosofia non è l'essere, ma il dover-essere, nel cui ambito vanno compresi anche i "valori eterni" del Vero, del Bello, del Buono e del Sacro. Nasce come reazione al [[positivismo]].
Scuola di Marburgo
Scuola logica di Leopoli-Varsavia
Secolarizzazione
Seconda internazionale
I dibattiti della II Internazionale (1889-1916): determinismo ed economicismo
#1889-1916
1. Determinismo
- Il primo problema divisivo è il determinismo. Se c'è una teoria capace di prevedere cosa avverrà nelle società occidentali future, crollo del capitalismo nella società occidentale. Problema pratico su come rispondere alla domanda politico-pratica che fare? ==se tutto è scritto, se il futuro sociale è determinato==.
Ci ricordiamo che la risposta kautskiana della democrazia tedesca era lottare per le riforme ma ambendo a come risultato finale al cambiamento del sistema, che peraltro è inevitabile perché il capitalismo è destinato a crollare.
All'interno della SPD c'erano anche posizioni che avevano fatto i conti in modo più radicale con l'idea che si dovesse lottare con le singole riforme (tramite l'attività sindacale e parlamentare).
==Chi aveva tratto conseguenze più radicali erano i revisionisti (Bernstein), che sostenevano che la riforma fosse l'unica strada per cambiare il sistema.== Non c'era nessun orizzonte di rivoluzione totale o di crollo del capitalismo. Questo in opposizione all'ortodossia di Kautsky.
Alla seconda Internazionale c'erano anche i rivoluzionari, cioè gli spartachisti, [[Rosa Luxemburg ]], questa gente qua. Ma non gli anarchici, che non riconoscevano lo Stato.
Se noi volessimo un contro-esempio alla scientificità della Rivoluzione come ipotizzata da Marx: la rivoluzione russa avviene in condizioni completamente diverse da quelle che la teoria aveva formulato Marx, per cui la rivoluzione sarebbe arrivata nei paesi occidentali avanzati. Lì il sistema era ricco di contraddizioni insanabili, che avrebbero provocato un crollo del sistema. Questo non è avvenuto in Germania, non è avvenuto in Francia né in Inghilterra, ma in un paese senza borghesia, senza classe dominante borghese.
Lì, grazie alle condizioni storiche della Prima Guerra Mondiale (Milioni di morti e fame) e alla presenza di una avanguardia rivoluzionaria con il suo leader, Lenin - che aveva proposto un recupero della lettura hegeliana di Hegel.
Deterministi e volontaristi
Sul determinismo quindi ci si divide tra deterministi come Kautsky e volontaristi come [[Bernstein]]. Questo dibattito filosofico viene risolto dalla [[Rivoluzione Russa]], che sembra segnare un punto per i volontaristi da un lato, e dall'altro mette in discussione la teoria di Marx come una teoria scientifica da leggere in termini positivistici e capace di fare previsioni.
Gramsci scriverà un famoso articolo [[La rivoluzione contro il Capitale]] (1917) - cioè la rivoluzione russa è anche una rivoluzione contro le tesi dello stesso Marx.
2. Economicismo
Un altro dei temi sullo sfondo nel periodo della Seconda Internazionale era l'economicismo, cioè le scienze economiche che fornivano una immagine della =relazione tra struttura economica e sovrastruttura politica-culturale molto rigida e unilaterale=: si leggeva cioè il [[materialismo storico]] secondo l'idea per cui tutto ciò che pertiene alla cultura e alle istituzioni, compresa la religione è determinata dalla struttura economica della società (economicismo) - sostenuto dai leader ortodossi della Seconda Internazionale come Kautsky.
Noi abbiamo vista l'interessante confutazione dell'economicismo fatta da Max Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo.
Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale aveva ha che fare con il fatto che il governo tedesco, alla guida della Seconda Internazionale, era entrato in guerra. Ciò rappresentava un problema, una sorta di contraddizione in termini.
Come viene introdotto il marxismo del '900?
Autori diversi che non si conoscevano e affrontano questo problema, giungendo a una soluzione comune: quella== opposta alla Seconda Internazionale, cioè un recupero di Hegel operato da Gramsci, Korsh, Lukacs.
Secondo alcune interpretazioni
Marx
[[Meta]]
Senso
- Secondo Frege, un nome proprio (cioè un termine singolare) ha:
- una Denotazione; ossia l'oggetto che designa
- e un senso, ciò che viene afferrato dal parlante che lo comprende. Il senso è il modo di darsi della denotazione.
- Esempio, tutti i seguenti sono modi diversi di indicare il pianeta Venere:
- La stella del mattino
- La stella della sera
- Espero
- Fosforo
Hanno stessa denotazione (designano lo stesso oggetto - il pianeta Venere) ma ==senso diverso.==
Senso e denotazione
-
Nella Ideografia: Frege aveva detto che il Contenuto concettuale è completamente determinato dalle sue [conseguenze logiche](conseguenza logica).
-
==Se questo è vero, sembra che tutte le verità aritmetiche siano analitiche, cioè abbiano lo stesso contenuto concettuale==. Allora $a = b$ non è un enunciato informativo, cioè $a$ e $b$ hanno lo stesso contenuto?
-
Frege ridetermina la nozione di Contenuto concettuale, ==dividendola== in:
-
Un nome proprio (cioè un [[termine singolare]]) ha:
- una denotazione; ossia l'oggetto che designa
- e un senso, ciò che viene afferrato dal parlante che lo comprende. ==Il senso è il modo di darsi della denotazione.== è comune a tutti i parlanti
-
Esempio, tutti i seguenti sono modi diversi di indicare il pianeta Venere:
- La stella del mattino
- La stella della sera
- Espero
- Fosforo
Stessa denotazione ma senso diverso
Hanno stessa denotazione (designano lo stesso oggetto - il pianeta Venere) ma ==senso diverso.==
- Quindi, per tornare al problema di $a=b$, possiamo essere certi che possono essere entrambi veri ma dotati di diverso contenuto informativo:
- sono veri in quanto hanno la stessa denotazione (designano lo stesso oggetto, ma se $a$ è conosciuto a priori, $b$ è conosciuto a posteriori.
Definizione di senso
- Persino Frege dice che non si capisce bene la sua nozione di SENSO. Allora fa degli esempi:
- In una data lingua, i sinonimi tra loro hanno lo stesso senso.
- I sensi sono oggettivi, per questo i parlanti possono capirsi. Lo aveva detto anche Lotze
Per comodità, guarda le altre due definizione trovate in giro per gli appunti di senso.
==3. Il senso è il modo di darsi della denotazione.== - ==Il senso è il pensiero espresso da un enunciato.==
TUTTI I PARLANTI CONDIVIDONO GLI STESSI SENSI OGGETTIVI
- La ==luna e il cannocchiale==:
- La luna (oggetto reale) è la denotazione, che sta nel mondo reale.
- L'==immagine della luna== (o il concetto di luna) nel cannocchiale è il ==senso==, che sta nel Terzo Regno.
- L'immagine che si forma nell'occhio dell'osservatore è la rappresentazione.
Principio di composizionalità
-
Introduce il Principio di composizionalità, per cui il senso di un'espressione complessa ==dipende esclusivamente dal senso o dalla denotazione== delle espressioni che la costituiscono.
-
Il ==pensiero espresso da un enunciato== è il suo senso.
La denotazione di un [[Analitica/Frege/Pensiero]] è il suo valore di verità.
Frege non lo dimostra, ma sembra plausibile==, perché ciò che resta invariante se sostituiamo in un enunciato 'La stella del mattino' con 'La stella della sera' è il valore di verità.
sentimento
seppellitore
lui seppellisce le cose
significato
Significato e necessità
Significato e necessità ([[1947]])
-
Nozione semantica di analiticità: si cerca una definizione che possa rendere conto:
- del carattere necessario delle verità logiche e aritmetiche
- dello statuto a priori delle verità logiche e aritmetiche
-
Carnap introduce le nozioni semantiche di intensione e descrizione di stato.
-
Nozioni di estensione ed intensione:
- [[estensione]]:
- di un predicato: la classe delle entità a cui il predicato si applica
- di un termine singolare: l'oggetto che essa denota
- [[intensione]]: esplicazione rigorosa della nozione di senso:
- [[estensione]]:
Due espressioni hanno la stessa intensione se e solo se hanno la stessa estensione in tutte le descrizioni di stato.
- Una descrizione di stato $D$ è un insieme di enunciati del linguaggio L che contiene per ogni enunciato atomico $O$, di $L$, o $p$ $o$ $\neg p$, ma non entrambi. Alla luce di ciò
Due espressioni hanno la stessa intensione se e solo se hanno lo stesso valore di verità in tutte le descrizioni di stato.
Due predicati hanno la stessa intensione se e solo se designano la stessa classe in tutte le descrizioni di stato
Due termini singolari hanno la stessa intensione se e solo se denotano lo stesso oggetto in tutte le descrizioni di stato
$\downarrow$
- Arriviamo così alla definizione di analiticità: un enunciato è $L$-vero se e solo se é L-vero, cioè se vale in tutte le descrizioni di stato.
La polemica con Quine sulla logica modale
- Carnap estende l'analisi semantica composizionale al discorso [modale](Logica modale).
Secondo [[Quine]], i contesti modali sono referenzialmente opachi, cioè non sono composizionali rispetto alla denotazione; in altre parole, non è possibile sostituire le espressioni vere con altre equidenotanti.
Carnap invece vuole ottenere questa analisi con il suo nuovo armamentario teorico.
- Necessariamente il numero dei pianeti del sistema solare > 7 è falso, perché il sistema solare avrebbe potuto essere diversamente
- Il numero dei pianeti > $7$
- $9$ > $7$
Se sostituiamo nella prima frase "il numero dei pianeti" con "9 + 7" otteniamo
- Necessariamente $9 + 7 > 7$
Otteniamo una frase vera, (se supponiamo che le verità matematiche siano necessarie.
Enunciati composizionZali
Necessariamente $9 > 7$
è un enunciato composizionale rispetto alle intensioni: poiché 9 > 7 e 9 + 7 = 16 sono intensionali (veri in tutti i mondi possibili), allora se sostituiamo in Necessariamente 9 > 7, otteniamo un enunciato altrettanto vero in quanto ha la stessa intensione:
Necessariamente $9 + 7 = 16$
singolo
Sinistra hegeliana
Sinn
Il senso di una proposizione secondo Frege e Carnap corrisponde al suo valore di verità.
Vedi anche Bedeutung.
sintesi neoclassica
Sistema di Logica
[[Mill/Mill]]
Sistema di logica (1843)
- Obiettivi:
- Confutare che ci sono verità esterne alla mente conosciute grazie alla coscienza/intuizione (contro intuizionismo)
- Tutta la conoscenza deriva dall'esperienza: né a priori né intuizioni di qualità primarie
- Tutte le qualità morali (e l'identità personale) derivano dalle associazioni mentali
- I principi della matematica derivati da:
- osservazione
- inferenze induttive (fondamentali)
- Contro "filosofia tedesca" ([[idealismo]]): ha favorito generalizzazione scientifica e [[sistematizzazione]] delle conoscenze ma retrograda sul piano sociale
- Struttura
- I. parte [[meta/Logica/Logica]]:
- II. parte [[morale]]:
I. Logica
- Oggetto è l'esperienza e ciò che può essere inferito con analogie
- Non è una scienza della credenza ma della prova e della dimostrazione
- Si serve della psicologia
- È un'indagine sui modi dell'inferenza:
1. Deduzione
2. Induzione
- Non sono due diversi tipi di inferenza, ma sono complementari, e formano l'unico modello induttivo, cioè collegano particolari a particolari in base a proposizioni generali.
- Inferenza induttiva basata su enumerazione semplice: ci fa riscontrare delle uniformità (richiamo a Hume)
- Il sillogismo è una tortuosa induzione, in realtà è basato sull'esperienza, cioè si riferisce per esempio alla nostra esperienza che Socrate è mortale perché sappiamo per inferenza che gli uomini a un certo punto muoiono- Le scienze mature assumono forma deduttiva per spiegare un particolare come caso di una legge generale.
- Obiettivo è raggiungere un numero ridotto di proposizioni generali da cui dedurre tutto il resto.
- Le leggi non sono cause dei fatti, e i fatti non sono effetti delle leggi, ma casi particolari.
- Una legge di natura non si spiega attraverso un'altra, ma in connessione con essa. Rete di generalizzazioni.
- Possibili relazioni tra i fenomeni:
- Simultaneità
- Causazione
- Induzione fonda la doppia credenza:
- nell'uniformità del corso della natura
- nell'universalità della causazione
II. Morale
-
Tutte le scienze sono induttive ma sono deduttivamente strutturate.
-
Obiettivo: stabilire una [[etologia]], una scienza di formazione del carattere. Le leggi del carattere possono essere dedotte solo come casi particolari.
-
Legge dei fenomeni naturali è [[composizione delle cause]]
-
[[Metodo deduttivo inverso]]: nella storia, si fanno [[generalizzazioni]] da esperienze specifiche e si verificano deducendole dalla natura umana.
-
La [[politica]] è un'arte che chiede aiuto alla [[scienza]] per favorire l'utilità.
Sistema di logica (1843)
Sistema di logica: scienza della logica come prescrizione e logica come teoria
- Nel [[20250127136003|Sistema di Logica]] (1843), Mill afferma che ==la logica come arte prescrittiva è diversa dalla scienza della logica - concepita come una teoria psicologica descrittiva ed esplicativa==.
- Quindi separa tra:
- logica prescrittiva
- logica descrittiva, una teoria psicologica descrittiva.
sistema formale
Due sistemi formali
Frege costruisce due sistemi formali:
- [[sistema di calcolo proposizionale]]
- [[sistema di calcolo predicativo]]
Per quanto riguarda il [[20250127136092|calcolo proposizionale]], è linguaggio di base (espresso con [[simboli]] dell'Ideografia) e composto da:
- ==[[simboli elementari]]== (p, q, r...)
- ==[[regole di connessione dei simboli]]== (connettivi)
- ==[[assiomi]]== - proposizionale
- ==[[regole di inferenza]]== che ci permettono di arrivare a delle conclusioni che si chiamano:
- ==[[teoremi]]==
Smith
Adam Smith
Opere
- [[La ricchezza delle nazioni]] (1776)
Divisione del lavoro
Adam Smith ha introdotto la nozione della divisione del lavoro: ogni operazione produttiva può essere suddivisa in un numero di sotto-operazioni eseguite da gruppi di persone diverse.
Effetti della divisione del lavoro:
- progresso tecnico
- più velocità ed efficienza
- più produttività
- aumento delle competenze del lavoro
- ampliamento del mercato e aumento della produzione
A causa della divisione del lavoro c'è una "divisione di talenti" - il contrario della meritocrazia. Gli uomini hanno tutti talenti simili, e si specializzano a causa di quella divisione. Smith sostiene che si può instaurare un circolo virtuoso tra divisione del lavoro e miglioramento delle condizioni di vita.
Mano invisibile e simpatia
Altro importante tema introdotto da Smith. Chi coordina la divisi==one del lavoro? La mano invisibile è una metafora del meccanismo dei prezzi. Attraverso il mercato dei prezzi delle merci avviene e si coordina la divisione del lavoro==.
Gli investimenti vengono in qualche modo stabiliti da una "ricognizione" dei prezzi del mercato.
Dal punto di vista psicologico, dietro a questo meccanismo c'è la competizione - nella natura umana prevale l' ==interesse egoistico==.
==Smith non sostiene però che gli interessi egoistici siano alla base di tutte le relazioni umane. Smith è un teorico della simpatia settecentesca.==
Dal punto di vista teorico, l'==elemento esplicativo== della teoria economica di Smith non è il singolo individuo ma la [[classe sociale]].
Individualismo metodologico - principio che non viene applicato dalla teoria di Adam Smith, perché tutto viene ricondotto non al singolo individuo ma alla classe sociale.
Ci sono ==3 classi fondamentali:==
- capitalisti
- lavoratori
- proprietari terrieri
Li riconosciamo in base ai ==fattori produttivi che possiedono==:
- il capitale: un insieme di merci che comprende i mezzi di produzione
- il lavoro
- la terra
Ciascuno di questi fattori ha una remunerazione.
- il profitto è la remunerazione che il capitalista ottiene dal capitale
- salario quella del lavoratore
- rendita quella che il proprietario ottiene grazie al possesso della terra
Smith propone di distinguere il capitale fisso e il capitale circolante, e altre divisioni che adesso a noi non interessano.
La teoria politica è una teoria della crescita economica che dipende dalla teoria della distribuzione del reddito tra le classi sociali.
==Keynes ha chiamato le teoria marginaliste teorie neoclassiche. Ma le teorie ==classiche sono quelle che devono risolvere il problema della divisione del reddito. Chiamiamo le teorie neoclassiche marginaliste per evitare fraintendimenti.
Lionel Robbins negli anni '30 del '900 formula una concezione dell'economia come una scienza che spiega come gli individui fanno delle scelte per ==allocare le loro risorse limitate.== Sparisce la teoria della classe sociale.
Saggio naturale di profitto
Smith parla di un ==saggio naturale del profitto==. Quando dice "naturale" intende dire scientifico, ma scientifico nel senso delle scienze sociali. C'è un modo scientifico di riferirsi a queste classi.
Il lavoro è la misura reale del valore di scambio di tutte le merci. Il prezzo reale di ogni cosa, ciò che ogni cosa realmente costa all'uomo che vuole procurarsela, è la fatica e l'incomodo di ottenerla.
Ricardo legge queste parole come una prima formulazione della teoria del valore-lavoro.
-
Marx leggendo questo testo arriva alla concezione è la [[produzione]] e non lo [[scambio]] a essere la fonte di ogni [[ricchezza. Viene esteso l'ambito legato alla [[terra]] a tutti i [[fattori produttivi]]
-
Il fattore determinante è la qualità e quantità del [[lavoro]]. Ricardo lavorerà su questa teoria e la specificherà, chiamandola Teoria del valore-lavoro.
-
Celebrazione della [[divisione del lavoro]], che aumenta la [[produttività]].
-
[[20250127135785|Mano invisibile]] del [[mercato]]: attraverso il meccanismo dei prezzi avviene la [[divisione del lavoro]]. Questo determina la [[competizione]] all'interno della società, che avviene in base a una forma di [[egoismo]].
-
[[Individualismo metodologico]]: tutto viene ricondotto alla [[classe sociale]] e non al [[singolo individuo]]
-
[[Saggio naturale di profitto]]
-
- capitalisti
- lavoratori
- proprietari terrieri
-
[[20250127136244|Fattori produttivi]]:
- capitale
- lavoro
- terra
-
Teorico della simpatia
Socialismo Utopistico
Socialisti ricardiani
[[Socialismo]]
Società
Società Organica
Società pre-capitalistica
Capitale
Marx
[[20250127135743|Modo di produzione capitalistico]]
Modo di produzione:
$M-D-M$
Merce, Denaro, Merce
Nella società capitalistica:
$D-M-D$
Sociolatria
Sociologia
Sociologia della religione
Capitalismo
[[1920-1921]]
Il [[¢apitalismo]] è la potenza più fatale che determina lo stile di vita di tutti gli individui nati in questo [[ingranaggio]].
Soddisfazione
Sofferenza
Soggetti
Soggetto
Solidarietà Sociale
somiglianza
Sovrastruttura
Spazio
Spencer
Spinoza
Spirito Positivo
- Rinuncia a porsi domande che non possono avere risposta. La realtà non è conoscibile nella sua interezza.
- Realismo: la realtà esiste a prescindere dalla nostra conoscenza e in questo caso non possiamo nemmeno conoscerla tutta.
Sraffa
Stabilità
Stadio Metafisico
Stadio Positivo
Stadio Teologico
Statica sociale
stato mentale
status quo
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Stirner
Autore di L'unico e la sua proprietà
Storia
Storia delle discipline scientifiche
Storia e coscienza di classe
Storia esterna
Storia interna
Storicismo
Struttura
[[20250127136047|Economia classica]]
- Nella Sinistra hegeliana, Stirner e [[Bauer]] credono che sia la sovrastruttura e non la struttura a "dominare il mondo".
Studiosi
Gli studiosi
Gli studiosi sono quelli che studiano tutto il giorno!

Stumpf
Suffragio universale
Sull'asservimento delle donne
[[Mill/Mill]]
Donne
Sulla certezza
Sulla certezza
Le ultime osservazioni di Wittgeinstein prima di morire erano molto omogenee (messe insieme dai suoi editori) pubblicate con il titolo Sulla certezza, che parla di temi epistemologici e oggi viene molto studiato.
Non ci sono differenze sostanziali con le [[Ricerche filosofiche]]. Lì si discute il tema del fondamento e lo si fa a partire da una famosa ==conferenza di G.E. Moore== che aveva provato a confutare lo scetticismo rispetto al problema del mondo esterno.
Aveva risolto in due secondi quello che per Kant era "lo scandalo della filosofia" cioè che non siamo ancora riusciti a confutare lo scettico.
Truismi mooriani
Ma per Moore ci sono dei motivi così solidi e autofondati ([[truismi mooriani]]: enunciati come questa è una mano o la terra è esistita per molto tempo prima della mia nascita) che neanche lo scettico più incallito può metterli in discussione.
Si tratta per Wittgeinstein di capire ==come funzionano questi truism==i; l'uso che hanno i truismi mooriani nel nostro sistema epistemico è affine a regole costitutive della nostra razionalità.
Cosa vuol dire essere razionali? Pensare per esempio che sia vero che questa è una mano. Wittgeinstein arriva a pensare che l'intero sistema non può essere giustificato, ma è dato, si è immersi in questo sistema.
In Della certezza chiama i truismi [[proposizioni cardine]]. Noi stando dentro questo sistema "giochiamo il gioco" della razionalità.
Un'altra faccenda interessante che troviamo anche in Sulla Certezza è l'argomento del linguaggio privato.
Wittgeinstein è un antifondazionalista perché pensa che alla fine delle nostre giustificazioni la vanga si piega, siamo fatti così; oggi vediamo perché è un anticartesiano.
Antifondazionalismo e anticartesianismo erano stati due temi importanti di Essere e tempo, ma a Wittgeinstein non piaceva Heidegger.
Questo argomento è stato per anni uno dei più discussi dai filosofi analitici; oggi non è più così e si parla soprattutto di [[scienze cognitive]], un mondo che è diventato molto importante.
==Questo modo di fare filosofia della mente totalmente a priori non è più il modo di fare filosofia della mente oggi; gli aspetti concettuali oggi vengono integrati con evidenze scientifiche.==
Linguaggio privato
Argomento del linguaggio privato: immaginiamo un individuo che ha una sensazione privata del gusto del caffé che ha bevuto ieri; questi elementi privati vengono chiamati Qualia, cioè aspetti qualitativi ipersoggettivi e perciò ineffabili nella nostra esperienza mentale**.
Questa persona dà un nome (S) alla sensazione che ha avuto. Lo scrivo sul calendario per ricordarmi di questa sensazione.
La differenza tra linguaggio privato e codice segreto è che il codice segreto è celato solo di fatto, e non in linea di principio.
==Il linguaggio privato è privato in linea di principio: soltanto chi lo possiede può comprenderlo, è privato logicamente, non può logicamente essere compreso da qualcun altro.==
Quello che Wittgeinstein ==vuole dimostrare è che un linguaggio privato è impossibile==. Si parte da questa considerazione, che ci sia un linguaggio privato, e si arriverà a negarla.
Ieri ho scritto S sulla lavagna; oggi prendo un altro caffè e mi sembra di avere la stessa sensazione; allora scrivo di nuovo S sul calendario. Questa seconda applicazione può essere sbagliata? Può essere scorretta? Posso commettere un errore quando dico che ho di nuovo S? ==No, è impossibile, non posso sbagliarmi==, per come ho costruito l'esperimento.
Abbiamo detto che S è privato, non c'è un termine di paragone per cui S potrebbe essere sbagliato; l'autorità ultima in questo contesto è il soggetto, è impossibile sbagliarsi.
Se è impossibile sbagliarsi, allora non si può parlare di corretto o di scorretto nel caso dell'applicazione del termine S. ==Quando viene meno la possibilità stessa dell'errore, viene meno la possibilità di applicare correttamente le parole, viene meno la possibilità di applicare l'elemento normativo del linguaggio==.
Se c'è una cosa comune a tutte le forme di linguaggio, è il suo elemento normativo.
Dunque un linguaggio privato che nega la possibilità dell'errore, non normativo, non è affatto un linguaggio, perché non può essere né corretto né scorretto. Quello che diciamo non può essere falso; se io dico di nuovo S, non posso connettere un errore. In questo senso un linguaggio simile è impossibile.
La filosofia della mente wittgeinsteiniana in qualche modo è stata superata, non è più all'ordine del giorno.
Dopo Wittgeinstein: filosofia del linguaggio ordinario
La filosofia del secondo Wittgeinstein ha grande successo in [[Gran Bretagna]] (anni '50-'60), nasce la cosiddetta filosofia del linguaggio ordinario, tra i cui esponenti Austin.
L'idea fondamentale è l'idea degli usi, fanno filosofia descrivendo gli usi delle parole secondo la loro geografia logica.
La filosofia analitica che conosciamo oggi non è molto figlia di questa storia, ma è una storia che viene dagli Stati Uniti.
Facciamo un passo indietro: Frege, Russell, il Tractatus. Quando era in Austria non era andato a trovarlo solo Ramsey, ma anche una serie di filosofi e scienziati appartenenti al circolo di Vienna (nato nel 1923).
Gli esponenti del circolo di Vienna negli anni '30 emigrarono negli Stati Uniti.
Sulla quadruplice origine del principio di ragion sufficiente
Sulla quadruplice ragione del principio di ragion sufficiente, 1813
superstizione
Svolta Linguistica
Tarski
#analitico
Tarski
0. Opere
Bio
Esponente della [[20250127135860|Scuola logica di Leopoli-Varsavia]]
Leggendo Tarski, Carnap rielaborerà le sue nozioni di:
1. verità logica
2. verità in generale
Predicato vero in un linguaggio $L$
-
[[20250127135825|Predicato vero in L]]: un predicato vero in un linguaggio $L$ è definito come *l'insieme delle formule formate a partire da un vocabolario di base mediante l'applicazione di regole di formazione.
-
Definizione [[semantica]] di $L$: associa oggetti, proprietà e relazioni a tutti i simboli non logici.
-
Soddisfazione: relazione tra formule e sequenze di oggetti. Una formula è soddisfatta se la relazione che sussiste tra le formule sussiste davvero.
-
Predicato di verità: un enunciato è vero-in-$L$ se e solo se è soddisfatto-in-$L$, applicandolo agli enunciati atomici di L e ricorsivamente a tutte le formule complesse di $L$.
-
La teoria di Tarski è materialmente e formalmente adeguata: cioè, è priva di contraddizioni e cattura le proprietà della verità.
-
Carnap dopo il 1936 accetterà di studiare il linguaggio secondo questa impostazione [[semantica]].
tautologia
Te stesso
Tecnocrazia
Tempo
Teologia
Teologia Razionale
Teoria
Teoria "fido"-fido
- Espressione di Ryle per indicare la concezione raffigurativa del linguaggio esposta da Wittgeinstein , per cui tutte le parole sono nomi che designano oggetti.
teoria degli usi
Il significato di una parola è il suo uso
Proposizione 43: per una grande classe di casi in cui ce ne serviamo, la parola significato si può definire così - il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio.
Se proprio Wittgeinstein deve fare una generalizzazione, quella che ora gli sembra più adeguata è l'idea di significato come uso.
La concezione pluralistica del linguaggio si trova bene con la [[20250127136155|teoria degli usi]].
Wittgeinstein si accorge che questa identificazione ha anche dei problemi; in particolare ==gli usi hanno una certa durata nel tempo.==
Un lessicografo può studiare il mondo in cui cambia un certo termine nel tempo, mentre il significato viene colto in modo immediato ed istantaneo. Differenza tra significato e uso è una differenza sul piano temporale.
Wittgeinstein sente l'esigenza di raffinare l'idea per cui il significato sia l'uso, che ==il significato sia la cosa più simile a una regola per l'uso di una parola==.
Teoria dei concetti denotativi
-
La proposizione Platone precede il maestro di Alessandro Magno verte su (is about) Aristotele e Platone, ma non contiene Aristotele nei suoi costituenti.
-
Domanda: come è possibile per una proposizione vertere su qualcosa che non è tra i suoi costituenti?
-
Risposta: la proposizione contiene qualcosa che sposta l'[[aboutness]].
I costituenti della proposizione sopra ha tra i suoi costituenti:
1. *Platone*
2. La relazione *precedere*
3. Concetto denotativo *Alessandro Magno*
Il ==concetto denotativo== Alessandro Magno sposta l'aboutness, e la proposizione quindi verte anche su Aristotele.
Vantaggi della teoria
La nozione di senso permette di distinguere tra
+ identità vera, a priori e non informativa
+ identità vera, informativa e a posteriori
La teoria dei concetti denotativi per come viene presentata nei [[20250127135731|Principi della matematica (1903)]] presenta problemi insolubili. Russell la riforma nell'opera On denoting.
Teoria dei tipi
La soluzione di Russell sarà la cosiddetta [[20250127135945|Teoria dei tipi]], che consiste nell'idea per cui ==dentro un sistema logico non dovrebbe essere permesso applicare un certo concetto a se stesso o ad un concetto dello stesso livello== (per esempio la nozione di classe di classi non si potrà più costruire).
[[Principia Matematica]] (1910-1913) scritto da Russell e Whitehead, è un libro logicista.
Teoria del surplus sociale
Se diminuiscono i salari (consumo necessario), aumenta il sovrappiù del capitalista.
La [[teoria del surplus sociale]]
La teoria in cui si collocano questi discorsi di Ricardo è la teoria del sovrappiù, o teoria del surplus sociale.
Prodotto sociale - capitale investito = sovrappiù
Il surplus sociale è la quantità di nuovo prodotto sociale oltre a quello necessario al sistema sociale per riprodursi. Ciò che serve al sistema per riprodursi è esattamente quello che i capitalisti investono per permettere al sistema di andare avanti; il cosiddetto consumo necessario.
L'elemento fondamentale di questo novero sono i salari dei lavoratori.
Prodotto sociale - consumo necessario = sovrappiù
ma capitale investito = consumo necessario
Prodotto sociale - salari = profitti (del capitalista
profitto = sovrappiù
Il sovrappiù è identico al profitto del capitalista, è in mano al capitalista. In qualche modo, arriva a dimostrare che c'è una relazione inversa tra profitto e salario.
Teoria del valore-lavoro
Il saggio di profitto è direttamente proporzionale all'aumentare del lavoro incorporato nel prodotto sociale
Il problema è che non si può sapere in anticipo il prezzo delle merci. Allora Ricardo si inventa la teoria del valore-lavoro, chiedendosi: "qual è il valore di una merce?" il valore di una merce corrisponde al lavoro in essa incorporato.
- r: saggio di profitto
- P: prodotto sociale
- N: consumo necessario
$$ r = (P-N) / N $$
cioè
$$ r = \frac{(lavoro incorporato in P - lavoro incorporato in N)}{lavoro incorporato in N} $$
Il [[saggio di profitto]] del [[capitalismo]] è dato dall'aumentare del lavoro incorporato nel prodotto sociale.
La teoria per cui i salari e i guadagni sono in una relazione inversa era una tesi sovversiva: sembrava che il sovrappiù fosse del lavoro incorporato che non veniva pagato a chi aveva lavorato.
I [[socialisti ricardiani]] e i rappresentati [[socialismo utopistico]] francesi utilizzarono quest'idea a favore del movimento operaio; per i borghesi Ricardo era un criminale che aveva creato un problema sociale.
teoria della raffigurazione
Teoria economica
Teoria fido-fido
Terza internazionale
Terza Internazionale (1918-1943)
Terzo Regno
C'è un terzo regno - né mentale né fisico, popolato da entità astratte afferrabili con il pensiero.
In questo posto gli enti:
- hanno essere ma non potere causale
Tesi
- La tua tesi sarà sulla [[Cibernetica]]!!
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Tesi su Feuerbach
La filosofia non deve limitarsi a comprendere il modo, deve cambiarlo.
K. Marx, Tesi su Feuerbach, 1845
-
[[XI Tesi su Feuerbach]]: I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato il mondo; ora si tratta di trasformarlo.
-
Motivi del distacco da Feuerbach, enfatizzati da Marx:
- ruolo rivoluzionario dell'attività pratico-critica
- nozione relazionale di natura umana - non basata su una essenza metafisica (quella teologica con cui Feuerbach fonda la sua antropologia)
- visione dialettica tra soggetti e circostanze storico-politiche
-
L'opera successiva è l'Ideologia Tedesca (1846)
Testi chiave
Utilitarismo - J.S. [[Mill/Mill]]
[[Sistema]]
- [[L'origine delle specie]] - Charles Darwin (1859)
- Introduzione alla medicina sperimentale - Claude Bernard (1865)
- Utilitarismo - J.S. [[Mill/Mill]] (1861)
- Primi volumi del [[Sistema]] - Herbert Spencer
- Primo libro del Capitale - Karl Marx (1867)
Testi chiave della filosofia analitica
- Frege - Ideografia, [[1879]]
- Russell - On denoting, [[1905]]
- Wittgeinstein - Tractatus Logico-Philosophicus, 1921
- Quaine - [[I due dogmi dell'empirismo]], [[1951]]
Testi fondamentali del '900
Testi fondamentali dell'800
q
Timore e tremore
Timore e Tremore (1843)
Tipi ideali
- Costrutti ipotetici che non rispecchiano un fatto sociale in modo oggettivo, come nel [[positivismo]], ma ne rappresentano il rapporto con dello scienziato con quella conoscenza. Si tratta di un principio euristico
Tipo ideale
Weber Gabbia d'acciaio.md
Tocqueville
Torino
Totalità dialettica
Tractatus
Testo del 1921.
1. Dire e mostrare
- [[Distinzione tra dire e mostrare]]: le proposizioni sensate sono quelle che dicono qualcosa - cioè sono immagine di uno stato di cose.
Non c'è solo la dimensione del dire - delle proposizioni delle scienze naturali; ma anche del mostrare, lavorando su qualcosa che non si può dire. Per questo Wittgeinstein aggiunge una parte significativa al Tractatus.
2. Struttura logica del mondo si mostra
Questa sezione può essere descritta nei termini di alcune conseguenze notevoli della teoria della raffigurazione del Tractatus.
- Innanzitutto c'è la logica, che con le tautologia non è informativa, non dice niente, ==ma mostra qualcosa== - per esempio il significato dei connettivi logici; se sappiamo che piove o non piove è una tautologia, allora conosciamo il significato di "o" e "non"
- Le tautologie mostrano la struttura logica del mondo; che quella sia una tautologia mostra che il mondo è fatto di fatti -== si mostra da sé.==
Questo derivava sia da una possibilità di conversione religiosa di Wittgeinstein (lettura di Kierkegaard) e dalla sensibilità estetica della Vienna del suo tempo - non bisogna spiegare le opere d'arte, che mostrano da sé il loro valore.
La metafisica è frutto di un errore filosofico
Le tautologie si possono applicare anche alla metafisica: la metafisica è frutto di un errore filosofico fondamentale, quello di ==cercare di dire ciò che si può soltanto mostrare==. Ma la nozione di un fatto necessario è una contraddizione in termini nell'impostazione filosofica del Tractatus - un fatto è uno stato di cose che sussiste, (e avrebbe potuto non sussistere), dunque è per definizione contingente.
==[[Critica della nozione di fatto necessario]]==. C'è solo una necessità logica.
3. Il mondo è l'origine della necessità
Nella tradizione che c'è in Aristotele, continua con la scolastica, e poi nella metafisica a partire dagli anni '70, si dice che l'origine della necessità è il mondo - qualcosa è necessario perché quella è la sua natura, la sua essenza. La metafisica deve cioè trovare nel reale la necessità del mondo.
4. Il soggetto è l'origine della necessità: Kant, Wittgeinstein, Carnap
Un'altra tradizione, che possiamo far risalire a Kant e si sviluppa con Wittgeinstein e Carnap fa r==isalire l'origine della necessità non al mondo, ma al soggetto ==(soggetto epistemico e le forme di rappresentazione in Kant, le forme linguistiche in Wittgeinstein). Non c'è un'essenza intrinseca nel mondo, non ci sono fatti necessari.
==Non possiamo trovare una descrizione di uno stato di cose che sia necessaria, perché ogni stato di cose è uno stato di cose possibile, cioè già dall'inizio contingente.==
La metafisica dunque non è falsa, ma è insensata. Il tentativo di dire ciò che può essere soltanto mostrato.
Wittgeinstein on questo usa il linguaggio anche per parlare dell'ambito morale e religioso.
La proposizione 6 del Tractatus dice:
la forma generale di una funzione di verità [...] è la forma generale di una proposizione - cioè qualcosa che raffigura uno stato di cose possibile; il valore di verità una funzione complessa dipenderà dai valori di verità dei suoi costituenti.
Nella proposizione 6.4:
_tutte le proposizioni hanno lo stesso valore. (morale-religioso-estetico).
Ossia, tutte le proposizioni hanno nessun valore - e sono puramente descrittive.
Tutte le proposizioni vere della scienza non hanno nessun valore.
Proposizione 6.4.1
Il senso del mondo deve essere al di fuori di esso. Tutto è come è e tutto accade come accade. Non c'è in esso valore di sorta. Se c'è qualcosa che ha valore deve essere fuori dall'accadere o dall'essere così [...]
Se il valore fosse nel mondo ci sarebbero fatti dotati di valore; ma non possono esserci fatti necessari nel mondo, dunque non può esserci valore nel mondo.
L'etica è trascendentale - delimitare i confini
Di conseguenza, non ci possono nemmeno essere proposizioni nell'etica. Le proposizioni non posso esprimere nulla di ciò che è più alto. L'etica non si può esprimere a parole. L'etica è inesprimibile e ineffabile.
L'==etica si trova fuori dai confini del mondo==, cioè ==non si può "dire"==. L'etica è ==trascendentale==.
Dentro al cerchio c'è il linguaggio sensato - questo sviluppo dell'argomentazione è coerente con l'obiettivo iniziale di Wittgeinstein di ==delimitare dall'interno i confini dell'etica ==(metafora spaziale - esprime l'obiettivo trascendentale del Tractatus). Il fuori decide il confine di ciò che è sensato. L'etica è anche condizione di possibilità del linguaggio significante.
Etica ed estetica sono la stessa cosa, perché contengono quel mondo dei valori che si mostra da sé ma non si può dire sensatamente.
Due osservazioni:
- nel Tractatus non ci sono soggetti empirici - descrivere i fatti è compito delle scienze naturali.
==2. se c'è un soggetto nel Tractatus è un [[soggetto trascendentale]].==
Qual è allora il valore del Tractatus se queste sono le premesse, cioè se lui ha cercato di dire tutto il tempo cose che non si possono dire, cioè come è fatto il mondo, come funziona il linguaggio, ecc.?
L'inesprimibile c'è: [...] il mistico.
6.5.3: il metodo della filosofia consiste dunque in questo: non dire niente se non ciò che si può dire.
6.5.4: le mie proposizioni delucidano così: colui che le comprende le riconosce alla fine come insensate [...] gettando la scla su cui è salito.
La filosofia è o al di sopra o al di sotto delle altre scienze.
Lo spazio della filosofia è solo uno spazio distruttivo - si farebbe filosofia solo quando si commette un errore filosofico.
Si deve tacere (mussen - cioè siamo obbligati)
Il verbo che viene utilizzato per dire che si deve tacere è mussen (e non sollen).
Il sollen si potrebbe tradurre con "dovresti, un dovere di qualcosa che dovresti fare anche se non potresti. Mussen ha a che fare con ciò che è necessario, con ciò che deve accadere perché non può non accadere. Non c'è un "invito al silenzio", ma sta parlando del fatto che ==non è possibile parlare di ciò di cui è impossibile parlare==. Trae cioè le conclusioni.
Russell scrive un'introduzione al Tractatus che a Wittgeinstein non piace.
Ramsey è uno che ha capito il Tractatus, aveva scritto una recensione critica - pone delle obiezioni a Wittgeinstein a cui lui risponde; Wittgeinstein trova un interlocutore in Ramsey.
==[[Keynes]] fa in modo di far tornare Wittgeinstein a Cambridge== - fa un dottorato e presenta il Tractatus come tesi di dottorato.
Per un po' insegna a Cambridge e poi c'è un periodo intermedio della produzione wittgeinsteiniana che a noi non interessa.
Ontologia del Tractatus
Wittgeinstein nel Tractatus fa una ontologia.
- Il mondo è la totalità dei fatti e non delle cose. Se prendiamo la lista di tutte le cose del mondo e le mettiamo in fila, non abbiamo ancora il mondo - perché le cose si possono combinare in vari modi.
I fatti sono stati di cose che sussistono - combinazioni possibili di oggetti.
Abbiamo: stati di cose possibili - solo uno degli stati di cose possibili sussiste, e questo è il fatto.
Dal punto di vista delle categorie modali (possibilità, contingenza, ecc.) - i fatti sono reali, gli stati di cose sono possibili; sono reali, sussistono ma avrebbero potuto non sussistere.
Gli oggetti sono costituenti degli stati di cose.
Si parte con un'ontologia e poi c'è una parte sul linguaggio.
L'ordine del testo è diverso dall'ordine dell'argomentazione - all'inizio c'è un'ontologia e poi c'è la parte sul linguaggio. Avrebbe dovuto esserci prima la parte del linguaggio; che le cose stiano così dal punto di vista ontologico dipende effettivamente da una questione di linguaggio.
L'impianto neokantiano si vede ancora in Essere e Tempo - Heidegger parte da un dato di fatto, procede in modo kantiano, parte da un dato di fatto, l'esistenza del da sein.
La questione che fa Wittgeinstein nel Tractatus può essere considerata affine a quella di Kant nella ragion pura: partire da un dato di fatto e ricavarne le condizioni di possibilità.
Wittgeinstein parte da un dato di fatto che riguarda il linguaggio, e ne ricava le condizioni di possibilità del linguaggio - ricava come deve essere fatto il fatto per essere ciò che effettivamente è.
La ragione storico-filologica di ciò è che Wittgeinstein voleva fornire una nuova metafisica di tipo brentaniano - per questo mette prima l'ontologia (interpretazione di Hans Sluga).
Ordine di argomentazione è di tipo kantiano: prima il linguaggio, dopo l'ontologia.
come è fatto il linguaggio
L'idea di fondo da cui Wittgeinstein parte è che una proposizione (Satz - il termine con cui anche Bolzano chiamava le proposizioni, es. Satz an sich, ossia proposizioni in sé).
Nel Tractatus la Satz è l'enunciato dotato di contenuto. Viene tradotto come proposizione o enunciato - la proposizione dotata di senso. È diverso però dalle traduzioni di Russell e Brentano.
L'idea è che le proposizioni sono delle immagini, ossia raffigurano la realtà perché hanno qualcosa in comune con la realtà. Qualcosa nell'immagine corrisponde a qualcosa nella realtà.
L'immagine ha in comune con la realtà una forma di rappresentazione - l'insieme dei mezzi espressivi (la capacità di esprimere relazioni spaziali [stare sopra stare sotto] o la cromaticità [capacità di esprimere i colori]) con cui l'immagine rappresenta la realtà.
Il caso più generale è la ==forma logica==, che corrisponde a una struttura - solo ciò che ha una struttura può essere immagine di qualcos'altro; un punto non può essere un'immagine; l'immagine raffigura, ripresenta le stesse relazioni che ci sono tra le immagini.
==L'idea di fondo di Wittgeinstein è che le proposizioni linguistiche e gli enunciati sono delle immagini.==
Quand'è che un'immagine è corretta, adeguata? Quando presenta una situazione possibile e quella situazione è davvero così come è raffigurata nell'immagine.
Se quello stato di cose è davvero un fatto, allora l'immagine è corretta.
Funziona allo stesso modo con le proposizioni; anche le proposizioni sono immagini; infatti presentano uno stato di cose. Se ciò che rappresentano è un fatto, la proposizione è vera.
Wittgeinstein costruisce una teoria raffigurativa del linguaggio, per cui le proposizioni sono rappresentazioni di stati di cose.
Se lo stato di cose sussiste la proposizione è vera, altrimenti è falsa.
Comprendere un enunciato significa sapere come deve essere fatto il mondo se la proposizione è vera - capire che cosa accade, quali stati di cose sussistono, se l'enunciato è vero.
Le proposizioni elementari sono immagini perché come nelle immagini ci sono vari elementi, nell'immagine ci sono delle parole che denotano gli oggetti, che sono i costituenti degli stati di cose.
I nomi sono i simboli che hanno come funzione semantica quella di denotare oggetti.
Così come l'ombrello raffigurato designa l'ombrello reale, il nome dentro la proposizione designa lo stato di cose.
Gli ==stati di cose hanno solo un Sinn==, nel senso di Frege.
I ==nomi== hanno ==solo Bedeutung==, ossia si riferiscono a oggetti, nel senso di Frege.
La proposizione del linguaggio ordinario, comune, come diceva Frege, travestono il pensiero, in quanto - come aveva notato Russell - non esprimono sempre pensieri; solo nella proposizione completamente analizzata gli elementi della frase denotano oggetti.
Nel caso della teoria del Tractatus, questa analisi viene svolta in maniera simultanea e inconscia da qualsiasi parlante di una lingua.
Il problema è che lo proposizioni che usiamo nella nostra lingua non sembrano delle immagini, in molti casi.
Soluzione: andiamo a pescare da Frege e Russell. La proposizione non sembra un immagine perché il linguaggio traveste il pensiero (Frege) - diventa un'immagine dopo che è svolta l'analisi (Russell), che non è l'analisi fatta dal logico con il suo ingegno, ma c'è un atto inconscio.
==Un pensiero corrisponde alla proposizione completamente analizzata ed è composto solo da nomi che rappresentano oggetti e rappresentano uno stato di cose.==
La distinzione tra fatto e stato di cose serve a giustificare proprio la questione che il linguaggio sembra non corrispondere sempre a stati di cose.
Una proposizione ha un senso perché rappresenta uno stato di cose possibile.
Gli oggetti (logici) sono assolutamente semplici, perché non hanno parti. Questa è una conseguenza di un ragionamento a priori a partire da un fatto del linguaggio. Questo è il ragionamento:
Noi abbiamo proposizioni che hanno un senso determinato: es. Torino è in Piemonte, non c'è bisogno di nessuna spiegazione ulteriore, possiamo comprenderla solo sulla base della nostra competenza linguistica.
I nomi della frase denotano oggetti che esistono; se denotassero oggetti che non esistono, non la capiremmo.
Perché ci sia un senso completamente determinato, la proposizione non può non parlare di qualcosa di perfettamente determinato, non denotare qualcosa. Quindi un oggetto deve esistere, cioè esiste necessariamente.
Soltanto ciò che è assolutamente semplice può esistere necessariamente - questa è una verità metafisica ripresa anche nella tradizione.
Nel Tractatus non ci sono esempi, ma solo definizione. Nelle Ricerche filosofiche troveremo invece un sacco di esempi.
Tutto ciò che abbiamo detto fino ad adesso riguarda le proposizioni elementari, enunciati che rappresentano un singolo stato di cose - ma non ci sono solo proposizioni elementari; ci sono anche proposizioni complesse.
Due conseguenze importanti:
-
Prendiamo l'enunciato. La proposizione "piove" è vera se lo stato di cose sussiste.
Qual è lo stato di cose raffigurato? Una proposizione non p rappresenta lo stesso stato di cose di p.
Piove rappresenta lo stesso stato di cose di non piove - e poi i valori di verità possono essere diversi a seconda del fatto che siano veri o falsi.
Le costanti logiche (i connettivi proposizionali) non sono rappresentanti. -
Le proposizioni complesse sono funzioni di verità delle proposizioni elementari.
Il valore di verità di una proposizione complessa dipende dal valore di verità delle proposizioni che la costituiscono. Si può calcolare il valore di verità con le tavole di verità.
La logica proposizionale è decidibile.
Tautologie
Nelle tavole di verità ci sono dei casi particolari, come piove o non-piove, caso in cui per qualsiasi combinazione dei costituenti la proposizione sarà sempre vera. Queste ==sono le tautologie==.
Le tautologie sono necessariamente vere. Sono vere a priori, cioè indipendenti dall'esperienza.
Queste proposizioni non dicono nulla, ma mostrano qualcosa.
Sono vuote, puramente formali, conosciute direttamente a priori. Ma questo è esattamente lo statuto delle verità logiche.
Le verità logiche sono le tautologie. Tautologie e contraddizioni non rappresentano nessuno stato di cose.
[[analitica.pdf#page=40|analitica, p.40]]
CONTRO BOLZANO, FREGE RUSSELL, LEIBNIZ e CON KANT: LA LOGICA È PURAMENTE FORMALE
Quindi che cos'è la logica (la domanda da cui Wittgeinstein era partito)? L'insieme delle tautologie.
Le costanti logiche non denotano nulla; p e non-p anno stesso senso perché presentano lo stesso stato di cose.
Abbiamo finito? No. Cosa è successo? Scoppia la prima guerra mondiale. Wittgeinstein ha una crisi esistenziale. In guerra si porta un compendio dei vangeli fatto da Dostoevskij e Tolstoj.
Tre classi fondamentali
Tre classi fondamentali:
- [[capitalisti]]
- [[lavoratori]]
- [[proprietari terrieri]]
Tre tipi di societa
- Ci sono [[20250127135914|Tre tipi di societa]]':
- [[Teologica e militare]]
- [[Metafisica e giuridica]]
- [[Scientifica e industriale]]
Trendelenburg
Trendelenburg
- Aveva criticato Hegel con argomenti aristotelici, legati al fatto che Hegel avrebbe preteso di porre lo spazio e il tempo senza dirlo esplicitamente, perché c'è bisogno di un inizio del movimento.
- Insieme a Herbart, è stato il maestro di Lotze.
Autori
Tripodi
Truismi
Twardowski
Twardowski è un allievo di Brentano ==distingueva tra oggetto e contenuto dell'atto mentale.==
Uber Sinn und Bedeutung
Una difesa del senso comune
Unificazione scientifica dei saperi
Unità metodologica delle scienze
Untitled
Untitled 1
Untitled 2
Untitled 3
Untitled 4
Untitled 5
Uomo
Utile
[[20250127136088|Utilità]]
Utilitarismo
Utilità
Utilitarismo
[[Mill/Mill]]
Utilitarismo (1866) - [[Mill/Mill]]
-
Riferimenti espliciti all'empirismo di Locke e [[Hume]]
-
Non desideriamo il [[piacere]] ma gli oggetti che ci danno piacere, cioè associamo il piacere a una rappresentazione di oggetti: non possiamo calcolare il piacere in modo [[quantitativo]] in quanto le preferenze sono [[qualitative]].
-
La [[felicità]] ha carattere individuale: il giudizio sul proprio piacere dipende dall'[[esperienza]], cioè solo chi prova un particolare piacere sa cosa si prova veramente.
-
Giudica meglio chi assume più [[punti di vista]] e supera la parzialità delle prospettive parziali.
-
C'è una competenza morale raffinata dall'[[educazione]] e autoeducazione
-
La [[felicità]] è un fine desiderabile, ma non l'unico.
Validità universale
Valore
Valori
variazione fantastica
[[Variazione fantastica]] (o riduzione eidetica o visione eidetica): una prima forma di riduzione. Variazione delle proprietà di un oggetto fino ad ottenere la conoscenza diretta dell'essenza di un oggetto. Presentata nelle [[20250127135865|Ricerche Logiche]].
verità
Vernunft
Vienna
vita
vita etica
Volontà
Weber
Weber
Tag
- Autori
- "Forma di vita" del [[¢apitalismo moderno]] ([[capitalismo]])
- Neokantismo
- Pluralismo dei [[valori]]
- Positivismo
- Storicismo
- Tipi ideali
0. Opere
- L'Etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904)
- Il metodo delle scienze storico-sociali (1904-17)
- La scienza come professione (1917)
- [[20250127135862|La politica come professione]] (1919)
- Sociologia della religione (1920-21)
- [[20250127135803|Economia e società]] (1922)
1. Glossario
- Antipositivismo: contro il [[20250127135851|Monismo metodologico]]
- [[20250127135911|Avalutatività]]: la scienza sociale deve essere avalutativa, ossia limitarsi ad esprimere concetti chiari senza dare giudizi di valore.
- [[20250127135751|Gabbia d'acciaio]]: il capitalismo
- Liberalismo: critica materialismo storico
- Razionalizzazione: il disincantamento del mondo.
- Regole di esperienza: generalizzazioni basate su dati storici osservativi ed empirici.
- [[20250127135916|Tipo ideale]]: idealizzazione, concetto operativo stilizzato, che non è né una norma né una descrizione. La formulazione della nozione di ideal-tipo rende possibile riferirsi alla realtà in maniera semplificata ma perspicua. Sono costrutti ipotetici che non rispecchiano un fatto determinato da leggi oggettive.
Ai neokantiani interessa il [dover essere] trascendente, la validità delle norme oggettiva.
Dilthey, [[Introduzione alle scienze dello spirito]], 1833 - le scienze dello spirito hanno un oggetto diverso, il soggetto ha un atteggiamento diverso, applicano nozioni teleologiche anziché causali.
2. Weber, contributi alla metodologia delle scienze sociali: avalutatività e [[analisi controfattuale]]
Non è del tutto vero che nelle scienze dello spirito (cioè scienze storico-sociali) non facciamo generalizzazioni; la [[generalizzazione]] emerge nell'uso di concetti; abbiamo bisogno di usare concetti che tengano insieme diversi processi che se non generalizzassimo non riusciremmo a controllare.
Dobbiamo cioè introdurre dei concetti stilizzati che parlino di qualcosa che abbiamo di fronte. Questi concetti si chiamano tipi ideali o idealtipi e sono uno strumento che Weber ha descritto per primo.
I tipi ideali sono stilizzazioni, idealizzazioni che ci portano a parlare delle scienze economiche sociali. I tipi ideali non sono delle descrizioni.
Non sono descrizioni ma non sono neanche norme; sono [[idealizzazioni]] - e le idealizzazioni fa notare Weber ci sono anche nelle scienze naturali; vedi la nozione di gas ideale in chimica, per esempio.
3. Avalutatività (Wertfreiheit)
Wertfreiheit significa libertà dal valore e assenza di valutazione. Questa è l'idea, che domina ancora oggi, per cui si può, anzi si deve fare riferimento ai valori, ma non si possono dare giudizi di valore.
Questo discorso è diventato egemonico nell'università, per esempio.
Lo scopo della scienza è invece la chiarezza concettuale, e di far vedere quali sono i mezzi appropriati per ottenere un valore. La scienza sociale non può dire qual è il valore giusto.
Abbiamo visto che i kantiani e anche Dilthey erano d'accordo nel non cercare relazioni causali nelle scienze dello spirito.
Weber non vuole negare la conoscenza causale alla scienza.
==Regole di esperienza o regole del divenire: chi ha studiato molto si è fatto un'idea che nella storia ci sono delle regolarità, cioè si rifanno a delle regole generali, approssimative, senza valore deterministico. ==
Un esempio che fa Weber è quello della battaglia di Maratona, dove nel [[480 a.C.]] i persiani furono sconfitti. Si vede che la battaglia di Maratona ha un potere causale.
Le [[regole di esperienza]] non sono leggi universali, ma piuttosto generalizzazioni basate su osservazioni e dati empirici.
4. Analisi controfattuale
Trovare connessioni causali tra idealtipi e fare un'analisi contro-fattuale. Cioè, che cosa accadrebbe a B se non ci fosse A?
Questo è resistere al positivismo, al monismo metodologico del positivismo. Il monismo metodologico, secondo Weber, non è vero. Weber è un anti-positivista anche nella critica che muove al marxismo della reconda Internazionale (un marxismo positivistico - quello di Kautsky).
5. Critica di Weber all'economicismo.
Prendiamo per esempio il materialismo storico, per cui le relazioni causali sono possibili solo a partire dalla struttura economica, che è causa della sovrastruttura.
Economicismo: l'idea che in fondo è solo la struttura economica a spiegare cosa succede. Accuse di economicismo vengono mosse al marxismo, tanto che Engels nel 1890 replica, dicendo che solo in ultima istanza la struttura determina, ma c'è anche una causalità per così dire interna alla sovrastruttura. In ultima istanza cosa potrebbe volere dire? Non si capisce bene, è un problema aperto.
Per un intellettuale liberale come Weber non era assurdo criticare il marxismo della seconda internazionale.
L'etica protestante e il contro-esempio dell'economicismo
Nel 1904 scrive l'Etica Protestante e lo spirito del capitalismo; il testo è un contro-esempio al materialismo storico inteso nel senso economicistico e unilaterale del marxismo della Seconda Internazionale; un'obiezione all'idea che soltanto dalla struttura economica possano derivare effetti causali.
Weber mostrerà come contro-esempio come nella storia un elemento sovrastrutturale (l'etica protestante) ha avuto un effetto su un altro elemento sovrastrutturale, lo spirito del capitalismo.
Due tipi ideali sono:
- l'etica protestante
- lo spirito del capitalismo
Non sono né norme né descrizioni, ma concetti con cui operare.
Weber parte da un dato di uno studio: nei paesi a confessione mista (protestanti e cattolici), parrebbe esistere una correlazione tra la popolazione protestante e la proprietà capitalistica, gli strati più colti e ricchi. Questi dati erano venuti da uno studio quantitativo di un suo allievo.
Ma la correlazione è diversa dalla causazione. Se si trattasse di una causazione diretta, abbiamo un forte contro-esempio dell'economicismo marxista. Weber prova a dimostrare questo nel suo libro.
L'idealtipo del capitalismo
==Un tipo ideale in purezza è un esempio paradigmatico==. Il tipo ideale in purezza del capitalismo - Weber fa l'esempio di un testo in cui Benjamin Franklin parla del fatto che non bisogna perdere tempo per fare denaro.
==Lo spirito del capitalismo è un ethos di comportamento, un codice, una norma di vita - c'è l'idea che si sia moralmente tenuti a fare profitti.==
L'idealtipo dell'etica protestante
Vediamo ora l'idealtipo dell'etica protestante, i luterani e soprattutto i calvinisti. Quando Lutero traduce la bibbia usa un termine (Beruf), che indica il lavoro, c'è Rufen che indica la chiamata.
Weber nota che nei paesi a maggioranza protestante c'è call, che vale sia per il lavoro che per la chiamata divina.
Nell'etica protestante contano meno le opere, conta solo la grazia divina. In Lutero c'è un rifiuto di due tipi di imperativi morali: i praecepta (che riguardano i laici) e i consilia, che riguardano i monaci.
A questo punto della storia diventa importante parlare di Calvino, della ==dottrina della doppia predestinazione. Dio ha già deciso nell'eternità chi è dannato e chi no - diciamo doppia perché riguarda sia i dannati che i salvati. Questi tizi sono salvi indipendentemente da come si comportano==.
Se quando Calvino è vivo la dottrina è sopportabile grazie alla fede, due generazioni dopo Calvino si rende insopportabile. Quello che era un mistero di Dio (è Dio con la sua grazia che decide, noi possiamo solo accettare) - diventa un problema: ==si comincia a pensare che forse c'è un modo per noi di venire a sapere prima di morire come saranno le cose. Qui Weber sta facendo della psicologia sociale==.
Si vanno a cercare indizi e prove che ci dicano che forse siamo dei beati.
Dall'idea del Beruf non è uscita l'idea di un fatalismo, ma dell'==impegno nel lavoro== dove il successo che otteniamo è visto come un premio di Dio.
Se per i cattolici le opere sono i mezzi, per i calvinisti le opere sono i segni della salvezza; ma l'effetto che hanno è quello di creare una mentalità, un certo tipo di razionalità dice Weber, una forma di autocontrollo. L'ascesi diventa intramondana.
A questo punto Weber ci presenta un ideale in purezza dell'etica calvinista puritana: [[20250127135932|Richard Baxter]]. Usato per far vedere come l'ideale in purezza dell'etica calvinista non è poi così diverso dall'ideal-tipo in purezza di Benjamin Franklin.
La domanda controfattuale di Weber è: senza la storia, ci sarebbe . Abbiamo dimostrato che c'è una relazione tra un fatto sovrastrutturale, e il sistema del capitalismo. **.
Abbiamo cioè **==falsificato il materialismo storico nella versione kautskiana della seconda Internazio
Il leggero mantello che era lo spirito del capitalismo, si è trasformato in una gabbia di duro acciaio==.
Il nuovo spirito del capitalismo, Boltanski e Chiapello
La metafora della gabbia di acciaio è il capitalismo come fine della storia, è il venire meno della dialettica.
Braudel, uno storico francese associato alla Scuola delle Annales, dice: Weber si sbaglia, il capitalismo è nato nel Medioevo in Italia, nelle repubbliche marinare.
Ma:
- È assurdo pensare che il lavoro di Weber avesse trascurato quest'aspetto, infatti era specializzato in economia medioevale
- Non c'è nessun errore grave da parte di Weber.
Weber dal corso di Storia delle dottrine politiche
m m #
# # # mmm #mmm mmm m mm
" #"# # #" # #" "# #" # #" "
## ##" #"""" # # #"""" #
# # "#mm" ##m#" "#mm" #
- Potere:
- Tre tipi di [[potere]]:
- potere razionale
- potere tradizionale
- potere carismatico
- [[Stato]]: impresa istituzionale a carattere politico monopolio della coercizione fisica
- Gruppo politico:
- [[Partiti]] di nobilato e partiti di massa:
1. Un'eredità complessa
- Inizialmente a favore del parlamento, poi presidenzialista
- [[Realismo politico]], terza opzione tra etica consequenzialista e deontologica.
2. Le forme del potere e l'essenza dello Stato
Economia e società (1922)
-
Potere: la possibilità di trovare obbedienza a un comando presso qualcuno
-
Tre tipi puri di potere legittimo:
- razionale legale
- funzionario: obbedisce al superiore in modo impersonale
- si basa sulla credenza nella legalità dell'ordinamento
- tradizionale
- struttura patriarcale (sultanismo)
- struttura di ceto (feudalesimo)
- potere personale
- si basa sulla **credenza nel carattere sacro delle tradizioni valide da sempre
- carismatico
-
potere personale e straordinario
-
si fonda sulla dedizione al carattere sacro di una persona
-
si manifesta in situazioni eccezionali
-
il suo potere non deriva dal consenso
-
esercita un potere autoritario
-
3 tipologie:
- profeta
- eroe guerriero
- demagogo
-
ottiene un riconoscimento dai suoi discepoli, provando le sue qualità
-
potere rivoluzionario e temporaneo
-
dopo un po' decade e diventa o
- carisma ereditario: carisma diventa attributo di una dinastia
- carisma d'ufficio: carisma diventa attributo di una istituzione
-
da qui discende la legittimità democratica, che può essere a fondamento di:
- democrazia diretta
- democrazia plebiscitaria, cioè un potere carismatico che si cela sotto la legittimazione della volontà dei sudditi
-
- razionale legale
-
Questa teoria si riferisce a dinamiche che riguardano il gruppo sociale, un gruppo di potere.
-
Gruppo politico: un gruppo di potere che garantisce con la coercizione fisica la sussistenza degli ordinamenti.
-
Stato: una impresa istituzionale a carattere politico nella quale l'apparato amministrativo avanza una pretesa di monopolio della coercizione fisica, per l'attuazione degli ordinamenti.
- Da un punto di vista sociologico, il mezzo specifico dello Stato è la forza fisica
3. La politica moderna: burocrazia, partiti, democrazia plebiscitaria
3a. Burocrazia
- La [[burocrazia]] dello [[Stato]] è un tratto strutturale pericoloso della modernità politica.
- La burocrazia:
- governa l'esistenza dell'individuo e ne mette in pericolo la libertà
- concentra un potere nelle proprie mani tale che non può essere controllato da chi non ha un sapere e una qualifica specializzata
- è irresponsabile (perché impersonale)
- è antidemocratica (non fondata sui sistemi di bilanciamento elettorale)
- La burocrazia:
3b. Partiti di massa e democrazia plebiscitaria
- Consideriamo:
- Parlamento e governo
- La politica come professione (1919)
- Economia e società (1922)
[[20250127135817|Partiti di nobilato vs partiti di massa]]
-
Passaggio dai partiti di nobilato vs partiti di massa
a. Partiti di nobilato:
- propri della borghesia che si afferma come soggetto politico
- fondato su agire occasionale di personalità preminenti
- non hanno un'organizzazione stabile
- il loro lavoro politico si svolge in parlamento
b. Partiti di massa moderni:
- la politica diventa un esercizio professionale per conquistare il consenso e dunque il potere -
Conseguenze:
a. I partiti diventano delle imprese, macchine del [[consenso]], governate da leader che sono demagoghi.
b. I parlamenti non sono più il luogo dove si svolge la politica, che è un esercizio continuato di produzione del consenso.
c. Affermazione della [[democrazia plebiscitaria]], dove i politici sono dei professionisti che vivono di politica, e stabiliscono con gli elettori un rapporto di fiducia, venendo legittimati dal consenso.
-
I partiti avrebbero potuto tenere a bada il funzionario moderno, se ci fossero state due condizioni:
- Introduzione del suffragio universale paritario
- Meccanismi istituzionali che consentissero a chi aveva la maggioranza di accedere realmente al potere.
-
Ma in Germania, a causa dell'assenza di partiti forti e l'accentramento del potere con Bismarck e Guglielmo II, era la burocrazia a governare.
-
Due proposte:
-
[[20250127135756|Suffragio universale]] paritario in [[Prussia]]**: propone di introdurre in Prussia il suffragio universale paritario.
-
Ipotesi presidenzialista: ipotizza di introdurre un sistema presidenziale, con un presidente eletto direttamente dal popolo.
4. Lo Stato-nazione e lo Stato-potenza
-
[[Prolusione di Friburgo]]: invoca la necessità di una [[Weltmachtpolitik]] tedesca. La Germania ha un destino di potenza.
-
Dura critica del Reich di [[Guglielmo II]]
-
Lontano da [[nazionalismo]] e [[imperialismo]]
Stanford
1. Razionalizzazione
-
- è una forza storica che porta ad un mondo per cui si può in linea di principio conoscere tutto tramite dei calcoli
- es. il moderno capitalismo è un modo di vita economica razionale perché dipende dal calcolo razionale della produzione
- in questo senso, il capitalismo moderno è qualitativamente diverso da tutte le altre modalità di organizzazione della vita
- altri esempi di razionalizzazione:
- formalismo legale
- burocrazia
- porta alla nascita di un Berufmensch, un uomo del lavoro, persona di vocazione
- dispositivo euristico per analizzare la realtà, e non una legge di sviluppo universale della storia
- porta alla completa perdita di significato e libertà nel mondo moderno.
- colloca l'Occidente sopra l'Oriente
- è una forza storica che porta ad un mondo per cui si può in linea di principio conoscere tutto tramite dei calcoli
-
Nega che esista una legge di sviluppo della storia nei suoi studi metodologici
-
Razionalizzazione si traduce in:
- aumento di conoscenza
- aumento di impersonalità
- miglior controllo
2. Aumento di conoscenza
- L'azione razionale presuppone la conoscenza.
- Si aspira a una conoscenza intera, sistematica, interconnessa logicamente.
- I saperi del passato come religione, teologia e metafisica vengono relegati a superstizioni
- Questo processo di disincantamento (Entzauberung) ha raggiunto il suo culmine nella società occidentale
3. Impersonalità
- La razionalizzazione implica oggettificazione (Versachlichung)
- Nel capitalismo industriale le persone vengono ridotte a numeri
- La legge moderna regola sine ira et studio
- Questa oggettificazione avviene nell'etica vocazionale puritana (Berufsethik)
- L'uomo è ridotto ad uno strumento della provvidenza divina
4. Controllo
- Crescente controllo nella vita sociale e materiale
- È una conseguenza dell'etica del lavoro puritana di autocontrollo e disciplina (ascesi interiore)
- Ironico che un cittadino moderno che nasce con diritti inalienabili sia così immerso in un ethos disciplinare.
5. La gabbia d'acciaio
-
La [[gabbia d'acciaio]] ha intrappolato per la sua irresistibile efficienza
-
La razionalità procedurale-formale (Zweckrationalität) è diversa dalla Wertrationalität, una razionalità "sostanziale".
-
Gli individui sono ridotti a parte di una [[macchina]]
-
La razionalizzazione porta gli uomini a una [[omologazione]], ma che ha come contrappeso una [[inondazione di valori soggettivi]]: come uomini siamo incantanti dopo essere stati disincantati, siamo, come gli antichi, disorientati.
-
"Under the circumstances, according to Weber, a modern individual tends to act only on one’s own aesthetic impulse and arbitrary convictions that cannot be communicated in the eventuality; the majority of those who cannot even act on their convictions, or the “last men who invented happiness” à la Nietzsche, lead the life of a “cog in a machine.”
-
È un liberale borghese che tiene alla [[libertà individuale]]
-
Sociologia del dominio (Herrschaftssoziologie)
-
Definizione dello Stato
-
Herrschaft: dominio. Il dominio è una realtà immutabile della vita politica anche in uno stato democratico.
- Dominio non è solo sottomissione - il comando è accettato come norma valida
- Il dominio è mediato da giustificazione e interpretazione
-
La prima preoccupazione della politica è stabilire un dominio ordinato, non realizzare giustizia (Kant) o libertà (Hegel)
-
Dopo la prima guerra mondiale difende l'idea di una Führerdemokratie
Whitehead
Autori di altri [[Principia Mathematica]], dove sistematezzia e rende celebre il [[logicismo]].
William James
Influenze
- Empirismo
- Si interessa agli sviluppi della Psicologia scientifica.
- Peirce si era interessato a questioni logica, a Mill non interessa.
Opere
- Pragmatismo - 1907 dedicato a John Stuart [[Mill/Mill]]
- [[20250127135786|Principi di psicologia]], 1890
- La volontà di credere 1897
- Le varie forme dell'esperienza religiosa, 1898
Principi di psicologia
-
È pensato come un manuale generale della disciplina
-
Vari approcci:
- fisiologico
- "osservativo", raccoglie grande quantità di osservazioni
-
Metodo dell'introspezione: legato al concetto di [[flusso di pensiero]]. La coscienza va concepita come un flusso.
- Contro Locke e [[Hume]], non può essere scomposta in elementi individuali.
- In quest'opera sembra oscillare tra [[materialismo]] di fondo e [[fenomenologia]]
La volontà di credere 1897
-
Viene indagata la [[credenza]]: ma non il suo ruolo nel ragionamento scientifico, bensì al quello che ha nel ==pensiero quotidiano==.
-
È n==ecessario agire sulla base di credenze assunte come vere senza che ci siano condizioni o tempo necessario per vagliare; allo stesso tempo, non si può applicare la sospensione del giudizio==. Questo accade in due casi:
-
Tesi generale: contro evidenzialismo, le ragioni emotive o sentimentali devono essere riconosciuti come aventi un ruolo nella determinazione di credenze.
Le varie forme dell'esperienza religiosa
- Vediamo come si articola la religione nell'esperienza, e non nella speculazione astratta.
- ==Indagine razionalistica non coglie l'essenza della religione==: la religione non può indagarsi in modo razionalistico, conduce a una mostruosità metafisica. Conduce a Spinoza e Jacobi, lol:)
- ==Religione e morale==: La [[religione]] non è necessaria alla fondazione della [[morale]]
- La morale nasce esclusivamente dalla vita senziente
- Nuova enunciazione della [[20250127136158|Massima pragmatica]]: anche la verità delle credenze è determinata dalle loro conseguenze pratiche.
Windelband
Windelband segna l’inizio di questa scuola con Metodo critico e metodo scientifico.
Allievo di Lotze, che scrive una Logica intendendola come la disciplina che studia la verità e la validità senza fornire una conoscenza empirica. C’è una validità che prescinde come stanno le cose nello spazio-tempo su un modello platonico. I suoi allievi ereditano questo modello parzialmente, rifiutano un essere trascendente in favore di un dover essere trascendente (Rickert), il che li rende neokantiani invece che platonici.
I suoi allievi sono d’accordo con Lotze che il lavoro che fanno non è empirico, a loro interessano i contenuti dei pensieri e non l’atto del pensare. Il che significa che dall’essere non può scaturire il dover essere, l’ambito delle norme è autonomo.
Windelband traccia le differenze tra le scienze storiche e quelle naturali, in particolare distingue tra scienze nomotetiche ed idiografiche, laddove le prime spiegano i fenomeni naturali tramite delle norme con carattere deterministico, mentre le seconde non permettono generalizzazione, a ma consentono di comprendere singoli eventi individuali.
- [[maestro]] di Rickert
- appartiene alla Scuola del Baden
- primato della [Ragion pratica](Critica della ragion pratica)
- importanza [[Critica del giudizio]]: individua norme assolutamente valide anche al di là del giudizio conoscitivo e morale.
- da [[Analitica/Logica e psicologia/Lotze]]: antipsicologismo - non "lontano" da Cohen
- Bisogna abbandonare il metodo critico e abbracciare il metodo genetico
Comprendere Kant significa andare [[oltre Kant]]
-
==Il nuovo sistema di filosofia è incentrato sulla nozione di [[norma]], estesa a tutti i campi del sapere. I principi della [[ragione]] sono norme assolute.==
-
Come per Fischer, la filosofia è una [[Wissenschaftlehre]] che non indaga cioè l'esperienza, ma i [[valori]] in base ai quali la giudichiamo.
-
Il compito della [[filosofia]] è quello di una riflessione sulla [[cultura]] umana:
-
L'esito necessario di una filosofia [[trascendentale]] è una [[20250127135961|filosofia della cultura]].
-
Auspica un rinnovamento dell'[[hegelismo]] . La parte di Hegel che gli piace è quella dello [[spirito oggettivo]].
Wirklichkeit
Wittgeinstein
Concepisce la filosofia come una attività chiarificatrice, e nelle [Ricerche Filosofiche] come traduzione di un linguaggio secondario in un linguaggio primario.
#Pluralismo #realismo
Negli anni '20 incontra a più riprese Schlick e Ramsey.
Nel 1929 torna a Cambridge.
0. Opere
1. Wittgeinstein del Tractatus
a. Dire e mostrare
- Distinzione tra dire e mostrare: le proposizioni sensate sono quelle che dicono qualcosa - cioè sono immagini di uno stato di cose.
Non c'è solo la dimensione del dire - delle proposizioni delle scienze naturali; ma anche del mostrare, lavorando su qualcosa che non si può dire. Per questo Wittgeinstein aggiunge una parte significativa al Tractatus.
b. Struttura logica del mondo si mostra
Questa sezione può essere descritta nei termini di alcune conseguenze notevoli della teoria della raffigurazione del Tractatus.
- Innanzitutto c'è la logica, che con le tautologia non è informativa, non dice niente, ==ma mostra qualcosa== - per esempio il significato dei connettivi logici; se sappiamo che piove o non piove è una tautologia, allora conosciamo il significato di "o" e "non"
- Le tautologie mostrano la struttura logica del mondo; che quella sia una tautologia mostra che il mondo è fatto di fatti -== si mostra da sé.==
Questo derivava sia da una possibilità di conversione religiosa di Wittgeinstein (lettura di Kierkegaard) e dalla sensibilità estetica della Vienna del suo tempo - non bisogna spiegare le opere d'arte, che mostrano da sé il loro valore.
2b. La metafisica è frutto di un errore filosofico
Le tautologie si possono applicare anche alla metafisica: la metafisica è frutto di un errore filosofico fondamentale, quello di ==cercare di dire ciò che si può soltanto mostrare==. Ma la nozione di un fatto necessario è una contraddizione in termini nell'impostazione filosofica del Tractatus - un fatto è uno stato di cose che sussiste, (e avrebbe potuto non sussistere), dunque è per definizione contingente.
==Critica della nozione di fatto necessario==. C'è solo una necessità logica.
c. Aristotele: Il mondo è l'origine della necessità
Nella tradizione che c'è in Aristotele, continua con la scolastica, e poi nella metafisica a partire dagli anni '70, si dice che l'origine della necessità è il mondo - qualcosa è necessario perché quella è la sua natura, la sua essenza. La metafisica deve cioè trovare nel reale la necessità del mondo.
d. Kant, Wittgeinstein, Carnap: il soggetto è l'origine della necessità
Un'altra tradizione, che possiamo far risalire a Kant e si sviluppa con Wittgeinstein e Carnap fa ==risalire l'origine della necessità non al mondo, ma al soggetto== (soggetto epistemico e le forme di rappresentazione in Kant, le forme linguistiche in Wittgeinstein). Non c'è un'essenza intrinseca nel mondo, non ci sono fatti necessari.
==Non possiamo trovare una descrizione di uno stato di cose che sia necessaria, perché ogni stato di cose è uno stato di cose possibile, cioè già dall'inizio contingente.==
La metafisica dunque non è falsa, ma è insensata. Il tentativo di dire ciò che può essere soltanto mostrato.
Wittgeinstein on questo usa il linguaggio anche per parlare dell'ambito morale e religioso.
La proposizione 6 del Tractatus dice:
la forma generale di una funzione di verità [...] è la forma generale di una proposizione - cioè qualcosa che raffigura uno stato di cose possibile; il valore di verità una funzione complessa dipenderà dai valori di verità dei suoi costituenti.
Nella proposizione 6.4:
_tutte le proposizioni hanno lo stesso valore. _(morale-religioso-estetico).
Ossia, tutte le proposizioni hanno nessun valore - e sono puramente descrittive.
Tutte le proposizioni vere della scienza non hanno nessun valore.
Proposizione 6.4.1
Il senso del mondo deve essere al di fuori di esso. Tutto è come è e tutto accade come accade. Non c'è in esso valore di sorta. Se c'è qualcosa che ha valore deve essere fuori dall'accadere o dall'essere così [...]
Se il valore fosse nel mondo ci sarebbero fatti dotati di valore; ma non possono esserci fatti necessari nel mondo, dunque non può esserci valore nel mondo.
e. L'etica è trascendentale - delimitare i confini
Di conseguenza, non ci possono nemmeno essere proposizioni nell'etica. Le proposizioni non posso esprimere nulla di ciò che è più alto. L'etica non si può esprimere a parole. L'etica è inesprimibile e ineffabile.
L'==etica si trova fuori dai confini del mondo==, cioè ==non si può "dire"==. L'etica è ==trascendentale==.
Dentro al cerchio c'è il linguaggio sensato - questo sviluppo dell'argomentazione è coerente con l'obiettivo iniziale di Wittgeinstein di ==delimitare dall'interno i confini dell'etica ==(metafora spaziale - esprime l'obiettivo trascendentale del Tractatus). Il fuori decide il confine di ciò che è sensato. L'etica è anche condizione di possibilità del linguaggio significante.
Etica ed estetica sono la stessa cosa, perché contengono quel mondo dei valori che si mostra da sé ma non si può dire sensatamente.
Due osservazioni:
- nel Tractatus non ci sono soggetti empirici - descrivere i fatti è compito delle scienze naturali.
==2. se c'è un soggetto nel Tractatus è un soggetto trascendentale.==
Qual è allora il valore del Tractatus se queste sono le premesse, cioè se lui ha cercato di dire tutto il tempo cose che non si possono dire, cioè come è fatto il mondo, come funziona il linguaggio, ecc.?
L'inesprimibile c'è: [...] il mistico.
6.5.3: il metodo della filosofia consiste dunque in questo: non dire niente se non ciò che si può dire.
6.5.4: le mie proposizioni delucidano così: colui che le comprende le riconosce alla fine come insensate [...] gettando la scla su cui è salito.
La filosofia è o al di sopra o al di sotto delle altre scienze.
Lo spazio della filosofia è solo uno spazio distruttivo - si farebbe filosofia solo quando si commette un errore filosofico.
f. Si deve tacere (mussen - cioè siamo obbligati)
Il verbo che viene utilizzato per dire che si deve tacere è mussen (e non sollen).
Il sollen si potrebbe tradurre con "dovresti, un dovere di qualcosa che dovresti fare anche se non potresti. Mussen ha a che fare con ciò che è necessario, con ciò che deve accadere perché non può non accadere. Non c'è un "invito al silenzio", ma sta parlando del fatto che ==non è possibile parlare di ciò di cui è impossibile parlare==. Trae cioè le conclusioni.
Russell scrive un'introduzione al Tractatus che a Wittgeinstein non piace.
Ramsey è uno che ha capito il Tractatus, aveva scritto una recensione critica - pone delle obiezioni a Wittgeinstein a cui lui risponde. Wittgeinstein trova un interlocuore in Ramsey.
Keynes fa in modo di far tornare Wittgeinstein a Cambridge - fa un dottorato e presenta il Tractatus come tesi di dottorato.
2. Wittgeinstein intermedio
Per un po' insegna a Cambridge e poi c'è un periodo intermedio della produzione wittgeinsteiniana che a noi non interessa.
3. il secondo Wittgeinstein
La critica di Ramsey e il passaggio
Nel 1953, dopo la sua morte, vengono pubblicate le Ricerche Filosofiche. In questo periodo Wittgeinstein ha degli incontri significativi con il circolo di Vienna.
C'è una critica rivolta da Ramsey a Wittgeinstein che porterà a Wittgeinstein a cambiare l'impianto del Tractatus.
Ramsey aveva consigliato a Wittgeinstein di considerare due proposizioni:
- Il punto A è interamente rosso
- Il punto A è interamente verde
Queste due proposizioni sono incompatibili, cioè è impossibile che siano entrambe vere contemporaneamente.
Se c'è solo un'impossibilità logica, deve essere logicamente impossibile che siano vere entrambe allo stesso tempo. Cioè, queste due proposizioni dovrebbero essere contraddittorie se messe insieme in una proposizione.
- Il punto A è interamente rosso e il punto A è interamente verde non è una contraddizione
sarebbe invece una contraddizione:
- Il punto A è interamente rosso e il punto A non è interamente rosso.
La proposizione 3 non ha la forma p & non-p, cioè non è contraddittoria.
Allora evidentemente dice Ramsey (1) o (2) non sono proposizioni elementari; ci deve allora essere un processo di analisi che mostri sotto la superficie del linguaggio, che (1) e (2) sono contraddittorie.
Un'analisi come
(1) p & q & r
(2) s & t & non-r
La congiunzione di queste proposizioni è una contraddizione.
Bisogna rinunciare all'idea che c'è solo una possibilità/impossibilità logica - ci sarà una possibilità/impossibilità fisica, legata alla fisica del colore.
Che ci fosse solo una necessità logica era un caposaldo del suo pensiero e Wittgeinstein non vi avrebbe mai rinunciato.
Se Wittgeinstein fino a quel momento aveva sostenuto che non era suo compito fornire un'analisi - essendo un filosofo che lavora a priori e sul piano logico - non voleva dare nessuna spiegazione diciamo empirica.
Wittgeinstein dice che ci deve essere una proposizione interamente analizzata, non che ci sia.
Ramsey chiama questa posizione di Wittgeinstein una posizione dogmatica.
Wittgeinstein inizia dunque a elaborare un nuovo modo di fare filosofia.
Nelle Ricerche Filosofiche (1953) l'unità di argomentazione fondamentale è quella delle osservazioni, lunghe al più una pagina e mezza.
Lo stile delle Ricerche è come un album di schizzi paesistici.
Gramsci connection - secondo una teoria, Sraffa (un economista torinese) a Cambridge portava le sue influenze marxiste a Wittgeinstein, che le recepisce cambia modo di fare la sua filosofia.
Le Ricerche Filosofiche
Iniziano con una citazione di Agostino che fornisce "un'immagine pre-teorica del linguaggio". Un'immagine molto diffusa che troviamo in molti luoghi, in particolare nel Tractatus.
L'immagine wittgeinsteiniana del linguaggio è l'idea che le proposizioni sono composte da nomi, ecc. Agostino e il Tractatus condividono questa impostazione del discorso sul linguaggio.
Nella prima parte delle Ricerche Wittgeinstein descrive e critica questa immagine agostiniana, a un tempo criticando tutti i modi che ci sono stati nella storia della filosofia di esprimere la teoria raffigurativa del linguaggio - una teoria sbagliata.
Le parole denominano oggetti...[...] ogni parola ha un significato, ogni significato è legato all'oggetto per cui la parola sta.
Alla teoria raffigurativa del Tractatus Wittgeinstein propone di sostituire un'immagine "pluralistica" - una proposizione può avere senso in tanti modi diversi.
Uno degli esempi che porterà per spiegare questa idea è quello dei giochi linguistici: modi stilizzati in cui un linguaggio può funzionare; c'è una quantità di giochi linguistici reali o immaginari. I giochi seguono regole.
Nel paragrafo 2 Wittgeinstein presenta il primo gioco linguistico denotativo, derivandolo dall'esempio di Agostino - le parole non fanno altro che designare oggetti. Questo è il gioco linguistico dei muratori.
[...]
La prima critica che volge alla teoria agostiniana del linguaggio è la iper-generalizzazione: parte dall'idea vera che alcune parole sono nomi, cioè designano; poi generalizza eccessivamente e dice che tutte le parole sono nomi.
A partire dall'idea di un linguaggio primitivo come quello dei muratori, l'errore agostiniano (e dunque anche quello del Tractatus) è di dire che questo linguaggio primitivo è tutto il linguaggio.
Per dire che è un errore Wittgeinstein introduce una famosa immagine (Paragrafo 11-14), quella della cassetta degli attrezzi.
Tanto differenti sono le funzioni degli oggetti (in una cassetta) tante sono le funzioni delle parole.
Tutti gli strumenti servono a modificare qualche cosa. Ma cosa modificano? La lunghezza di un oggetto, la solidità della cassa...
Dire che poiché alcune parole sono nomi allora tutte le parole sono nomi è come dire che alcuni attrezzi nella scatola degli attrezzi servono a fare qualche cosa, è come dire che tutti gli attrezzi modificano la stessa cosa. Il pentolino della colla modifica il pentolino della colla - le parole hanno usi differenti - cosa ci guadagni a dire che tutte le proposizioni sono dichiarative e descrivono uno stato di cose.
Paragrafo 40: se muore NM, non muore il nome, ma l'oggetto che denota. È dubbio dire se l'oggetto denotato è il significato della parola; perché quando l'oggetto viene meno, il significato NM è ancora lì, come dimostra il fatto che la frase Il signor NM è morto è sensata.
Il concetto che Wittgeinstein critica è quella dell'apprendimento tramite proposizioni ostensive: mostro un paradigma di bianco per mostrare cosa vuol dire bianco. Queste proposizioni non possono essere all'origine dell'apprendimento - per capirla in realtà devo avere con me tanti elementi linguistici, per esempio il concetto di colore.
Quando dico questo è bianco ci serve almeno il concetto di colore, c'è una indeterminatezza [???].
Non c'è l'essenza del linguaggio, ma tanti giochi linguistici diversi che funzionano in modi diversi.
Paragrafo 65: non hai ancora detto cos'è l'essenziale del gioco linguistico, cioè che cosa sia comune a tutti questi processi.
Wittgeinstein risponde: invece di mostrare tutto ciò che accomuna, io dico che questi fenomeni non hanno nulla in comune, ma sono imparentati in molti modi diversi, per questo li chiamiamo "concetti".
Ci sono alcuni concetti che hanno confini rigidi e ben determinati: le "aree (geometriche) secondo Frege"; ma ci sono anche concetti sfumati.
Anche con questo tipo di concetti noi ci capiamo perfettamente.
Wittgeinstein introduce la nozione di somiglianza di famiglia: prendiamo i volti dei membri di una famiglia.
C'è qualcosa come l'essenza della famiglia? No, abbiamo varie parti del corpo condivise in modo diverso da tutti i parenti. Abbiamo parentele, intrecci di somiglianze.
Come facciamo a spiegare cosa vuol dire appartenere a quella famiglia? Possiamo mostrare somiglianze e analogie tra i membri di quella famiglia.
Il caso paradigmatico di questi concetti è il concetto di gioco: ci sono vari tipi di giochi. Fra gli scacchi e la dama ci sono alcune somiglianze. Se devo spiegare cos'è un gioco, farò questi esempi concreti. In questo modo ci capiamo perfettamente. Non abbiamo bisogno di migliorare questa situazione. Sappiamo cosa significa gioco e la usiamo per parlare tra di noi.
Per dire cos'è un linguaggio quindi non ragioniamo come le aree di Frege, ma usiamo degli esempi.
A questo punto l'attività filosofica di Wittgeinstein assume un nuovo cardine:
- Paragrafo 126 - Ciò che è nascosto non ci interessa
Pensare che sotto la superficie ci deve essere qualche essenza del linguaggio da scoprire; ma qui non c'è nulla da scoprire.
La filosofia si intende così come un'attività puramente concettuale utile non già per risolvere, ma per dissolvere certi problemi filosofici, presentandoli in modo da darne una spiegazione perspicua di questi fatti che fa sì che questo problema si dissolva, cioè scompaia.
Il fatto che Wittgeinstein abbia rinunciato a fornire una teoria generale del linguaggio non significa che gli interessi lo statuto del linguaggio.
Proposizione 43: per una grande classe di casi in cui ce ne serviamo, la parola significato si può definire così - il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio.
Se proprio Wittgeinstein deve fare una generalizzazione, quella che ora gli sembra più adeguata è l'idea di significato come uso.
L'idea pluralistica del linguaggio si trova bene con la [[20250127136155|teoria degli usi]].
Wittgeinstein si accorge che questa identificazione ha anche dei problemi; in particolare gli usi hanno una certa durata nel tempo.
Un lessicografo può studiare il mondo in cui cambia un certo termine nel tempo, mentre il significato viene colto in modo immediato ed istantaneo. Differenza tra significato e uso è una differenza sul piano temporale.
Wittgeinstein sente l'esigenza di raffinare che il significato sia l'uso, che il significato sia la cosa più simile a una regola per l'uso di una parola.
La più significativa conseguenza di questa teoria è un insieme di riflessioni passata alla storia come riflessioni sul tema di seguire una regola (antifondazionalismo), insieme a un celebre argomento anticartesiano, dell'argomento del linguaggio primario ([[antimentalismo]] o anticartesianismo).
Il fatto che il significato è legato all'uso di un termine si può riassumere con questa tesi: il significato non è l'immagine mentale.
Questa è la tesi di alcune teorie mentaliste nella storia della filosofia; Frege aveva rifiutato questa idea considerando che ognuno ha un'immagine diversa, ma c'è un Sinn oggettivo del terzo regno che permette la comunicazione.
Noi possiamo usare un'immagine mentale di un cubo in tanti modi, con tante regole di proiezione diverse. Secondo un certo metodo di proiezione, potremmo dire che l'immagine di un cubo è l'immagine di un prisma.
Ryle: teoria Fido-fido
Ryle: questa è la geografia logica dei concetti mentalisti; l'immagine agostiniana è sbagliata, non tutte le parole sono nomi. Non è affatto necessario per parlare della mente pensare cartesianamente che ci sono dei nomi nell'interiorità.
Il problema non è pensare il rapporto tra i nostri oggetti interiori (in senso cartesiano) e gli oggetti esterni; ma ci sono solo gli oggetti esterni. Mentalismo
Problema epistemologico della filosofia matematica platonistica: se gli oggetti del terzo regno non hanno potere causale, come facciamo a conoscerli visto che la migliore teoria della conoscenza che conosciamo è quella empiristica basata sulle percezioni? La filosofia matematica è un tentativo di rispondere a queste questioni.
Il filosofo wittgeinsteiniano descrive il modo in cui funzionano i concetti matematici e vede che non è affatto detto che è un fatto matematico sia una descrizione di uno stato di cose; gli asserti matematici sono più simili a regole per l'uso delle parole che ad asserti descrittivi.
Il problema del platonismo di spiegare come è possibile la conoscenza matematica, visto che la matematica è in un terzo regno senza relazioni causali, svanisce; perché questi oggetti speciali del terzo regno li abbiamo soltanto se pensiamo che esistano solo nomi, cioè se pensiamo che ogni nome designi semplicemente un fatto.
Wittgeinstein intende grammaticale in un senso ampio, cioè che riguarda tutte le regole d'uso degli usi linguistici.
L'antiplatonismo e l'antimentalismo sono due descrizioni grammaticali di usi linguistici.
Il significato non può essere un'immagine mentale, avevamo detto ieri: un'immagine mentale a sua volta per essere compresa ha bisogno di qualcos'altro, perché diverse immagini mentali potrebbero ancora essere ricondotte a oggetti diverse con regole d'uso diverse.
Se la regola sembra avere un carattere normativo, l'uso sembra avere un carattere descrittivo; es. la lessicografia descrive gli usi.
Ma come fa la regola a determinare l'uso? Qual è il rapporto tra la regola e l'uso?
Su questo tema - nella letteratura si chiamano Considerazioni sul seguire una regola (Soulcreek ha scritto un libro importante negli anni '80, Regole e Linguaggio Privato) - vogliamo far emergere due aspetti della filosofia di Wittgeinstein:
- antifondazionalismo
- antimentalismo cartesiano
Innanzitutto Wittgeinstein osserva che si può seguire la regola in modi diversi.
Ci sono tanti esempi, tanti esperimenti mentali.
All'osservazione 185 troviamo una storia che nella letteratura secondaria viene chiamata storia dell'allievo recalcitrante.
*Lo scolaro padroneggia la successione dei numeri naturali, contando "per due", 2, 4, 6... fino a mille. Ora gli insegniamo a scrivere altre sequenze, come la sequenza n+1.
Arrivato a 1000, inizia a contare per 4. Il maestro lo rimprovera, e lui dice: ma non ho fatto bene?
Wittgeinstein ci sta mettendo di fronte alla figura dello scettico, l'allievo. Ma è uno scettico particolare: riguarda una parte fondamentale, la nostra capacità di parlare e di capire ciò che diciamo. L'idea è che noi non abbiamo un modo per "aver ragione" dello scettico.
Wittgeinstein sta proponendo un problema scettico, ma fornendo una soluzione scettica - una risposta come quelle di Hume: di fronte allo scettico che dubita delle relazioni causali e della nostra capacità di usare l'induzione, Hume dice che non siamo in grado di giustificare queste cose, ma non siamo scettici come lui, perché pensiamo che anche se non c'è questa giustificazione, possiamo continuare ad assumere cose come il principio della causalità.
Paragrafo 217: quando ho esaurito le giustificazioni, arrivo allo strato di roccia, e la mia vanga si piega. Allora sono portato a dire: ecco, agisco proprio così.
Il modo in cui agiamo ha un ruolo nella determinazione delle nostre azioni.
Nella letteratura secondaria c'è un termine che è forme di vita: Wittgeinstein dice che il dato che sta al fondo delle nostre giustificazioni non è il dato autoevidente che vorrebbe avere l'empirista, ma è una forma di vita - un intreccio di azioni e reazioni, è al tempo stesso biologica (prima natura) e culturale (seconda natura, quella dei comportamenti appresi). Può essere intesa anche come una nozione antropologica.
Non c'è cioè una giustificazione ultima del nostro usare le regole, le regole non possono determinare l'uso - questo lo fa la nostra forma di vita. Come Hume, accordiamo allo scettico di aver ragione, ma senza concedergli la possibilità di "aver distrutto tutto".
Le ultime osservazioni di Wittgeinstein prima di morire erano molto omogenee (messe insieme dai suoi editori) pubblicate con il titolo Sulla certezza, che parla di temi epistemologici e oggi viene molto studiato.
Non ci sono differenze sostanziali con le Ricerche filosofiche. Lì si discute il tema del fondamento e lo si fa a partire da una famosa conferenza di G.E. Moore che aveva provato a confutare lo scetticismo rispetto al problema del mondo esterno.
Aveva risolto in due secondi quello che per Kant era "lo scandalo della filosofia" cioè che non siamo ancora riusciti a confutare lo scettico.
Ma per Moore ci sono dei motivi così solidi e autofondati (truismi mooriani: enunciati come questa è una mano o la terra è esistita per molto tempo prima della mia nascita)che neanche lo scettico più incallito può metterli in discussione.
Si tratta per Wittgeinstein di capire come funzionano questi truismi; l'uso che hanno i truismi mooriani nel nostro sistema epistemico è affine a regole costitutive della nostra razionalità.
Cosa vuol dire essere razionali? Pensare per esempio che sia vero che questa è una mano. Wittgeinstein arriva a pensare che l'intero sistema non può essere giustificato, ma è dato, si è immersi in questo sistema.
In Della certezza chiama i truismi proposizioni cardine. Noi stando dentro questo sistema "giochiamo il gioco" della razionalità.
Un'altra faccenda interessante che troviamo anche in Sulla Certezza è l'argomento del linguaggio privato.
Wittgeinstein è un antifondazionalista perché pensa che alla fine delle nostre giustificazioni la vanga si piega, siamo fatti così; oggi vediamo perché è un anticartesiano.
Antifondazionalismo e anticartesianismo erano stati due temi importanti di Essere e tempo, ma a Wittgeinstein non piaceva Heidegger.
Questo argomento è stato per anni uno dei più discussi dai filosofi analitici; oggi non è più così e si parla soprattutto di scienze cognitive, un modo che è diventato molto importante.
Questo modo di fare filosofia della mente totalmente a priori non è più il modo di fare filosofia della mente oggi; gli aspetti concettuali oggi vengono integrati con evidenze scientifiche.
Argomento del linguaggio privato: immaginiamo un individuo che ha una sensazione privata del gusto del caffé che ha bevuto ieri; questi elementi privati vengono chiamati qualia aspetti qualitativi ipersoggettivi e perciò ineffabili nella nostra esperienza mentale.
Questa persona dà un nome (S) alla sensazione che ha avuto. Lo scrivo sul calendario per ricordarmi di questa sensazione.
La differenza tra linguaggio privato e codice segreto è che il codice segreto è celato solo di fatto, e non in linea di principio.
Il linguaggio privato è privato in linea di principio: soltanto chi lo possiede può comprenderlo, è privato logicamente, non può logicamente essere compreso da qualcun altro.
Quello che Wittgeinstein vuole dimostrare è che un linguaggio privato è impossibile. Si parte da questa considerazione, che ci sia un linguaggio privato, e si arriverà a negarla.
Ieri ho scritto S sulla lavagna; oggi prendo un altro caffè e mi sembra di avere la stessa sensazione; allora scrivo di nuovo S sul calendario. Questa seconda applicazione può essere sbagliata? Può essere scorretta? Posso commettere un errore quando dico che ho di nuovo S? No, è impossibile, non posso sbagliarmi, per come ho costruito l'esperimento.
Abbiamo detto che S è privato, non c'è un termine di paragone per cui S potrebbe essere sbagliato; l'autorità ultima in questo contesto è il soggetto, è impossibile sbagliarsi.
Se è impossibile sbagliarsi, allora non si può parlare di corretto o di scorretto nel caso dell'applicazione del termine S. Quando viene meno la possibilità stessa dell'errore, viene meno la possibilità di applicare correttamente le parole, viene meno la possibilità di applicare l'elemento normativo del linguaggio. Se c'è una cosa comune a tutte le forme di linguaggio, è il suo elemento normativo.
Dunque un linguaggio privato che nega la possibilità dell'errore, non normativo, non è affatto un linguaggio, perché non può essere né corretto né scorretto. Quello che diciamo non può essere falso; se io dico di nuovo S, non posso connettere un errore. In questo senso un linguaggio simile è impossibile.
La filosofia della mente wittgeinsteiniana in qualche modo è stata superata, non è più all'ordine del giorno.
Dopo Wittgeinstein: filosofia del linguaggio ordinario
La filosofia del secondo Wittgeinstein ha grande successo in Gran Bretagna (anni '50-'60), nasce la cosiddetta filosofia del linguaggio ordinario, tra i cui esponenti Austin.
L'idea fondamentale è l'idea degli usi, fanno filosofia descrivendo gli usi delle parole secondo la loro geografia logica.
La filosofia analitica che conosciamo oggi non è molto figlia di questa storia, ma è una storia che viene dagli Stati Uniti.
Facciamo un passo indietro: Frege, Russell, il Tractatus. Quando era in Austria non era andato a trovarlo solo Ramsey, ma anche una serie di filosofi e scienziati appartenenti al circolo di Vienna (nato nel 1923).
Gli esponenti del circolo di Vienna negli anni '30 emigrarono negli Stati Uniti.
Dopo Wittgeinstein: il circolo di Vienna
Nel 1923 c'è questo circolo, circolo non soltanto accademico ma che ha un ruolo anche sociale, si parla di Vienna rossa, alla fine degli anni '10 c'erano stati vari tentativi di fare la rivoluzione anche in Austria; questo non accadde a Vienna, città che comunque aveva in quegli anni un governo socialdemocratico riformista, cui appartenevano anche alcuni esponenti del circolo di Vienna.
In particolare, Otto Neurath aveva già costituito quegli che gli storici della filosofia chiamava Il primo circolo di Vienna (informale, si incontravano al bar) già dal 1910.
In questo circolo c'erano matematici, come Hans Hahn e K. Menger. Mauritz Schlick a un certo punto diventa professore di filosofia a Vienna, lui diventa animatore di questo circolo, in cui leggono anche Wittgeinstein, poi lo vanno a trovare. Era un gruppo di scienziati-filosofi: filosofi come Carnap erano capaci di parlare alla pari di logica con i logici, e con i fisici come Einstein.
Ernst Mach è un esempio di scienziato-filosofo del passato.
Che cosa fare dell'a priori kantiano? Cassirer aveva introdotto questa nozione di a priori che varia nel tempo, un a priori uguale per tutti ma che si modifica. Carnap e altri esponenti del Circolo di Vienna, tra cui Reichenbach (circolo di Berlino, non era a Vienna), partecipano alla discussione.
È di Reichenbach la distinzione tra a priori costitutivo e assoluto.
Altri esponenti del circolo hanno idee diverse: Schlick crede che l'a priori vada concepito in termini convenzionalistici; a questi dibattiti partecipava anche Albert Einstein.
Parleremo ora di due opere di Carnap e del manifesto del circolo di Vienna, pubblicato da Neurath con la firma di Carnap e Schlick.
L'opera considerata come il grande capolavoro di Rudolf Carnap si intitola La costruzione logica del mondo (1928). Era già stato scritto nel 1925.
Il titolo venne suggerito da Schlick; il termine non era in realtà il più ricorrente nel libro di Carnap.
In questo libro si ricostruiva l'intera conoscenza scientifica a partire da una base fenomenica ed esperienziale. Questa operazione si faceva usando la logica di Russell dei Principia Matematica. Si costruisce così l'edificio, mettendo insieme l'esperienza con le relazioni logiche di Russell.
Questo è un libro molto ambizioso, una cosa che oggi nessuno potrebbe pensare di fare.
Il termine che veniva usato per parlare di questa operazione non era però costruzione (termine aggiunto successivamente) ma costituzione, una parola kantiana.
Russell in Our knowledge of the external world aveva proposto un sistema simile, proponendo una posizione empirista per rispondere allo scettico. Una risposta non risolutiva, ma sostantiva: faccio vedere allo scettico che la sua conoscenza è fondata su basi talmente solide da non poter essere negata. Si prova a fondare la conoscenza sulla base di un'esperienza immediata assolutamente indubitabile.
Uno obiettivo dunque anti-scettico usando strumenti empiristici.
Costruzione era una parola carica di sfumature politiche e sociali, la ri-costruzione del mondo e di Vienna dopo le macerie della prima guerra mondiale. Questa filosofia, fatta da questi filosofi progressisti ha questa sfumatura.
Ma quello che in realtà fa Carnap non è usare l'empirismo per dare una risposta scettica, era un'altra roba.
I primi due titoli prima del cambio erano stati:
- Dal caos alla realtà
- Teoria della costituzione
L'operazione che stava facendo Carnap era un'operazione neo-kantiana. La domanda neokantiana non è se la conoscenza è certa, ma come fa la conoscenza ad essere oggettiva, come si fa a partire dall'esperienza ad arrivare all'ordine della realtà, all'esperienza intersoggettiva e condivisibile?
L'enfasi era sulle relazioni logiche di Russell, che lui usava per consolidare l'edificio. Le relazioni logiche così intese erano strutturali, e ciò che è strutturale è oggettivo.
Carnap lavorava nel solco della tradizione neokantiana.
Nel '29 per ringraziare Schlick scrivono il Manifesto del circolo di Vienna: La concezione scientifica del mondo. Le caratteristiche fondamentali di questo manifesto
Ci sono delle figure di riferimento, gli dei del pantheon sono
- Russell
- Einstein
- Wittgeinstein
C'è l'idea che la filosofia deve essere amica della scienza, la scienza contemporanea, all'avanguardia, loro per esempio conoscevano bene gli ultimi sviluppi della logica (Wittgeinstein) e gli ultimi sviluppi della fisica (Einstein).
Dal punto di vista politico, uno spirito liberale, progressista, non dogmatico.
Dal punto di vista filosofico, difendono una forma di empirismo logico. È un pensiero molto diverso dall'empirismo classico, per cui tutti i dati che non vengono dall'esperienza, dunque la metafisica, non sono validi.
La posizione dei membri del circolo di Vienna è più radicale: la metafisica non è falsa, ma è insensata (empirismo logico). Seguono il Wittgeinstein di un Tractatus ridiscusso con Wittgeinstein, secondo il modo in cui Wittgeinstein rielabora le sue teorie: l'idea semantica fondamentale del Tractatus per cui si conosce una cosa se si sa che cosa succede se essa è vera, ma Wittgeinstein aveva cambiato la sua posizione trasformando la sua teoria in una teoria verificazionista, cioè se una proposizione è sensata, non bisogna solo sapere cosa succede se è vera, ma va anche replicata.
La metafisica non viene criticata solo perché non è verificabile, e dunque insensata, ma anche per ragioni sintattica. Il modo in cui gli empiristi logici parlano di sintassi e analogo al modo in cui in quegli anni Wittgeinstein intende grammatica: le regole d'uso.
Critica logica-sintattica alla metafisica: Carnap muove una critica contro Heidegger. Heidegger aveva scritto che il nulla nulleggia. Carnap critica Heidegger sul piano logico-sintattico.
Il nulla nulleggia. In italiano la parola nulla è un avverbio, e non un sostantivo. Il "nulleggiare" è un predicato, che esprima una proprietà. Heidegger sta predicando una proprietà di un avverbio, e questa cosa non si può fare, a meno che Heidegger non dica che sta usando la parola Nulla in un modo particolare, nuovo. Però va spiegato in che modo la stai usando.
Visto che la metafisica espressa da Heidegger non fa questo, si commette un errore logico, sintattico, grammaticale.
Qui non è gioco una tesi specifica, ma uno stile filosofico. Potremmo dire che Heidegger non ha commesso alcun errore; si potrebbe dire infatti che esistono definizioni esplicite e definizioni implicite; potremmo dire che Heidegger stava fornendo una definizione implicita del termine nulla.
Lo stile causa distanze più grandi che le singole tesi - c'è un incompatibilità di fondo, un modo di intendere i significati in modo diverso.
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