<-- Giovanni Duns Scoto (p. 582-600) --> Q: Giovanni Duns Scoto: Theologia in se e theologia in nobis A: - theologia in se e theologia in nobis - Dio in se è conoscibile in modo intuitivo, Dio in nobis in modo astratto e negativo - La corrispondenza tra dio in nobis e in se è valida se attribuiamo a Dio in nobis tutte le perfezioni pensabili possibili - La ragione informata dalla rivelazione non può cogliere Dio in modo intuitivo e cerca di coglierlo in modo dimostrativo Q: Giovanni Duns Scoto: Teologia e filosofia A: - teologia e metafisica hanno lo stesso oggetto 1. metafisica conosce l'essere come oggetto determinato nella natura 2. la teologia evidenzia la necessità di trascendere il sapere limitato alla natura - rivelazione è potentia oboedientialis Q: Giovanni Duns Scoto: Lo statuto scientifico della teologia A: - informazioni della Rivelazione sono in forma di complexiones - l'analisi delle complexiones attraverso le categorie amplia le possibilità logiche dell'uomo - l'ampliamento delle conoscenze dato dalla Rivelazione è inesauribile - livelli epistemologici: 1. teologia in nobis: subiectum è Dio in quanto rivelato 2. teologia angeli: conosce Dio come essere perfetto - è una scienza perchè distingue i suoi oggetti 3. teologia in se: dio come essenza infinita - non è una scienza in quanto non può aumentare - theologia in nobis: scienza? include il contingente aristotele distingue: 1. analitici secondi: conoscenza del necessario caratterizzato da certezza ed evidenza e procedente per via deduttiva - NO SCIENZA 2. sapere vero contrapposto all'opinione: - SI SCIENZA - quindi non si può essere aristotelici in teologia - la teologia umana è più una sapienza che una scienza (sapere che orienta l'azione) Q: Giovanni Duns Scoto: Metafisica e ontologia: univocità dell’essere A: - oggetto della metafisica è l'essere in quanto essere (Avicenna). autonomia della metafisica dalla fisica - si occupa di ciò che si può dire razionalmente dell'essere primo, perfetto e infinito - essere coestensivo alla ragione - univoco - univocità si manifesta allo stesso modo in fisica e logica Q: Giovanni Duns Scoto: L’essere infinito A: - esistenza di Dio a partire dalla sua infinità - dimostrazione. 1. concepibilità del concetto di essere infinito 2. possibilità dell'esistenza dell'essere infinito 3. necessità dell'esistenza dell'essere infinito Q: Giovanni Duns Scoto: Il volontarismo divino e le sue conseguenze: realtà e conoscibilità dell’essere finito A: - potentia ordinata e potentia absoluta - volontarismo radicale - conseguenze volontarismo: 1. unica determinazione dell'essere finito è essere finito 2. superiorità conoscenza intuitiva rispetto a conoscenza astrattiva - distinctio formalis - haecceitas: determinazione formale e materiale Q: Giovanni Duns Scoto: La distinctio formalis e le sue conseguenze: l’eterna predestinazione di Cristo A: - distinctio formalis applicabile: 1. ad intra 2. ad extra - nessuna alterazione dell'unità divina nel fatto che Dio crei - gesù si relaziona perfettamente con l'amore divino ad extra ed è eternamente predestinato Giovanni Duns Scoto: La volontà umana e la sua libertà - l'uomo: 1. è libero 2. agisce in base all'intelletto - la volontà è libera di specificare il suo volere sulla base di azioni imperfette - la Rivelazione guida volontà verso il sommo bene e può far conoscere: 1. potentia ordinata della natura 2. potentia absoluta di Dio <-- Gugliemo di Ockham (p. 627-644) --> Q: Gugliemo di Ockham: Il venerabilis inceptor A: - Nasce 1280 in Inghilterra - Opere: 1. expositio aurea 2. commento alle sentenze 3. commenti alla fisica 4. commento all'organon 5. quodlibeta 6. summa logicae - Riferimenti: Duns Scoto e tradizione francescana - Giovanni Lutterell lo rimprovare di aver distrutto fondamento scientifico, cioè gli universali Q: Gugliemo di Ockham: Teoria della verità: notitia intuitiva e notitia abstractiva, termine incomplexum e complexum proposizionale A: - conoscenza è un habitus tra soggetto e oggetto - ogni termine corrisponde ad una res - la notitia intuitiva è apprensione di un un esistente concreto (se esiste o non esiste) - la notitia abstractiva prescinde dall'esistenza o non esistenza dell'oggetto - intuitiva permette di cogliere: - realtà esterna - principi primi e verità logiche - tutto ciò che esiste è conoscibile per via intuitiva - incomplexa riguarda apprensione - complexum richiede assenso intelletto - sono vere: 1. proposizioni singolari necessarie (evidenti all'intuizione) 2. proposizioni universali necessarie (matematiche) 3. proposizioni contingenti verificabili per via intuitiva - sono false: 1. proposizioni contingenti e non necessarie, prodotte per via astrattiva Q: Gugliemo di Ockham: La dottrina della suppositio e il nominalismo A: - suppositio formale (vs naturale) - la supposizione è una proprietà del termine in rapporto alle altre parole - tipi di suppositio: - materiale - personale - semplice - l'universale esiste soltanto nell'anima come puro atto di pensiero Q: Gugliemo di Ockham: Il primato dell’individualità e i rasoi di Ockham A: - la logica è uno strumento pratico che enuncia l'essere reale - la logica può conoscere la realtà singolare, Dio non può essere considerato in termini schematici - rasoi di ockham si basano su: 1. assoluta onnipotenza divina 2. riduzionismo - la fede deve essere praticabile Q: Gugliemo di Ockham: La nuova concezione della scienza A: - scienza è un discorso sulla verità delle proposizioni che possono essere formulati su oggetti naturali - la scienza considera gli universali (prodotti della mente) perchè devono avere carattere di necessità - scienze reali - fisica (suppositio personalis) e scienze mentali (logica) (suppositio simplex) Q: Gugliemo di Ockham: La teologia come sapienza A: - la fede è un sapere certo perchè esprime la semplicità di Dio, ma non è una scienza perchè basata sul credibile - le verità di fede non sono evidenti, ma sono deducibili dal concetto di Dio - teologia ha una natura composita: le verità su Dio sono molte - teologia è una sapienza perchè è composita ma unitaria - dio non è conoscibile dagli uomini Q: Gugliemo di Ockham: La libertà della fede A: - volontarismo etico dell'uomo - libertàdella fede è di seguire l'insegnamento divino - ordine del cosmo dipende dalla volontà di Dio - richiamo alla povertà francescana - potere imperiale giustificato in quanto Dio è re di un altro mondo